DOPO IL RALLY DI IERI CONTINUA LA CORSA DELLE BORSE (MILANO +0,8%) - SPREAD SCESO A 350 - MOODY'S BOCCIA ANCHE LE BANCHE INGLESI: RBS, LLOYDS, SANTANDER UK - GLI AMICI DI BPM TROVANO L’ACCORDO (ANNUNZIATA IN POLE) - FONDI DILUITI IN SEAT - IL “RISANAMENTO” DI SANTA GIULIA - IL TESORETTO PARMALAT ORA È DI LACTALIS - SOROS E IL DIRITTO (NEGATO) ALL’INSIDER TRADING - L'ANTITRUST ALLA GUERRA DELLE ANTENNE DMT PER MEDIASET…

1. SPREAD BTP-BUND A 350 PUNTI...
(ANSA)
- Si restringe lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi: in apertura dei mercati europei il differenziale e di 350,5 punti.

2. BORSA: EUROPA POSITIVA CON TECNOLOGICI, IN LUCE MILANO...
(ANSA)
- Le Borse europee, dopo un avvio debole, si riportano in positivo con l'indice d'area Stxe 600 sopra la parità (+0,38%). Maglia rosa è Milano (Ftse Mib +0,82%) trainata da Bpm (+3,6%), Saipem (+2,46%), Unicredit (+2,36%), Stm (+2,25%), Intesa SanPaolo (+2,26%). Nell'energia si mette in evidenza Saipem (+2,31%) con la raccomandazione a 'buy' di JpMorgan Chase. Soffre Vallourec (-3,8%) sulle indicazioni che i profitti operativi lordi del secondo trimestre saranno simili a quelli del primo.

A livello settoriale acquisti sui tecnologici (sottoindice dj stoxx +0,97%) con Alcatel-Lucent (+2,78%) e Nokia (+2,03%). Bene anche le materie prime (+0,73%) con Eurasian (+1,64%). Piu contenuti i bancari (+0,27%) con Rbs che cede il 2,63% e Lloyd's il 2,6% il cui rating è stato tagliato da Moody's.

Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse del Vecchio Continente: - Londra +0,24% - Parigi +0,07% - Francoforte +0,46% - Madrid +0,38% - Milano +0,82% - Amsterdam +0,15% - Stoccolma +0,44% - Zurigo +0,18%.

3. BORSA: ASIA SEGUE EUROPA E WALL STREET, NUOVO RIALZO...
(ANSA)
- Le Borse di Asia e Pacifico seguono per la seconda seduta consecutiva il rally soprattutto dei listini europei e il positivo andamento di Wall Street. L'indice d'area Msci viaggia sopra il 2,5% trainato dalla corsa di Sidney (+2,29%), Hong Kong (+2,59%) e Seul (+2,89%). A fornire ottimismo ai mercati le prospettive che la crisi del debito nel Vecchio Continente possa trovare un'uscita con il piano salva banche. A dare nuova linfa anche l'intervento della Bce che ha annunciato l'acquisto di covered bond e prestiti illimitati.

Sulla spinta delle scorte delle materie prime avanzano in Australia Alumina (+5,43%), Rio Tinto (+4,9%), Bhp (+2,5%). Vola ad Hong Kong Hutchison Whampoa (+11%) con le indicazioni che le attività europee sono molto solide.

Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse dell'Asia-Pacifico: - Tokyo +0,98% - Hong Kong +2,90% (in corso) - Shanghai chiusa - Taiwan +1,12% - Seul +2,89% - Sidney +2,29% - Mumbay +1,58% - Singapore +1,59% (in corso) - Bangkok +0,12% - Giakarta +1,91% (in corso).

4. MORNING NOTE: L'AGENDA DI VENERDI' 7 OTTOBRE...
Radiocor
- Milano - conferimento del titolo 'Alumnus Bocconi 2011' a Fabrizio Saccomanni, direttore generale Banca d'Italia.

Sarteano (Si) - si concludono i lavori del convegno 'Giovani e crescita', promosso dall'Intergruppo Parlamentare per la Sussidarieta'. Ore 9,00. Partecipano, Mario Draghi, Governatore della Banca d'Italia; Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarieta'.

Roma - seminario internazionale 'Rapporti economici e integrazione Brasile/Italia'. Partecipano, tra gli altri, Guido Mantega, ministro dell'economia del Brasile; Fernando Pimentel, ministro dello Sviluppo, Industria e Commercio estero del Brasile; Aloizio Mercadante, ministro della Scienza e Tecnologia del Brasile; Robson Andrade, presidente della Cni-Confederazione Nazionale dell'Industria del Brasile; Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico; Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria.

