DRAGHI CHE SFANCULA LA GERMANIA E PROMETTE ACQUISTI ILLIMITATI DI BOND FA IMPAZZIRE LE BORSE - MILANO +4,3%, MADRID 4,5% - SPREAD CROLLA A 373, AI MINIMI DA APRILE - WEIDMANN FURENTE: “SIAMO CONTRARI: È FINANZIAMENTO AGLI STATI STAMPANDO BANCONOTE” - WALL ST. VOLA TRAINATA DALL’EUROPA - FORNERO, ALCOA: “NON GARANTIREMO I POSTI” - L’OCSE ABBASSA LE STIME DEL PIL ITALIANO - ENI: OK DELL’ANTITRUST AGLI IMPEGNI - ZUCKERBERG NON VENDE FB E IL CALO SI FERMA…

1 - BORSA: IL DRAGHI DAY GALVANIZZA LISTINI, MILANO E MADRID SU DI OLTRE 4%
Radiocor - Il nuovo piano antispread del presidente della Bce, Mario Draghi, ha entusiasmato i mercati europei. Il banchiere ha rotto gli indugi e annunciato che l'Eurotower scendera' in campo per calmierare lo spread dei Paesi in difficolta', intervenendo sui bond a breve scadenza sul mercato secondario. L'istituto centrale ha invece optato per lo statu quo sul fronte dei tassi, lasciandoli invariati allo 0,75%. Milano e Madrid hanno guidato la volata: il Ftse Mib ha vantato un progresso del 4,3% e l'Ibex del 4,5%. Del resto lo spread italiano e' precipitato a 373 punti, sui minimi da aprile, e quello spagnolo a 445 punti.

A Milano si sono infiammate le azioni delle banche, con Unicredit in progresso dell'8,1% e Ubi del 9,1%. Bpm e' volata dell'11,1%, sostenuta anche da un report positivo di Citigroup. Sono invece andate in controtendenza le Luxottica (-4,7), nel giorno in cui la finanziaria di Leonardo Del Vecchio ha collocato sul mercato il 3,8% delle azioni. Sul fronte dei cambi, l'e uro tratta a 1,2633 dollari (1,2609 ieri) e 98,7 yen (98,78), mentre il dollaro/yen e' a 78,46 (78,34). Il petrolio sale dello 0,69% a 96,02 dollari al barile.

2 - BCE: BUNDESBANK, WEIDMANN CONTRARIO A PIANO DRAGHI
(ANSA) - ROMA, 6 SET - Il Presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, "é contrario al piano di acquisti illimitati di titoli di Stato da parte della Bce". Lo ha detto la Banca centrale tedesca in una nota, precisando che il piano "potrebbe far slittare le riforme" nei Paesi a rischio.

Per il numero uno della Bundesbank il piano annunciato da Draghi "é in pratica un finanziamento ai Paesi stampando banconote". La politica monetaria, prosegue il comunicato, "rischia di essere assoggettata a politiche di bilancio. Non deve essere permesso al piano di acquisti di titoli di mettere in pericolo la capacità della politica monetaria di salvaguardare la stabilità dei prezzi nell'eurozona".

3 - WALL STREET: LISTINI VOLANO (DJ +1,77%),S&P A LIVELLI PRE-CRISI 2008
Radiocor - Wall Street in volata mentre si va verso la meta' giornata di contrattazioni: i listini sono in rally, trainati dalle nuove misure annunci ate dal governatore della Banca centrale europea Mario Draghi. Le blue chip, che guadagnano oltre 230 punti, il rialzo maggiore dal 29 giugno, vanno verso la migliore chiusura da dicembre 2007.

Lo S&P, che ha toccato il punto piu' alto intraday per il 2012, si attesta ai massimi da maggio 2008, prima della crisi finanziaria, mentre il listino tecnologici si riavvicina a livelli che non si vedevano da quasi 12 anni. Il Dow Jones avanza dell'1,77% a 13.278,93 punti, il Nasdaq acquista l'1,92% a 3.128,12 punti e lo S&P 500 cresce dell'1,83% a 1.429,19 punti. Riduce i guadagni il petrolio, dopo il calo molto superiore alle attese delle scorte settimanali di greggio: i contratti a ottobre salgono di 1,50 dollari, l'1,57%, a 96,87 dollari al barile.

