ROTTAMA QUESTO! - DAI LUPETTI DI PONTASSIEVEALLE BANCHE FINO AI RICICLATI DI FORZA ITALIA: TRA I FEDELISSIMI DI RENZI, L’UOMO FORTE È QUEL MATTEO CARRAI CHE NEL ‘94 STAVA COL CAV

Davide Vecchi per "Il Fatto Quotidiano"

Ai tempi degli scout Matteo era una persona molto appassionata, aveva una grande capacità di mettersi in cammino". E di portare gli amici con sé. L'elogio di Matteo Renzi è dell'amico e omonimo Matteo Spanò. Il fattore M. Cresciuti negli scout di Pontassieve, "insieme dai lupetti", legati poi per sempre.

Spanò è un componente del cerchio magico di Renzi o, a seconda dell'opinione che si ha del rottamatore, un ingrediente della ciambella che sta intorno al buco. Un po' insapore, perché il sindaco di Firenze di consiglieri fidati ne ha pochi. Pochissimi. Escluso lo storico portavoce Marco Agnoletti, al fianco di Renzi ci sono Spanò, Luca Lotti, Marco Carrai e Luigi De Siervo. Altri si sono persi per strada. Come Giuliano da Empoli, ex fedelissimo lasciato sul campo alle scorse primarie o Massimo Mattei, ex assessore alla mobilità, dimissionario dopo lo scandalo escort che ha sfiorato Palazzo Vecchio scoperto a seguito dell'esposto presentato da Alessandro Majorano, un dipendente del Comune. Tutti under 40 (tranne il 43enne, De Siervo) cresciuti con lui e coinvolti, a seconda delle capacità e della necessità, nelle varie tappe del cammino che da Pontassieve sta portando Renzi alla scalata del Pd per conquistare il Palazzo.

Spanò è stato da poco confermato alla guida della Banca Credito Cooperativo di Pontassieve ed è anche presidente del Museo dei Ragazzi di Firenze, nominato per espresso desiderio di Renzi. Che lo aveva già insediato a capo della Florence Multimedia, società creata ad hoc nel 2004 dal non ancora rottamatore ma giovane presidente della Provincia fiorentina e recentemente finita all'attenzione della Corte dei Conti per i 9,2 milioni di euro spesi tra il 2006 e il 2009. Tra cui ci sono fatture pagate alla Dotmedia, impresa privata di Spanò.

Non solo. Alla Dotmedia, società che fino al 2012 è stata tra i fornitori del Comune di Firenze, sono finite anche alcune commesse dirette affidate dal Museo dei Ragazzi. Presieduto, come detto, sempre da Spanò. Un dato: Dotmedia è passata da 9 mila euro di fatturazione del 2008 ai 401 mila del 2011. Socio di Spanò era Andrea Conticini allo stesso tempo socio della Eventi 6, la società della famiglia Renzi: amministrata dalle sorelle Matilde e Benedetta, che ne detengono il 36 per cento ciascuna, insieme alla madre, Laura Boboli, che ha l'8 per cento. Il restante 20 per centoè in mano a Conticini, marito di Matilde. Un uomo di fiducia e di famiglia dunque, Spanò per Renzi.

Ruoli chiave anche per Matteo Carrai, il Richelieu di Renzi, già descritto come l'uomo forte che agisce nell'ombra, come Gianni Letta per Berlusconi, anche se lui preferisce essere paragonato a Peter Mandelson, storico consigliere di Tony Blair. Carrai presiede l'Aeroporto di Firenze e siede nei consigli della Fondazione Carifirenze (azionista di Intesa San Paolo al 3,2 per cento) e della municipalizzata Firenze Parcheggi, di recente finita sotto la lente della Guardia di Finanza Toscana che sta verificando gli appalti e i conti degli ultimi anni. Giusto per rimanere in tema. Va detto che da quando Renzi è considerato il futuro segretario e possibile premier, gli esposti a Firenze fioccano. Carrai non è tipo da preoccuparsene.

Composto, schifo ai riflettori, è considerato vicino a tutto: Comunione e Liberazione, Opus Dei, finanza laica, l'entourage obamiano, David Serra e Oscar Farinetti di Eataly. Si conoscono negli anni novanta nel Ppi prima e insieme poi nella Margherita. Renzi nel 2004 conquista la Provincia e lo porta come capo segreteria. Direttore generale della Fondazione Big Bang, da sempre gestisce i finanziamenti alle campagne elettorali tanto che alle primarie d'esordio di Renzi chi versava contributi con Paypal riceveva un sms: "Hai inviato un pagamento a Marco Carrai".

Nato e cresciuto nel Chianti da una notissima famiglia di imprenditori è anche socio e consigliere della Carrai Paolo e figli. Ed è presente in diverse società, tutte a Firenze, oltre a detenere alcune partecipazioni attraverso la holding D&C, della quale è presidente del consiglio di amministrazione e socio al 50 per cento. Ha il 12 per cento della Ourfuture, di cui è presidente e ad, il 14,2 della Cambridge consulting e quote in altre società: Beauty Lab, C&T, Cki. Unico neo: essere stato, nel 1994, tra i fondatori dei circoli di Forza Italia nel Chianti e aver inizialmente sostenuto Berlusconi. Ma anche questo, in fondo, può contribuire al cammino di Renzi.

 

MARCO CARRAI DAVIDE SERRA ALLA LEOPOLDA LUIGI DE SIERVOGIULIANO DA EMPOLI Patrizia Prestipino e Oscar Farinetti

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