ECCO LA FINE DELL’ASSE FRANCO-TEDESCO: HOLLANDE ARRIVA ALL’EUROVERTICE CON MONTI DOPO AVER PASSATO IL GIORNO CON RAJOY, E SENZA INCONTRO CON LA MERKEL - PIAZZA AFFARI (-3,7%), BRUCIA IL RECUPERO DI IERI AI MINIMI DAL 2009 - SPREAD RISALE A 428 - L’EUROGRUPPO HA CONSIGLIATO AI MEMBRI DI PREPARARSI ALL’USCITA DELLA GRECIA? ATENE NEGA, MONTI GLISSA - LA GERMANIA SI INDEBITA GRATIS: 0% DI INTERESSE SUI BUND - JPMORGAN CAMBIA MANAGER (MA NON DIMON) - FUOCO GRECO PER C.AGRICOLE - I PIANI DI FIAT IN INDIA E BRASILE…

1 - CRISI: PIANI PAESI EUROZONA SU IMPATTO USCITA GRECIA
(ANSA-REUTERS) - Ciascun Paese dell'Eurozona deve preparare un piano per valutare il potenziale impatto dell'eventuale uscita della Grecia dall'euro. Un'intesa in questo senso è stata raggiunta, secondo quanto riferito da alcuni funzionari all'agenzia Reuters, nel corso di una teleconferenza svoltasi lunedì scorso.

La decisione è stata presa dal gruppo di lavoro costituito nell'ambito dell'Eurogruppo nonostante il rischio di una fuga di notizie - come puntualmente avvenuto - davanti alla possibilità, sempre più concreta, che la Grecia esca dall'euro. Un'eventualità legata all'esito delle prossime elezioni greche fissate per il 17 giugno. I piani nazionali serviranno, secondo le fonti interpellate, a dettagliare il costo per ogni singolo Paese di un addio di Atene alla moneta unica. Ma sarà sicuramente la Grecia a dover pagare il prezzo più alto. In ogni caso, per preparare la strada a un eventuale 'divorzio consensuale' viene ipotizzata la concessione di altri 50 miliardi di euro ad Atene da parte dell'Ue e del Fmi. Secondo i documenti e le indicazioni raccolte dalla Reuters, l'impatto che l'uscita della Grecia dall'euro potrebbe avere sui Paesi già sotto la lente dei mercati è stato finora sottostimato.

2 - GRECIA SMENTISCE ACCORDO SU PIANI NAZIONALI
(ANSA) - Il ministero delle Finanze greco ha smentito "categoricamente" che durante che lunedì scorso il gruppo di lavoro dell'Eurogruppo abbia raggiunto un accordo per la preparazione di piani nazionali per valutare le conseguenze dell'uscita della Grecia dall'euro. Sono notizie "false", si legge nella nota diffusa a Bruxelles.

3 - MONTI GLISSA SU IPOTESI PIANI NAZIONALI USCITA GRECIA
(ANSA) - "Buon lavoro a voi". Così il premier Mario Monti si limita - al suo arrivo al Consiglio informale a Ue a Bruxelles - a rispondere ai giornalisti che lo incalzano sulle indiscrezioni secondo cui gli sherpa dell'Eurogruppo avrebbero dato indicazioni agli Stati membri di predisporre piani nazionali per esaminare lo scenario di un'eventuale uscita della Grecia dall'euro.

4 - HOLLANDE E MONTI ARRIVANO INSIEME A LAVORI
(ANSA) - Il presidente francese Francois Hollande ed il premier Mario Monti sono arrivati insieme nella sala in cui si riunirà il vertice informale, il primo per il nuovo inquilino dell'Eliseo.

5 - HOLLANDE, BILATERALE CON MONTI PRIMA DI VERTICE UE
(ANSA) - Il presidente francese Francois Hollande prevede una serie di incontri bilaterali a margine del vertice informale di stasera a Bruxelles, tra cui una riunione con il presidente del Consiglio, Mario Monti. Secondo fonti diplomatiche francesi, Hollande dovrebbe incontrare separatamente anche i suoi omologhi di Grecia, Portogallo, e il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, prima dell'inizio dei lavori. Ma non la cancelliera tedesca Angela Merkel.

6 - VERTICE UE, NIENTE BILATERALE HOLLANDE-MERKEL
(ANSA) - Secondo fonti diplomatiche francesi non è in calendario, oggi a Bruxelles, alcun incontro bilaterale tra il presidente Hollande e la Cancelliera Mekel prima del Vertice informale Ue. "Si sono già visti a Berlino", hanno ricordato le fonti.

7 - HOLLANDE,DECISIVO DIRE LA NOSTRA SU EUROBOND
(ANSA) - L'argomento Eurobond sarà sul tavolo del vertice informale di stasera a Bruxelles. Lo ha confermato il presidente francese, Francois Hollande, arrivando nella sede del Consiglio europeo. "Siamo pronti a discuterne e faranno parte della sisdcussione", ha affermato. "E' decisivo dire come la pensiamo" ha aggiunto, sostenendo che "altri leader la pensano diversamente, ma tutti sono mobilitati per la crescita e per questo sono fiducioso".

