GOLDMAN SACHS SCIVOLA SUL CRAC ESPIRITO SANTO - 3 ITALIA PER MILLE ASSUNZIONI - PIERREL, POMICINO NOMINATO VICEPRESIDENTE - L'INVITO DI BANKITALIA A BANCA ETRURIA - GENERALI ALZA IL GOMITO

1. PER UCCMB DI UNICREDIT ASTA CON RILANCI PER DUE

Da “Il Sole 24 Ore

 

Unicredit BancaUnicredit Banca

L'asta per la cessione di Uccmb, società controllata dal gruppo Unicredit leader nel settore della gestione dei crediti non performanti, entra nella fase cruciale. Dopo che lo scorso 14 agosto la banca guidata da Federico Ghizzoni ha selezionato due potenziali acquirenti (rispetto ai 5 iniziali) con i quali portare avanti le trattative, ora si attende un'asta competitiva fra i prescelti: cioè da una parte la cordata Prelios-Fortress e, dall'altra, il fondo statunitense Lone Star.

 

Unicredit dovrebbe valutare la migliore offerta che gli verrà presentata sia sul lato economico sia su quello industriale. In gioco c'è la società di servizi, mentre dall'altra c'è l'acquisizione di un portafoglio di non performing loans per 4,4 miliardi. E già i compratori affilano le armi: Prelios-Fortress è supportata da Rothschild e Mediobanca, mentre Lone Star è con il fondo Usa Christofferson, Robb & Company (Crc) e supportata da Kpmg, dalla società di consulenza Knight Frank e, pare, da Guido Lombardo di Fonspa. (C.Fe.)

 

2. L'INVITO DI BANKITALIA A BANCA ETRURIA

Da “Il Sole 24 Ore

 

banca etruriabanca etruria

Banca Etruria ha tagliato la propria esposizione verso il debito sovrano italiano. E a suggerirglielo è stata la stessa Banca d'Italia. È questo ciò che emerge dalla relazione semestrale dell'istituto aretino: a giugno il gruppo toscano aveva ridotto il portafoglio titoli a circa 4,5 miliardi contro i 7,8 miliardi della fine dell'anno precedente, una flessione superiore al 42%. Una mossa decisa, inusuale sia per le dimensioni che per l'atteggiamento medio del comparto bancario italiano, che invece ha lasciato invariate le posizioni nel semestre.

 

Tuttavia la scelta «risponde alle richieste dell'organo di vigilanza volte al ridimensionamento dell'ammontare dei titoli di Stato italiani presenti nel portafoglio», come si legge nel documento. L'accumulo di BTp fa seguito a «un'accelerazione» degli acquisti registrata nel corso del 2013, quando «la dinamica dei rendimenti dei titoli governativi» aveva reso «efficiente» l'investimento in titoli con scadenze brevi. Un'esposizione giudicata evidentemente eccessiva da Palazzo Koch. (L.D.)

 

3. IREN SI PREPARA AL GIRO DI VALZER

Da “Il Sole 24 Ore

 

Si dovrebbero incontrare in settimana i sindaci-azionisti di Iren, la multiutility nata sull'asse Torino-Genova-Reggio Emilia. In vista c'è un nuovo giro di valzer ai piani alti, con l'ad Nicola De Sanctis dato in uscita e il vice presidente Andrea Viero, considerato vicino a Graziano Delrio, che potrebbe veleggiare da un momento all'altro verso un incarico di governo.

GOLDMAN SACHS GOLDMAN SACHS

 

Il gruppo è reduce da una semestrale non esaltante, ma più dei conti – tutto sommato in linea con il settore, penalizzato dall'inverno mite e dalla domanda di energia ai minimi – a preoccupare i soci è la fatica con cui la società sta procedendo nel processo di integrazione, reso non facile da una governance non cristallina e dalla necessità di avvicinare tra loro realtà con storie e caratteristiche molto diverse tra loro.

 

Per questo, i sindaci potrebbero valutare – con qualche mea culpa? – anche qualche modifica alle regole, scritte e non, che ne hanno determinato il funzionamento finora. Anche perché all'orizzonte c'è la partita delle acquisizioni, che il Governo intende favorire in tutti i modi. (Ma.Fe.)

 

4. GOLDMAN SACHS SCIVOLA SUL CRAC ESPIRITO SANTO

Da “Il Sole 24 Ore

 

Paolo Cirino Pomicino Paolo Cirino Pomicino

Anche i "Santoni" della grande finanza scivolano sulla classica buccia di banana. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, Goldman Sachs avrebbe finanziato per 835 milioni di dollari, tramite un veicolo lussemburghese, il Banco Espirito Santo, l'istituto portoghese finito a gambe all'aria e salvato dal Governo con oltre 4 miliardi di euro, dopo aver splittato le attività tossiche in una bad bank. Non è tanto l'entità del finanziamento quanto la tempistica a sorprendere.

