cristiana lauro bruno vespa

BEVI E SPERA CON CRISTIANA LAURO - LE AZIENDE VINICOLE TRAVOLTE DAL CORONAVIRUS, AZZERATI I CONSUMI IN RISTORANTI, LOCALI E HOTEL, LE VENDITE ONLINE NON BASTANO E I MAGAZZINI SONO PIENI -  L'INTERVISTA A BRUNO VESPA, INGUARIBILE OTTIMISTA: ''LE CRISI STIMOLANO LA FANTASIA. COME NEL DOPOGUERRA E DOPO LA TRAGEDIA DEL METANOLO NEL 1986, NE USCIREMO PIÙ FORTI. E LA GRANDE DISTRIBUZIONE…''

 

cristiana lauro

Cristiana Lauro per Dagospia

 

Per effetto della pandemia e delle necessarie misure di contenimento dettate dal governo, a poco più di quattro mesi dalla vendemmia molte aziende vinicole sono alla frutta. Il comparto vitivinicolo in generale è nel pantano, un disastro.

 

I magazzini sono pieni, non arrivano ordini e nel frattempo le attività agricole, di cantina e non solo, devono andare avanti senza entrate. In molti non sono riusciti nemmeno a recuperare i pagamenti delle fatture di fine anno 2019, benché le vendite di Natale siano andate bene. Se molti esercizi commerciali in tempi normali non rispettano i termini di pagamento delle fatture fissati per legge a sessanta giorni, figuriamoci nel bel mezzo di una tragedia come quella che stiamo vivendo oggi.

 

Non c’è molto da dire, si è spezzata la catena dei consumi fuori casa nella ristorazione, nei locali pubblici e negli alberghi ed è impossibile prevedere i tempi di ripresa, soprattutto del turismo. Gli albergatori hanno le mani nei capelli.

 

Prevedibilmente la ristorazione sarà l’ultima a riaprire e le vendite on line, seppure in aumento, non bastano a produrre il flusso di denaro necessario per fare fronte alla situazione.

vino supermercato

 

Nei giorni scorsi hanno parlato in molti fra presidenti dei consorzi, esponenti delle associazioni di settore, ma non è facile puntare dritto sul futuro tenendo gli occhi fissi su questo presente.

 

Piero Mastroberardino, produttore di vino in Campania, presidente del gruppo vino di Federvini e presidente dell’Istituto del Vino di Qualità Grandi Marchi, parla di una crisi socio- economica di enorme portata, “l’impresa non è una macchina che possa essere spenta, riposta in garage per poi essere rimessa in moto dopo una pausa più o meno prolungata”...

bruno vespa cristiana lauro riccardo cotarella

 

 

Ho pensato di rivolgere qualche domanda a Bruno Vespa come giornalista, produttore di vini in Puglia e, soprattutto, come inguaribile ottimista, perché di fiducia e speranza abbiamo molto bisogno.

 

 

Lauro: Parliamo della ripartenza del settore vitivinicolo. Tre saranno i fattori che influenzeranno maggiormente la vendita del vino che giace attualmente nelle cantine dei produttori. Il turismo che probabilmente si riprenderà a numeri dimezzati in prossimità della vendemmia, i ristoranti che riapriranno a ranghi ridotti, e lexport che subirà una significativa diminuzione. Tutto questo per inevitabile effetto della pandemia da Covid -19. Che fare?

 

vino supermercato

Vespa: Permettimi di aprire con una citazione di Albert Einstein: La creatività nasce dallangoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nascono linventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato”. LItalia non cresce da ventanni e da tempi non sospetti ho richiamato lesperienza del dopoguerra che  ha portato al Miracolo economico. Sono convinto che finora sia mancata la spinta della fame che ci fu in quegli anni.

