BORSE DEPRESSE, MILANO -2%, SPREAD IN RIALZO A 465 - MALE LE BANCHE E TELECOM (-6%) - SQUINZI: NEL 2012 IL PIL SCENDERà ANCHE OLTRE IL 2,4% - Sì CONSOB A FONSAI-UNIPOL, AUMENTI DI CAPITALE DAL 16 LUGLIO - IMPREGILO: ASSEMBLEADELIRIO TRA GLI INSULTI, RINVIATA AL 17 LUGLIO - MEDIOBANCA: MULTINAZIONALI ITALIANE PICCOLE E INDEBITATE - FIAT PAGA UN DOPPIO SPREAD - PEUGEOT, IL GOVERNO BOCCIA IL PIANO…

1 - BORSA: NUBI SULL'ECONOMIA PESANO SU LISTINI UE, MILANO CHIUDE A -2%
Radiocor - Seduta di debolezza per le Borse europee, con Milano (-2% il Ftse Mib) e Madrid (-2,35% l'Ibex) che hanno guidato i ribassi, risentendo anche delle preoccupazioni provocate dal nuovo rialzo dei rispettivi spread (quello italiano si attesta a 465 punti). Sale inoltre l'attesa per la pubblicazione del dato sul prodotto interno lordo cinese del secondo trimestre, in calendario domani. Gli analisti mettono in conto una brusca frenata dell'economia della Repubblica Popolare, che ovviamente avra' impatti negativi sulla congiuntura di tutti i Paesi industrializzati.

A Piazza Affari sono andate male le banche. Telecom e' scivolata di oltre il 6%, perdendo tutti i punti guadagnati nelle sedute precedenti, quando le azioni della compagnia avevano tentato il recupero. Hanno retto abbastanza bene al calo del listino le utilities, con le A2a che sono rimbalzate dello 0,19%. Fuori dal paniere principale sono precipitate dell'11% le Fonsai, nel giorno dell'ok di Consob all'aumento di capitale p ropedeutico all'integrazione con Unipol (-5,3%). Sul fronte valutario l'euro ha perso ulteriormente quota, precipitando a 1,2188 dollari (1,2238). La valuta ha perso punto anche sullo yen, attestandosi a 96,62 yen. Giu' anche il petrolio: il wti contratto con consegna ad agosto ha perso l'1,05% attestandosi a 84,91 5,34 dollari al barile.

2 - SPREAD BTP CHIUDE IN RIALZO A 466 PUNTI BASE
(ANSA) - Chiude in forte rialzo lo spread tra il btp e il bund tedesco. La forbice tra i due titoli si allarga a 466 punti base dai 454 di ieri, col rendimento del decennale italiano al 5,91%. Sale a 533 punti il differenziale della Spagna col tasso sui bonos in crescita al 6,58%.

3 - PIL: SQUINZI, PROBABILE CALO SUPERIORE AL 2,4% NEL 2012
Radiocor - 'Nella migliore delle ipotesi ci sara' un calo del Pil nel 2012 del 2,4%, probabilmente anche qualcosa di piu''. Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, parlando al Forum annuale del Comitato Leonardo. 'Nella seconda parte dell'anno faccio fatica a vedere miglioramenti'.

4 - FONSAI-UNIPOL: SI' CONSOB A PROSPETTI, AUMENTI PARTONO 16 LUGLIO
Radiocor - Consob ha autorizzato la pubblicazione dei prospetti informativi degli aumenti di capitale di Fondiaria Sai e Unipol. Le due operazioni partiranno il 16 luglio. Come precisa la nota diffusa da Fonsai, e' previsto che 'Unipol si impegni irrevocabilmente nei confronti della societa' a sottoscrivere integralmente le azioni di risparmio di categoria B eventualmente rimaste inoptate all'esito dell'offerta in Borsa, per un controvalore massimo pari a circa Euro 182 milioni'. Le condizioni finali dell'aumento - indica inoltre Fonsai - restano quelle deliberate dal cda del 5 luglio. Unipol, dal canto suo, precisa che il cda della compagnia si riunira' nel pomeriggio per deliberare le condizioni definitive dell'aumento.

