mano uomo robot

LA CARICA DEI ROBOT - ANCHE IN ITALIA LE NUOVE TECNOLOGIE PRONTE A SOSTITUIRE GLI OPERAI: LA COLUSSI LICENZIA 85 DIPENDENTI E ASSOLDA UNA SQUADRA DI ROBOT - CHE CI ASPETTA IN FUTURO? PER I TASSISTI AUTO SENZA GUIDATORE, AUTOMI-POLIZIOTTO, NAVETTE ELETTRICHE E ANDROIDI CHE CI ENTRERANNO DENTRO CASA…

Paolo Giovannelli per La Verità

 

COLUSSI PETRIGNANO D ASSISI

Il diodo è tratto. I robot hanno già iniziato a varcare la frontiera del lavoro. Accade alla Colussi di Petrignano d' Assisi, quelli del famoso frollino a quadretti, che verrà impastato e confezionato sempre più dai robot e sempre meno dagli umani. Dai 125 licenziamenti (115 operai e 10 impiegati) annunciati in Confindustria a metà ottobre scorso si è scesi a 85 nel braccio di ferro coi sindacati che per il 15 novembre hanno calendarizzato il prossimo incontro con l'azienda e per il 16 hanno già fissato un'assemblea di fabbrica.

 

Ciò che non va giù a lavoratori e sindacalisti è che un' azienda titolare di marchi prestigiosi quali Agnesi, Misura, Riso Flora e Sapori, noti e esportati nel mondo, licenzi mentre annuncia un nuovo programma di investimenti da 80 milioni di euro. Ma «il contesto competitivo sempre più spinto e il ricorso a soluzioni produttive tecnologicamente avanzate rende inevitabile una fisiologica riduzione della forza lavoro impiegata», spiega un comunicato del gruppo alimentare presieduto da Angelo Colussi Serravallo, dove i robot prenderanno il posto di chi oggi compie alcune operazioni manuali.

 

COLUSSI PRESIDIO

Intanto i 75 giorni, stabiliti per legge dopo l' avvio della procedura di licenziamento collettivo, scorrono inesorabili fra i cori di protesta degli operai davanti alla fabbrica. E se la quarta rivoluzione industriale è già qui, al welfare 4.0 nessuno ha ancora pensato. I robot hanno un vantaggio sugli uomini. Non si stancano. Non sbagliano, costano meno. Lavorano a ciclo continuo, senza turni. Non mangiano, né vengono pagati mensilmente. Non si iscrivono ai sindacati, dunque non scioperano.

 

Se un' azienda si dota di robot, le sue concorrenti sono costrette a seguirla, pena la fine. Il lavoro è, però, parte del benessere psicofisico dell' uomo: senza, cala l' autostima e può aumentare il consumo di psicofarmaci. Esperti nel campo dell' intelligenza artificiale come Bart Selman dell' università di Toronto o l' informatico Moshe Vardi della Rice university sanno che governanti e politici sono ancora lontani dall' essere consapevoli dei problemi che i disoccupati, sostituiti dai robot, potrebbero costituire.

 

Robotica nell Industria alimentare

L' American association for the advancement of science avvisa: robot dall' intelligenza artificiale occuperanno il 50% dei posti di lavoro, entro il 2050. Anche i cosiddetti Paesi in via di sviluppo subiranno «l' attacco» dei robot e la loro manodopera non specializzata, pur a bassissimo costo, sarà resa inutile: è la tesi di Eleazer Corpuz, in un report dell' Onu del novembre 2016 dal titolo I robot rimpiazzeranno due terzi di tutti i lavoratori nel mondo in via di sviluppo.

 

Il posto dei tassisti è minacciato dalle auto senza guidatore: a Singapore le americane Nutonomy e Delphi stanno già sperimentando corse che costeranno la metà. A Dubai circola il robot poliziotto, a Parigi navette elettriche «autonome» provano a collegare le stazioni. Nelle case entrano gli assistenti vocali come Google home o Jarvis di Mark Zuckerberg, che fa i toast e risponde alla porta.

 

Robotica nell Industria alimentare 2

La crescente automatizzazione dell' industria 4.0, in cinque anni brucerebbe 5,1 milioni di posti di lavoro nei 13 Paesi più industrializzati del mondo, secondo le stime del Forum economico mondiale di Ginevra. Se i lavoratori umani diminuiranno, chi pagherà le tasse? L' idea di imporre una nuova tassa «sulle dimensioni e le proporzioni del contributo della robotica e dell' intelligenza artificiale ai risultati economici di una azienda» è già balenata nella mente dell' eurodeputata Mady Delvaux ma anche di Bill Gates, che vorrebbe far pagare il robot subentrato al lavoratore.

 

uk jeremy corbyn

Anche il laburista britannico Jeremy Corbyn è per la «robot tax». Il socialista transalpino Benoit Hamon invoca un reddito minimo di cittadinanza, in parte finanziato da una tassa sui robot; posizione simile anche quella dell' imprenditore Elon Musk, amministratore delegato di SpaceX e Tesla e condivisa da Vincenzo Visco, ex ministro delle Finanze dal 1996 al 2001. In Italia c' è una bozza di proposta di legge del deputato Oreste Pastorelli (gruppo misto) che vorrebbe intervenire «sull' imposta del reddito della società (Ires), aumentando di un punto percentuale l' aliquota qualora l' attività produttiva sia realizzata e gestita direttamente da macchine intelligenti».

 

yumi robot umanoide

L' aumento della tassazione non scatterebbe solo se l' impresa fosse disposta «a investire lo 0,5 per cento dei propri ricavi (ossia la metà dell' imposta dell' Ires che avrebbe pagato con l' aliquota aumentata) in progetti di riqualificazione professionale dei propri lavoratori dipendenti ovvero in strumenti di welfare aziendale».

 

Una ricerca commissionata per Adp Italia, ramo italiano della multinazionale Usa quotata al Nasdaq, riportata da Il Fatto Quotidiano, ha evidenziato che l' Italia è uno «dei Paesi che usano maggiormente le tecnologie automatizzate nell' industria»: c' è una media di 160 robot industriali ogni 10.000 dipendenti nel manifatturiero, rispetto ai 150 in Spagna e ai 127 in Francia. Da noi la stima sugli occupati «a rischio automazione» sarebbe pari al 14,9%, ossia a 3,2 milioni di persone.

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...