 

Il salvagente di Goldman Sachs sarebbe stato offerto a luglio, quando già la banca portoghese scricchiolava e si trovava i rubinetti chiusi a livello internazionale. Ora Goldman dovrà mettersi a contare le perdite. Perdite che rischiano di non fermarsi ai 3,6 miliardi di euro con cui la vecchia banca ha chiuso la sua attività. Proprio ieri Kpmg ha rifiutato di apporre la sua firma al bilancio di giugno per le troppe opacità. E avvertendo che le perdite potrebbero essere più elevate di quelle comunicate. (Fa.P.)

 

5. PIERREL, CIRINO POMICINO NOMINATO VICEPRESIDENTE

Canio Mazzaro Sandra Carraro TRV Canio Mazzaro Sandra Carraro TRV

Da “Il Corriere della Sera

Paolo Cirino Pomicino, 75 anni, ex ministro del Bilancio tra l’89 e il ’92, è stato nominato vicepresidente di Pierrel, società farmaceutica quotata a Piazza Affari. Già in cda dallo scorso dicembre, Pomicino siederà accanto al presidente Rosario Bifulco nel gruppo controllato da Raffaele Petrone, che ne è amministratore delegato, e dall’imprenditore Canio Mazzaro.

 

6. GENERALI CHIAMA UN MANAGER ALLIANZ PER IL VINO

Da “Il Corriere della Sera

(s.bo. ) Generali investe sul vino e per guidare la controllata Genagricola sceglie Alessandro Marchionne, manager che proviene da Agricola San Felice del gruppo concorrente Allianz. Il numero uno di Generali Italia Philippe Donnet spiega che il nuovo amministratore delegato del polo agroalimentare punterà su una strategia «di posizionamento delle 24 realtà agricole, di razionalizzazione e miglioramento della qualità delle etichette dei vini oltre a un forte orientamento allo sviluppo all’estero».

 

Group CEO Mario Greco Group CEO Mario Greco

Il fatturato di Genagricola, pari a 50 milioni circa, proviene per il 40% dalla produzione vitivinicola, con oltre 4 milioni di bottiglie distribuite attraverso otto brand, e per il 60% dalla produzione agricola tradizionale e dall’energia generata dalle due centrali a biomasse di proprietà. Per quanto riguarda il polo del vino, l’offerta verrà snellita e saranno valorizzati alcuni punti di forza. Oggi oltre la metà delle vendite proviene dal prosecco commercializzato con il marchio Tenuta Sant’Anna, mentre il restante 40% circa è riconducibile a marchi friulani come Torre Rosazza o piemontesi come Bricco dei Guazzi. 


7. IL FONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO SCOMMETTE SU PUBBLICITÀ ED EVENTI
(ri.que. ) Il Fondo italiano di investimento (partecipato da Abi, Monte dei Paschi, Cassa depositi e prestiti, Confindustria, Intesa Sanpaolo, Istituto centrale delle banche popolari, Unicredit e ministero dell’Economia, tutti al 12,5%) ha acquisito una quota di minoranza di Fim master group, società che dal ‘76 si occupa di produzione pubblicitaria e promozione di grandi eventi. Per intenderci, portano la firma di Film master gli spot di gruppi automobilistici come Fiat e Audi. Sul fronte «eventi», la società sta lavorando alla cerimonia di apertura delle olimpiadi di Rio nel 2016.

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Con l’operazione portata a termine il 26 agosto scorso negli studi di Legance avvocati associati, advisor del Fondo italiano di investimento, nasce un nuovo soggetto — la Italian entertainment network — che, oltre a Film master, ingloba il 35% delle quote di Civita cultura (gestione attività museali) e Cine district entertainment (licenziatario dello storico marchio Cinecittà). Azionista di entrambe le società e attore importante in tutta l’operazione è la Italian entertainment group, società che vede Luigi Abete, Aurelio De Laurentiis, Diego Della Valle e la famiglia Haggiag come principali azionisti.

 

L’intendimento del Fondo italiano è quello di favorire la nascita di un soggetto sempre più internazionale in cui le competenze nell’organizzazione di eventi possa trasferirsi in maniera costruttiva anche al settore della gestione museale. Il Fondo italiano di investimento ha mobilitato 10 milioni nell’operazione. Di questi, un terzo per l’aumento di capitale e due terzi attraverso un prestito obbligazionario convertibile. 


8. TOYOTA IN USA, GARA TRA GLI STATI PER LA SEDE DEL COLOSSO GIAPPONESE
(f.mas. ) A fronte delle grandi corporation nazionali che lasciano gli Usa anche per ragioni fiscali — da ultimo Burger King che dopo la fusione da 11 miliardi di dollari con il gruppo canadese Tim Hortons trasferirà oltreconfine la sede legale — i gruppi esteri vengono corteggiati dai vari Stati americani per impiantare sede e stabilimenti sui loro territori.

