LE BORSE PARTONO FIACCHE E ASPETTANO L’UE, BANCHE FRANCESI GIÙ - SPREAD A 387 - GROUPAMA: AZEMA IN USCITA - DEUTSCHE BANK ESPOSTA PER 2,3MLD SUI BOND ITALIANI - PRELIMINARE ALPIQ- EDF PER IL 20% DI EDIPOWER - LA FRENATA DI SALINI PER L’ACQUISTO DI IMPREGILO - L’HACKER MAROCCHINO E IL RUOLO DI EDF - SU OLYMPUS SI MUOVE ANCHE L'FBI - LUXOTTICA VA ALLA GUERRA (ANDREA) PER STRAPPARE ARMANI ALLA SAFILO - ABN AMRO ESCE DAL PURGATORIO - MAGNONI METTE I FIGLI IN CASSAFORTE…

1. BORSA: EUROPA FIACCA ATTENDE UE, DEBOLI LE BANCHE FRANCESI...
(ANSA)
- Poche idee nelle Borse europee, che scendono di poche frazioni di punto e aspettano di vedere di dettagli del piano europeo per affrontare la crisi dei debiti sovrani. Calma in avvio anche sul mercato dei titoli di Stato. L'indice Stoxx 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, cede lo 0,28%, con qualche acquisto sui gruppi dell'energia mentre le auto sono tendenzialmente deboli. Tra le banche appaiono deboli le francesi: Societe generale cede il 2,13%, Bnp Paribas il 2,08%.

In calo anche Dexia (-1,64%) mentre tra i marchi 'made in Italy' il ribasso maggiore é segnato da Unicredit, che cede l'1,34% con Intesa che perde circa mezzo punto percentuale. Passata in leggero positivo dopo una partenza in calo Bpm: +0,55%.

Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: - Londra -0,02% - Parigi -0,47% - Francoforte -0,38% - Madrid -0,18% - Milano -0,48% - Amsterdam -0,12% - Stoccolma +0,22% - Zurigo -0,24%.

2. BORSA: ASIA INCERTA ASPETTA UE, BENE SHANGHAI E BANGKOK...
(ANSA)
- Borse asiatiche in due direzioni in attesa del vertice Ue che dovrebbe varare le nuove misure per affrontare la crisi del debito sovrano: Tokyo ha perso quasi un punto percentuale, mentre Shanghai, che sale di un punto e mezzo, e ancor più il listino thailandese (+2,1%) hanno messo a segno buoni rialzi.

A trainare gli acquisti sono ancora i gruppi delle materie prime che incassano il ripetuto rialzo dei prezzi dei metalli, mentre sul mercato azionario giapponese spiccano i cali di Ngk (-17,4%) e i rimbalzi sia di Tepco (+10,9%) sia di Olympus (+8,1%). A Sidney, dove sono quotati diversi titoli che possono anticipare l'avvio dei loro settori in Europa, qualche vendita sui gruppi assicurativi e delle telecomunicazioni.

Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse di Asia e Pacifico: - Tokyo -0,92% - Hong Kong +0,41% (seduta in corso) - Shanghai +1,46% (seduta in corso) - Taiwan +0,28% - Seul -0,51% - Sidney -0,64% - Singapore -0,17% (seduta in corso) - Mumbai +0,06% (seduta in corso) - Kuala Lumpur -0,04% - Bangkok +2,11% - Giakarta +0,11% (seduta in corso)

3. TASSO BTP AL 5,96%, SPREAD CON BUND SOPRA 380 PUNTI...
(ANSA)
- Il rendimento del Btp decennale continua a mantenersi su livelli elevati risalendo al 5,96% dal 5,92% della chiusura di ieri. Il differenziale con il Bund è tornato sopra i 380 punti base: lo spread si è allargato fino a 388 punti (dai 379 di ieri) per poi stringere attorno a 382. Ancora in tensione il differenziale tra il decennale di Francia e Germania che viaggia sui massimi a 119 punti base, mentre quello della Spagna oscilla poco sotto la soglia dei 340 punti.

