partite iva

FLAT TAX PER LE PARTITE IVA - CON IL NUOVO REGIME FORFETTARIO, GLI AUTONOMI PAGHERANNO MENO TASSE: CALA DEL 15% IL PRELIEVO FORFETTARIO PER LE PARTITE IVA CON REDDITI INFERIORI A 65 MILA EURO - MENTRE AL DI SOPRA DI QUESTA CIFRA E FINO A 100 MILA EURO L'ALIQUOTA SALE AL 20% - I BENEFICIARI DOVREBBERO ESSERE 1,5 MILIONI

Michele Di Branco per “il Messaggero”

 

partite iva 1

La Flat tax è stata uno dei capisaldi della campagna elettorale della Lega. Ma per il momento il progetto è stato rimandato a data da destinarsi. In compenso, il governo giallo-verde ha optato per un ampliamento del regime forfettario e di quello dei minimi: nulla a che vedere con la vera Flat tax, che prevede un' aliquota unica sui redditi di imprese e famiglie.

 

Ma comunque un primo passo per ridurre le imposte, a cominciare dalle partite Iva. Nel dettaglio, la manovra ha ridotto al 15% il prelievo forfettario per le partite con redditi inferiori a 65 mila euro. Mentre al di sopra di questa cifra e fino a 100 mila euro l' aliquota sale al 20%. I beneficiari dovrebbero essere 1,5 milioni, considerato che il prelievo del 15% attualmente viene applicato a oltre 800mila partite Iva che hanno ricavi da 25mila a 50mila euro a seconda della categoria di attività esercitata.

 

PARTITE IVA

La norma, tra l' altro, prevede anche l' eliminazione dei paletti attualmente previsti per le spese per il personale (5mila euro), i beni strumentali (20mila euro) e i redditi di lavoro dipendente o assimilati (30mila euro). E inoltre, negli ultimi giorni prima dell' approdo in Parlamento per il voto il testo è stato depurato di una delle limitazioni che rendevano più difficile l' accesso al regime: il possesso di quote in Srl e imprese familiari.

 

LE QUOTE

Alla fine di lunghi ragionamenti tecnici, il governo ha stabilito che le quote in società di persone, associazioni e imprese professionali restano incompatibili con il forfait, mentre le quote in Srl e associazioni in partecipazione fanno da ostacolo solo se sono di controllo e riguardano strutture che svolgono attività riconducibili a quella su cui si applica il forfettario. Occorre ricordare che il via libera alla nuova Flat tax è subordinato all' ok di Bruxelles in quanto l' imposta, appunto, è associata al regime Iva che dipende dalla giurisdizione Ue.

 

PARTITE IVA

La Commissione, in particolare, dovrà stabilire se l' operazione è compatibile con le norme in materia di imposta sul valore aggiunto. Secondo quanto filtra da ambienti della maggioranza, in ogni caso, non dovrebbero esserci problemi in quanto il dossier è già stato affrontato nelle scorse settimane nel corso del difficile negoziato sulla legge di Bilancio e sul deficit italiano.

 

Ad ogni modo, per evitare abusi, il governo ha introdotto alcuni accorgimenti. Non potrà aderire al regime semplificato chi svolge l' attività autonoma o d'impresa nei confronti del proprio datore di lavoro o di un soggetto ad esso riconducibile, anche indirettamente (e lo stesso vale per l' ex datore di lavoro nei due anni precedenti).

 

Così, ad esempio, un contribuente con un reddito di 35 mila euro potrà entrare nel forfait a patto di non ricavare la maggior parte dei proventi del proprio secondo lavoro dallo stesso datore per cui è assunto (o da una sua controllata). Lo stesso vale per l' artigiano che paga 12mila euro a un collaboratore saltuario e ha ricavi per 60mila euro.

 

CORSIA PREFERENZIALE

PARTITE IVA

In ogni caso, per evitare problemi di accesso, la manovra offrirà una corsia preferenziale a chi attualmente è ricompreso nel forfait: non dovrà fare alcuna domanda e dal prossimo anno le sue tasse saranno calcolate secondo le nuove regole. Anche chi già nel forfait, ma quest' anno supera i requisiti ad esempio arrivando ad esempio a 30 mila euro di beni strumentali non dovrà fare alcun passaggio formale presso l'Agenzia delle Entrate.

 

Secondo le simulazioni realizzate da Eutekne.info le partite Iva, con la nuova flat tax, guadagneranno oltre il 30% in più rispetto ad un lavoratore dipendente.A parità di retribuzione lorda, si allungherà la distanza tra lo stipendio netto di un autonomo (il nuovo regime è «estremamente conveniente per tutti coloro che dichiarano una retribuzione compresa tra 35 mila e 80 mila euro») e quello di un lavoratore dipendente.

 

Chi sceglie di lavorare aprendo una partita Iva, infatti, secondo i calcoli di Eutekne, potrà contare a fine mese su una busta paga superiore di oltre il 30% rispetto a un dipendente. Risparmi, anche se in misura più ridotta, riguarderanno anche le fasce di reddito lorde comprese tra 15 mila e 35 mila e tra 80 mila a 100 mila. Nel caso di una retribuzione lorda annua di 20 mila euro, ad esempio, un autonomo prenderebbe il 9,75% in più rispetto ad un dipendente mentre a 30 mila passerebbe al 19,35%.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....