5 - IMPREGILO: RESPINTO RINVIO AL 3 SETTEMBRE, ASSEMBLEA AGGIORNATA AL 17/7
Radiocor - L'assemblea degli azionisti di Impregilo si e' conclusa con una votazione finale che sancisce il rinvio di 5 giorni dell'assise respingendo pero' la proposta avanzata dal socio Igli di prorogare l'assise fino al 3 settembre prossimo. Il rinvio a settembre non e' passato perche' mancata la maggioranza assoluta: delle 316,6 milioni di azioni presenti, 158.088.000 hanno votato a favore, 158.002.000 hanno votato contro, mentre le astenute ammontano a 137.161 e quelle che non hanno dichiarato voto sono pari a 383mila. Il notaio Carlo Marchetti ha quindi annunciato che i lavori vengono aggiornati al prossimo 17 luglio. 'Non e' una decisione di mercato - ha commentato a caldo Pietro Salini, che di Impregilo detiene il 29,9%, visibilmente soddisfatto - ma non possiamo opporci. Ci vorrebbero i Carabinieri'.

6 - IMPREGILO: AL VOTO RINVIO ASSEMBLEA,SCONTRO SALINI-BINASCO
(ANSA) - L'assemblea di Impregilo è ripresa e i soci stanno votando sulla richiesta di rinvio al 3 settembre prossimo, con l'esclusione delle deleghe raccolte con pubblica sollecitazione come deciso dal presidente Fabrizio Palenzona in quanto il voto si svolge su un punto che non era originariamente all'ordine del giorno. Durante le dichiarazioni di voto duro scontro verbale tra Pietro Salini e Bruno Binasco, manager di fiducia del gruppo Gavio.

Il presidente della Salini ha affermato che la decisione di escludere le deleghe potrebbe essere "un crimine previsto dal nostro ordinamento secondo il codice penale: la stampa internazionale ci guarda e qui si impedisce il voto agli azionisti che hanno espresso una delega. Si tratta di trucchetti e inciuci: mi vergogno di essere qui dentro", ha concluso Salini. Immediatamente dopo ha preso la parola Binasco che ha detto a Salini: "Io non conosco il suo bilancio, la Salini Spa non fornisce dati finanziari e mi sono sentito insultare e ho sentito parlare di fango: non lo accetto anche perché lei insulta tutti gli azionisti di Impregilo", conclude Binasco con tono molto duro.

7 - MEDIOBANCA: MULTINAZIONALI ITALIANE POCHE, PICCOLE E INDEBITATE
Radiocor - Il quadro delle multinazionali italiane dipinto da Mediobanca nel rapporto 2012 non e' dei migliori: sono poche, piccole, tecnologicamente deboli e perdenti nel confronto con quelle di Germania e Francia. Sono 16 (Eni, Exor, Enel, Telecom Italia, Finmeccanica, Riva, Prysmian, Luxottica, Pirelli, Italcementi, Cofide, Parmalat, Barilla, Marcegaglia, Danieli e Menarini) piu' tre che hanno azionariato italiano ma sede nel Benelux (Ferrero, Stm e Tenaris).

Eclatante il dato sulla fragilita' finanziaria: i mezzi propri sono pari allo 0,9% dei debiti finanziari contro il 45% della Germania e il 27,3% della Francia. In termini di fatturato, Eni si conferma al primo posto, seguita da Exor che con il consolidamento della Chrysler (7 mesi) supera il gruppo Enel. Con 12 mesi di Chrysler si avvicinerebbe ad Eni (quasi 100 mld di fatturato). Un altro movimento importante quello del gruppo Prysmian che con l'acquisizione dell'olandese Draka sale dal 14esimo all'ottavo posto.

8 - MEDIOBANCA: TOYOTA ANCORA PRIMA MULTINAZIONALE PER ATTIVI, ENI 12ESIMA
Radiocor - Toyota si conferma ancora la prima multinazionale per attivi tangibili al mondo nel 2011 (287 miliardi), mentre la prima italiana in classifica e' Eni che migliora dal 13esimo al 12esimo posto, superando General Electric. Nel Rapporto 2012 di Mediobanca R&S sulle multinazionali, si legge che tra le italiane, segue Exor che e' 20esima (era 29esima) a 100 mld, dietro Samsung (101,6 mld) e non lontano da Nissan (103,1 mld).