Capri - si conclude il convegno 'Agenda Digitale:Action!', organizzato da between. Partecipano, tra gli altri, Vito Gamberale, amministratore delegato F2i; Franco Bassanini, presidente Cassa Depositi e Prestiti; Franco Bernabe', presidente esecutivo Telecom Italia; Stefano Parisi, presidente Confindustria Digitale.

5. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor
- APPLE: addio Steve Jobs, genio che ha cambiato il mondo (dai giornali).

FIAT: la protesta sul gruppo torinese potrebbe concludersi con un debito di gratitudine (Financial Times, pag. 14).

MANOVRA: il decreto sviluppo slitta al 20 ottobre (dai giornali). Il premier pensa a un condono (dai giornali).

BENETTON: grandi manovre ai vertici delle holding. In Sintonia Cao non ha piu' la fiducia della famiglia, in Edizione dubbi sull'uscita di Mion (La Repubblica, pag. 35).

BPM: Ponzellini fuori dalla partita, stretta finale sulle nomine (dai giornali). Per la presidenza in arrivo l'accordo sul nome di Annunziata (Il Sole 24 Ore, pag. 38). Spunta la candidatura di Messori (Il Messaggero, pag. 21).

FONSAI: allarme profitti, sui conti l'effetto rettifiche (dai giornali). Soci a consulto su Impregilo. Ora Premafin si prepara al riassetto (Il Sole 24 Ore, pag. 37).

TLC: dal settore una spinta alla crescita, intervista a Corrado Calabro', presidente dell'Autorita' per le comunicazioni (Il Sole 24 Ore, pag. 25).

TRENI: nasce Tvt, partnership tra Trenitalia e Veolia per rompere il monopolio del mercato francese (dai giornali).

MERCATI: Bce in campo, volano le Borse (dai giornali). Curiamo la malattia non i sintomi, intervento di Pierpaolo Benigno, professore presso la Luiss (Il Sole 24 Ore, pag. 1 e 2). Fmi, abbiamo le risorse per l'Italia (dai giornali).

SAN RAFFAELE: al board il concordato preventivo (Il Sole 24 Ore, pag. 39). Le case fantasma e gli strani affari immobiliari (Corriere della Sera, pag. 29).

6. GB; MOODY'S TAGLIA RATING RBS, LLOYDS, SANTANDER...
(ANSA)
- Moody's ha tagliato il rating di 12 istituti finanziari britannici, fra cui quelli di Lloyds Tsb Bank, Royal Bank of Scotland e Santander Uk. L'agenzia Usa ha abbassato di un gradino il giudizio su Lloyds e Santander ad A1 da Aa3, e di due gradini quello su Rbs ad A2 da Aa3.

7. BPM: 'AMICI' TROVANO ACCORDO SU LISTA, ANNUNZIATA IN POLE...
(ANSA)
- L'associazione dei soci-dipendenti della Bpm, Amici della Bipiemme, ha trovato un accordo per la lista dei candidati al consiglio di sorveglianza della banca, che sarà nominato il prossimo 22 ottobre in assemblea straordinaria.Secondo quanto si apprende, in pole-position per la presidenza del Cds ci sarebbe l'avvocato e professore della Bocconi, Filippo Annunziata. L'intesa, raggiunta nella notte, prevede la convergenza nella lista dei soci-dipendenti delle sigle sindacali Uilca e Fisac e, all'ultimo minuto, anche dei soci pensionati. Il deposito è atteso domani mattina.

8. SANTA GIULIA IN AGENDA DOPO SANTA LUCIA...
R. Fi. per "Il Sole 24 Ore"
- Prosegue a rilento la trattativa tra Risanamento e la cordata guidata da Stefano Stroppiana per Milano Santa Giulia. Il consiglio di amministrazione del gruppo ha comunicato ieri di aver deciso di prorogare al prossimo 15 dicembre il periodo di esclusiva sull'acquisto di Milano Santa Giulia ed Msg Residenze, le due società proprietarie dell'area. Il rinvio - sottolinea la nota - è stato deciso per compiere «ulteriori approfondimenti ed analisi sulla struttura dell'operazione» ed il consiglio ha dato il mandato all'a.d. Claudio Calabi di «proseguire, con il supporto degli advisor legali e finanziari, nelle negoziazioni con il soggetto proponente».

