padoan montepaschi

CI SIAMO FATTI UNA BANCA – ALLO STATO IL 70% DEL MONTEPASCHI. IL TESORO METTERA’ 5,4 MILIARDI: 3,9 PER RICAPITALIZZARE L’ISTITUTO ED 1,5 PER RIMBORSARE GLI OBBLIGAZIONISTI – PADOAN: ENTRO IL 2021 RECUPEREREMO L’INVESTIMENTO – TAGLIATI 600 SPORTELLI 

 

1. MORELLI SI RIDURRA’ LO STIPENDIO DI DUE TERZI

Gianluca Paolucci per la Stampa

 

L'iceberg della Monte dei Paschi di SienaL'iceberg della Monte dei Paschi di Siena

«Se si proietta nel giro di qualche anno la situazione economica e la situazione specifica della banca, sono fiducioso che il denaro pubblico sarà non solo recuperato, ma darà anche un premio». Per il ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan il salvataggio pubblico di Monte dei Paschi sarà un successo. Per sapere se la previsione del ministro è corretta sarà necessario aspettare fino al 2021, quando lo Stato dovrà uscire dal capitale.

 

Il via libera della Ue, arrivato ieri, mette il timbro sul piano di ristrutturazione di Mps. Lo Stato spende 5,4 miliardi per ricapitalizzare la banca senese (3,9 miliardi) e risarcire i piccoli risparmiatori che avevano investito nelle obbligazioni subordinate dell' istituto (1,5 miliardi). A pagare, oltre allo Stato, saranno anche gli investitori istituzionali: il totale dell' operazione di rafforzamento sarà di 8,1 miliardi.

 

mpsmps

L' operazione di ricapitalizzazione sarà completata entro luglio, previa approvazione di un decreto apposito per regolare il «burden sharing di azionisti e bond subordinati. Al termine, il Tesoro avrà il 70% del capitale dell' istituto. L' intervento su Mps permette di «non scaricare sui contribuenti il costo dei salvataggi» facendo un «uso limitato» di risorse pubbliche, ha spiegato Padoan.

 

I dettagli del piano saranno resi noti oggi. Intanto, l' ad Marco Morelli assicura che «non sono previsti licenziamenti», mentre il ritorno in Borsa della banca sarà possibile quando tornerà al mercato «un patrimonio conoscitivo uniforme e completo». Nell' approvare l' aiuto di Stato Bruxelles ha precisato che «sussistono le condizioni», cioè l' istituto di Siena è «solvibile e soddisfa i requisiti patrimoniali», come confermato dalla Bce, e «l' Italia ha ottenuto un impegno formale da parte di investitori privati ad acquistare il portafoglio di Npl».

 

piercarlo padoan margrethe vestagerpiercarlo padoan margrethe vestager

Entro la prima metà del 2018, come ha confermato Padoan, Mps venderà 28,6 miliardi di sofferenze, riducendole di più della metà la percentuale di crediti deteriorati sul totale del portafoglio crediti. A portare avanti il piano di ristrutturazione che «chiude un anno horribilis per la banca», come ha detto il presidente Alessandro Falciai sarà lo stesso management che ha guidato sin qui la banca: «Ho massima fiducia nel top management», ha detto per due volte Padoan rispondendo alle domande dei giornalisti.

 

MARCO MORELLI MARCO MORELLI

Mentre al Tesoro si ricorda che Morelli già a gennaio aveva accettato il tetto allo stipendio imposto da Bruxelles. Il manager, che ora guadagna 1,4 milioni, resterà al suo posto con uno stipendio di 460mila euro lordi, cioè 10 volte lo stipendio medio dei dipendenti. Il punto più delicato sarà quello degli esuberi: dovrebbero essere circa 6000 dei 25mila dipendenti tramite esuberi volontari.

 

Il contributo di azionisti e obbligazionisti junior, che consente appunto di limitare i costi per i cittadini, sarà di 4,3 miliardi ma per la clientela retail ci sarà un rimborso al 100%, come già previsto con il decreto «salva-risparmio» di Natale. Agli obbligazionisti sarà proposto di ricevere azioni che saranno a loro volta riacquistate dallo Stato fino a un massimo di 1,5 miliardi. In cambio gli investitori retail riceveranno dal Monte obbligazioni garantite. Una operazione che si completerà entro l' autunno.

 

Mps, dopo il salvataggio arrivano i tagli: 5500 esuberi e chiusura del 30% delle filiali

In 4 anni l'utile tornerà, secondo le previsioni, a 1,2 miliardi di euro. Piano di ristrutturazione il giorno dopo il via libera al salvataggio

 

SPORTELLO BANCARIOSPORTELLO BANCARIO

2. CHIUSA UNA FILIALE SU 3

Da la Repubblica

 

Il Monte dei Paschi dovrà avviare una profonda cura dimagrante per dipendenti e sportelli, in cambio dell'intervento patrimoniale da 8,1 miliardi con un intervento pubblico da 5,4 miliardi, per il quale è arrivato ieri il via libera della Commissione Ue.

 

Il nuovo piano industriale 2017-2021 del Monte dei Paschi di Siena prevede "una revisione del dimensionamento di tutte le strutture organizzative del gruppo" che porterà a una riduzione di circa 5.500 unità entro il 2021 (di cui 4.800 uscite attraverso l'attivazione del Fondo di solidarietà, 450 uscite legate alla cessione/chiusura di attività, 750 uscite derivanti da turnover fisiologico) e la chiusura di 600 filiali su 2000: un taglio del 30%. L'utile netto di Mps al 2021 sarà superiore a 1,2 miliardi di euro, con un Roe pari al 10,7%. La banca, ha spiegato l'ad Marco Morelli, prevede anche di effettuare 500 assunzioni.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?