8 - GRECIA: HOLLANDE, FARO' DI TUTTO PER TENERLA IN EUROZONA
(ANSA) - "Farò tutto il possibile" per fare in modo che la Grecia resti nella zona euro: lo ha detto il presidente francese Francois Hollande nel corso di una conferenza stampa congiunta a Parigi con il premier spagnolo Mariano Rajoy.

9 - BORSA, LA GIORNATA: MIB MAGLIA NERA EUROPA CON BANCHE, OK FIAT
(LaPresse) - Piazza Affari cade pesantemente dopo la giornata brillante di ieri e chiude maglia nera tra le principali Borse europee. Il Ftse Mib perde il 3,68% a 12.960,87 punti e il Ftse All-Share lascia il 3,6% a 13.908,98 punti. Nel tardo pomeriggio il listino principale è arrivato a perdere con le banche fino al 4%. Il presidente francese, François Hollande, ha ribadito in un bilaterale con il premier spagnolo, Mariano Rajoy, la sua intenzione di spingere per gli eurobond al meeting dei leader dei 27 Paesi europei.

Tuttavia i mercati non sembrano avere molta fiducia nel summit. Inoltre continuano a rincorrersi le voci su una prossima uscita della Grecia dalla zona euro, nonostante anche oggi il presidente della Commissione Ue, José Barroso, abbia ribadito che la volontà di Bruxelles è quella di tenerla nell'area della moneta unica. Stamane l'euro è sceso sotto quota 1,26 dollari aggiornando i minimi da agosto 2010. In questo contesto, chiusura in forte calo per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra perde il 2,53% a 5.266,41 punti, il Dax di Franfocorte cede il 2,33% a 6.285,75 punti e il Cac 40 di Parigi arretra del 2,62% a 3.003,27 punti. A Madrid l'indice Ibex mostra un tonfo del 3,29% a 6.442,4 punti, mentre ad Atene il Ftse Athex 20 lascia il 2,16% a 195,46 punti.

A Milano sprofonda il comparto bancario, con Banco Popolare (-5,74% a 0,9605 euro), Banca Montepaschi (-7,6% a 0,2127 euro), Bper (-7,05% a 3,56 euro), Popolare di Milano (-6,88% a 0,3491 euro), Intesa Sanpaolo (-4,39% a 1,024 euro), Mediobanca (-4,52% a 2,96 euro), Ubi Banca (-5,62% a 2,282 euro) e Unicredit (-3,21% a 2,536 euro).

Nel paniere principale pochi in rialzo c'è Stm (+1,19%) con Fiat (+0,21% a 3,878 euro). Il Lingotto ha comunicato di aver raggiunto un'intesa con Mazda Motor per produrre un nuovo spider con marchio Alfa Romeo. Pesante Parmalat (-5,06% a 1,615 euro) che ha annunciato nella serata di ieri l'acquisizione di Lactalis American Group per 904 milioni di dollari. Fuori dal paniere principale salgono ancora Fonsai (+0,6% a 1,011 euro) e Premafin (+22,95% a 0,2625 euro), mentre ripiega Milano Assicurazioni (-0,45%). Debole Unipol (-2,65% a 19,83 euro).

10 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN NETTO RIALZO A 428 PUNTI BASE
(LaPresse) - Chiude in netto rialzo a 428 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, dopo aver terminato ieri la seduta di scambi a 411 punti. Il rendimento dei decennali italiani sul mercato secondario è al 5,66%. Sale anche la pressione sul debito spagnolo, con il differenziale Bonos-Bund che sale in chiusura a 482 punti, a fronte dei 460,9 punti di ieri. Il tasso dei decennali di Madrid è al 6,2%.

11 - GERMANIA COLLOCA 4,5 MLD TITOLI A DUE ANNI: RENDIMENTO ALLO 0,07%
(LaPresse) - Berlino ha collocato 4,5 miliardi di euro di bund a due anni. Il rendimento medio è sceso allo 0,07%.

12 - JPMORGAN, JOSEPH WALKER NOMINATO VICE PRESIDENTE INVESTMENT BANKING
(LaPresse/AP) - JPMorgan ha comunicato che Joseph Walker tornerà a lavorare per la banca come vice presidente dell'investment banking. La nomina arriva mentre sono in corso le indagini sui 2 miliardi di dollari di perdite della JPMorgan Chase & Co. Secondo quanto riferito dall'istituto, Walker farà da consulente per i clienti di diversi settori e gruppi industriali. Walker ha lavorato per JPMorgan per 22 anni, nel ramo fusioni e acquisizioni, prima di lasciare la banca nel 2001 e passare a General Motors. In seguito ha co-fondato KW Advisors, società di consulenza per le aziende di diversi settori.

