PERMESSO? FATE PASSARE! HO PAGATO! LE COMPAGNIE AEREE PUR DI SPREMERE FINO IN FONDO I PASSEGGERI SI INVENTANO L’USCITA VELOCE A PAGAMENTO! - IN VOLO TUTTO HA UN PREZZO: STENDERE LE GINOCCHIA (59 $), IL WI-FI (15$), IL CUCCIOLO SULLE GINOCCHIA (FINO A 100$) - RYANAIR PROVO’ A FAR PAGARE ANCHE IL CESSO, MA I CLIENTI MINACCIARONO DI PISCIARE NEL CORRIDOIO - PERCHE’ DOPO L’ATTERRAGGIO CI TRASFORMIAMO TUTTI IN FUGGITIVI?....

Angelo Aquaro per "la Repubblica"

Salire su un aereo è diventato così costoso che adesso i viaggiatori sono disposti a pagare di più perfino per scendere. Sì, l'ultima follia della giungla delle tariffe ricorda davvero la storia del gatto che si morde la coda: dell'aereo. Anche chi siede dietro ha il diritto di scendere prima: col sovrapprezzo.

Le compagnie stanno già valutando costi e ricavi dell'ennesimo balzello: dove chi trova i primi, cioè i costi, dovrebbe vincere un biglietto premio. Le tasse con cui dagli Stati Uniti all'Europa i giganti del cielo fanno volare le tariffe quasi mai corrispondono infatti a un servizio - e quindi a un costo - in più: si paga una tassa per ottenere quello che almeno in teoria dovrebbe esistere già.

Lo spazio per stendere le ginocchia: Delta vi chiede 59 dollari in più. L'uso delle mitiche cappelliere sopra di voi: Spirit vi chiede 20 dollari in più. Perfino l'uso della toilette. No, non è uno scherzo quello del bagno a pagamento. Ci ha provato l'anno scorso Ryanair, che di fronte all'insurrezione prospettata dai clienti ha dovuto battere, appunto, in ritirata.

Naturalmente strategica: invece di fare pagare per andare in bagno, sta progettando di eliminare l'oggetto della contesa e guadagnare spazio per più posti. Un solo bagno per aereo: e se vi scappa incrociate le gambe, tanto non avreste comunque dove stenderle.

C'è poco da ridere. Se il viaggio diventa una tortura chiaro che siamo disposti a pagare in più pur di scendere prima. Il sondaggio di George Hobica, l'amministratore delegato di una società che ha fatto una missione del controllo delle tariffe, AirfareWatchdog, dice che il 10 per cento degli americani sarebbe pronto a pagare 10 dollari in più per smontare il più in fretta possibile. Il 3 per cento è disposto a sborsare fino a 20 dollari. E i conti sono presto fatti. Calcolando soltanto il 10 per cento dei passeggeri che pagherebbero 10 dollari, le compagnie incasserebbero oltre 730 milioni all'anno.

Del resto proprio tasse e balzelli hanno fatto decollare i costi dei biglietti negli ultimi anni. Gli strateghi del marketing aereo hanno intercettato questa manna dal cielo quasi per caso: aumentando le restrizioni sul bagaglio da portare. Trucco semplice: cambi dimensioni e peso della valigia consentita et voilà. Prima del restyling - qui negli Usa scattato nell'anno 2007 - le compagnie incassavano sul bagaglio in più 464.3 milioni di dollari. Oggi quella cifra è letteralmente volata a quota 3.4 miliardi.

Il fatto è che un balzello tira l'altro. E l'intero business della tassa in più genera oggi la stratosferica cifra di 12.4 miliardi di dollari negli Usa e 22.1 miliardi nel mondo intero. Gli aerei sono sempre più in ritardo ma questo tipo di affari decollano: 66 per cento in più in due anni. Dice bene al New York Times l'esperto Jay Sorensen: quelle che una volta erano compagnie aeree o di viaggio si sono trasformate in supermercati che vendono praticamente di tutto intorno a un prodotto-base chiamato "posto".

Il commercio comincia già a terra. Alitalia ti fa pagare di più se prenoti col customer service ("Il servizio parte da 7.50 euro a biglietto") invece che con Internet (5 euro). Negli Stati Uniti comprare un biglietto parlando con un operatore costa dai 5 ai 25 dollari: in più. Ma se ci pensate il cosiddetto "servizio di vendita" è già una truffa. Un etto di prosciutto
costa un etto di prosciutto: come reagireste se il vostro salumiere vi chiedesse il servizio di vendita?

Dovrebbero essere loro a pagare te ma l'aereo è l'unico ambiente al mondo in cui devi aprire il portafoglio perfino per tenere tuo figlio sulle ginocchia: da 10 dollari al 10 per cento del biglietto. Per non parlare del micio o del cane: da 50 a 100 dollari. L'ultima frontiera è il wi fi: il boom di tablet e portatili ha spinto le compagnie americane a offrire Internet senza fili. Ma anche qui: il wi fi è gratuito dalle catene degli alberghi ai caffè di Starbucks. Lassù tra le nuvole è invece salatissimo: fino a 15 dollari al volo. Eppoi dici che non ci resta che scendere. Occhio però: gratis è solo dall'oblò.


2- "LA FRENESIA DOPO L'ATTERRAGGIO CHE TRASFORMA TUTTI IN FUGGITIVI"
Gloria Bolognini, autrice di "Passeggeri a spasseggio" (Nobeer), per "la Repubblica"

Lavorare sugli aerei offre parecchi vantaggi. Tra questi, il "people watching":
osservare - giorno dopo giorno, volo dopo volo - il genere umano in condizioni particolari. Perché a bordo le persone rivelano tic e aspetti nascosti delle loro personalità. Anche e soprattutto la tendenza a innervosirsi: per la lunghezza del volo, per il disagio di viaggiare in quota o anche soltanto per i tempi lunghi d'attesa al momento di sbarcare. Ho visto persone, in preda al panico, alzarsi dal loro posto non appena l'aereo tocca terra. E cercare di recuperare il bagaglio a mano con agilità da circensi, correndo il rischio di spaccarsi l'osso del collo, in caso di frenata brusca.

C'è poi chi accende il cellulare in avvicinamento, quando ovviamente non si può. E tutti sgomitano per guadagnarsi lo spazio nella fila davanti alla porta. Perché? Bisogno atavico di recuperare i propri spazi, insofferenza al prossimo troppo vicino, claustrofobia... Tante sono le cause, ma soprattutto una, la più banale e diffusa: l'aereo, si sa, va stretto. Così, da parte di noi assistenti di volo, diventa inutile redarguire, sgridare, tentare di scoraggiare il passeggero dai suoi propositi di "fuga": si guadagnano solo rispostacce e si rischia magari una gomitata...

Quando poi l'aereo rimane vuoto e tutti sono scesi, ci si accorge che - per la fretta o sbadataggine - sono in tanti ad aver dimenticato qualcosa, nelle cappelliere e nelle tasche dei sedili. Una volta abbiamo recuperato persino un paio di stampelle: non che la voglia di scendere faccia miracoli, ma a quanto pare aiuta.
*

 

interno ryanair interno aereo hostess aereo interno aereo aereo interno aereo confort POSTI IN PIEDI NEI VOLI RYANAIRryanair

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...