mureddu carboni pier luigi boschi rosi

ATTENZIONE, CADUTA MASSONI - INDAGATI AD AREZZO FLAVIO CARBONI E VALERIANO MUREDDU, I DUE ''CONSULENTI'' CONTATTATI DA BOSCHI SENIOR PER TROVARE SOCI E MANAGER DI BANCA ETRURIA - GLI EX BANCHIERI RISULTANO TUTTI NULLATENENTI: I RISPARMIATORI RINUNCIANO A COSTITUIRSI PARTE CIVILE: DAI RISARCIMENTI NON OTTERREBBERO NULLA

1. INDAGATI AD AREZZO I «CONSULENTI» DI BANCA ETRURIA

Giacomo Amadori per “Libero Quotidiano

 

Il bancarottiere sardo e presunto capo della P3 Flavio Carboni e l' imprenditore Valeriano Mureddu, sotto inchiesta a Perugia per violazione della legge che vieta le associazioni segrete, sono indagati ad Arezzo per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio.

FLAVIO CARBONIFLAVIO CARBONI

 

I due sono amici e soci da circa un decennio e, come ha rivelato Libero a gennaio, a loro, nell' estate del 2014, si erano rivolti l' allora presidente di Banca Etruria Lorenzo Rosi e il suo vice Pierluigi Boschi per essere coadiuvati nella ricerca di soci finanziatori per l' istituto e di candidati per la poltrona di direttore generale. Alla fine nell' ufficio romano di Carboni si svolsero almeno due incontri con aspiranti dg e intermediari di presunti fondi arabi.

 

A presentare il bancarottiere a Boschi era stato lo stesso Mureddu, che a sua volta aveva chiesto consigli al padre del ministro Maria Elena, ex presidente di una cooperativa vinicola, per l' impianto di vitigni sulle colline di Reggello. Mureddu, originario di Rignano sull' Arno, conosce bene anche la famiglia del premier Matteo Renzi, con la quale ha realizzato un paio di compravendite di terreni.

 

Negli stessi articoli di due mesi fa il nostro quotidiano aveva anticipato anche la notizia dell' esistenza dell' indagine aretina su Mureddu & c. Ieri il Nucleo di polizia tributaria della città toscana ha effettuato perquisizioni e sequestri nei confronti di 20 soggetti, di cui 19 indagati, in cinque regioni: Toscana, Umbria, Veneto, Lazio e Sardegna.

 

flavio carboni  flavio carboni

La procura aretina ha diramato un comunicato stampa con cui ha confermato che le persone sotto inchiesta sono accusate «di aver costituito un' associazione criminale dedita al riciclaggio di proventi derivanti dall' evasione fiscale, tramite l' acquisizione di società di grandi dimensioni in difficoltà economiche».

 

Nel dispaccio si legge anche che gli indagati «appropriandosi del "nero" creato grazie all' emissione e all' utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e approfittando della difficile congiuntura economica hanno poi reimpiegato tali provviste nell' acquisizione, anche tentata, di grandi aziende che attraversavano un periodo di crisi finanziaria ed operanti in settori strategici dell' economia nazionale».

 

Sempre secondo gli inquirenti «le indagini hanno permesso di disvelare un articolato meccanismo di intrecci societari che coinvolgevano aziende rivelatesi "cartiere", ossia del tutto inoperanti, che venivano utilizzate per drenare ingenti somme di denaro da dirottare sui conti correnti personali e dei familiari» degli indagati. Inoltre «vari consulenti e professionisti» avrebbero contribuito all'«organizzazione e al funzionamento» del sodalizio e permesso agli indagati «di mantenere e condurre un elevato tenore di vita».

 

flavio  carboni  flavio carboni

Al centro dell' inchiesta c' è la Geovision srl di Civitella in Val di Chiana (Arezzo), un' azienda di import-export con capitale sociale di 2,3 milioni di euro interamente di proprietà dell' amministratore unico, il trentasettenne abruzzese Emiliano Casciere, di cui Mureddu era uno stretto collaboratore. Valeriano con Libero descrive così il suo ruolo: «Cercavo il materiale da acquistare per poi rivenderlo».

