big stiglitz

E ORA GLI RITIRANO IL NOBEL? - JOSEPH STIGLITZ, GURU DELL'ECONOMIA DI 'SINISTRA': “L’EUROPA È UN’ISTITUZIONE FALLITA CHE PER SALVARSI DOVREBBE ABBANDONARE L’EURO. FINO A QUANDO L’EUROPA DEL SUD ACCETTERÀ UN TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE DEL 40%?”

Ugo Bertone per “Libero Quotidiano

 

JOSEPH STIGLITZJOSEPH STIGLITZ

Un' istituzione in profonda crisi, afflitta dal calo costante della crescita economica, un sistema bancario traballante, una disoccupazione di massa in costante crescita, senza dimenticare il debito pubblico che dilaga o l' endemica debolezza del sistema, che rende quasi impossibile riforme efficaci. No, non è lo Zimbabwe, di nuovo a secco di capitali. Bensì l' Unione Europea, così come emerge dal recente report del Fondo Monetario che mette per giunta in evidenza i possibili effetti devastanti dei flussi migratori.

 

Non solo. Forse per la prima volta, il Fondo s' interroga sui vantaggi della moneta unica. «Senza un' azione decisa - è il monito dell' istituto d Washington - l' area euro è destinata a restare esposta ad un' instabilità crescente e a ripetute crisi di fiducia». Simile la diagnosi dell' agenzia di rating Moody' s: l' ascesa del nazionalismo e delle tentazioni protezionistiche, si legge nel report uscito a fine settimana, può minacciare l' esistenza stessa dell' Unione.

VAROUFAKIS STIGLITZVAROUFAKIS STIGLITZ

 

Si torna, in questa estate di crisi per le banche (e non solo) il dossier euro, cioè quella moneta unica che, modellata sula austerità alla tedesca, è ormai considerata una causa primaria della crisi che attanaglia l' Europa, quella che per mezzo secolo abbondante è stata uno straordinario motore di sviluppo. Cresce il plotone (ormai qualcosa di più) di ecomomisti e analisti euroscettici. Tra questi merita il posto d' onore Joseph Stiglitz, il premio Nobel dell' economia che ha puntato il dito contro le conseguenze tragiche per l' Europa del Sud, Italia ma non solo: la scelta della moneta unica.

 

JOSEPH STIGLITZ JOSEPH STIGLITZ

Meglio tornare indietro, è il suo consiglio. La moneta unica si è rivelata una zavorra insostenibile per i partner più deboli. Insomma, parola di premio Nobel, «l' Euro è un' istituzione fallita che per salvarsi dovrebbe abbandonare l' euro», come Stiglitz ha ribadito nel recente convegno romano in cui si è rivisto l' ex governatore della Banca d' Italia Antonio Fazio. Non è certo una novità l' atteggiamento dell' economista, tutt' altro che nuovo a sortite contro corrente (vedi la battaglia contro i trattati commerciali tra Europa ed America, caldeggiati dalle multinazionali Usa).

 

Già nel 2012 Stiglitz aveva messo in guardia gli europei contro la "trappola". I governi Ue, denunciava in un intervento al Forum asiatico di Hong Kong, rischiano di «trascinare i loro Paesi nel caos», sotto la pressione degli interessi della grande finanza. In questo modo, aggiungeva, «l' Europa sta facendo un grosso favore agli Stati Uniti» facendosi carico di «una crisi insostenibile perché affrontata con la politica dell' austerità, l' esatto opposto di quanto necessario».

 

manuel barroso 6manuel barroso 6

La conferma arriva dall' esperienza di questi anni: nel 2010, invece di correre in soccorso della Grecia con un modesto onere, la Comunità ha preferito imporre ad Atene di «stringere la cintura» imponendo poi con il corso degli anni nuovi tagli e nuovi sacrifici in una spirale che minaccia di essere senza fine. Un accanimento che «mi ricorda le tecniche dei medici del Medio Evo», ironizzava ma non troppo Stiglitz.

 

Una lezione sempre attuale, quattro anni dopo: proprio ieri a Bruxelles sono comparsi alla sbarra Portogallo e Spagna, colpevoli di aver infranto le regole del Fiscal Compact per dare ossigeno alla ripresa.

cameron barrosocameron barroso

 

Che fare? L' unica soluzione, è la tesi di Stiglitz, consiste nel ripensare l' architettura finanziaria internazionale. Per prima cosa, però, è importante mandare in soffitta l' euro, prima che un Paese, stremato, non faccia saltare il sistema.

