MONTEPREZZEMOLO RAGLIA E DERAGLIA - SCIARRONE ‘’DIMISSIONATO”: NON BASTANO GLI SPOT CON RE GIORGIO A BORDO PER RIPAGARE ANCHE SOLO UNA MINIMA PARTE DEGLI INVESTIMENTI SOSTENUTI IN NTV

Lucio Cillis per "la Repubblica"

Dopo Alitalia e Meridiana ora anche il trasporto su ferro comincia a scricchiolare. Le scosse di avvertimento scuotono la Nuovo trasporto viaggiatori, confidenzialmente i treni
Italo. La scommessa di Luca di Montezemolo ieri ha perso una pedina importante: Giuseppe Sciarrone, il suo numero uno fin dal giorno della fondazione della società, lascia a sorpresa il posto, che per il momento sarà ricoperto dal presidente Antonello Perricone.

Le difficoltà del momento, dunque, lambiscono la prima creatura ferroviaria privata d'Europa a marciare sull'alta velocità. I motivi? Alla base, la lotta senza quartiere con Trenitalia sui prezzi e sulle tratte più richieste dai passeggeri e l'impatto degli investimenti rilevanti (oltre un miliardo di euro) necessari per far partire questa realtà nei sei anni che hanno preceduto il lancio di Italo avvenuto nell'aprile del 2012.

La concorrenza spietata di Ferrovie ha messo alla prova il baby vettore ferroviario. Fin dalla sua nascita nel dicembre 2006, sono state innumerevoli le circostanze che hanno portato allo scontro frontale tra Fs e Ntv. Si contano almeno 20 occasioni di lite, alcune di queste finite, come chiarisce il bilancio Ntv, nelle aule dei tribunali. L'ultima querelle è oggi sul tavolo dell'Antitrust che nei prossimi mesi dovrà pronunciarsi sulla presunta scorrettezza dell'ex monopolista in materia di tariffe super-scontate.

La morsa della crisi, quindi, non guarda in faccia le aziende, e i conti cominciano a non tornare. Per la società fondata da Montezemolo il break-even è stato spostato al 2016 e una iniezione di liquidità da 85 milioni servirà a tamponare le falle ma non potrà permettere (e sarà il cda di novembre di Ntv a sancirlo) il proseguimento del piano tracciato da Sciarrone.

Probabile quindi il rinvio dello sviluppo del servizio di Italo sulla dorsale adriatica. E su possibili tagli del personale dovuti alla revisione del piano industriale, al momento si ipotizzano solo riduzioni della catena di comando del management. Non si parla di una revisione del numero di posti tra i giovani dipendenti, un investimento di sostanza e di immagine per Ntv sul quale Montezemolo e soci non intendono, per fortuna, fare passi indietro.

Secondo quanto risulta a Repubblica, gli azionisti di Ntv, stanno mettendo mano al portafogli un "apporto soci" da 85 milioni. Tra gli azionisti di Ntv, tra l'altro, sono presenti col 20% i francesi di Sncfle ferrovie transalpine, i "cugini" dell'Air France primo socio industriale di Alitalia. Ma al momento qui non si annusa il pericolo di una scalata in salsa francese: la loro quota resterà bloccata tale fin quando non saranno istituiti degli accordi di reciprocità tra i due Paesi.

Intanto Giuseppe Sciarrone a Repubblica dice di aver lasciato senza alcuna polemica. «Anzi - spiega - abbiamo realizzato un progetto bellissimo e faticosissimo, abbiamo tirato su una società che produce dei servizi di qualità riconosciuti come tali da esperti e viaggiatori. Posso dire di aver realizzato quello che mi proponevo e adesso è giusto che passi la mano per far crescere l'azienda. Davanti a Ntv c'è un processo di liberalizzazione del settore ancora incompleto».

Le Ferrovie guidate da Mauro Moretti, dal canto loro, marciano in maniera trionfale sull'alta velocità (22 milioni di passeggeri sulle Frecce da giugno a settembre scorsi) ma hanno diversi problemi da risolvere sulla rete ordinaria: vanno fronteggiati, e presto, i mancati pagamenti di molte Regioni per i servizi usati ogni giorno da milioni di pendolari. Tra enti locali, concentrati soprattutto nel Meridione, e Stato le Fs vantano crediti da capogiro, prossimi agli 1,5 miliardi di euro.

Qualche esempio: la Sicilia ha un'esposizione con Fs vicina ai 140 milioni (112 scaduti); la Campania ne ha 177 e la Calabria 112. E lo Stato deve circa 900 milioni. E se a questo si sottraggono i 300 milioni di euro di mancati investimenti in sicurezza decisi dal decreto Imu di fine agosto, un caso denunciato da Anie-Assifer, si evince che per il gruppo non ci sono solo rose e fiori sul cammino.

 

SCIARRONE E MONTEZEMOLO Pellegrino Capaldo e Giuseppe Sciarrone montezemolo dellavalle italo MONTEZEMOLO E IL TRENO ITALO MONTEZEMOLO DENTRO AL TRENO ITALO Antonello Perricone GIANNA FREGONARA ENRICO LETTA MAURO MORETTI AL MATRIMONIO DI PAOLA DE MICHELI MASSIMO DALEMA E MAURO MORETTI ALCUNI DEI SOCI DEL GRUPPO NTV - TRA I QUALI DELLA VALLE, PASSERA, MONTEZEMOLOCorrado Passera

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