 

I primi a mettere la Geovision nel mirino sono stati, nel marzo del 2014, gli uomini dell' Agenzia delle dogane di Perugia che hanno denunciato cinque uomini, tra cui Mureddu, per una presunta evasione milionaria dell' Iva (si calcola che l' ammanco per le casse dello Stato potrebbe superare i 20 milioni di euro) legata a una cosiddetta frode carosello. Nel capoluogo umbro Mureddu, Casciere, il quarantunenne aretino Gianluca Cetoloni e due imprenditori di Pontedera (Pisa), i fratelli Ferretti, sono accusati di associazione per delinquere, contrabbando ed evasione fiscale.

 

La presunta frode si basava sulla presentazione in dogana di false dichiarazioni con cui la società importatrice dei polimeri riusciva ad evitare il pagamento dell' Iva. Nei successivi passaggi, poi, le merci venivano rivendute dalle cosiddette società "cartiere" le quali incassavano l' Iva senza versarla all' Erario.

 

VALERIANO MUREDDUVALERIANO MUREDDU

Nella fattispecie una delle cartiere era la Vertigo di Bastia Umbra con cui Cetoloni, amministratore e titolare del 66,67 per cento delle quote, avrebbe emesso fatture false alla Geovision di Casciere e Mureddu e in realtà rifornito la Manifattura quattro F della famiglia Ferretti. A questa associazione le Dogane hanno sequestrato 57 container di materiale plastico nei porti di Livorno e di Venezia, provenienti dall' Arabia e contenenti circa 1.380 tonnellate di polimeri del valore di circa 1,7 milioni di euro.

 

Dopo aver fatto questa scoperta i doganieri hanno inviato nella città dell' oro per competenza territoriale le carte sulla presunta evasione orchestrata dalla Geovision e i finanzieri hanno avvertito i colleghi che sul conto di Mureddu erano già in corso delle indagini. Per questo nell' ottobre scorso il procuratore aretino Roberto Rossi e il comandante del nucleo di polizia tributaria Giuseppe Abbruzzese sono partiti alla volta di Perugia per incontrare il pm Giuseppe Petrazzini, titolare del fascicolo su Mureddu & c..

 

Da quel momento gli inquirenti hanno seguito piste diverse seppur collegate: i perugini si sono dedicati alla frode carosello e all' associazione segreta, legata a una presunta attività illegale di dossieraggio, mentre la procura di Arezzo si è concentrata sul reinvestimento dei soldi frutto dell' evasione fiscale. Un attività di riciclaggio che si sarebbe concentrata sull' acquisizione di aziende in difficoltà.

 

Una delle società che avrebbe ingolosito il sodalizio è l' aretina Cantarelli & c. spa, storica azienda di abbigliamento, che era alla ricerca di soci per ottenere il concordato dal Tribunale. L' estate scorsa l' amministratore Alessandro Cantarelli prese in esame la proposta dell' imprenditore svizzero Luca Degan della Biochefarm. In un paio di occasioni Degan sarebbe stato accompagnato pure da Mureddu e, secondo gli investigatori, dell' affare si sarebbe interessato pure Carboni.

lorenzo rosi pier luigi boschilorenzo rosi pier luigi boschi

 

Ma, al termine della "due diligence" ordinata dall' azienda elvetica, Degan pose come condizione per gli investimenti il ricorso all' amministrazione straordinaria. Un' offerta che Cantarelli rifiutò. Forse, viste le attuali indagini, grazie a una felice intuizione.

riproduzione riservataCarboni e Mureddu Indagati ad Arezzo i «consulenti» di Banca Etruria.