 

«Fino a quando - si chiede - l' Europa del Sud accetterà un tasso di disoccupazione giovanile del 40%?». Meglio essere i primi a lasciar la barca che non rischiare di andare a fondo per difendere le speculazioni della grande finanza. Di qui il consiglio avanzato dall' economista nel recente saggio («L' euro e la minaccia per il futuro dell' Europa»): per evitare una crisi che sarà tanto politica quanto economica è necessario un passo indietro.

 

La speranza è che i Paesi dell' eurozona decidano di dissolvere l' euro in modo ordinato, o di fare in modo che la moneta unica diventi solamente una moneta comune. Una bestemmia agli occhi del partito eurottimista, così ben sostenuto dai circoli di Wall Street (non a caso l' ex presidente della Ue, il già marxista Manuel Barroso, è stato arruolato da Goldman Sachs).

FRANCOIS HEISBOURGFRANCOIS HEISBOURG

 

Ma a questi risponde l' europeista francese, François Heisbourg, oggi fortemente ostile alla moneta comune. «Euro e solidarietà europea sono come due fratelli siamesi - sostiene- Uno solo dei due potrà sopravvivere. E speriamo che non sia l' euro, che sta soffocando il Vecchio Continente».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni pro palestina manifestazione sciopero

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI QUESTA VOLTA SBAGLIA: SBEFFEGGIARE LA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA È UN ERRORE DI CALCOLO POLITICO. IN PIAZZA NON C’ERANO SOLO I SOLITI VECCHI COMUNISTI IPER-SINDACALIZZATI O I FANCAZZISTI DEL “WEEKEND LUNGO”. TRE MILIONI DI PERSONE CHE IN TRE GIORNI HANNO SFILATO E MANIFESTATO, NON SI POSSONO IGNORARE O BOLLARE COME "DELINQUENTI", COME FA SALVINI. ANCHE PERCHÉ SEI ITALIANI SU DIECI SONO SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE – LA DUCETTA È LA SOLITA CAMALEONTE: IN EUROPA FA LA DEMOCRISTIANA, TIENE I CONTI IN ORDINE, APPOGGIA L’UCRAINA E SCHIFA I SUOI ALLEATI FILORUSSI (COME IL RUMENO SIMION, A CUI NON RISPONDE PIÙ IL TELEFONO). MA QUANDO SI TRATTA DI ISRAELE, PERDE LA PAROLA…

mediobanca mps alessandro melzi deril vittorio grilli francesco milleri gaetano caltagirone fabio corsico phillippe donnet alberto nagel

DAGOREPORT - AL GRAN CASINÒ DEL RISIKO BANCARIO, “LES JEUX SONT FAITS"? ESCE DAL TAVOLO DA GIOCO MILANO DI MEDIOBANCA, ADESSO COMANDA IL BANCO DI PALAZZO CHIGI, STARRING IL GRAN CROUPIER FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE – DAVVERO, ‘’RIEN NE VA PLUS”? MAI STARE TROPPO TRANQUILLI E CANTARE VITTORIA… IN ITALIA PUÒ SEMPRE SPUNTARE QUALCHE MALINTENZIONATO DECISO A GUASTARE LA FESTA DEI COMPAGNUCCI DELLA PARROCCHIETTA ROMANA - A PIAZZA AFFARI SI VOCIFERA SOTTO I BAFFI CHE FRA QUALCHE MESE, QUANDO I VINCITORI SI SARANNO SISTEMATI BEN BENE PER PORTARE A COMPIMENTO LA CONQUISTA DEL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI, NULLA POTRÀ VIETARE A UNA BANCA DI LANCIARE UN’OPA SU MPS, DOTATO COM’È DEL 13% DEL LEONE DI TRIESTE - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ PALAZZO CHIGI? POTRÀ TIRARE FUORI DAL CILINDRO DI NUOVO LE GOLDEN POWER “A TUTELA DEGLI INTERESSI NAZIONALI”, COME È ACCADUTO CON L’OPS DI UNICREDIT SU BANCO BPM, CARO ALLA LEGA? – COME SONO RIUSCITI A DISINNESCARE LE AMBIZIONI DEL CEO DI MPS, LUIGINO LOVAGLIO…

