ENNESIMA FUMATA NERA TRA SORGENIA (FAMIGLIA DE BENEDETTI) E LE BANCHE SUL DEBITO – PER GENERAL MOTORS PIU’ RICHIAMI CHE VENDITE - A SCARONI (ENI), CONTI (ENEL) E CATTANEO (TERNA) SUPERBONUS DA 17,1 MILIONI - CHIUSO IL CONTENZIOSO, FINCANTIERI TORNA IN IRAQ

1.SORGENIA, NUOVO VERTICE CON LE BANCHE
Ch.C. per "il Sole 24 Ore"

Un earn out per uscire dall'impasse del riassetto di Sorgenia. È questa la strada che potrebbe essere battuta per ristrutturare in bonis il debito da 1,9 miliardi del gruppo energetico. Di questa soluzione, che di fatto rappresenta il riconoscimento di un valore ai soci storici (Cir e Verbund) in caso di futura vendita della società, si è discusso ieri in un incontro tra gli azionisti stessi e le banche creditrici.

Nel vertice, come riportato da Radiocor, è emersa la divergenza di valutazioni tra il patrimonio netto di Sorgenia pre aumento di capitale da 400 milioni (a servizio della conversione del debito): le banche sono irremovibili a riconoscerlo uguale al capitale sociale (9 milioni circa), gli azionisti - in particolare Verbund - assegnano allo stesso un valore di circa 150 milioni. Di qui l'ipotesi di un earn out, sul quale le banche potrebbero formulare una proposta ai soci già nei prossimi giorni con l'obiettivo di chiudere il riassetto entro l'inizio di giugno.

2.PER GENERAL MOTORS PIÙ RICHIAMI CHE VENDITE
A.Mal. per "il Sole 24 Ore"

Dopo il maxi richiamo di febbraio (2,6 milioni di vetture) che ha innescato un'indagine parlamentare e una penale, General Motors conquista ora un poco invidiabile primato: il colosso di Detroit ha annunciato ieri cinque richiami per un totale di circa 2,7 milioni di veicoli negli Stati Uniti. Il nuovo provvedimento costerà oneri per 200 milioni di dollari nel secondo trimestre, ma soprattutto porta il totale annunciato finora nel 2014 a 11 milioni, un numero di auto superiore a quanto Gm vende in un anno.

Secondo il «Wall Street Journal» il consiglio d'amministrazione della Gm ha incaricato uno studio legale di verificare perché non è stato inizialmente informato del problema delle auto che andavano in stallo per la fuoriuscita della chiave dal blocchetto di accensione; i membri del consiglio vogliono essere sicuri di venire informati in futuro con maggiore tempestività. Per Mary Barra, da gennaio al volante del gruppo, il lavoro poteva decisamente iniziare in maniera più tranquilla.

3.CASSE, DA LUGLIO FINANZA REGOLATA
Fe.Mi per "il Sole 24 Ore"

Il rischio deve essere minimo quando la speculazione finanziaria si fa con i soldi della previdenza. I fondi di secondo pilastro lo sanno bene. Per loro esistono da tempo delle regole, anche se stanno per cambiare: il «nuovo decreto 703» ha concluso il suo faticoso iter, durato cinque anni, e sta per essere pubblicato.

Basteranno però pochi mesi - dal Tesoro dicono entro l'estate - per applicare quelle stesse regole, riadattate, anche alle Casse di previdenza dei professionisti. Una notizia che alcuni accolgono come l'ennesima ingerenza in un'autonomia tante volte sacrificata sull'altare dell'interesse pubblico, e altri con favore.

Certo lo scandalo Sopaf, una truffa per milioni di euro ai danni degli enti di previdenza di medici, ragionieri e giornalisti, arriva in un momento nevralgico. È di questi giorni anche la notizia che la tassazione sulle rendite finanziare delle Casse non salirà al 26%, anzi potrebbe scendere per avvicinarsi all'11% dei fondi di secondo pilastro. Meno tassati ma più vincolati.

4.ALLIANCE BOOTS E LA DOTE PRIMA DELLE NOZZE
L.Mais. per "il Sole 24 Ore"

L'ultimo giro prima del matrimonio. Alliance Boots porta in dote numeri d'oro al partner Usa Walgreens nelle cui braccia dovrebbe interamente finire nei primi mesi del 2015. «Un altro anno sugli scudi» ha commentato Ornella Barra al timone della divisione wholesale del colosso farmaceutico presieduto da Stefano Pessina.

Nonostante il vento della crisi, nonostante la concorrenza abbia deciso di battere gli stessi sentieri strategici individuati da Pessina e Barra, Alliance Boots, ha infatti aumentato i ricavi del 4,3% raggiungendo 23,4 miliardi di sterline di fatturato e con un utile di esercizio, in crescita del 32,4%, oltre i 930 milioni di pound.

Ora la corsa è verso le nozze. Dal febbraio 2015 Walgreens avrà l'opzione di rilevare il 55% del gruppo dopo il deal del 2012 che vide il gruppo Usa acquisire il 45% della società di Pessina. I numeri del 2013 premiano la sinergia euro-americana. L'altare s'avvicina.