 

 

2. ETRURIA, LA CORSA DEGLI EX CAPI PER RISULTARE NULLATENENTI

Paolo Bracalini per “il Giornale

 

Se avessero chiesto un fido in banca, con quella miseria di proprietà intestate, probabilmente non glielo avrebbero concesso. A meno, ovviamente, di non chiederlo a Banca Etruria, la banca che loro stessi hanno amministrato fino al crac, con stipendi fino a 620mila euro l' anno, benefit, premi, indennità di carica, gettoni, compensi extra per il buon lavoro svolto. Eppure, malgrado il reddito prestigioso, se si dà un' occhiata ai beni immobiliari degli ex top manager di Banca Etruria (nuovamente sanzionati da Bankitalia con multe per totali 2,2 milioni), sembra di avere a che fare con degli innocui pensionati con la minima.

luca bronchiluca bronchi

 

La verifica l' ha fatta, tramite visure camerali, l'«Associazione vittime del Salva Banche», i risparmiatori che con le obbligazioni e le azioni di Etruria (e non solo) hanno perso migliaia di euro. Il risultato, per loro, è un' ulteriore beffa: «Sono dei nullatenenti, hanno intestato tutto, evidentemente, a parenti in tempi non sospetti - dice Letizia Giorgianni, presidente dell' associazione - Per questo rinunciamo a costituirci parte civile: anche in un ipotetico rimborso, questi ex amministratori non avrebbero beni su cui rivalerci». Proprio nulla no, ma comunque poca roba per essere degli ex banchieri, imprenditori, amministratori di società. La condizione ideale, in effetti, per chi rischia richieste di risarcimento per bancarotta o truffa.

 

LUCIANO NATALONILUCIANO NATALONI

Per alcuni ex amministratori la tempistica delle vendite immobiliari può alimentare qualche sospetto. Prendiamo l' ex presidente di Etruria, Lorenzo Rosi. Dalle visure risulta proprietario di due piccoli appartamenti in provincia di Arezzo, per un valore stimato di 60mila euro complessivi, spiccioli. Proprietà acquistate - ed è qui la tempistica interessante - tramite una permuta di un altro immobile, il 28 marzo del 2015. Vale a dire, un mese dopo che Banca Etruria era stata commissariata. Perché quella fretta, si chiedono i risparmiatori rimasti in braghe di tela.

 

Molta fretta anche per Luca Bronchi, ex direttore generale della banca. Bronchi in precedenza aveva il 50% di un immobile ad Arezzo, una villetta di valore, circa 1 milione di euro.

 

Nell' ottobre 2013 però, cioè dopo le prime ispezioni di Bankitalia, Bronchi decide di cedere il 50% dell' immobile in usufrutto.

Significa che resta proprietario solo della nuda proprietà di metà casa, con un valore di circa dieci volte inferiore rispetto alla piena proprietà. Un ottimo scudo, nella disgraziata ipotesi che qualcuno voglia sequestrarti i beni.

 

Poi c' è Luciano Nataloni, membro del cda di Etruria, commercialista dalle mille poltrone (ben retribuite) e incarichi, tra società pubbliche e coop rosse. Ebbene, se risparmiatore imbrogliato volesse rivalersi sull' ex consigliere Nataloni, potrebbe mirare solamente a un immobile a Castelfranco Piandisco (rendita 840 euro).

 

LUCIANO NATALONI BANCA ETRURIALUCIANO NATALONI BANCA ETRURIA

E l' ex vicepresidente della banca Pierluigi Boschi, padre del ministro delle Riforme? Il database del catasto, interrogato con il codice fiscale di Boschi senior, restituisce non uno ma due risultati: Pierluigi Boschi e Pier Luigi Boschi, con il nome staccato e con la stessa identica anagrafica. Per questo motivo l' associazione dei truffati, insieme al commercialista che li assiste e alcuni esponenti del centrodestra che seguono da vicino la vicenda, in un primo momento vengono tratti in inganno dalla visura di uno solo dei due profili.

 

Da cui Boschi risulterebbe proprietario solo di due piccoli terreni («un orticello»).

In realtà l' ex vicepresidente della banca ha due case di proprietà, più altri terreni. Non venduti o ceduti in usufrutto mentre la banca stava andando in rovina, come sembra abbiano fatto altri nel Cda di Etruria. Sempre un nulla, però, rispetto a quello che gli obbligazionisti dorrebbero ricevere come risarcimento.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO