IL SENSO DELLA CONSOB PER I REATI - UNIPOL, VEGAS CHIEDE E OTTIENE DAI PM DI MILANO I TABULATI DI DUE GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ - CHI SARÀ IL PROSSIMO COMMISSARIO CONSOB?

1. DAGOREPORT- IL SENSO DELLA CONSOB PER I REATI
Un colonnino di Luigi Ferrarella sul Corriere alza il velo sull'ennesima storiaccia dell'Autorità governata dall'ondivago Vago Vegas, ex protetto del Banana e del Mago Tremontino. "Consob chiede e ottiene dai pm i tabulati telefonici di due giornalisti". Sono accusati di aggiotaggio? Non pare. Il sospetto è che abbiano rotto le uova nel paniere alla Consob stessa, anticipando elementi veri sullo scandalo Fonsai.

Si cerca dunque di capire chi siano le loro fonti e per farlo Vago Vegas non esita a fare un esposto. E la procura di Milano che fa? Assegna il caso al magistrato "danneggiato" dall'eventuale "fuga di notizie", ovvero il pm Luigi Orsi? Manco per niente. Le indagini vanno a un pm della scuderia di Francesco Greco. Storia stramba davvero.

2. LA CONSOB CHIEDE E OTTIENE DAI PM DI MILANO I TABULATI DI DUE GIORNALISTI
Luigi Ferrarella per "Il Corriere della Sera"

Tutto è a norma di legge, se Consob si fa dare da una Procura i tabulati telefonici di un giornalista, cioè l'elenco che mostra con chi abbia parlato e quando. Ma tutto è anche molto delicato, perché sottile è il confine con il rischio di cadere in quelle prassi che molte sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo sanciscono come contrarie all'articolo 10 (libertà di espressione) della Convenzione, in quanto potenzialmente in grado di aggirare l'obbligo dei giornalisti di proteggere le proprie fonti non svelandone l'identità.

Nella controversa vicenda della fusione tra Fonsai (ex Ligresti) e Unipol, la Consob - cioè l'autorità amministrativa di controllo sui mercati finanziari - l'11 dicembre 2012 ha chiesto e ottenuto dalla Procura di Milano i tabulati di due giornalisti di Repubblica , Giovanni Pons e Vittoria Puledda, che nel loro articolo da una parte davano la notizia vera che Consob stava per chiedere a Unipol una rettifica su 200-300 milioni di perdite non contabilizzate nel bilancio 2011 su titoli di finanza strutturata, e dall'altro si chiedevano come mai l'autorità di controllo non si fosse attivata 5 mesi prima, allorché sul tema il pm milanese Luigi Orsi le aveva posto un quesito.

È intuibile quanto delicato sia il discrimine tra legittima iniziativa di un'autorità di controllo che ritenga di esercitare i propri poteri amministrativi per verificare (anche a carico di giornalisti ovviamente non sottratti al rispetto delle regole valide per tutti) se vi sia stata un'irregolarità, e invece il rischio di potenziale ingerenza sul lavoro dei cronisti, visto che per la giurisprudenza della Cedu la protezione delle fonti è elemento essenziale della professione giornalistica e della libertà di espressione, intesa anche come diritto della collettività a ricevere informazioni su fatti di interesse pubblico.

Consob opera come la legge le consente quando ipotizza casi di aggiotaggio o insider: tra i poteri attribuiti dal «Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria», l'articolo 187-octies contempla infatti, «previa autorizzazione del procuratore della Repubblica», la possibilità di «chiedere l'acquisizione presso il fornitore dei dati relativi al traffico».

Ed è quello che l'11 dicembre 2012 Consob fa, inoltrando la richiesta non al pm Orsi titolare del fascicolo Fonsai/Unipol, o al procuratore Bruti Liberati, ma al suo vice e capo del pool reati economici Francesco Greco, che la assegna al pm del suo pool Mauro Clerici, il quale firma l'autorizzazione. Un'iniziativa rara, questa di Consob: nelle sue istruttorie su ipotesi di possibili abusi di mercato che potessero riguardare giornalisti, Consob ha usato lo strumento dell'accesso ai tabulati solo in 4 casi nel 2013, 1 nel 2012 e 2 nel 2011.


3. CHI SARÀ IL PROSSIMO COMMISSARIO CONSOB
Bankomat per Dagospia

C'e' una vicenda grave che viene narrata oggi dal Corriere della Sera, pag. 26, a firma di Luigi Ferrarella. Vediamo chi avrà voglia di occuparsene.

Una vicenda che riguarda due giornalisti della concorrenza, Giovanni Pons e Vittoria Puledda di Repubblica. A dicembre scorso avevano dato una notizia vera: Consob avrebbe nel giro di poco chiesto a Unipol, in procinto di salvare Fonsai, rettifiche sui suoi stessi conti, per oltre 200 milioni. Non era banale capire in che stato di salute versava il possibile salvatore di Fonsai.

Anzi, i due giornalisti avevano anche scritto di come stranamente ad analoghi dubbi e richieste del PM Orsi cinque mesi addietro Consob non avesse dato risposta.
Cosa fa allora Consob? Invece di rispondere a Orsi, con ben maggior sollecitudine va in Procura e in qualche modo, ovviamente lecito, si lamenta di qualche fuga di notizie, forse adducendo anche la solita e delicatissima fattispecie del reato di agiotaggio, ed ottiene subito la formale apertura di un'indagine, desumiamo, apertura cui fa seguito l'altrettanto legittima - ma solo per conseguenza - richiesta di acquisire i tabulati telefonici dei giornalisti.

Luigi Ferrarella nota come stranamente l'insolita e delicata procedura venga per giunta assegnata non al PM già attivo sulla questione Unipol (Luigi Orsi) ma ad altro suo Collega. Da buon cronista giudiziario probabilmente non ci vede chiaro nei riti di Palazzo di Giustizia.

Ma noi modesti lettori dei fatti economici siamo sorpresi forse da altro: se e' vero quanto scrivevano Pons e Puledda, e oggi riprende il Corriere, ci chiediamo come mai la Consob pagata da noi cittadini per vigilare sulla correttezza delle manovre di Borsa non collabora prontamente con un PM che per tempo ha notato delle possibili aree non chiare nell'operazione Fonsai Unipol.

Mentre con assai maggiore prontezza richiede ed ottiene che si indaghi su due ottimi e reputati giornalisti economici. Acquisire i tabulati telefonici di un giornalista non rappresenta infatti una prassi diffusa e normale, la libertà giornalistica e la protezione delle fonti sono valori fondamentali delle liberaldemocrazie.

Per indagare un giornalista e sulle sue fonti devi avere ben gravi ipotesi di reato dei giornalisti. Ma quale reato? Agiottaggio? Pons e Puledda speculavano sul titolo Unipol ? Il problema prioritario e' bloccare i giornalisti o indagare sugli operatori del nostro mercatino azionario rionale e sui suoi capitalisti di relazione?

Lo scopriremo anche quando vedremo chi sarà il prossimo commissario Consob, se fosse mai vera la voce che gira nella City meneghina, che potrebbe trattarsi di un dirigente di una nota banca d'affari milanese che da sempre per mestiere tiene i rapporti con Consob.

 

 

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