LE BORSE RECUPERANO, MILANO +3,3% - L’EURO RISALE A 1,27 $, SPREAD A 436 - G20: EUROZONA LAVORI CON LA GRECIA - HOLLANDE SMENTISCE MONTI: “OBAMA POTREBBE INCONTRARE I LEADER UE OGGI” - SQUINZI: “LA RIFORMA DEL LAVORO È UNA BOIATA” - ALITALIA IN ROSSO, “MA NON VENDEREMO AD AIR FRANCE” - TELECOM +7,8% SU IPOTESI SCORPORO RETE (CDP SMENTISCE) - MEDIOBANCA: INTESA E UNICREDIT RISCHIANO SVALUTAZIONI - SANTELIA PROSSIMO AD DI SEAT? - DIMON: “JPMORGAN NON FALLIRÀ” - NON SOLO RAI: GHERARDO COLOMBO PURE ALLA VIGILANZA DI BPM…

1 - BORSA: RISCATTO PER MILANO (+3,3%) E MADRID CON GLI OCCHI SULLA FED
Radiocor - Giorno del riscatto per Milano e Madrid, ma anche per le altre piazze continentali che ignorano i dati sul mercato immobiliare Usa e sull'asta spagnola (che ha colmato l'offerta ma ha visto i tassi ulteriormente salire). Con un super-euro, capace di tornare ai massimi da quasi un mese riagganciando l'area 1,27 dollari, le Borse europee hanno progressivamente allungato sulle attese di un intervento domani sia della Fed che della Bank of England per immettere nuova liquidita' nel sistema finanziario.

Milano e' stata la migliore col +3,35% del Ftse Mib, Madrid +2,5%. Tra le quaranta big di Piazza Affari, exploit per Telecom Italia (+7,9%) grazie alle speranze del mercato su un'accelerazione delle trattative per lo scorporo della rete con Metroweb e Cdp. Nel comparto energia, balzo di A2a (+5.8%) e di Enel Green Poweer (+5,6%) che ha avviato l'attivita' di quattro nuovi impianti fotovoltaici in Grecia. Brillano Generali (+5,6%) e Intesa Sanpaolo (+4,8%) tra i finanziari. Euro a 1,268 9 dollari (1,2571 ieri). Petrolio in crescita a 84,2 dollari per il Wti (83,27).

2 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 436 PUNTI
(ANSA) - Lo spread tra Btp e Bund chiude a 436 punti base, con il rendimento del Btp a 10 anni al 5,88%. Il differenziale tra i decennali spagnoli e tedeschi termina a 542,4 punti base con il tasso dei Bonos sotto la soglia critica del 7%, al 6,95%.

3 - CAMBI: EURO SI RAFFORZA ANCORA E AGGANCIA 1,27 DOLLARI
Radiocor - Euro in grande spolvero nei confronti del dollaro e dello yen. Nel mercato valutario, la moneta unica ha agganciato quota 1,27 dollari (tornando ai livelli di circa un mese fa) e si e' spinta fino a 1,2708. Ieri sera il cambio euro/dollaro si era attestato a 1,2571. Chiaro rafforzamento anche nei confronti della valuta giapponese: un euro e' scambiato a 100,27 yen (99,45 ieri).

4 - LAVORO: SQUINZI, RIFORMA E' UNA VERA BOIATA
(ANSA) - "La riforma del lavoro è una vera boiata, ma non possiamo che prendercela così: dobbiamo presentarci il 28 giugno" al Consiglio europeo "con una riforma approvata". Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che aggiunge: "Poi spero ci sia l'occasione di tornare nel merito per dei correttivi".

Cambia passo, e attacca, Giorgio Squinzi, da meno di un mese presidente di Confindustria, parlando all'assemblea dell'associazione degli industriali del settore dei laterizi. E' stato lui stesso a sottolineare il cambio di passo, sottolineando la scelta di Confindustria di improntare alla "moderazione i giudizi su riforma del lavoro e decreto per lo sviluppo per non aggiungere negatività in un quadro già complicato". Poi è stato invece netto sui giudizi, parlando della riforma del lavoro, ma anche del decreto sviluppo su cui sospende il giudizio finale, del quadro politico "sconcertante", della cura "sproporzionata rispetto alle nostre forze" per "il rientro dal deficit" che porta l'industria italiana a soffrire più che in altri Paesi.

Giorgio Squinzi ha quindi ribadito anche le priorità che Confindustria indica al governo e alla politica. La prima, "la madre di tutte le riforme", resta la necessità di una "semplificazione burocratico-amministrativa". Poi la stretta del credito: "ogni giorno devo parlare con Mussari (il presidente del'Abi) - dice Squinzi - e credo che stiamo trovando un buon rapporto che potrebbe tradursi in un miglior rapporto tra imprese e banche". Quindi il fisco, " il più esoso, complicato ed inaffidabile in Europa".