13 - CRÉDIT AGRICOLE SOTTO IL FUOCO GRECO
F.D.R. per il "Corriere della Sera" - Atene brucia e a Parigi suona l'allarme. Al Crédit Agricole tremano all'idea che Atene possa uscire dall'euro. È un «tema cruciale» per il management, ha amesso il Ceo Jean-Paul Chifflet ieri in assemblea. «La crisi greca costa dolorosamente al gruppo Crédit Agricole» ha aggiunto. Oltre ai 37 miliardi di esposizione del sistema bancario francese sui titoli greci, l'Agricole ha un rischio in più: possiede una banca, Emporiki Bank. I soci hanno rinfacciato al manager l'azzardo.

Che ha ricordato come l'acquisto fosse avvenuto «nel 2005, in un momento in cui la situazione della Grecia era fondamentalmente diversa». Non lo era però negli ultimi tre anni, quando l'Agricole si è vista costretta a versare 3,7 miliardi nelle casse di Emporiki «per coprire le perdite provocate dal fallimento di un certo numero di suoi debitori». Chifflet ha provato a rifarsi «reiterando la richiesta di beneficiare di un rifinanziamento diretto dalla Banca centrale greca, tramite l'Ela, il dispositivo di accesso pubblico alla liquidità bancaria». Niente. Così adesso «abbiamo una questione, inutile nasconderlo. Ora dobbiamo trattarla».

14 - MARZOTTO, UN PREMIO ALLE START UP
A.Jac. per il "Corriere della Sera" - Una piattaforma dell'innovazione in Italia. È questo l'obiettivo del Premio Gaetano Marzotto (alla seconda edizione), un concorso che si ispira a quanto fece il conte Marzotto, nella prima metà del '900, coniugando capacità imprenditoriale e visione sociale. Il bando (fino al 30 giugno) destina 450 mila euro a cinque start up italiane, nuove idee imprenditoriali, sostenibili e in grado di creare occupazione. Ieri alla Bocconi sono stati premiati i vincitori 2011: i progetti Micro4Art (microrganismi per il restauro di superfici lapidee d'interesse artistico); Tice (per crescere e imparare interconnessi) e Vinswer (piattaforma online). Nella giuria oltre a Gaetano Marzotto, Mario Moretti Polegato, Alessandro Profumo, Renzo Rosso e Federico Marchetti.

15 - VOLKSWAGEN DAI PICCOLI. A TORINO
M.Ver. per il "Corriere della Sera" - Volkswagen arriva sotto la Mole in cerca di fornitori tra le eccellenze della componentistica auto torinese. Oggi alla Italdesign Giugiaro di Moncalieri, i responsabili del Purchasing Department incontreranno 29 aziende, che potranno presentare le proprie attività. Finita l'era della monocommittenza Fiat, negli ultimi anni il mercato si è diversificato ed è stato trainato dall'internazionalizzazione, con un deciso aumento delle vendite nei Paesi Bric e nell'Europa Orientale. Sottolinea l'Anfia: «La prospettiva di diventare fornitori del gruppo Volkswagen è un'opportunità molto importante per le aziende del distretto torinese dell'auto».

16 - I PIANI FIAT-CHRYSLER IN INDIA E GLI INCENTIVI DEL BRASILE
B. Car. per il "Corriere della Sera" - Lo scorso weekend, a Detroit, si è riunito il Gec, il Group Executive Council di Fiat-Chrysler che Sergio Marchionne convoca ogni mese. Il dossier India, pur sul tavolo, non è stato in realtà trattato: l'argomento sarà all'ordine del giorno a giugno. Sino ad allora non si conosceranno le decisioni riguardo ai brand e ai relativi tempi di «sbarco». Il Wall Street Journal ha riportato due giorni fa alcune dichiarazioni di Enrico Atanasio, responsabile commerciale di Fiat India Automobiles, che annunciavano lo sbarco di differenti marchi.

A inizio mese il Lingotto ha comunicato di aver sciolto l'intesa commerciale (non quella industriale) che la legava a Tata. Atanasio si sta occupando della creazione di una rete indipendente di concessionari che risponderanno direttamente a Fiat e che chiedono, oltre ai modelli già in vendita nel Paese (Palio e Linea) altre vetture dell'alleanza con Chrysler. Facile ipotizzare che tra queste ci saranno Jeep e Dogde e i veicoli commerciali di Fiat Professional. L'India, secondo gli analisti, sarà il secondo mercato asiatico: passerà entro il 2016 da 2,9 a 5 milioni di immatricolazioni. Nel frattempo, buone notizie da un altro «Bric»: il Brasile ha annunciato un piano incentivi (anche per camion e macchine agricole) per sostenere la domanda. Per il Lingotto, leader di mercato, l'effetto è stato una seconda giornata di forti rialzi in Borsa: +6,4% (+ 3,4% il settore in Europa) dopo l'8,6% di lunedì.

 

 

JUNCKER STROZZA LUIS DE GUINDOSjuncker_venizelosMerkel Hollande MARIANO RAJOY MARIO MONTIpiazza affariWolfgang SchaubleJAMIE DIMONMARIO MORETTI POLEGATO marCHIONNE E ELKANN big

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)