UN BANCHIERE UBI ET ORBI - L'ARZILLO VECCHIETTO GUZZETTI NON SI SCOMPONE NEMMENO DAVANTI AL BLITZ DELLA FINANZA NELL'UFFICIO DELL'AMICO BAZOLI. A CUI NELL'AMBITO DELL'INCHIESTA SU UBI E' PURE STATO SEQUESTRATO IL PC (SOLO “IL FATTO” LO SCRIVE!)

1.BANKITALIA, MPS E GENERALI: TUTTO INTORNO A GUZZETTI
Camilla Conti per "il Fatto Quotidiano"

L'ottantenne avvocato di Turate, Giuseppe Guzzetti, si sveglia ogni mattina alle cinque e prima di altri sa bene cosa accadrà durante la giornata. Ma anche di fronte a notizie inattese, raramente si scompone. Nemmeno davanti al blitz delle Fiamme Gialle nell'ufficio dell'amico Giovanni Bazoli, indagato per ostacolo alla vigilanza nell'inchiesta su Ubi.

Ieri Guzzetti gli ha rinnovato pubblicamente la fiducia: "Lo conosco da una vita
ha detto a margine di un convegno a Milano - sono sicuro che Bazoli non ha commesso nessun comportamento men che rispettoso delle leggi". Il presidente "a vita" della Fondazione Cariplo, azionista forte di Intesa e dominus dell'Acri (la lobby delle fondazioni), è cresciuto nella Dc poi ha preso in mano il vero potere del sistema economico.

Mentre in Parlamento qualcuno invoca una legge per limitare il rapporto tra fondazioni e banche, Guzzetti detta la linea all'Acri: cedere le quote delle banche di riferimento per fare cassa (o, nel caso di Siena e Genova, salvarsi) e aprire la porta a investitori stranieri opportunamente selezionati. E, attraverso i nuovi assetti che preservano comunque un ruolo alle fondazioni, influire sulla governance delle banche. Scenari moderni, sistemi antichi.

Lo stesso giorno in cui Bazoli veniva indagato, la Fondazione Mps incassava il via libera di Bankitalia e del Tesoro alla alleanza siglata dalla presidente Antonella Mansi - sostenuta da Guzzetti con i fondi stranieri Fintech e Btg. Spianandole la strada nella battaglia imminente con il management.

Proprio in questi giorni gli stessi brasiliani di Btg capitanati da Andre Esteves si sono aggiudicati la trattativa in esclusiva con Generali per l'acquisto della controllata svizzera Bsi. "Guzzetti non bussa alle porte della politica, è la politica che bussa alle porte di banche e fondazioni", sintetizza un banchiere.

Ultimo dettaglio: Bankitalia ha ceduto per 104 milioni della partecipazione posseduta in Bonifiche Ferraresi. Ad acquistare la quota è una cordata promossa dall'ex presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, affiancato da Carlo De Benedetti, Beniamino Gavio e soprattutto dalla Cariplo di Guzzetti. Che non solo avrà il 35,7% della nuova società in cui verranno trasferite le azioni, ma probabilmente anche la futura presidenza. Dei patriarchi ci si può quindi ancora fidare.

2.CASO UBI BANCA, SI INDAGA SU PRESTITI FACILI E CONSULENZE: SEQUESTRATO IL PC DI BAZOLI
Davide Vecchi per "il Fatto Quotidiano"

Prestiti "facili concessi" agli amici, "consulenze affidate a familiari e parenti". Sono questi i due capitoli che preoccupano maggiormente i vertici di Ubi Banca. Tra il materiale sequestrato dalla Guardia di Finanza mercoledì, anche negli uffici di Giovanni Bazoli presso la sede milanese di Intesa Sanpaolo e di Emilio Zanetti a Bergamo, gli uomini del nucleo speciale valutario hanno tentato di acquisire tutti gli elenchi delle "concessioni" elargite per le operazioni degli ultimi anni: acquisizioni (tra cui quella di IW Bank), l'operazione Twice Sim, il rinnovo del sistema informatico interno e tutto ciò che ha richiesto un affidamento esterno e relativa parcella.

Un filone che porta anche al Banco di Brescia, parte del gruppo Ubi, dove è stata nominata a marzo nel consiglio la figlia di Bazoli, Francesca, fino al 2013 vicepresidente di Ubi Leasing, società finita nell'inchiesta per aver svenduto yacht e aerei ad amici dei vertici, tra cui Giampiero Pesenti di Italcementi.