4. MORNING NOTE: L'AGENDA DI MARTEDI' 25 OTTOBRE...
Radiocor
- Milano: Stati Generali di Confcommercio per la presentazione di un documento per la crescita e lo sviluppo e di un Roadshow nazionale. Partecipa, tra gli altri, Carlo Sangalli, presidente Confcommercio.

- Milano: convegno 'Il finanziamento delle corporate italiane nel Nuovo Ordine dei mercati: dalla predominanza del ricorso al debito bancario, allo sbocco sul mercato internazionale dei capitali'. Organizzato da Bnp Paribas. Partecipa, tra gli altri, Giovanni Sabatini, d.g. Abi.

- Roma: incontro stampa, promosso dall'Agenzia delle Entrate, per la presentazione del nuovo 'redditometro'.

- Roma: assemblea pubblica annuale dell'Associazione nazionale filiera industria automobilistica. Partecipano, tra gli altri, Eugenio Razelli, presidente Anfia; Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat; Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico.

- Roma: presentazione dell'indagine Ipsos sulla propensione al risparmio degli italiani e sulle loro attese in merito, promossa dall'Acri. Intervengono Giuseppe Guzzetti, presidente Acri; Ferdinando Pagnoncelli, presidente Ipsos.

5. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor
- MANOVRA: Pensioni, duello Berlusconi-Bossi. Slitta il decreto, tensione sui condoni (dai giornali). Speciale rischio Italia. Il provvedimento per il rilancio (Il Sole 24 Ore, pag. 7-23). Pensioni, la 'quota 97'. Ecco come cambieranno. Approfondimenti. La previdenza (Il Corriere della Sera, pag. 12-13)

FININVEST:successione ad personam nella manovra (dai giornali). Cosi' Berlusconi avrebbe piu' autonomia nel dividere Fininvest (La Stampa, pag. 11)

GOVERNO: Nel colloquio al Colle anche l'ipotesi di un altro Governo (Il Corriere della Sera, pag. 1,6). E il Cavaliere cede: stavolta potrei lasciare. Il retroscena (La Repubblica, pag. 1,3). Il premier da Napolitano e il 'passo indietro' (Il Messaggero, pag. 1,3). Il premier e il no a Napolitano: 'Non allarghiamo al terzo polo' (Il Giornale, pag. 1,3). Berlusconi affronta il downgrade sovrano definitivo (Financial Times, pag.2)

BANCA D'ITALIA: Si' definitivo a Visco Governatore (dai giornali)

GRECIA: Accordo ad un passo. Taglio volontario ai bond del 40-50% (dai giornali)

FIAT: Marchionne: 'Credo nel Paese, nel 2011 utili operativi record'. 'In Italia non licenzieremo' (dai giornali). Settembre boom per la 500 negli Usa (La Stampa, pag. 29)

EDISON: L'offerta di Edf per il riassetto non piace agli azionisti italiani. A Consob la richiesta per evitare l'Opa (dai giornali). Il gioco delle parti nei negoziati duri (Il Sole 24 Ore, pag. 37)

MEDIOBANCA: Collegamento tra CariVerona e Unicredit (dai giornali)

BPM: Bankitalia non molla la presa, solo manager esterni(dai giornali). Il mercato travolto da Amici e Bonomi sotto gli occhi di Consob. Il presidente del collegio sindacale solleva dubbi sulla validita' delle nomine (La Repubblica, pag. 27). Le banche frenano sull'aumento Bpm. Consorzio in stand by dopo il diktat di Bankitalia (Il Messaggero, pag. 23). Chiesa fuori dal consiglio, Salvatori in pole. In corsa anche Modiano e Croff (Il Giornale, pag. 26)

GROUPAMA: Azema in uscita (dai giornali)

PMI: Pacchetto per la crescita (Il Sole 24 Ore, pag. 27)

TIRRENIA: Aponte, fugheremo tutti i dubbi dell'Europa (Il Sole 24 Ore, pag. 28)

6. DEUTSCHE BANK: SALE A 2,3MLD ESPOSIZIONE BOND ITALIA NEL III TRIM...
Radiocor
- L'esposizione del gruppo Deutsche Bank sui titoli sovrani dell'Italia e' tornata a crescere nel terzo trimestre dopo il drastico taglio e ffettuato a meta' esercizio. Dai lucidi della presentazione agli analisti consultati da Radiocor emerge al 30 settembre un'esposizione sull'Italia di 2,3 miliardi, contro il miliardo di fine giugno, con un aumento legato al portafoglio di trading.