Insomma, siamo al terzo rinvio. Risanamento aveva infatti ricevuto lo scorso aprile un'offerta da 1,2 miliardi dalla cordata di imprenditori italiani e dal fondo cinese Shanghai Super Ocean Re per acquistare l'area, concedendo inizialmente un'esclusiva fino al 31 maggio, poi slittata a ottobre. Ora si arriva a Natale, e chissà se per allora quell'assegno da 1,2 miliardi entrerà nelle casse del gruppo.

9. LACTALIS METTE LE MANI SUL TESORETTO PARMALAT...
S. Fi. per "Il Sole 24 Ore"
- Il tesoretto di Parmalat finisce nella grande cassa comune di Lactalis: il big alimentare italiano, scalato dai francesi, è entrato a far parte del «cash pooling» del colosso transalpino. Quella delle gestione centralizzata della cassa è una prassi diffusa, soprattutto nei grandi gruppi con molte controllate. Con la differenza che Parmalat non è un'azienda normale: viene da un crack e ha un tetto ai dividendi, stabilito da un decreto legge volto a tutelare i truffati.

Con il cash pooling, invece, da oggi una passività di una delle tante aziende della galassia Lactalis sarà compensata dalla liquidità di Parmalat. Che i francesi prima o poi decidano di impadronirsi della cassa è una mossa attesa. Tutti pensavano, perchè la stessa Lactalis l'aveva fatto intendere, che sarebbe stato con la fusione tra Parmalat e altre società del gruppo. Oppure, ipotizzava qualcuno, con un dividendo straordinario. Invece ecco l'escamotage che bypassa il mercato: il cash pooling. Le minoranze rimangono a bocca asciutta.

10. SOROS E IL DIRITTO UMANO ALL'INSIDER TRADING...
G. Ve. per "Il Sole 24 Ore"
- La Corte europea dei diritti dell'uomo boccia le pretese del finanziere filantropo. George Soros le ha provate tutte per annullare la condanna per insider trading inflittagli da un tribunale francese, ma la sua reputazione, alla fine, gli si è ritorta contro. La vicenda risale al 1988 quando il finanziere vendette con profitto il proprio pacchetto di azioni Société Générale.

Un'operazione che i giudici, nel 2002, hanno giudicato scorretta perché frutto di informazioni privilegiate, ma che per la Consob transalpina non poteva essere sanzionata a causa delle lacune della legge. A queste lacune Soros ha cercato di appigliarsi per anni con l'obiettivo di far annullare la condanna a rimborsare 2,2 milioni di euro; tuttavia né la Cassazione francese, né la Corte di Strasburgo gli hanno dato ragione.

I giudici europei, in particolare, hanno ammesso l'esistenza di normative poco chiare ma non per questo hanno scusato il finanziere che «per il suo status e la sua esperienza non poteva non essere consapevole dei rischi» che correva.

11. ANCHE IN TRIBUNALE DEL MONTE HA DETTO SÌ...
G. Ve. per "Il Sole 24 Ore"
- Alla fine Del Monte ha detto sì. Il gruppo alimentare, insieme a Barclays, ha accettato di pagare 90 milioni di dollari ai propri azionisti per risolvere la causa relativa al buyout del gruppo. L'operazione, da 5,3 miliardi di dollari, era stata portata a termine lo scorso anno da una cordata di fondi guidati da Kkr, private equity passato alla storia per la leggendaria scalata alla Rjr Nabisco.

Il problema però, per una volta, non sta è tanto nelle "locuste" compratrici quanto nell'advisor: Barclays, infatti, ha avuto un ruolo sia nel consigliare Del Monte, sia nell'organizzare i finanziamenti per gli acquirenti. Un conflitto di interessi che ha fruttato alla banca 24 milioni da un lato e 24 dall'altro, commissioni che adesso dovrà restituire. Proprio di 23,7 milioni di dollari sarà il contributo dell'istituto all'accordo che mette fine alle cause aperte contro l'operazione. I restanti 65,7 milioni saranno invece messi da Del Monte. Sommati fanno un record per i tribunali americani, ma sempre meno, ha spiegato l'azienda, di quanto sarebbero potuti costare lunghi anni di strascichi legali.

12. IL NODO SEAT AL PETTINE...
Sara Bennewitz per "la Repubblica"
- Seat redde rationem. Mercoledì scorso per la prima volta si sono incontrati gli azionisti e gli obbligazionisti. Le posizioni sono ancora distanti, ma si fanno più vicine: è certa la conversione di 1,2 miliardi di euro di bond Lighthouse, oscilla il prezzo, poco meno di un quinto del nominale dell´obbligazione con i fondi azionisti disposti a ridurre di più di due terzi la loro partecipazione nel capitale.