Passaggio inverso, dal Banco di Brescia a Ubi, l'ha fatto invece Franco Polotti, ex presidente a Brescia e oggi presidente del consiglio di gestione di Ubi: a lui gli inquirenti contestato l'aver compiuto atti "in conflitto d'interesse". La banca che presiedeva ha infatti elargito 16 milioni di euro all'associazione Centro studi La Famiglia per costruire complessi immobiliari su terreni della Interim srl, società "riconducibile - scrive il pm Fabio Pelosi - alla famiglia Polotti".

Ieri a Bergamo il direttivo dell'associazione "Ubi Banca, ci siamo" presieduto da Giorgio Jannone ha deliberato di costituirsi parte civile su eventuali futuri processi, annunciando "le inevitabili azioni risarcitorie e di rivisitazione degli esiti assembleari che saranno a diverso titolo instaurate a tutela dei diritti dei soci", ha spiegato il presidente delle Cartiere Pigna.

Intanto per Bazoli arriva un altro procedimento: la Procura di Cagliari lo ha iscritto nel registro degli indagati. Il presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa San-paolo è finito sotto accusa per i tassi d'interesse troppo alti applicati a un'azienda sarda. Ne risponde come figura di vertice della banca e non per responsabilità dirette personali, come quelle contestate dalla Procura di Bergamo sull'ostacolo alla vigilanza.

 

 

Profumo Presidente di Banca Mps insieme a Riffeser e Giuseppe Guzzetti il Presidente Acri la casi tutte le Fondazioni Bancarie Italiane GUZZETTI SALZA GUZZETTI SALZA GIOVANNI BAZOLI E GIUSEPPE GUZZETTImpsmontepaschi siena sedeubi banca

Ultimi Dagoreport

biennale di venezia antonio monda pietrangelo buttafuoco alessandro giuli alfredo mantovano

DAGOREPORT - ANTONIO MONDA, IL ''BEL AMI'' PIÙ RAMPINO DEL BEL PAESE, È AGITATISSIMO: SI È APERTA LA PARTITA PER LA DIREZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA DEL 2026 - UNA POLTRONISSIMA, CHE DOVREBBE FAR TREMARE I POLSI (È IN CONCORRENZA CON IL FESTIVAL DI CANNES), CHE DA ANNI TRAVAGLIA LA VITA E GLI INCIUCI DEL GIORNALISTA MONDA, MAGNIFICAMENTE DOTATO DI UNA CHIAPPA A SINISTRA (“REPUBBLICA” IN QUOTA ELKANN); MENTRE LA NATICA DI DESTRA, BEN SUPPORTATA DAL FRATELLO ANDREA, DIRETTORE DELL’”OSSERVATORE ROMANO”, GODE DEI BUONI RAPPORTI CON IL PIO ALFREDO MANTOVANO - ALL’ANNUNCIO FATALE DI GIULI, SU INPUT DI MANTOVANO, DI CONSEGNARE LA MOSTRA DEL 2026 NELLE MANINE FATATE DI MONDA, IL PRESIDENTE DELLA BIENNALE BUTTAFUOCO, CHE NON HA MAI STIMATO (EUFEMISMO) L’AEDO DELLA FUFFA ESOTERICA DI DESTRA, AVREBBE ASSUNTO UN’ESPRESSIONE ATTONITA, SAPENDO BENE COSA COMPORTEREBBE PER LUI UN FALLIMENTO NELLA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA, MEDIATICAMENTE PIÙ POPOLARE E INTERNAZIONALE (DELLE BIENNALI VENEZIANE SU ARCHITETTURA, TEATRO, BALLETTO, MUSICA, NON FREGA NIENTE A NESSUNO)