roberto vannacci - giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

GIORGIA MELONI OSSERVERÀ CON MOLTA ATTENZIONE I RISULTATI DELLE ELEZIONI IN TOSCANA, LA PROSSIMA SETTIMANA. NON PERCHÉ SPERA DI STRAPPARE LA REGIONE ROSSA AL CENTROSINISTRA (LA VITTORIA DI GIANI È QUASI CERTA), QUANTO PIUTTOSTO PER “PESARE” LA LEGA DI SALVINI – LA TOSCANA È DIVENTATA TERRA DI CONQUISTA DELLE TRUPPE DEL FASCIO-LEGHISTA VANNACCI. DAL NUMERO DI VOTI CHE PRENDERÀ L’EX PARA' DELLA FOLGORE DIPENDONO LE SORTI DI SALVINI ALLA GUIDA DEL CARROCCIO, E DI CONSEGUENZA IL FUTURO DEL GOVERNO CHE SENZA L'8% DELLA LEGA NON REGGE NON SUPERANDO IL 40%  – FIN QUANDO LA STATISTA DELLA SGARBATELLA NON HA DAVANTI I NUMERI DELLA REALE CONSISTENZA DEL FU TRUCE DEL PAPEETE, CONTINUERA' A SCHIERARSI CON TRUMP E NETANYAHU PER COPRIRSI A DESTRA DALLE MATTANE DEL "CAPITONE" (SI SA CHE GLI ANIMALI FERITI SONO I PIU' PERICOLOSI...)... 

a lume di candela andrea giambruno pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PER L’EX SIGNOR MELONI, L'ARZILLO ANDREA GIAMBRUNO, SI AVVICINA IL RITORNO IN VIDEO ALLA CONDUZIONE DI "STUDIO APERTO" – UN BEL PASSO INDIETRO PER IL FANATICO DELL'AMMUCCHIATA CHE ORA SARÀ BEN "INGABBIATO", LIMITANDOSI A LEGGERE LE NOTIZIE SUL "GOBBO, EVITANDO COSI' QUEI COMMENTI E OPINIONI PERSONALI A CUI CI AVEVA SOLLAZZATO DURANTE LA CONDUZIONE DI "DIARIO DEL GIORNO" - IL CASO "TG2POST" CHE AFFONDA IL PRIME TIME DI RAI2  – ENZO MICCIO E IL VECCHIO POST DI GIORGIA MELONI DEDICATO AL NUOVO CO-CONDUTTORE DI "DOMENICA IN" - BOLLE IN RAI IL RITORNO DI FLAVIO INSINNA - INDOVINELLO: IL GIORNALISTA LUDOPATICO HA ACCUMULATO DEBITI PER IL POKER. DI CHI SI TRATTA? - VIDEO

benjamin netanyahu donald trump hamas

DAGOREPORT: BYE BYE “BIBI” – I CEFFONI RIFILATI DA TRUMP A NETANYAHU SONO IL SEGNALE CHE IL PREMIER ISRAELIANO È AL CAPOLINEA POLITICO: COME I MILIZIANI DI HAMAS, OTTERRÀ UN SALVACONDOTTO (LA GRAZIA DAI SUOI PROCESSI) E POI SARÀ SPEDITO AI GIARDINETTI. NON SARÀ LUI A GESTIRE IL LUNGO PROCESSO DI PACE CHE SEGUIRÀ AL CESSATE IL FUOCO – L’ERRORE DI “BIBI” È STATO BOMBARDARE IL QATAR, CHE HA PRETESO DAGLI USA UN SIMIL-ARTICOLO 5 (CHI COLPISCE DOHA, COLPISCE L’AMERICA) – I PRESUNTI DOSSIERINI SU TRUMP BY EPSTEIN, IN MANO A ISRAELE? DISINNESCATI DAL TYCOON: DI FRONTE ALLA PACE, COS’È MAI UN’AMMUCHIATINA DI TRENT’ANNI FA? – IL SÌ DEI PAESI MUSULMANI, CHE SOGNANO UN PEZZO DELLA RICCA TORTA DEGLI INVESTIMENTI SU GAZA, IL RITORNO DEGLI USA SULLA SCENA MEDIORIENTALE, LE RICHIESTE DI HAMAS E I CONSIGLI DI TRUMP A NETANYAHU: “VOGLIONO BARGHOUTI? DAGLI BARGHOUTI. AL MASSIMO, L’AMMAZZI DOPO…”

donald trump zohran mamdani

FLASH – TRUMP HA VISTO I SONDAGGI SULLE ELEZIONI PER IL SINDACO DI NEW YORK ED È TRASECOLATO. IL MILLENNIAL ZOHRAN MAMDANI, CHE HA TRIONFATO ALLE PRIMARIE DEMOCRATICHE E VELEGGIA SERENO VERSO LA VITTORIA (SECONDO I SONDAGGI, SFIORA IL 50% E DOPPIEREBBE L’EX GOVERNATORE ANDREW CUOMO). IL TYCOON NON SI È PERSO D’ANIMO: HA SGUINZAGLIATO L’FBI PER SCAVARE A FONDO SUL PASSATO DEL SOCIALISTA MUSULMANO. COME PER IL FINTO CERTIFICATO DI NASCITA DI OBAMA, QUALCOSA SI TROVA SEMPRE. ALTRIMENTI SI CREA…