5. L'ESECUTIVO: NON POSSIAMO FARCI NULLA A SCARONI (ENI), CONTI (ENEL) E CATTANEO (TERNA) SUPERBONUS DA 17,1 MILIONI
Da "il Giornale"

Alla faccia della spending review! Il «nuovismo» renziano nelle società a partecipazione pubblica comporterà costi maggiori dei risparmi annunciati. Le buonuscite dei supermanager di Eni, Enel, Terna, Poste e Ferrovie graveranno per oltre 20 milioni di euro sulle casse delle rispettive aziende.

In particolare, secondo quanto trapelato, a Paolo Scaroni (ex ad di Eni) dovrebbero andare 8,3 milioni, a Fulvio Conti (Enel) 6,4 e a Flavio Cattaneo (Terna) 2,4 per un totale di 17,1 milioni. A questo proposito l'ex ministro Linda Lanzillotta (Sc) ha presentato un'interrogazione in Parlamento a premier e ministro dell'Economia.

Alle domande ha risposto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Francesco Pizzetti, ricordando che «ogni decisione sulle clausole contrattuali in merito alla remunerazione degli amministratori afferisce esclusivamente al rapporto negoziale tra la società e il manager». Insomma, a parole sono tutti bravi, ma - al momento della verità - i fatti sono ben altri.


6. CARIGE, SONO QUATTRO I PRETENDENTI IN GARA
Da "La Stampa"

La Fondazione Carige ad aprile ha venduto in diverse e distinte operazioni quasi 65 milioni di azioni di Banca Carige, per un controvalore di 37,7 milioni di euro. L'operazione dell'ente, che all'assemblea della banca dello scorso 30 aprile si era presentata con il 43,4% del capitale, ha riguardato complessivamente il 2,98% del capitale ed è avvenuta a prezzi tra 0,5261 e 0,6732 euro per azione. Nella giornata di ieri è emerso che i pretendenti pronti a rilevare pacchetti del capitale per affiancare la Fondazione nell'azionariato dell'istituto sarebbero tre o quattro. Secondo quanto illustrato dall'advisor Banca Imi ai consiglieri della Fondazione i soggetti, però, riterrebbero troppo alto l'attuale prezzo di mercato.

Per quanto riguarda la proposta formulata da Investindustrial di Andrea Bonomi, al momento avrebbe solo i contorni di una manifestazione di interesse e non carattere vincolante. La Fondazione Carige, che ha ottenuto dal ministero del Tesoro l'autorizzazione a scendere fino al 19%, sta cercando soggetti interessati a rimanere soci stabili della banca e a sottoscrivere la ricapitalizzazione da 800 milioni prevista per giugno. Il consiglio di indirizzo ha per il momento deciso di aggiornarsi a fine maggio.

7. CHIUSO IL CONTENZIOSO FINCANTIERI TORNA IN IRAQ
Da "La Stampa"

Il governo iracheno e Fincantieri hanno firmato a Baghdad un accordo che pone le basi per chiudere un lungo contenzioso, dopo l'embargo alle forniture per la difesa all'Iraq, e riapre i rapporti con una commessa per ammodernare due corvette della Marina irachena. In un comunicato, l'ambasciata italiana a Baghdad ha definito un «grande successo» il ritorno di Fincantieri in Iraq dopo più di 30 anni.

L'accordo «è un risultato strategico di assoluta rilevanza» ha detto Giuseppe Bono, ad di Fincantieri. «Questo accordo è il frutto di un negoziato molto lungo e complesso, che ci ha visto supportati dall'ambasciatore Marotti sin dal momento del suo insediamento», ha aggiunto Bono, rimarcando che «una volta entrato in vigore, l'accordo consentirà l'intensificazione dei nostri rapporti commerciali con l'Iraq, un Paese che ha ingenti piani di sviluppo sostenuti dalla produzione petrolifera». [r. e.]

8. INVESTIMENTI SOSTENIBILI ACCORDO TRA AQUILA E ECPI
Da "La Stampa"


Nuova alleanza nel mondo della finanza sostenibile che punta a investire nell'economia reale. Si tratta di quella siglata tra il gestore patrimoniale indipendente Aquila Capital, uno dei maggiori d'Europa, e il gruppo Ecpi, specializzato nei settori degli indici sostenibili e tematici. Al centro dell'accordo c'è lo sviluppo di progetti con impatti sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale. La prima opportunità d'investimento nell'economia reale riguarda la produzione del latte in Australia.

Soddisfatto Roman Rosslenbroich, ad di Aquila Capital, che parla di una «proposta ideale per soddisfare la crescente domanda di investimenti in beni reali di sostenibilità». Paolo Tolla, presidente di Ecpi gruppo ha dichiarato: «È fondamentale che la comunità finanziaria riconosca l'importanza dei temi ambientali, sociali, e di governance nell'ambito delle scelte di investimento, non solo per il valore economico ma anche per il significato morale». [r. e.]

 

 

RODOLFO DE BENEDETTI ALLA PRESENTAZIONE DEL MESSAGGERO FOTO OLYCOM sorgenia LOGOGeneral MotorsPaolo Scaroni Fulvio Conti e Paolo Scaroniimage FLAVIO CATTANEO CON PIPPO BAUDO FOTO ANDREA ARRIGA CARIGE

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