LINGOTTI IN FUGA – FIAT E CHRYSLER RESTANO DUE SEMPLICI MARCHI, ADESSO C’È SOLO FCA – FIOM DENUNCIA: LA PRODUZIONE VA ALL’ESTERO E SOLO LA METÀ DELLE FIAT VENDUTE NEL NOSTRO MERCATO È PRODOTTA IN ITALIA

Paolo Griseri per “la Repubblica

 

sergio marchionnesergio marchionne

Il mercato europeo dell’auto rallenta la crescita (+1,2) ma conferma il segno più che ha caratterizzato il 2014. Il gruppo Fca cresce più delle vendite e sale del 3,6 per cento nel vecchio continente tornando ad avvicinarsi a quota 6 per cento del mercato (5,8). Il quadro conferma che se il punto più basso della crisi è ormai alle spalle, chi sta uscendo meglio dal terremoto di questi anni sono ancora una volta le aziende tedesche. Volkswagen, Bmw e Mercedes rappresentano insieme il 46 per cento delle vendite, seguite dalle due case francesi al 20 per cento.

 

L’Italia resta al 6 per cento ed è pur sempre il terzo paese tra quelli che possiedono ancora un’industria nazionale. Da ieri Fiat Group Automobiles ha cambiato ufficialmente nome ed è diventata Fca Italy. Analogamente ha fatto in Usa Chrysler che è diventata Fca Us. Dunque i due marchi storici Fiat e Chrysler rimarranno come brand automobilistici ma spariranno dalla sigla sociale. In Europa il 3,6 per cento di incremento di Fca è dovuto soprattutto al buon andamento di vendite di 500, Panda e soprattutto del marchio Jeep. Dal successo della Jeep Renegade e della 500 X (già presentata al Salone di Parigi ma non ancora sul mercato) dipende il futuro dello stabilimento di Melfi, oggi utilizzato solo per una parte della settimana, in attesa appunto della produzione della più grande della famiglia 500.

FIAT 500XFIAT 500X

 

Ieri la Fiom nazionale ha presentato i risultati di uno studio sugli stabilimenti italiani di Fca e Cnh (l’ex Iveco). Dall’analisi, presentata in conferenza stampa da Maurizio Landini, risulta che quasi la metà (più del 40 per cento) delle auto del gruppo Fca vendute nella Penisola non sono prodotte negli stabilimenti italiani. Secondo la Fiom, «nemmeno realizzando l’intero piano modelli presentato da Marchionne a Detroit si potrà raggiungere l’obiettivo di dare occupazione a tutti gli attuali dipendenti, oggi in gran parte in cassa integrazione ».

 

FCA FCA

Più della metà dei dipendenti italiani di Fca, sottolinea la Fiom, è infatti interessato dagli ammortizzatori sociali mentre dal gennaio 2015 la paga delle tute blu di Marchionne sarà inferiore a quella degli altri metalmeccanici italiani. Dall’America giungono invece segnali opposti. Fca annuncia di aver chiuso con successo il collocamento di azioni e obbligazioni sul mercato Usa. Dai 100 milioni di titoli messi sul mercato è arrivato circa un miliardo di dollari dopo il pagamento di 33 milioni di commissioni di collocamento (le azioni sono state vendute al prezzo di 11 dollari l’una). Le obbligazioni (convertibili nel 2016) sono state vendute per un ammontare complessivo dopo il pagamento delle commissioni di 2,8 miliardi di dollari.

 

maurizio landinimaurizio landini

In tutto Fca ha ricavato dall’operazione 3,8 miliardi di dollari. «Dopo la quotazione a Wall Street del 13 ottobre - ha dichiarato Marchionne - abbiamo compiuto un altro passo decisivo per fare di Fca un costruttore di auto globale. Intendiamo proseguire nella realizzazione del piano 2014-2018». Nella giornata di ieri sono giunti a destini opposti due stabilimenti del pianeta Fiat che il gruppo di Torino ha deciso di chiudere negli ultimi anni.

 

Alla Irisbus è stato trovato un accordo con i sindacati per il trasferimento alla Industria Italiana Autobus dei 298 dipendenti della fabbrica di Avellino. E’ definitivamente caduta, al contrario, l’ipotesi che a rilevare l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese sia il gruppo Grifa. Al suo posto, ha detto ieri in una nota il Mise, si è presentato un nuovo gruppo, quello del componentista Metec.

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…