SVALUTA L’ITALIA - LE FONDAZIONI BANCARIE NEL PANICO: L’EUROPA VUOLE SVALUTARE I TITOLI DI STATO NEI PORTAFOGLI DELLE BANCHE, PER PORTARLI AI LIVELLI DI MERCATO - QUESTO SCHIANTEREBBE I BILANCI DEGLI ISTITUTI, CHE DOVREBBERO RICAPITALIZZARSI E SUCCHIARE NUOVI SOLDI DALLE FONDAZIONI - DRAGHI LO HA DETTO IN FACCIA A GUZZETTI E AGLI ALTRI PRESIDENTI: “SAPRANNO FARSI CARICO DELLE RESPONSABILITA' CHE RICADONO SU DI LORO” - MUSSARI ORGOGLIO PATRIO: “ABBIAMO FATTO BENE A INVESTIRE IN BOND ITALIANI”…

1 - BANCHE: FONDAZIONI IN ALLARME SU RUMORS SVALUTAZIONE TITOLI DI STATO - IPOTESI DI VALUTAZIONE MARK TO MARKET PER 10% DEBITO SOVRANO...
Radiocor
- Fondazioni bancarie in allarme per le voci di svalutazioni sui titoli di Stato nel portafoglio degli istituti di credito partecipati. Ad esprimere forte preoccupazione, come risulta a Radiocor, e' stato il presidente Giuseppe Guzzetti, nella riunione pomeridiana del Consiglio dell'Acri. Le Fondazioni temono le possibili ripercussioni sulle banche partecipate delle modifiche allo studio a Bruxelles che porterebbero a una valutazione al mark to market del 10% del debito sovrano in portafoglio degli istituti di credito.

Una prospettiva nefasta secondo Guzzetti, che ne ha fatto cenno questa mattina anche direttamente al ministro dell'Economia Giulio Tremonti e al Governatore della Banca d'Italia uscente Mario Draghi, interrompendo la lettura del suo intervento scritto alla Giornata Mondiale del Risparmio. Una svalutazione dei titoli di Stato italiani nei portafogli delle banche avrebbe come conseguenza una possibile nuova ondata di ricapitalizzazioni delle stesse banche che costrin gerebbe le Fondazioni a intervenire come ha chiesto, di fatto, oggi nel suo intervento il prossimo presidente della Bce Draghi.

2 - DRAGHI: BANCHE E FONDAZIONI IN GRADO DI RISPONDERE A NUOVE SFIDE...
(ASCA)
- ''Il tasso di crescita dei prestiti bancari a famiglie e imprese, pur in diminuzione ad agosto si e' mantenuto su valori superiori a quelli dell'area euro''. A settembre la crescita sui tre mesi e' stata del 3,9% in ragione d'anno. I sondaggi sulle imprese mostrano un ''irrigidimento dei criteri di erogazione dei prestiti e difficolta' crescenti di accesso al credito''. Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, nel corso della celebrazione della Giornata mondiale del Risparmio.

Draghi sottolinea inoltre che per le banche ''elevati livelli di capitale permettono di fronteggiare il peggioramento ciclico, di contenere il costo della raccolta sui mercati. In piu' occasioni - ricorda - abbiamo insistito affinche' le banche realizzassero aumenti di capitale. La risposta e' stata finora pronta e confidiamo che cosi' sara' anche in futuro''. Per quanto poi riguarda la richiesta di coefficienti patrimoniali temporaneamente piu' elevati ''e' necessaria per fronteggiare - dice Draghi - le attuali preoccupazioni degli investitori, con benefici per la raccolta delle banche sui mercati all'ingrosso''.

Le nostra banche - conclude - ''sono in grado di rispondere a questa nuova sfida. Abbiamo piena fiducia che, come nel passato, le fondazioni bancarie sapranno farsi carico delle responsabilita' che ricadono su di loro. Qualora necessario - dice in ultimo - saranno individuate e tempestivamente rese operative adeguate misure di backstop''. Le difficolta' delle banche oggi, sono ''al di fuori di esse. I problemi del medio/lungo termine possono essere risolti alla radice aumentando il potenziale di crescita dell'economia italiana nel suo complesso e agendo sulla sostenibilita' delle finanze pubbliche''.

3 - CRISI: MUSSARI, ABBIAMO FATTO BENE A INVESTIRE IN TITOLI DI STATO...
(ASCA)
- ''Siamo al paradosso dei paradossi'', cosi' Giuseppe Mussari, presidente dell'Abi, ha respinto lo scenario che vede nel possesso di titoli di Stato italiani uno dei fattori di debolezza del sistema bancario italiano. ''Saremmo deboli perche' abbiamo scelto di detenere, nell'ambito della ridottissima quota di attivi destinata ad attivita' finanziarie, i titoli emessi dal nostro paese'', ha spiegato il numero uno dell'Abi. ''Noi siamo orgogliosi di aver scelto il modello di business della banca commerciale, vicina a imprese e famiglie. E siamo convinti di aver impiegato bene una parte dei nostri attivi nei titoli pubblici di un grande paese, un paese che onorera' i suoi impegni'', ha sottolineato Mussari.

4 - BANCHE: GUZZETTI, SE NECESSARIO FONDAZIONI PRONTE A RAFFORZARE PRESENZA...
(ASCA)
- Sulle Fondazioni alcuni ''ne vaticinano l'imminente crisi e molti la temono. Allora e' bene qui fare chiarezza''. Cosi' Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri, l'associazione delle fondazioni bancarie, nel suo intervento alla Giornata del Risparmio. ''Le Fondazioni sono investitori di lungo periodo, lo abbiamo gia' detto. I loro investimenti nelle banche non sono destinati a essere dismessi in questo momento, percio' le perdite al momento sono solo potenziali'', ha spiegato Guzzetti.

''Mantenere l'investimento nelle banche italiane, e se necessario rafforzarlo nella misura possibile, e' nell'interesse del paese e delle stesse Fondazioni: banche piu' forti e competitive possono meglio sostenere l'economia reale, tutelare adeguatamente i risparmiatori e dare maggiori dividendi'', ha sottolineato il presidente dell'Acri.

 

GUZZETTI MARIO DRAGHICommissione EuropeaGiuseppe Mussari GIULIO TREMONTI

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