marina berlusconi silvio vanadia greta jasmin el moktadi in arte grelmoss - 3

DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO, RAMPOLLO PRODOTTO DEL MATRIMONIO DI MARINA CON MAURIZIO VANADIA - SE IL CAVALIER POMPETTA PROVOCAVA INQUINAMENTO ACUSTICO E DANNI ALL'UDITO GORGHEGGIANDO CANZONI FRANCESI E NAPOLETANE, IL VENTENNE EREDE BERLUSCHINO NON E' DA MENO: E' BEN NOTO ALLE SPERICOLATE NOTTI MILANESI LA SUA AMBIZIONE DI DIVENTARE UN MITO DEL RAP, TENDENZA SFERA EBBASTA E TONY EFFE - SUBITO SPEDITO DA MAMMA MARINA A LONDRA, IL DISCOLO NON HA PERSO IL VIZIO DI FOLLEGGIARE: DA MESI FA COPPIA FISSA CON LA CURVACEA GRETA JASMIN EL MOKTADI, IN "ARTE" GRELMOS. PROFESSIONE? CANTANTE, MODELLA E INFLUENCER, NATA A NOVARA MA DI ORIGINI MAROCCHINE (COME LA RUBY DEL NONNO) - IL RAMPOLLO SU INSTAGRAM POSTA FOTO CON LE MANINE SULLE CHIAPPE DELLA RAGAZZA E VIDEO CON SOTTOFONDO DI CANZONI CON RIME TIPO: "GIRO A SANTA COME FA PIER SILVIO, MANCA UN MILIARDINO. ENTRO IN BANCA, MI FANNO L'INCHINO". MA PIER SILVIO È LO ZIO E MARINA E' FURIBONDA... - VIDEO

francesca fialdini mario orfeo

DAGOREPORT: MAI DIRE RAI! – COME MAI “REPUBBLICA” HA INGAGGIATO UNA BATTAGLIA CONTRO L’ARRIVO DI NUNZIA DE GIROLAMO AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI NELLA DOMENICA POMERIGGIO DI RAI1? NON È UN MISTERO CHE IL DIRETTORE, MARIO ORFEO, ANCORA MOLTO INFLUENTE A VIALE MAZZINI, STIMA MOLTO LA FIALDINI (FU LUI A FAVORIRNE L’ASCESA DA DIRETTORE GENERALE) - PER EVITARE IL SILURAMENTO DEL PROGRAMMA DELLA CONDUTTRICE, A LARGO FOCHETTI HANNO MESSO NEL MIRINO PRIMA IL TRASH-SEX SCODELLATO DA NUNZIA COL SUO "CIAO MASCHIO", E POI IL PRESIDENTE RAI AD INTERIM, IL LEGHISTA ANTONIO MARANO, PER UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI - MA L'ORGANIGRAMMA RAI VUOLE CHE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL DAY-TIME, DA CUI DIPENDE IL PROGRAMMA DELLA FIALDINI, SIA ANGELO MELLONE...

elly schlein friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - ELLY HA FINALMENTE CAPITO DA CHE PARTE STARE? – IN POCHI HANNO NOTATO UNA IMPORTANTE DICHIARAZIONE DI SCHLEIN SULL’UCRAINA: “SUL TRENO PER KIEV, CON I LEADER DI FRANCIA E GERMANIA, CI SAREI ASSOLUTAMENTE STATA” – LA SEGRETARIA CON UNA FIDANZATA E TRE PASSAPORTI E' PRONTA AD  ABBANDONARE IL PACIFISMO PIÙ OTTUSO PER ADERIRE A UNA LINEA PIÙ REALISTA E PRAGMATICA? – IN CAMPANIA ELLY È VICINA A UN ACCORDO CON DE LUCA SULLE REGIONALI (MEDIATORE IL SINDACO MANFREDI) – OTTIME NOTIZIE DAI SONDAGGI DELLE MARCHE: IL PIDDINO MATTEO RICCI È DATO AL 51%, CONTRO IL 48 DEL MELONIANO ACQUAROLI…

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...

giorgia meloni matteo piantedosi ciriani cirielli mantovano santanche lollobrigida

DAGOREPORT - PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI: GIORGIA MELONI FA IL PAGELLONE DEI MINISTRI DI FDI – BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE – RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE – CADUTO IN DISGRAZIA LOLLOBRIGIDA, CHE HA PERSO NON SOLO ARIANNA MA ANCHE COLDIRETTI, CHE ORA GUARDA A FORZA ITALIA – BOLLINO NERO PER IL DUO CIRIANI-CIRIELLI - DIETRO LA LAVAGNA, LA CALDERONE COL MARITO - NON ARRIVA ALLA SUFFICIENZA IL GAGA' GIULI-VO, MINISTRO (PER MANCANZA DI PROVE) DELLA CULTURA - LA PLURINDAGATA SANTANCHÉ APPESA A LA RUSSA, L'UNICO A CUI PIEGA IL CAPINO LA STATISTA DELLA GARBATELLA – SU 11 MINISTRI, PROMOSSI SOLO IN 5: FITTO, FOTI, CROSETTO, ABODI E…