5 - TELECOM: CHIUDE CON BOTTO (+7,8%) SU IPOTESI SCORPORO RETE
(ANSA) - Chiusura con il botto per Telecom in Piazza Affari, brillante fin dall'apertura con le ipotesi di scorporo della rete con l'intervento della Cdp. Nonostante la secca smentita del gruppo guidato da Franco Bernabé, il titolo ha messo a segno un progresso del 7,88% a 0,72 euro, recuperando dai minimi dove era finito da un po' di tempo. Bene anche i soci Generali (+5,6%), Intesa Sanpaolo (+4,78%) e Mediobanca (+3,13%), mentre al di là dei Pirenei Telefonica ha guadagnato il 3,56%. Vivaci gli scambi, per oltre 147 milioni di titoli, a fronte di una media giornaliera mensile di 126 milioni e dei 74 milioni di pezzi passati di mano ieri. Il volume totale scambiato corrisponde allo 0,75% del capitale ordinario del gruppo di tlc.

6 - TELECOM: CDP SMENTISCE INCONTRO SEGRETO E IPOTESI 'RETE'
(ANSA) - Nessun incontro segreto fissato con Patuano e nessuna conoscenza delle ipotesi di trattativa sulla rete con Telecom Italia. Lo afferma il presidente di Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini che, in una nota, in riferimento a indiscrezioni di stampa "smentisce che sia stato fissato un 'incontro segreto' con l'ad di Telecom Italia Marco Patuano". "Inoltre - aggiunge - l'ipotesi di base negoziale indicata dalla stampa non è a conoscenza di Cdp".

7 - G20, BOZZA DOCUMENTO FINALE: EUROZONA LAVORI CON LA GRECIA
(LaPresse) - "Confidiamo di vedere l'area euro lavorare in partnership con il prossimo governo greco per assicurare che rimangano nel percorso di riforma e sostenibilita' all'interno dell'area euro". E' quanto si legge nella bozza di conclusioni del vertice del G20 di Los Cabos.

8 - G20: BOZZA; DA UE FORTE IMPEGNO CONSOLIDAMENTO CONTI
(ANSA) - I leader europei "sono determinati a muovere speditamente verso misure per la crescita", ma "mantenendo il fermo impegno a realizzare un consolidamento fiscale che va valutato su base strutturale". "Se le condizioni economiche dovessero peggiorare significativamente, quei Paesi che hanno sufficiente margine di manovra di bilancio sono pronti a coordinare e realizzare misure fiscali discrezionali a sostegno della domanda interna". Lo si legge nella bozza delle dichiarazioni finali del G20.

9 - MONTI, NO VERTICE CON OBAMA PERCHE' GIA' PARLATO DI EURO
(ANSA) - Il previsto vertice di ieri sera tra i leader Ue e il presidente Usa, Barack Obama, non si è tenuto perché dell'euro "si era parlato tutto il giorno". Lo ha detto a margine del G20 il premier Mario Monti sottolineando che ieri sera "ho parlato con Obama che mi ha chiesto se fosse necessario discuterne ancora". "Mi sono riservato di chiederlo a Hollande e Merkel" e anche loro hanno convenuto che il confronto sul tema dell'euro era già stato "ricco".

10 - HOLLANDE, OBAMA POTREBBE INCONTRARE LEADER UE OGGI
(ANSA) - Il presidente Usa Barack Obama potrebbe vedere oggi i leader europei, dopo l'incontro saltato di ieri. Si potrebbe parlare anche di meccanismi contro la speculazione finanziaria, anche se ancora non c'é conferma di un meeting comune o di una serie di incontri bilaterali a margine del G20 di Los Cabos. Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande.

11 - ALITALIA: RAGNETTI, 2012 PEGGIO 2011, MA 2013 IN UTILE
(ANSA) - Il 2012 "purtroppo sarà un anno in cui faremo un risultato presumibilmente peggiore di quello dell'anno passato". Lo ha detto l'ad di Alitalia, Andrea Ragnetti, indicando comunque l'obiettivo per il 2013 di "raggiungere non il pareggio, ma l'utile che Alitalia non ha raggiunto negli ultimi 15-20 anni".

12 - ALITALIA:COLANINNO,ALLEANZA CON AF E'VIA NATURALE,NO VENDITA
(ANSA) - Per Alitalia l'alleanza con Air France-Klm rappresenta il "naturale svolgimento delle cose", ma non sarà una vendita. Lo ha detto il presidente Roberto Colaninno, spiegando come "un naturale svolgimento delle cose trovi nell'alleanza tra noi e Air France una soluzione che io considero ideale". "Ci siederemo al tavolo non da acquistati ma da co-gestori - ha aggiunto - Non una vendita speculativa, non un abbandono, ma un passo avanti naturale che porterebbe a una configurazione eccezionale".

