NIENTE SPINELLI: TIM COOK STRAPPA L'«ERBA» DALLO STORE DELLA APPLE - COM'E' PESENTI "SCEGLIERE IL DIRETTORE DEL CORRIERE" - ANCHE QATAR HOLDING VUOLE SALIRE SU CAVALLI - DEL TORCHIO SI TAGLIA LO STIPENDIO MA QUANTO PRENDE NON SI SA

1.ABI-SINDACATI AL PIT STOP CON L'INCOGNITA MICHELI
Da "il Giornale"

Le trattative per il nuovo contratto dei bancari (da cui dipende il modello di banca del futuro) vanno verso il pit-stop. Questa mattina alle 10.00 Fabi, Fiba, Fisac, Uilca, Ugl, Dircredito e gli altri sindacati del settore varcano il portone dell'Abi, ma le parti dovrebbero limitarsi a «presentare» le rispettive posizioni.

Dopo l'addio di Francesco Micheli da Intesa Sanpaolo non è chiaro infatti quale sarà il ruolo del banchiere nell'Associazione (di cui è vicepresidente) e nel Casl, a capo del quale ha guidato da «mastino» di razza tutti gli ultimi negoziati. Micheli potrebbe ora uscire di scena, ma alcuni soci Abi vorrebbero trattenerlo come «superconsulente», affidando protempore il Casl a Camillo Venesio. Di certo lo scandalo Carige-Berneschi complica tutto.

2.TIM COOK STRAPPA L'«ERBA» DALLO STORE DELLA APPLE
Da "il Giornale"

«Niente canne a Cupertino, meglio morsicare una Mela»: mentre si avvicina la convention mondiale in agenda il 2 giugno, Apple ha rimosso dal suo negozio virtuale App Store il gioco «Weed Firm». L'App, lanciata a inizio maggio e dal nome inequivocabile («La fabbrica dell'erba»), premiava la capacità di coltivare, raccogliere e rivendere piante di marijuana, evitando i controlli della polizia.

Una sfida alla legge perlomeno controversa per il colosso guidato dall'amministratore delegato Tim Cook, che non è peraltro nuovo a cancellare le App dal contenuto «imbarazzante». La stessa «Weed Firm», che era stata tra le App più scaricate, sotto alla nota d'obbligo che non intende incoraggiare la coltivazione o l'assunzione di stupefacenti, dichiarava di ispirarsi alla pellicola «Breaking Bad».

3.PESENTI: "DIFFICILE SCEGLIERE IL DIRETTORE DEL CORRIERE"
Da "il Giornale"

La direzione del Corriere della Sera non è un mistero che sia frutto di infinite trattative tra i grandi soci di Rcs, ma certo l'ammissione di Giampiero Pesenti rende in modo plastico l'impasse di Via Solferino: «È difficile dare immediatamente delle risposte, bisogna meditarci molto bene», ha detto il presidente di Intermobiliare, interrogato sulla necessità di un ricambio alla direzione del Corrierone rispetto alla gestione De Bortoli.

Anche perché proprio a Pesenti è toccato di essere l'ultimo presidente del patto di sindacato di Rcs, poi discioltosi, mentre infuriava la guerra tra la Fiat di John Elkann e il fondatore della Tod's, Diego Della Valle. «Quando bisogna trovare il direttore di un giornale importante come il Corriere, la scelta è sempre difficile», ha aggiunto Pesenti.

E a gettare ulteriore acqua sul fuoco ci ha pensato Piergaetano Marchetti, negando che al momento sia stato convocato un consiglio di Rcs per affrontare la spinosa sostituzione del direttore. Il gruppo Italmobiliare ha conservato il 3,5% di Rcs (dal 3,8% precedente) ma «non è più una quota strategica», ha poi specificato Pesenti: «Vediamo come va la società, quali sono le prospettive, se il titolo magari riprende potremo scendere un pochino».

Insomma Pesenti & C sono in attesa dei frutti del piano dell'ad Pietro Scott Jovane. Se avessero la meglio i detrattori, Rcs potrebbe invece cambiare anche ad. Magari coinvolgendo di più Urbano Cairo.

4.CLUB MED E I TEMPI DI PARIGI PER BONOMI
M.Mou. per "il Sole 24 Ore"

Andrea Bonomi ha ottenuto le sue cinque settimane. L'Amf, la Consob francese, ha dato tempo fino al 30 giugno a Investindustrial per dire se intende o meno lanciare un'Opa sul Club Méditerranée. Da sola o in concerto, cioè con Strategic Holdings, altra società della galassia Bonomi che nelle ultime settimane ha rastrellato il 10,1% del leader mondiale dei villaggi vacanze, diventandone il primo azionista.