La successiva italiana e' Finmeccanica (105esima, era 115esima). Nella top10 dominano le multinazionali energetiche (8 su 10, nel 1989 erano solo 3). Nessuna societa' Usa si trova fra le prime tre del mondo per total asset, ma sono americane le prime due per valore di Borsa (Apple ed ExxonMobil). Nella top10 Europe Eni e' la sesta societa' ed Exor l'ottava, con un forte balzo dalla 13esima posizione dello scorso anno, superando cosi' l'Arcelor Mittal, la Siemens e la Statoil.

9 - IL DOPPIO SPREAD DEL LINGOTTO...
A.Mal. per il "Sole 24 Ore" - Lo spread fra i titoli italiani e quelli tedeschi è salito a 650. Seicentocinquanta? Non è un errore di stampa; il fatto è che i titoli di cui parliamo non sono Btp e Bund decennali, ma le due emissioni a quattro anni lanciate ieri rispettivamente da Fiat e Bmw, le cui cedole sono rispettivamente del 7,75% e dell'1,25 per cento. È vero che il titolo Fiat scade tre mesi dopo e che Bmw ha collocato sotto la pari, quindi con un tasso effettivo un po' superiore, ma la sostanza non cambia.

Il Lingotto paga il rischio-paese - la A3 dell'Italia rispetto alla tripla A di Berlino nei rating di Moody's - sommato al proprio rischio debitore - sette livelli in meno per Fiat rispetto a Bmw. Ogni debitore ha la sua storia - dice Sergio Marchionne - ma la storia di Fiat costa cara: su un prestito come quello di ieri, da 600 milioni di euro, sono fra i 35 e i 40 milioni in più l'anno rispetto ai tedeschi. Se si moltiplica per il volume del debito, si capisce anche perché Sergio Marchionne stia valutando seriamente di trasformare Fiat in un'azienda americana.

10 - FS: TRE IN GARA PER I TRENI REGIONALI, ANSALDO-CAF, BOMBARDIER E ALSTOM
Radiocor - Sono tre le offerte pervenute a Trenitalia nella gara per la fornitura dei nuovi treni regionali. A presentare le candidature, come a pprende Radiocor, sono state Ansaldo Breda, del gruppo Finmeccanica, in partnership con la spagnola Caf, la canadese Bombardier e la francese Alstom. La gara riguarda la fornitura di 130 convogli elettrici e diesel, piu' un'opzione per altri 60, destinati ad ammodernare e potenziare la flotta dei treni regionali, in coerenza con i contratti di servizio gia' sottoscritti con le Regioni. Il valore della commessa e' stimabile intorno al miliardo e 250 milioni.

L'offerta si articola in una proposta tecnica, che Trenitalia sta valutando in prima battuta, e in una parte economica che sara' presa in considerazione in un secondo momento. Infatti, i bandi prevedono un criterio di aggiudicazione con punteggi che premieranno maggiormente la qualita' e i tempi di consegna (60%), piuttosto che il prezzo (40%). L'iter di valutazione delle offerte prevede tempi piuttosto stretti che potrebbero portare all'aggiudicazione delle commesse entro l'estate.

11 - PEUGEOT: GOVERNO FRANCESE 'NON ACCETTA' PIANO RISTRUTTURAZIONE
Radiocor - Il Governo francese 'non accetta' il piano di ristrutturazione presentato dal gruppo Peugeot che prevede la soppressione di 8.000 posti di l avoro e la chiusura dello storico stabilimento di Aulnay. 'Noi non accettiamo nella sua attuale forma il piano' reso noto dal gruppo automobilistico in occasione di un incontro con i sindacati', ha detto il ministro dello Sviluppo produttivo, Arnaud Montebourg al Senato, senza peraltro precisare quali mezzi di pressione il Governo potrebbe utilizzare nei confronti di un gruppo privato. Il ministro ha nominato un esperto, Emmanuel Sartorius, che esaminera' la situazione finanziaria del gruppo Peugeot e valutera' se le misure annunciate 'sono necessarie e proporzionare alle difficolta''.

A Peugeot sara' chiesto di 'giustificare la situazione e in seguito di aprire il dialogo sociale che il Primo ministro esige', ha aggiunto Montebourg. Il Governo chiede a Peugeot di 'esaminare lealmente tutte le altre soluzioni alternative' a quelle annunciate. Sartorius dovra' presentare la sua diagnosi alla fine di luglio e trarre le conclusioni definitive sul piano di riassetto e sulla strategia del gruppo Peugeot a medio e lungo termine entro il 20 settembre, secondo quanto indica la lettera di incarico.

 

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