13 - ALITALIA: PARTE GUERRA A TRENO SU RM-MI, RIVOLUZIONA TARIFFE
(ANSA) - Alitalia lancia la sfida al treno sulla Roma-Milano. La compagnia aerea "rivoluziona" infatti la propria offerta tariffaria con l'obiettivo, ha spiegato l'ad Andrea Ragnetti, di "riprenderci un po' di passeggeri dalla concorrenza del treno". In sostanza le tariffe vengono ridotte dalle 44 attuali a sole 5 soluzioni di viaggio a prezzi fissi, più basse delle attuali e competitive con il treno. "E' una cosa rivoluzionaria, siamo la prima e l'unica compagnia al mondo ad adottare un approccio diverso al modo di fare i prezzi, adattando politiche di pricing di altri mercati all'aereo", ha spiegato Ragnetti nella conferenza stampa seguita alla convention 'Alitalia Day 2012', sottolineando che le tariffe saranno "semplici, chiare e comprensibili, con prezzi più bassi e competitivi".

14 - BANCHE: MEDIOBANCA, NEL 2011 BOOM DEI DERIVATI, ITALIA PIU' AL RIPARO
Radiocor - L'attivo delle banche europee e' cresciuto del 4,8% nel corso del 2011 nonostante un processo di deleveraging del portafoglio titoli, azioni e bond, dell'11,9% per circa 600 miliardi. A far crescere la somma finale e' stato soprattutto il 'rigonfiamento delle altre attivita' che aumentano del 28,6%, per oltre circa 1.579 miliardi di euro dei quali 1.453 miliardi relativi a maggiori derivati (un flusso non lontano dal valore del Pil dell'Italia nel 2011), posta che da sola cresce del 33%'. E' quanto emerge dallo studio di R&S di Mediobanca sulle principali 18 banche internazionali, incluse Unicredit e Intesa Sanpaolo per l'Italia. Nel 2011 dunque circa un quarto dell'attivo bancario e' costituito da derivati. 'I crediti alla clientela - rileva il rapporto - sono nel 2011 pari al 39,5% del totale attivo, in calo dal 42,2% del 2009, diluiti dalla bolla dei derivati e dalla crescita della liquidita''.

Negli Stati Uniti, considerando i derivati al lordo, gli attivi si espandono del 9, 8% sul 2010. A differenza dell'Europa, il portafoglio titoli si contrae solo in minima parte (-1,2%), mentre si espandono gli impieghi alla clientela (+1,7%). Analoga all'Europa la riduzione degli intangibles (-9,9%) ed assai cospicuo l'aumento delle altre attivita' (+20,9% pari a +991 miliardi di dollari) integralmente imputabile ai derivati (+1.068 miliardi, pari al +27,5%). Per avere un'idea dell'importanza della massa dei derivati in rapporto all'economia reale, lo studio sottolinea come il totale dei derivati degli istituti elvetici e' pari al 254,1% del pil della Svizzera mentre quello delle banche inglesi e' pari al 106,2% del pil britannico. Seguono le banche francesi (al 55,3% del pil), quelle tedesche (al 38,4%), quelle olandesi (22,4%), quelle spagnole (15,3%) e infine le italiane al 10,7%.

15 - RAPPORTO R&S: UNICREDIT-INTESA CON INTANGILBLES ANCORA SOPRA MEDIA UE
(LaPresse) - Le due principali banche italiane, Intesa Sanpaolo e Unicredit, rischiano possibili ulteriori svalutazioni svalutazioni di attività immateriali, nonostante le importanti operazioni in questo senso effettuate nel 2011. I due istituti, infatti, da quanto emerge dal rapporto 2012 di R&S Mediobanca sui "dati cumulativi delle principali banche internazionali" presentano ancora 'intangibles' con incidenze sui mezzi propri al di sopra della media europea (21,3%) e pari rispettivamente al 31,5% per Intesa Sanpaolo e al 28,6% per Unicredit, per circa 15 miliardi di euro ciascuna.

Nel 2011, inoltre, quasi la metà delle poste straordinarie effettuate dalle banche europee è relativo agli 'impairment', per un ammontare complessivo di 26 miliardi, di cui 24,5 miliardi relativi ad avviamenti. La maggior parte è stata iscritta dalle banche italiane: Intesa Sanpaolo con 10,3 miliardi e Unicredit con 9,6 miliardi. SeguonoCredit Agricole (2 mld) e BBVA (1,4 mld).