La prossima settimana è prevista una tre giorni tra banche, soci forti, obbligazionisti privilegiati e la pattuglia di legali e advisor coinvolti a vario titolo nel salvataggio delle Pagine Gialle. Ora il vero pomo della discordia sono i 52 milioni di interessi che vanno pagati entro il 21 ottobre. Gli obbligazionisti Lighthouse li vogliono a fronte del forte sacrificio richiesto. Ma anche gli altri creditori senior e le banche dovranno dire la loro.

13. FINE DEL MITO UAZ L´ARMATA ROSSA RINUNCIA ALLE JEEP...
Nicola Lombardozzi per "la Repubblica"
- Quando l´Armata era ancora Rossa, era un simbolo di potenza e indistruttibilità. Adesso scompare di scena mettendo nei guai la sua casa madre, la Uaz, Fabbrica di Automobili di Ulianovsk, cittadina sul Volga, patria di Lenin e in eterna attesa di rilancio economico.

È il destino dei simboli di un passato ormai troppo lontano. Il ministero della Difesa, che già la settimana scorsa aveva detto addio al kalashnikov-AK47 il fucile mitragliatore più diffuso del mondo, ha deciso di rinunciare al fuoristrada Uaz 3151, conosciuto dai militari come la "Capra" per la sua capacità di arrampicarsi ovunque e in qualsiasi condizione climatica. Dal 1972 questi mostri con la stella rossa sul cofano hanno rappresentato le forze armate, prima sovietiche e poi russe. Ma non sono più al passo con i tempi.

Usano una benzina appena raffinata che ha un tasso di inquinamento esagerato perfino per gli accomodanti standard di queste parti. I soldati moderni non reggono più agli scossoni inumani provocati da sospensioni rigidissime e, soprattutto, la mancanza di blindatura li rende vulnerabili agli attacchi terroristici. Alla Uaz, società del gruppo Sollers, ex socio della Fiat sul mercato russo, non resta che dedicarsi a un nuovo modello per il 2015 quando tutte le "Capre" andranno rimpiazzate.

«Ci vogliono mezzi più puliti e sicuri» ha spiegato uno di quelli che dovrà decidere, Konstantin Sivkov primo vicepresidente dell´Accademia militare per lo studio dei problemi geopolitici. A Ulianovsk intanto la produzione, pur ridotta, continuerà. Si punta sugli amatori e i collezionisti che non mancano. Una "Capra" nuova, omologata per uso civile, ammesso che troviate la benzina adatta, costa meno di novemila euro.

14. VALTUR, 300 MILIONI DI DEBITI I SOCI CERCANO DI NON FALLIRE...
Da "la Repubblica"
- Valtur studia un piano per ristrutturare i debiti. Il tour operator che fa capo alla famiglia Patti si trova in una situazione critica ed è schiacciato da circa 300 milioni di passività. La settimana prossima è prevista una riunione del Cda per studiare un piano di salvataggio. Data la gravità della situazione, la società può o ricorrere al concordato preventivo, o alla procedura della legge Marzano, sempre salvo il fatto che in tempi brevissimi venga trovato un cavaliere bianco.

A questo proposito, fonti finanziarie riferiscono che Invitalia, il fondo per il salvataggio dedicato alle imprese in difficoltà che fa capo al governo, avrebbe già esaminato in dossier. Finora ci sarebbero stati contatti con la presidenza del consiglio e il ministero dello sviluppo per studiare la situazione e salvare un´azienda che ha 3mila dipendenti.

Nei 20 villaggi della Valtur vengono generati circa 200 milioni di ricavi, ma solo a fine ottobre si saprà l´entità della perdita 2011 (il rosso 2010 ammontava a 3,8 milioni). I soggetti maggiormente esposti verso il tour operator sono invece le banche (54 milioni) e in particolare Intesa Sanpaolo che a febbraio aveva sottoscritto un bond convertibile da 20milioni), i fornitori (53 milioni) e l´agenzia delle entrate (15 milioni).

15. L'ANTITRUST ALLA GUERRA DELLE ANTENNE DMT PER MEDIASET...
F. Mas. per il "Corriere della Sera"
- L'Antitrust ha acceso un faro sull'acquisizione da parte di Mediaset della società Dmt, quotata in Borsa, il più grande controllore di torri e tralicci per reti di telecomunicazione in Italia. Per l'autorità garante del mercato presieduta da Antonio Catricalà, che ha aperto una istruttoria sull'operazione, potrebbero esserci problemi antitrust, perché Mediaset, assumendo il controllo di almeno l'80% del mercato delle torri, «potrebbe avere sia la capacità che l'interesse ad ostacolare e/o limitare l'accesso alle infrastrutture da parte degli operatori di rete concorrenti».