4 - ALCOA: FORNERO, DALLA PARTE DEI LAVORATORI MA NON GARANTIREMO POSTI
Radiocor - 'Credo che sia onesto dire che il governo e' dalla parte dei lavoratori che rischiano di perdere il posto, ed e' onesto dire che li assisteremo anche nella eventuale ricerca di occupazione'. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Elsa Fornero, a margine del convegno sull'occupazione in Europa. Fornero ha voluto precisare che 'sarebbe sbagliato che noi garantiremo ogni singolo posto di lavoro ma certo vogliamo che i lavoratori siano 'occupabili''. Questo perche' 'la difesa di ogni singolo posto di lavoro in passato ha portato a grandi sprechi di risorse'.

5 - OCSE: ABBASSA STIME PIL ITALIA 2012 A -2,4% DA -1,7%
Radiocor - L'Ocse ha abbassato a -2,4% le stime per il Pil italiano nel 2012 da -1,7% indicato lo scorso maggio. La nuova previsione - che ancora una volta e' la peggiore tra i Paesi del G7 - e' contenuta nella 'Valutazione Interinale' di settembre che l'Organizzazione diffonde a cavallo tra i due Rapporti economici semestrali. L'Ocse stima una flessione annualizzata del Pil italiano del 2,9% sia nel secondo sia nel terzo trimestre di quest'anno, dopo -3,3% nel primo e prevede un calo di -1,4% nel quarto.

L'Interim Assessment abbassa anche le previsioni per la Germania (+0,8% nel 2012 da +1,2% indicato a maggio), la Francia (+0,1% da +0,6%) e soprattutto per il Regno Unito che scivola in recessione (-0,7% da +0,5%), anche se il rapporto avverte che l'impatto delle Olimpiadi potrebbe non essere stato preso in considerazione completamente. Scendono, sia pure in minore misura, le stime per gli Usa (+2,3% da +2,4%), mentre migliorano quelle per il Giappone (+2,2% da +2%). Nell'insieme il Pil de l G7 dovrebbe crescere dell'1,4% nel 2012, come nel 2011.

6 - ENI: OK ANTITRUST A IMPEGNI SU TRASPORTO GAS PER TAG E TRANSITGAS
Radiocor - 'L'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 6 settembre 2012, ha deciso di accettare, rendendoli vincolanti, gli impegni presentati da Eni relativi alle aste per la capacita' di trasporto internazionale sui gasdotti Tag e Transitgas. Si chiude cosi', senza accertamento dell'infrazione, l'istruttoria avviata nel marzo scorso per possibile abuso di posizione dominante nel mercato del trasporto internazionale del gas'. Lo afferma una nota dell'Autorita'.

'Per effetto degli impegni, dal mese in corso e fino all'ottobre 2017, la societa' mettera' all'asta capacita' di trasporto relativa a 4 miliardi di mc/anno a cui si aggiunge un servizio di trasporto virtuale per un ulteriore miliardo di mc/anno. Tale capacita' - aggiunge l'Antitrust - sara' ripartita tra il gasdotto Tag (40%) e ciascuna tratta del Tenp/Transitgas (60%)'.

7 - ZUCKERBERG: NON VENDO. E FACEBOOK SI FERMA...
M. Sid. per il "Corriere della Sera" - Sa un po' di azione disperata quella di Mark Zuckerberg. Il fondatore e maggiore azionista di Facebook, passato nell'arco di pochi mesi da guru ambito anche dal presidente Usa, Barack Obama, a ricercato speciale degli investitori che stanno perdendo oltre il 50%, ha fatto sapere che non venderà i propri titoli.

Il titolo che martedì era sceso sotto i 18 dollari per azione ieri ha guadagnato il 4,75% a 18,35 dollari. Ma la sostanza non cambia. La voragine che si è venuta a creare nella capitalizzazione, d'altra parte, non lasciava speranze: se Zuckerberg fosse uscito il titolo avrebbe subito un ulteriore crollo e il ragazzino da felpa e ciabatte sarebbe diventato il cattivo numero uno della finanza (e, forse, qualche bravo avvocato avrebbe anche potuto pensare a una bella class action).