 

È il caso del gigante giapponese Toyota: il North Carolina ha offerto al colosso dell’auto 100 milioni di dollari di agevolazioni e incentivi per far trasferire nella sua principale città, Charlotte il quartier generale americano dalla vecchia sede della bassa California, nonché di non pagare le tasse sulle società e sugli utili.

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I giapponesi sono lusingati ma spiegano: Toyota — che ha stabilimenti in Texas, Kentucky, Mississippi e Indiana — non decide solo sulla base della convenienza fiscale ma anche sulla base dell’aspetto logistico dell’area, come la vicinanza (anche di fuso orario) con gli altri stabilimenti sparsi per gli Stati Uniti, i collegamenti aerei diretti con il Giappone.

 

Per questo la preferenza è caduta comunque su Dallas, anche se l’incentivo proposto dallo Stato del Texas era inferiore di quasi la metà a quello del North Carolina, attorno ai 50 milioni di dollari, 40 in contanti e il resto in incentivi di altro tipo. 

 

9. IN MESSICO HEINEKEN CEDE LA FABBRICA DELLE LATTINE

Da “La Stampa

 

Il gruppo Heineken ha ceduto le attività di confezionamento in Messico per 1,2 miliardi di dollari cash (poco più di 0,9 miliardi di euro) all’americana Crown Holdings. Lo ha annunciato la società olandese. L’operazione, che coinvolge Empaque, uno dei maggiori fabbricanti messicani di lattine in alluminio e bottiglie di vetro per l’industria alimentare, dovrebbe essere finalizzata entro fine anno.

HEINEKEN HEINEKEN

 

«La transazione permetterà a Heineken di concentrarsi sulla lavorazione, il marketing e la vendita delle birre nel suo portafoglio», ha affermato la società olandese, che continuerà a ricevere da Crown Holdings lattine e bottiglie di vetro, il che assicurerà a Empaque un flusso di liquidità stabile. Empaque, situato a Monterroy, a nord del Messico, dovrebbe registrare quest’anno vendite per 700 milioni di dollari e un Ebitda pari a 150 milioni. L’acquisizione permetterà a Crown Holdings di collocarsi al secondo posto tra i produttori di lattine in Nordamerica con 24 miliardi di unità all’anno. A livello mondiale Crown Holdings produrrà 62 miliardi di lattine, vale a dire una su cinque. [r. e.]

 

10 . MARATONA DI 3 ITALIA PER MILLE ASSUNZIONI

Luigi Grassia per “La Stampa

 

Mille assunzioni presso la compagnia 3 Italia. L’operatore di telefonia mobile con 10 milioni di clienti ha programmi di crescita, e in tempi brevi vuol dare lavoro a 250 nuovi agenti di vendita «B2B» (cioè destinati a interloquire con aziende) e poi ad altri 750 venditori indiretti; questi 750 saranno contrattualizzati da Adecco ma in seguito potranno confluire a loro volta in 3 Italia.

 

La stessa Adecco, azienda leader nel settore delle risorse umane, si incaricherà della selezione per tutti e mille i giovani (e le giovani) da assumere. La procedura avverrà come una specie di maratona di colloqui di selezione che si terranno in tutta Italia.

Vincenzo NovariVincenzo Novari

Il progetto per assumere i 250 agenti diretti si articola su incontri denominati Interview Day. I candidati avranno la possibilità di confrontarsi e incontrare direttamente i referenti di 3 Italia e Adecco. Gli eventi partiranno il 16 settembre da Milano e poi coinvolgeranno tutti i principali capoluoghi di provincia, da Nord a sud, poiché la ricerca è estesa a tutto il territorio nazionale. Gli agenti selezionati avranno il compito di promuovere prodotti e servizi di 3, principalmente rivolti al mondo business, dai professionisti alle piccole, medie e grandi imprese.

 

Contemporaneamente Adecco Outsourcing, società del gruppo Adecco specializzata nella progettazione e nella realizzazione di soluzioni in outsourcing, per conto di 3 Italia è alla ricerca con il programma Sales Talent Project di settecentocinquanta venditori indiretti da avviare a un percorso di carriera in ambito commerciale, con target di riferimento le aziende micro-business e retail.

 

«Con un investimento di 13 miliardi di euro, 3 Italia da più di dieci anni rappresenta un’importante realtà del panorama economico nazionale» dice l’amministratore delegato Vincenzo Novari. «L’azienda ha contribuito alla riduzione del “digital divide” e allo sviluppo del Paese impiegando duemilasettecento dipendenti e generando un indotto di oltre ottomila posti di lavoro. Oggi vogliamo dare un ulteriore contributo alla crescita dell’economia italiana».

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