Tra i titoli sovrani di Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna, i bond dell'Italia sono quelli dove Deutsche Bank e' piu' esposta, anche se ben al di sotto degli 8 miliardi segnalati a fine 2010. Al 30 settembre l'esposizione complessiva della banca tedesca verso il rischio sovrano di questi Paesi era di 4,4 miliardi (dai 12,1 miliardi a fine 2010), di cui 0,9 miliardi sulla Grecia, 0,3 miliardi sull'Irlanda, 2,3 miliardi appunto sull'Italia, 0,1 miliardi sul Portogallo e 0,9 miliardi sulla Spagna.

7. EDISON: ALPIQ SIGLA PRELIMINARE CON EDF PER CESSIONE 20% EDIPOWER...
Radiocor
- Il gruppo Edf e la svizzera Alpiq annunciano di avere siglato un accordo preliminare per la cessione al gruppo francese della quota del 20% detenuta dal gruppo svizzero in Edipower. Alpiq ed Edf si sono quindi accordate per avviare una negoziazione su un'ipotesi di prezzo compresa fra 150 e 200 milioni di euro.

8. LA CORSA DI IMPREGILO E LA SOSTA DI SALINI...
Mar. Man. per "Il Sole 24 Ore" -
Scatta in Borsa la caccia ai possibili compratori di Impregilo. Il gruppo di costruzioni ha segnato un balzo del 6,89% con una corsa favorita dalle ipotesi di un'Opa da parte del gruppo Salini, socio con l'8% circa. Offerta la cui probabilità di concretizzarsi, secondo gli analisti, non supera il 30% e che comunque Salini, dietro richiesta della Consob, ha escluso: il gruppo ha fatto sapere che non è «stata assunta alcuna determinazione in merito a possibili offerte pubbliche di acquisto o scambio aventi a oggetto azioni emesse da Impregilo Spa», ma resta ferma la volontà di proseguire con il disegno industriale.

Escluso in modo categorico anche un rafforzamento da parte del gruppo Gavio, socio insieme a Ligresti e Benetton, di Igli, il veicolo a cui fa capo il 29,8% di Impregilo. Solo speculazione, dunque? Il mercato per ora si posiziona. E non ha tutti i torti se si pensa che ci sono due buoni motivi per scommettere su imminenti novità: la vicina scadenza del patto di sindacato, tra sei mesi, e la presenza di un nuovo azionista «non gradito» nel libro soci.

9. LA FUSIONE ATAC-COTRAL E LA MINA DEL DEBITO...
C. Fe. per "Il Sole 24 Ore"
- Una fusione per salvarsi, cercando di rivedere necessariamente il piano regionale dei trasporti nel Lazio e di eliminare le tante aree di inefficienza. Ma con una spada di Damocle sulla testa: l'enorme debito. Proprio in questi giorni si sta riparlando della fusione tra l'Atac, azienda dei trasporti capitolina controllata dalla holding Roma Capitale e quindi dal Campidoglio, e la Cotral cioè l'azienda di trasporto della Regione Lazio. Nel programma di Gianni Alemanno e di Renata Polverini il progetto è allo studio. Con un problema non da poco.

Entrambe le aziende sono pesantemente indebitate: l'Atac per 397 milioni, la Cotral per 180 milioni. Tra le banche più esposte ci sono UniCredit e Intesa Sanpaolo. Lo scorso anno Atac, già nella bufera per la cosiddetta Parentopoli, era arrivata vicina a portare i libri in Tribunale, ma poi il Comune di Roma aveva ricapitalizzato con il conferimento degli asset immobiliari. La situazione di Cotral non è certo migliore. E il tempo per trovare una soluzione resta poco.

