
I DITTATORI SONO BRUTTI, SPORCHI E INDISPENSABILI PER LE NOSTRE ECONOMIE – DA UNO STUDIO DELLA BCE EMERGE CHE, NEGLI ULTIMI 25 ANNI, L’UNIONE EUROPEA HA AUMENTATO I RAPPORTI COMMERCIALI CON LE AUTOCRAZIE GLOBALI, SU TUTTI CINA E RUSSIA – UN DATO CHE CONTRADDICE LE DICHIARAZIONI DI PRINCIPIO DELLA POLITICA EUROPEA, DA SEMPRE INCENTRATA SU DIRITTI UMANI E GIUSTIZIA SOCIALE – L’ALLARME DI FRANCOFORTE: “IL CRESCENTE LEGAME ECONOMICO CON REGIMI AUTORITARI PONE RISCHI STRATEGICI E DI SICUREZZA”
Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “La Stampa”
URSULA VON DER LEYEN E XI JINPING
L'Unione Europea parla di democrazia, ma compra da chi la reprime. È quanto emerge da un nuovo studio della Banca centrale europea, che documenta come in venticinque anni il profilo democratico dei partner commerciali dell'Ue-15 sia peggiorato in modo sistematico.
Come dimostrano i casi di Russia e Cina. Gli economisti Claudia Marchini e Alexander Popov hanno costruito un indice inedito, il Democracy-Weighted Trade Index, che misura quanto siano democratici i Paesi da cui l'Ue importa beni e servizi.
L'indice va da 0 (solo dittature) a 1 (solo democrazie mature). Dopo un picco di 0,59 nel 1999, il valore è sceso a 0,41 nel 2022. È un dato che contraddice le dichiarazioni di principio della politica commerciale europea, da sempre incentrata su diritti umani, giustizia sociale e sostenibilità.
xi jinping e vladimir putin - parata militare a mosca per il giorno della vittoria
Il declino è solo in modo parziale spiegato dalla crescita del ruolo della Cina, partner chiave dell'Ue nonostante il basso livello di democrazia. Ma anche escludendo Pechino, l'indice resta in calo.
[…] Solo nel 2023 l'indice si stabilizza, grazie alle sanzioni contro la Russia. Un segnale che, se applicati, i valori europei possono incidere.
Ma il problema non è solo etico. Il crescente legame economico con regimi autoritari pone rischi strategici e di sicurezza. Il paradosso si aggrava guardando alla transizione ecologica.
Le tecnologie chiave del Green Deal — batterie, turbine eoliche, pannelli solari — richiedono metalli rari come litio, cobalto, rame e nichel, quasi tutti provenienti da Paesi autoritari come Cina, Russia e Repubblica Democratica del Congo. Qui, in particolare per il cobalto, sono state documentate violazioni dei diritti umani e sfruttamento minorile.
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Secondo l'analisi, l'Europa deve ripensare le sue catene di approvvigionamento. Commerciare con dittature può sembrare conveniente, ma non è sostenibile. Né dal punto vista morale, né economico. La dipendenza economica da regimi autoritari comporta rischi sistemici per l'ordine economico globale, con implicazioni per politica monetaria, stabilità finanziaria e flussi di capitale. Ed è per questo che la Bce avverte che questa dinamica potrebbe diventare una «sfida esistenziale per l'Unione».