Nel contempo, l'Amf ha ovviamente cancellato la scadenza (6 giugno) dell'Opa in corso, quella di Gaillon, che riunisce i cinesi di Fosun e il fondo Ardian di Axa, secondo e terzo azionista con il 18,4% complessivo. Un'eccellente notizia, per chi ha in mano titoli del Club Med. Visto che il prezzo proposto da Bonomi sarà ben superiore a quello (17,50 euro) di Gaillon. Probabilmente tra i 21 e i 23 euro, che Bonomi ha sempre sostenuto essere una quotazione corretta. La battaglia sul Club Med piace ovviamente al mercato, che ieri - in una Borsa piatta - ha portato il titolo a 19,6 euro (+2,1%).

5.ANCHE QATAR HOLDING BUSSA A ROBERTO CAVALLI
C.Fe. per "il Sole 24 Ore"

Archiviata senza successo la complessa trattativa con Permira, sembra proprio che sulla maison Roberto Cavalli si potrebbero aprire altre discussioni per la cessione del controllo. Al momento lo stilista fiorentino non avrebbe avviato altre procedure ufficiali, ma il telefono del suo quartier generale sarebbe spesso occupato negli ultimi giorni. A chiamare sarebbero fondi di private equity stranieri, che avrebbero espresso interesse a iniziare una trattativa concreta, dopo che si è diffusa la notizia del dietro-front di Permira.

Interessati sarebbero fondi come Investcorp (il gruppo del Bahrein che ha rilevato e rilanciato Gucci alla fine degli anni 90) ma non solo: in campo per esaminare il dossier sarebbero diversi altri fondi e tra questi ci sarebbe anche un gruppo finanziario come Qatar Holding, la società d'investimento che fa capo ai reali di Doha. Resta da capire se nascerà qualcosa di concreto: il nodo fondamentale resta il prezzo. Permira valutava Roberto Cavalli 450 milioni. Chi è pronto a offrire di più?

6.I CONSIGLI DI DEL TORCHIO
G.D. per "il Sole 24 Ore"

Dall'Alitalia trapela periodicamente che l'amministratore delegato, il ducatista Gabriele Del Torchio, si è ridotto lo stipendio del 20% per contribuire ai risparmi del piano di ristrutturazione. Rispetto a quale base operi il taglio non si sa, perché lo stipendio dell'a.d. di Alitalia non è un dato pubblico. Il primo a.d. di Alitalia-Cai, Rocco Sabelli, dal 2009 al 2011 aveva uno stipendio di 800mila euro annui lordi, con i bonus poteva arrivare a 2 milioni annui.

Secondo indiscrezioni, Del Torchio guadagnerebbe 600mila euro l'anno lordi, più i bonus, legati anche alla trattiva per vendere Alitalia a Etihad. All'Alitalia dal 6 maggio 2013, Del Torchio ha lasciato la guida della Ducati, ma ha conservato le cariche nei consigli di amministrazione della Carraro di Padova e della Snai, la società di Porcari (Lucca) di scommesse (ippica soprattutto) e giochi.

Del Torchio nel 2013 ha ricevuto un gettone di 50mila euro da Carraro e di 33.177 da Snai, gettoni pieni pur essendo il più assenteista dei consiglieri: presente solo a 3 riunioni su 8 del cda Carraro e a 3 su 11 del cda Snai.

7.LA BCE PREPARA IL CONTO PER LE BANCHE VIGILATE
R.Fi. per "il Sole 24 Ore"

La Bce prepara il conto per le banche europee che passeranno direttamente sotto la sua vigilanza. La nuova autorità centrale per la vigilanza bancaria della Bce costerà ogni anno 260 milioni di euro e a pagare saranno le stesse banche sorvegliate, in proporzione alla loro importanza e grandezza. Lo ha reso noto ieri a Francoforte la stessa Bce che vigilerà su 130 gruppi bancari con bilanci superiori a 30 miliardi di euro.

I contributi degli istituti di credito, si apprende da una bozza dell'Eurotower, vanno da 2mila euro a 15 milioni di euro. L'autorità dovrebbe iniziare il proprio lavoro dal prossimo quattro novembre e fino ad allora i costi saranno coperti dalla stessa Bce. Circa il 60% dei costi relativi alla vigilanza bancaria riguardano il personale, il 10% riguarda gli uffici, il restante 30% le altre spese operative quali viaggi, consulenze e servizi di information technology.

 

 

Tim Cook CEO della Apple TIM COOK ALLA D11 CONFERENCEfrancesco micheli banca dei territori banca intesa PIERGAETANO MARCHETTI E MARIA CONCETTA MATTEI A BAGNAIA GABRIELE DEL TORCHIOmario draghi

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