obama trump

DAZI AMARI, MA SOLO SE LI METTE TRUMP - NEGLI ULTIMI 4 ANNI OBAMA HA INTRODOTTO 300 MISURE PROTEZIONISTICHE. E LA GERMANIA INDIGNATA PER LA MOSSA SULL'ACCIAIO E L'ALLUMINIO? 185 - L'EUROPA PROMETTE RITORSIONI SUL WHISKY, LE MOTO HARLEY DAVIDSON E I JEANS

 

1.DAZI: TRUMP NON CEDE, NIENTE ESENZIONI PER UE E CANADA

donald trump justin trudeau

 (ANSA) -  Donald Trump non cede alle pressioni e nelle ultime ore avrebbe ribadito di non volere nessuna esenzione sui dazi ad acciaio ed alluminio, nemmeno per l'Europa ed il Canada. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti vicine al presidente Usa, che riferiscono come Trump sia convinto che le esenzioni creerebbero "un terreno scivoloso".

 

 

2.TRUMP ALLA GUERRA DEI DAZI L' UE È PRONTA A RISPONDERE

Marco Bresolin per ''la Stampa''

 

Donald Trump dichiara ufficialmente la guerra commerciale al resto del mondo. Dalla Russia alla Cina si leva un coro di proteste e preoccupazioni.

L' Europa annuncia contromisure su prodotti come Harley Davidson, Bourbon o Levi' s, citati esplicitamente da Jean-Claude Juncker. Aziende come Electrolux sospendono gli investimenti negli Usa. E su entrambe le sponde dell' Atlantico le Borse iniziano a tremare: Milano e Parigi chiudono con -2,39%, Francoforte con -2,27%.

In ribasso anche Wall Street.

 

La Casa Bianca ha annunciato giovedì di voler introdurre dazi sulle importazioni di acciaio (25%) e alluminio (10%).

macron merkel trump

Ieri il presidente americano ha condito la mossa con uno dei suoi tweet di sfida: «Quando un Paese perde miliardi di dollari, le guerre commerciali sono giuste. E facili da vincere». I dettagli legali arriveranno la prossima settimana. Ma in quei giorni anche Bruxelles metterà sul tavolo le proprie armi per rispondere: mercoledì la Commissione presenterà una serie di misure difensive.

 

Non premerà subito il grilletto, nella speranza che il solo sventolarle possa servire per convincere Washington a fare un passo indietro. Il messaggio sarà chiaro: «Ecco come siamo pronti a reagire».

 

La mossa dell' Ue ricalcherà grossomodo quanto fatto nel 2002 per rispondere alle misure annunciate dall' allora amministrazione Bush. Bruxelles adottò una serie di provvedimenti, senza però arrivare a metterli in pratica. E lo scontro commerciale fu scongiurato.

Ma questa volta la partita sembra più difficile. L' interlocutore americano è ben noto e il lavoro diplomatico fatto negli ultimi mesi ha sbattuto contro un muro di gomma. Ne è ben consapevole Cecilia Malmstroem, commissario Ue al Commercio.

 

donald trump angela merkel

Bruxelles valuta quindi una serie di «contromisure per riequilibrare la situazione» con gli Usa. Il che vuol dire dazi su alcuni prodotti: l' acciaio, ovviamente, ma anche il settore agricolo sarà coinvolto. Nel mirino, inoltre, un elenco di beni mirati per colpire gli Usa e metterli in difficoltà in alcune aree produttive del Paese sensibili per i Repubblicani. Si pensa per esempio a prodotti come le Harley Davidson (Wisconsin), ai succhi di frutta (Florida) o al whiskey Bourbon (Kentucky).

 

L' Ue - con «il pieno sostegno di Berlino» - avvierà poi le consultazioni alla Wto con gli altri partner mondiali e, parallelamente, lancerà un monitoraggio del mercato interno per rilevare eventuali incrementi nell' import di acciaio, possibile conseguenza delle barriere commerciali americane. In quel caso sarebbero necessarie misure di salvaguardia che colpirebbero l' acciaio proveniente da altre parti del mondo e dirottate verso l' Ue.

«Rischiamo un' escalation che danneggerebbe tutti» lancia l' allarme BusinessEurope, la Confindustria europea. Il settore dell' auto è quello che più ha risentito delle tensioni (il titolo Fca ha perso il 5,72% alla Borsa di Milano ).

LEVIS JEANS

 

La Camera di Commercio americana in Europa esprime le sue preoccupazioni. Secondo Eurofer, l' introduzione dei dazi americani può «dimezzare da un giorno all' altro» le importazioni dell' acciaio europeo (5 milioni di tonnellate nel 2017).