16 - SEAT: SANTELIA, MANAGER BAIN, IN POLE POSITION COME NUOVO A.D.
Radiocor - Vincenzo Santelia e' in pole position per la carica di amministratore delegato di Seat Pagine Gialle. Il manager di Bain&Co - secondo quanto risulta a Radiocor - e' il nome piu' gettonato per guidare Seat nella nuova era post-private equity che iniziera' a settembre, una volta completato il processo di ristrutturazione. L'indicazione di Santelia, che conosce molto bene il gruppo torinese essendone stato a lungo consulente, non e' ancora avvenuta in maniera formale ed e' emersa dal processo di selezione avviato dal consiglio di amministrazione in primavera e guidato da Egon Zehnder. Sulla sua figura sembrano convergere i consensi dell'attuale consiglio anche se non e' stata completamente chiusa la porta a soluzioni alternative.

L'ingresso in Seat per il nuovo manager non avverra' comunque fino a dopo l'estate: in base agli ultimi piani predisposti da banche creditrici e societa', il percorso che portera' gli obbligazionisti Lighthouse ad avere l'88% del capitale e che rendera' efficace la ristrutturazione del debito e' atteso concludersi per inizio settembre. Una volta definito il riassetto e' infatti previsto che si proceda al rinnovo dell'attua le consiglio di amministrazione ancora espressione dei private equity che hanno controllato Seat negli ultimi anni. Santelia ricopre dal 2010 la carica di responsabile del settore media e beni di consumo di Bain ad Amsterdam.

17 - JPMORGAN:DIMON,IN ITALIA CRISI FIDUCIA,HA RISORSE FARCELA
(ANSA) - La strada per l'Europa è "molto difficile": l'Ue deve risolvere i suoi problemi. Lo afferma l'amministratore delegato di JPMorgan, Jamie Dimon, in Congresso, sottolineando che l'Italia sta sperimentando una crisi di fiducia ma ha le risorse per farcela a centrare i propri obblighi sul debito. Dimon ritiene che le difese europee per tutelare Italia, Spagna e altri paesi se la Grecia uscirà dall'area euro "potrebbero funzionare".

18 - JPMORGAN: DIMON, NO CHANCE CHE POSSIAMO FALLIRE
(ANSA) - "Non ritengo ci sia possibilità" che JPMorgan fallisca. Lo afferma l'a.d JPMorgan, Jamie Dimon, alla Camera nel corso di un'audizione sulle perdite per più di 2 mld di dollari. Al parlamentare Sean Duffy che gli chiedeva se la banca potesse perdere 50 mld di dollari, Dimon ha risposto: no, a meno che la luna non colpisca la terra. Dimon ha ribadito che le perdite sono "imbarazzanti" ha chiesto scusa, come aveva fatto la settimana scorsa in Senato. Ma le perdite non mettono la banca in pericolo di vita, assicura Dimon.

19 - CARREFOUR IN DECLINO...
Sara Bennewitz per "la Repubblica" - Rivoluzione in Carrefour. Nuovi vertici e nuove strategie, per salvare il secondo gruppo di supermercati al mondo, che oramai è campione solo di scarsa redditività. Alla guida del colosso francese arriva Georges Plassat (ex Vivarte), che punta a tagliare i rami secchi (uscire dalla Grecia), quotare le attività estere e operare un drastico taglio dei costi (personale compreso) per recuperare sui margini, scesi a fine 2011 al 4,7% dei ricavi.

Briciole per i soci e per i dipendenti, che già hanno pagato in prima persona la crisi di Carrefour. Si poteva risparmiare molto di più e molto prima, a iniziare dal patto di non concorrenza pagato a Lars Olofsson (1,5 milioni). Soldi mal spesi dato che nessuno teme i danni che l'ex ad potrebbe fare fuori da Carrefour e che invece ha avvantaggiato i rivali durante i tre anni della sua gestione.

20 - BONOMI CHIAMA GHERARDO COLOMBO ALLA VIGILANZA BPM...
Da "la Repubblica" - L'ex pubblico ministero di "Mani pulite" Gherardo Colombo è il nuovo presidente dell'Organismo di vigilanza della Bpm. Lo ha nominato, insieme agli altri componenti Gabriella Chersicla e Angelo Pellegatta, il consiglio di gestione della banca, dopo la bufera che ha travolto l'ex presidente Massimo Ponzellini, attualmente agli arresti domiciliari.

 

 

EURO DOLLARO PIAZZA AFFARI - MAURIZIO CATTELANSQUINZI E CAMUSSO FORNERO E MONTI DA LIBERO MARCO PATUANO E FRANCO BERNABE Bassanini merkel-obamaHOLLANDE MONTI ANDREA RAGNETTI COLANINNO MARIO MONTI ALBERTO NAGEL ENRICO CUCCHIANI GIOVANNI BAZOLI Ghizzoni e Nicastro Seat Pagine GialleJAMIE DIMON DI JP MORGANcarrefour carugatetrv01 gherardo colomboMASSIMO PONZELLINI

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