10. IL PC DI GREENPEACE CON TERMINALE IN EDF...
M. Mou. per "Il Sole 24 Ore"
- Tutto era cominciato nel 2006, quando il Laboratorio nazionale anti-doping francese aveva denunciato un'incursione nel suo sistema informatico. Ben presto gli inquirenti erano risaliti a un hacker autodidatta residente in Marocco, il trentanovenne Alain Quiros. Il quale, a quanto pare, era stato incaricato di raccogliere informazioni dall'entourage del ciclista americano dopato Floyd Landis. Nell'archivio di Quiros la polizia ha però scoperto anche dell'altro, persino più interessante.

E cioè l'intrusione nel computer dell'ex responsabile delle campagne di Greenpeace, Yannick Jadot, poi diventato deputato europeo e portavoce di Eva Joly. I committenti erano due responsabili della sicurezza di Edf. Il gruppo energetico ha cercato di costituirsi parte civile, sostenendo di essere una vittima inconsapevole dell'operazione illegale. Il procuratore della Repubblica di Nanterre, alle porte di Parigi, ritiene invece che la società fosse al corrente e ne ha chiesto la condanna al pagamento di una multa di 1,5 milioni di euro.

11. ORA SU OLYMPUS SI MUOVE ANCHE L'FBI...
S. Car. per "Il Sole 24 Ore" -
Sette sessioni consecutive di Borsa in picchiata, con un crollo totale di oltre il 56% e una perdita di capitalizzazione che sfiora i 5 miliardi di dollari. Per la giapponese Olympus i guai sembrano destinati a continuare, dopo la cacciata del ceo britannico Michael Woodford che ha portato alla luce lo scandalo dell'acquisizione nel 2008 della britannica Gyrus: l'ulteriore cedimento del titolo dell'11% di ieri appare legato alla notizia che si è mossa non solo la Borsa di Tokyo, ma anche l'Fbi americana.

Lo stesso Woodford ha reso noto che le società di consulenza che hanno incamerato la commissione-monstre pari a 687 milioni di dollari sono le misteriose Axes America di New York e Axam investments delle isole Cayman. Dietro di esse si celerebbero due banchieri giapponesi, Hajime Sagawa e Akio Nakagawa: veterani di Wall Street al punto da aver iniziato insieme la carriera nel 1988 alla Drexel Burnham Lambert, la banca d'affari del re dei junk bonds e dell'insider trading Michael Milken.

12. LICENZA DI GUERRA...
Sara Bennewitz per "la Repubblica"
- Si chiama Guerra di cognome, ma è il principe dell´understatement. Così se l´ad di Luxottica conferma di avere intrapreso dei colloqui per rilevare la licenza di Giorgio Armani - oggi in mano alla Safilo - significa che alle parole probabilmente seguiranno i fatti. I bene informati riferiscono che il gruppo di Agordo la settimana scorsa avrebbe avuto più di un incontro con lo stilista milanese per definire i minimi dettagli della futura alleanza negli occhiali.

S´è parlato di distribuzione, di stile e perfino di eventuali sponsorizzazioni nel basket. Nell´anno in cui celebra mezzo secolo di attività, per Luxottica sarebbe una grande soddisfazione riportare a casa il primo marchio che lanciò il gruppo sul terreno, allora inesplorato, degli occhiali griffati, che oggi rappresenta un sesto dei suoi ricavi.

13. SOPAF, MAGNONI FA SPAZIO AI FIGLI NELLA CASSAFORTE...
F.Mas. per il "Corriere della Sera"
- Un passaggio generazionale in piena regola, avvenuto in sordina. È quello appena concluso da Giorgio Magnoni, che con la holding di famiglia Acqua Blu è il primo azionista con il 31,5% di Sopaf, un tempo gloriosa società di investimento ora con alcuni problemi nei numeri, visto che la continuità aziendale è legata principalmente alla sistemazione della partecipata Banca Network - cantiere ancora aperto - e nel semestre ha riportato perdite ante-imposte per 19,3 milioni a fronte di ricavi per 4,9 milioni e ha un debito netto di 107,5 milioni (in miglioramento dai 147,5 milioni di fine anno).