Il caso finirà sul tavolo del forum globale sulla sovraccapacità nel settore siderurgico che è in programma tra il 7 e il 9 marzo a Parigi.

 

 

 

levis jeans

3.SULLA CRESCITA GLOBALE LA MINACCIA DI 3.439 ACCORDI CHE LIMITANO GLI SCAMBI

Danilo Taino per il ''Corriere della Sera''

 

 

Con l' imposizione di tariffe su acciaio e alluminio, Donald Trump danneggia i produttori americani di un gran numero di beni, i loro lavoratori, la sua stessa riforma fiscale, le relazioni con i maggiori partner commerciali. E dal punto di vista politico si indebolisce ulteriormente. Una scelta, se la porterà a termine come annunciata, che farà male agli Stati Uniti. E che ha la potenzialità di fare male a un' economia mondiale che oggi cresce ma è attraversata da spinte protezioniste alle quali la Casa Bianca sta per dare un gran contributo: non è detto che il mondo risponda occhio per occhio, sarebbe saggio non lo facesse; ma è probabile che ciò avvenga.

 

Sul piano domestico, le tariffe agiranno da tassa per le imprese Usa che producono utilizzando acciaio o alluminio: in un mondo di prezzi dell' acciaio bassi, l' America diventerà un' isola di prezzi alti. Con effetti diretti su settori come l' auto, gli elettrodomestici, l' aerospaziale e a cascata su tutta l' economia. A maggior ragione se europei e asiatici decideranno di rispondere con misure di ritorsione.

 

donald trump impianto di riconversione dell'alluminio

È un calcolo incomprensibile: l' industria dell' acciaio americana, che nel breve si avvantaggerà della scelta protezionista, dà lavoro a meno di 150 mila persone; quella che utilizza acciaio, e che lo pagherà di più e sarà meno competitiva nel mondo, ne impiega oltre 6,5 milioni. Un' assurdità per un presidente che ha da poco deciso di tagliare le tasse alle imprese per renderle più competitive.

 

Il problema maggiore della poco sensata decisione è però l' effetto che può avere a livello globale, dove la libertà di commercio - motore essenziale della creazione di ricchezza - è sotto attacco da qualche anno a causa del protezionismo innescato dalla Grande Recessione. Un' analisi appena pubblicata dalla compagnia Euler Hermes (gruppo Allianz) ha calcolato che tra il 2014 e il 2017 nel mondo siano state introdotte 3.439 misure protezioniste di diverso tipo, dall' imposizione di tariffe a controlli sanitari, ambientali e di sicurezza. Di queste, la maggior parte è stata introdotta da Washington, 401: più di 300 delle quali dall' Amministrazione Obama. Trump ne ha decise 90 nel 2017 ma la sua politica commerciale è andata oltre il protezionismo alla frontiera.

alluminio americano

 

La Casa Bianca l' anno scorso ha messo in discussione e in rinegoziazione il Nafta, l' accordo tra Usa, Canada e Messico. È uscita dalla partnership del Pacifico Tpp. Ha lasciato perdere il trattato transatlantico Ttip, in realtà già danneggiato da più di un Paese europeo. Ha messo in discussione la Wto, l' Organizzazione mondiale del Commercio, non solo nel ruolo di stimolo alle liberalizzazioni multilaterali ma anche nel suo pilastro di regolatore delle dispute commerciali.

 

Gli altri Paesi non sono stati a guardare. Sempre tra 2014 e 2017, l' India ha introdotto 293 misure protezioniste, la Russia 247, la Germania 185. La Cina meno, ma da anni sussidia la sovra-produzione in settori come l' acciaio e i pannelli solari provocando le reazioni commerciali degli altri.

HARLEY DAVIDSON

 

Pochi sono del tutto innocenti, in fatto di protezione. Ora, la differenza è che la decisione di Trump è di grande portata e può provocare reazioni a catena, come già fatto intendere dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e dalla commissaria europea al Commercio Cecilia Malmström.

 

Guerre commerciali - evocate come benefiche nei tweet di Trump - potrebbero rallentare la crescita globale e, se prendessero la logica dell' occhio per occhio, provocherebbero recessione e instabilità politiche.

 

HARLEY DAVIDSON

I produttori italiani di acciaio e alluminio non saranno molto colpiti direttamente: esportano poco negli Stati Uniti. Indirettamente, però, l' export globale che non andrà in America si riverserà sugli altri mercati, in particolare quello europeo dove l' Italia esporta e che è già colpito da anni dall' arrivo di acciaio cinese sottocosto.

A Davos, Trump promise che «America First» non significa America da sola. Non era vero. Oggi l' ha isolata.

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