L'amministratore delegato Zuckerberg, nei documenti presentati alle autorità di regolamentazione, ha indicato che non venderà alcuna delle azioni di Facebook in suo possesso per almeno un anno. La società ha inoltre indicato che due dei consiglieri di amministrazione, Marc Andreessen e Donald Graham, non hanno intenzione di vendere quote superiori a quanto necessario per coprire le proprie passività fiscali.

Facebook procederà inoltre al riacquisto di 101 milioni di titoli, una volta che in ottobre saranno emessi titoli in precedenza vincolati (al valore attuale delle azioni, l'operazione costerebbe circa 1,9 miliardi di dollari). Insomma, ora c'è un anno. E se Zuckerberg lo userà bene farà scouting. Alla ricerca di un altro ad.

8 - L'ADDIO (DA LUNEDÌ) DI FORO BUONAPARTE ALLA BORSA ITALIANA...
Dal "Corriere della Sera" - Ultimo atto dell'offerta di Edf su Edison con la società italiana che si avvia a lasciare la Borsa il 10 settembre. Al termine della procedura per rilevare il residuo 1,896% di Edison, partita il 13 agosto scorso, la holding Transalpina di Energia (Tde) ha raccolto il 72,488% delle azioni oggetto dell'obbligo di acquisto (a 0,89 euro per azione). Sommato al 78,745% del capitale di Foro Buonaparte già detenuto, Tde sale all'80,119% di Edison mentre la quota complessivamente in mano a Edf arriva al 99,478%. Come già anticipato nei giorni scorsi, le azioni ordinarie di Edison diranno addio a Piazza Affari lunedì prossimo.

9 - LA SUOLA ROSSA È UN'ESCLUSIVA LOUBOUTIN...
A.Jac. per il "Corriere della Sera" - La suola rossa è un'esclusiva Louboutin. A infilarsi nel tacco 12 di un decolleté del celebre stilista francese questa volta non è una delle tante star appassionate dello stiletto fashion (da Sarah Jessica Parker a Scarlett Johansson a Halle Berry) ma (almeno metaforicamente) un giudice della Corte d'appello di New York. Che ha dato ragione a Christian Louboutin nella battaglia legale contro un altro francese doc del calibro di Yves Saint Laurent. Ma qui la nazionalità non conta. Conta la suola, rigorosamente rossa quella di Louboutin.

Altrettanto rossa quella di Ysl che ha disegnato una nuova linea monocromatica di scarpe da donna tutte rosse, suola inclusa. Da qui la battaglia legale partita nell'aprile 2011 quando Louboutin ha fatto causa a Yves Saint Laurent, rivendicando l'esclusiva della famigerata suola. Ma il giudice federale di New York nell'agosto 2011 non aveva voluto sentir ragioni «le suole rosse non sono proteggibili come marchio di fabbrica» respingendo così le richieste di Louboutin (di prevenire che Ysl mettesse in commercio la nuova linea).

Ma le ragioni della moda seguono altre strade diverse da quelle del diritto. Tanto che la Corte d'appello, più sensibile alle logiche della creatività, ha rivisto la sentenza precedente sul caso affermando che sì, le suole rosse, caratteristica di Louboutin, possono essere tutelate come marchio. Ma il giudice si doveva sentir particolarmente ispirato dai principi della moda decidendo che le suole rosse possono essere tutelate solo quando la scarpa è di colore diverso dal rosso. Via libera quindi anche al modello decolleté completamente rosso lanciato da Ysl. Così come all'esclusiva sulla suola rosso Cina che distingue le scarpe Louboutin dal 1992. Per il prezzo nessuna esclusiva, in entrambi i casi possono raggiungere il migliaio di dollari. Il paio.

 

 

weidmann draghi Jens Weidmann e Angela MerkelMARIO MONTI E MARIANO RAJOY ELSA FORNERO MARK ZUCKERBERG Alcoagurria PAOLO SCARONI E SIGNORA EDISON

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