 

La tragedia del virus accenderà la fantasia. Naturalmente ci servono aiuti. Allora avevamo il piano Marshall e una sostanziale assenza di burocrazia che consentì allAutostrada del Sole di essere completata in otto anni. Oggi temo che il generoso prestito garantito dal governo non basti. Il settore turistico – alberghi e ristoranti in testa -  ha bisogno anche  di contributi a fondo perduto.

in vendita a madrid bottiglie di vino coronavinus 4

 

Lauro: Uno studio della McKinsey prevede in Europa per i prossimi mesi una contrazione nei consumi di circa il 40%, saranno privilegiati i beni di prima necessità. In questo momento il vino da prodotto iconico della socialità e della convivialità, sta rientrando nelle nostre case e tornando sulle nostre tavole. Quindi i consumi saranno ridotti?

 

Oppure possiamo prevedere un recupero del vino rispetto ad esempio agli spiriti e ai superalcolici, in forte crescita con la mixology negli ultimi anni? C’è un dato importante da tenere sottocchio: il consumo pro capite di vino nelle famiglie, dagli anni Sessanta a oggi è drasticamente calato, ma non quello di alcolici in generale, almeno fino a prima della pandemia.

 

 

Vespa: Premetto di essere un pericoloso ottimista. Ma credo profondamente nel recupero del consumo del vino. Si brinda col vino – e non con un superalcolico – a un momento felice, a un pericolo scampato, al ritorno alla vita. Certo, dovrà ripartire leconomia e dovranno circolare dei soldi. Ma un rimbalzo potrebbe esserci.

 

bruno vespa

Lauro: Sicuramente si presenterà il problema degli stock di magazzino che dovranno essere smaltiti. Ridurre i prezzi non sarà sufficiente visto che la faccenda riguarda anche due grossi competitor come Francia e Spagna. Il libero mercato la farà da padrone. Bisognerà reinventarsi con strategie commerciali e di marketing aggressive, oltre a una serie di incentivi per lexport e per i consumi domestici. Da produttore di vino ha le idee chiare a riguardo o qualche suggerimento?

 

 

Vespa: Sono convinto che la crisi accenderà la fantasia dei produttori. Il mio amico e maestro Riccardo Cotarella (presidente di Assoenologi) dice che dovrà esserci un altro periodo come quello che seguì nel 1986 la tragedia del metanolo. Sembrava tutto perduto e ci fu invece il Rinascimento del vino italiano. Dovremo stare attenti alla guerra dei prezzi: la corsa al ribasso non ha mai portato bene a nessuno, ma dovremo dimostrare buona volontà.

 

vino rosso

 

 

Lauro: la Grande Distribuzione Organizzata sta andando bene, lHoreca tuttaltro. Quando gradualmente riapriranno tutte le rivendite, cosa faranno i produttori di vino che in passato hanno considerato la vendita dei loro prodotti negli scaffali dei supermercati un abbassamento di livello di immagine per lazienda? Ci sarà posto per le loro bottiglie nei supermercati o dovranno continuare per la loro strada, prevedibilmente dissestata per lungo tempo?

riccardo cotarella

 

Vespa. Da giornalista nazionalpopolare, ho sempre avuto una passione per la grande distribuzione. Quando tutti gli autori dei libri si vergognavano di fare una presentazione in GDO, sono stato il primo a farla. Lo stesso discorso vale per il vino. La mia ambizione è che alcuni vini abbiamo un prezzo accessibile a una larghissima fascia di pubblico.

 

La mia esperienza dimostra che riservando alcuni vini di qualità alla GDO si possono avere belle soddisfazioni, con un rapporto qualità/prezzo ragionevole senza minimamente intaccare limmagine dellazienda. Non a caso in GDO si trovano nomi tra i più blasonati e in quella francese siano presenti addirittura i top di gamma delle Case più celebri. Naturalmente occorre evitare che i prezzi in GDO mettano in difficoltà i ristoranti.

cristiana lauro 3

 

Ultimi Dagoreport

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...