Quali? Gli altri gruppi media attivi nella pay-tv, visto che la Rai ha una sua struttura esclusiva costituita dalle torri di Rai Way. E non solo quelli attualmente in affitto da Dmt, ma anche i «nuovi operatori di rete che potranno entrare nel mercato ad esito del beauty contest in corso per l'assegnazione di cinque diritti d'uso per frequenze per sistemi DVB-T su base nazionale».

In sostanza, il dubbio dell'antitrust è che se non potesse avere le antenne per trasmettere, o se non potesse gestirle autonomamente, se non potesse accedere al sito quando vuole, se la manutenzione (affidata a Dmt) fosse carente o lenta, un operatore tv concorrente di Mediaset avrebbe difficoltà ad essere ricevuto nelle case degli italiani. Che potrebbero dunque essere indotti a cambiare canale, magari passando su Mediaset. Il problema della concentrazione anti-concorrenziale nascerebbe, secondo Catricalà, proprio per l'attività tv di Mediaset. Tanto è vero che non sono state sollevate questioni antitrust per le altre trasmissioni ospitate presso Dmt: le radio, i telefonini e il wi-fi.

16. I PROGETTI WELFARE DI BNL...
S. Ta. per il "Corriere della Sera"
- Nei suoi primi 5 anni di vita la Fondazione Bnl ha realizzato 250 progetti con una spesa di 5,3 milioni di euro, in particolare nei campi della sanità e della solidarietà verso poveri ed emarginati. «La Fondazione è una diretta emanazione della banca che l'ha costituita e la finanzia con una dotazione di 1 milione l'anno» spiega il presidente della Bnl, Luigi Abete presentando i risultati dell'attività dell'ente assieme all'amministratore delegato Fabio Gallia, ai consiglieri della Fondazione - gli ex presidenti della banca Mario Sarcinelli e Nerio Nesi - e al presidente Paolo Mazzotto.

Per la Bnl e per il gruppo francese di appartenenza Bnp-Paribas le iniziative di beneficenza e solidarietà sono importanti. «Lo scorso anno abbiamo complessivamente erogato 20 milioni di euro» segnala Gallia precisando che il gruppo «opera nel rispetto delle peculiaritá delle diverse realtá territoriali tenendo conto che Bnp è presente in 85 paesi. Si tratta di un impegno di lungo periodo rivolto soprattutto all'inclusione sociale, alla cultura, all'educazione, alla ricerca medica e all'ambiente». Una attenzione al sociale, ricorda Gallia, che Bnl svolge anche direttamente con iniziative come la raccolta di fondi per Telethon che nel 2010 ha consentito di raccogliere 13 milioni di euro.

17. SOUTH STREAM PRENDE CASA A ZUG...
S. Agn. per il "Corriere della Sera"
- Come dovevasi dimostrare, è stata costituita la South Stream Transport, la joint-venture per il gasdotto sotto il mar Nero tra Gazprom, Eni, Edf e Wintershall. Frutto dei recenti accordi firmati a Sochi sotto l'occhio vigile di Vladimir Putin. E come dovevasi dimostrare la South Stream Transport nasce in Svizzera (il 3 ottobre scorso) nel paradiso fiscale e societario del cantone di Zug. Dove aziende e ricchi di tutto il pianeta (c'è anche l'amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne) pagano aliquote «personalizzate» in tutta riservatezza. Allo stesso indirizzo della sua società gemella Nord Stream. Presidente è Marcel Kramer, olandese ex Ceo della Gasunie che da qualche anno è passato al servizio di Gazprom.

18. RUFFINO MADE IN USA...
A. Jac. per "Il Sole 24 Ore"
- Agli americani piace il vino italiano. Tanto che Constellation Brands ha deciso di comprarsi per intero l'azienda vinicola toscana Ruffino. La multinazionale Usa del vino aveva già il controllo del 49,9% della cantina della famiglia Folonari. Che rimarrà nel consiglio di amministrazione. I vini continueranno a essere prodotti nei 600 ettari della tenuta in Toscana.

 

borsa cattelan pp BORSA DI FRANCOFORTE borsa giapponeborsa di madridborsa parigiborsa londraBORSAMOODY'SMASSIMO PONZELLINI CLaudio CalabiGEORGE SOROSPIERSILVIO BERLUSCONI LUIGI ABETE

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…