Come pubblicato ieri dalla Consob il finanziere lo scorso 14 ottobre ha passato ai figli il controllo della Acqua Blu, attraverso la «assegnazione del diritto di voto ai nudi proprietari». Giorgio Magnoni era usufruttuario delle quote mentre la nuda proprietà era già stata assegnata per il 55,44% ai figli (Niccolò, Luca Emilio Alessandro e Andrea) insieme, al 7,92% a Niccolò, al 7,92% a Luca Emilio Alessandro e al 7,92% ad Andrea.

Il 19,8% è in mano a un altro veicolo, Alfabravo, il restante 1% a Investissements d'Entreprises. Saranno dunque loro a intervenire sempre più nella scatola di famiglia, anche se Magnoni senior è ancora vicepresidente e amministratore delegato di Sopaf, accanto al presidente Roberto Mazzotta. E a contribuire all'indirizzo di gestione dei 137,5 milioni fra partecipazioni e altre attività finanziarie, fra le quali (oltre alla banca) China Opportunity e la quota residuale nella società di gestione di reti wi-fi Linkem.

14. SI RIVEDE ABN AMRO. COME COMPRATORE...
F.Mas. per il "Corriere della Sera"
- Sorpresa, si rivede Abn Amro. La banca olandese, per anni presente in forze in Italia, e auto-candidatasi durante i primi anni Duemila a diventare il più grande gruppo bancario del Continente, ieri si è proiettata di nuovo sul proscenio europeo come potenziale acquirente di portafogli e asset che le altre banche a corto di capitale saranno costrette a mettere sul mercato.

È stato ieri l'amministratore delegato del gruppo ora controllato al 70% dallo Stato olandese, Gerrit Zalm, (già ministro delle finanze) a rivelare di avere parlato di questo proposito «con quasi tutti i suoi concorrenti» in Europa.

«Siamo molto bene capitalizzati e non in una posizione tale da dover ridurre il nostro bilancio. E siamo certamente interessati a rilevare dei portafogli» di altre banche, ha detto Zalm al Financial Times. La strategia di Abn Amro è ridiventare una banca internazionale dopo quattro anni di purgatorio in seguito prima allo spezzatino subito nel 2007 ad opera di Royal Bank of Scotland, Santander e Fortis, che insieme scalarono la banca in un braccio di ferro con Barclays, poi alla pubblicizzazione del ramo olandese ad opera del governo dell'Aja.

Con il senno di poi quella del 2007 fu una mossa azzardata per gli scalatori, visto che (anche a causa dello sforzo su Abn) sia Rbs sia Fortis hanno avuto bisogno di un salvataggio. Solo il Santander è stato più fortunato visto che si è accaparrato il Banco Real, la controllata brasiliana di Abn Amro. Fu anche la campagna italiana del 2005 per la conquista di Antonveneta, da affiancare alla quota in Capitalia, a indebolire il gruppo allora guidata da Rijckmann Groenink. Ora gli olandesi, forti di un patrimonio di 12,5 miliardi di euro, provano a rialzare la testa in vista della privatizzazione prevista per il 2014. Chissà se, nella ricerca di opportunità di acquisto, torneranno a gettare un occhio anche sull'Italia.

15. STM E IL RALLENTAMENTO DEI MERCATI...
G.Str. per il "Corriere della Sera"
- StMicroelectronics ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con ricavi netti a 7,54 miliardi di dollari in rialzo dello 0,4% rispetto ai 7,51 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno e un utile netto a 661 milioni, contro i 611 milioni dei primi nove mesi del 2010.

Ma nel solo terzo trimestre i ricavi netti sono scesi a 2,44 miliardi (contro i 2,65 del terzo trimestre 2010) e i profitti netti sono passati da 198 a 71 milioni. «Siamo entrati nel terzo trimestre - ha commentato il presidente e Ceo Carlo Bozotti - preparandoci ad affrontare una situazione di mercato difficile, con un volume di business molto inferiore alle previsioni presso uno dei principali clienti e le correzioni dei magazzini già in corso».

 

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