alitalia lufthansa fabio lazzerini carsten spohr

L’ALITALIA DI STATO FA GOLA A LUFTHANSA – I TEDESCHI VOGLIONO FAR ENTRARE LA COMPAGNIA DI BANDIERA NELL’ALLEANZA “STARALLIANCE” PER POI CON CALMA ENTRARE NELLA COMPAGINE AZIONARIA (LASCIANDO ALLO STATO ITALIANO LA MAGGIORANZA) – IL CEO CARSTEN SPOHR SA CHE NONOSTANTE LE CHIACCHERE DI PATUANELLI SARÀ IMPOSSIBILE FAR VOLARE ALITALIA DA SOLA. E INFATTI È VOLATO IN GRAN SEGRETO A ROMA PER INCONTRARE LAZZERINI…

CARSTEN SPOHR - CEO LUFTHANSA

Umberto Mancini per “il Messaggero”

 

Lufthansa stringe su Alitalia. Lo fa con un duplice obiettivo. Il primo è condurre la compagnia aerea di Stato italiana nell'orbita di una nuova alleanza, quella con StarAlliance di cui i tedeschi sono tra i dominus, strappando agli americani di Delta Airlines e a Sky Team il vettore tricolore.

 

Il secondo obiettivo è più di lungo raggio: mettere le premesse per trasformare un accordo commerciale in qualcosa di più ampio, ovvero un matrimonio a tutto campo. Con la possibilità, ovviamente in prospettiva, di entrare nella compagine azionaria e quindi di diventare, sempre con gradualità, azionista di riferimento, lasciando comunque allo Stato la maggioranza.

 

ALITALIA

I PROSSIMI PASSI

I tedeschi sanno bene che l'Alitalia di Stato, nonostante i progetti del governo e i 3 miliardi di dote finanziaria, non può volare da sola per lungo tempo e ha bisogno di un partner internazionale con le spalle larghe per reggere l'agguerrita concorrenza nei cieli.

 

Per questo, per parlare di alleanze e assetto azionario, è volato in gran segreto a Roma proprio il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr. Un incontro riservato, e comunque informale, con l'ad Fabio Lazzerini in cui sono stati affrontati questi temi anche in vista della ripartenza e della messa a punto da parte del Tesoro della Newco tricolore che gestirà con 70 aerei e circa 7,500 dipendenti il decollo del nuovo vettore di Stato.

FABIO LAZZERINI 1

 

L'ASSETTO

Proprio questo assetto, che verrà meglio definito nei prossimi giorni, piace al colosso tedesco che, approfittando della crisi che ha colpito Air France e i vettori Usa, cerca nuovamente la sponda italiana per affermare la supremazia in Europa.

 

Del resto non è un mistero che, dopo la batosta legata alla pandemia, per crescere Lufthansa ha bisogno di un altro hub al di fuori dei confini di casa e ha da tempo individuato in Fiumicino lo scalo ideale. Non è chiaro se il vertice con Lazzerini abbia già individuato una sorta di corsia preferenziale per Lufthansa, di certo la mossa dimostra un grande interesse per la compagnia e il mercato italiano.

 

lufthansa

Sopratutto rimescola ancora le carte nella complessa battaglia per spartirsi rotte e passeggeri quando, si spera a breve, l'emergenza coronavirus sarà definitivamente alle spalle. Il ceo di Lufthansa ha illustrato tutti i vantaggi del passaggio a StarAlliance, scendendo nel dettaglio.

 

LUFTHANSA

Fondata nel 1997 come prima vera alleanza globale di compagnie aeree, offre una rete di collegamenti in tutto il mondo, un programma di fidelizzazione e un servizio ad hoc per i passeggeri internazionali. Prima del covid 19, il network di StarAlliance serviva più di 1.250 aeroporti in 195 paesi con oltre 19.000 voli al giorno.

 

La strategia di Spohr mira, nonostante l'anno nero vissuto dalla compagnia teutonica (il totale dei ricavi nel secondo trimestre è stato pari a 1,9 miliardi di euro rispetto ai 9,6 miliardi dell'anno prima), ad avviare partnership a tutto campo per spiazzare i concorrenti. Ma Lazzerini, insieme al presidente Francesco Caio, non sta solo sondando sul fronte delle future alleanze.

 

CARSTEN SPOHR - CEO LUFTHANSA

Al centro del piano di rilancio c'è soprattutto la composizione della nuova flotta che dovrà essere green e meno costosa dell'attuale. Si punta ad avere solo due modelli nei cieli. Gli europei Airbus A320 per i voli brevi e medi e gli americani Boeing 787 Dreamliner per i collegamenti intercontinentali. Nuovi aerei che, vista la crisi nera che coinvolge il settore, possono essere acquistati a prezzi di saldo, con sconti di almeno il 40-50%.

 

LA FLOTTA 

Nel business plan la flotta targata Lazzerini-Caio dovrebbe portare benefici operativi per circa 120 milioni l'anno, altri 215 milioni di risparmi dovrebbero poi arrivare dal minor consumo di carburante garantito dai velivoli di nuova generazione. Riducendo i modelli a due - gli A320 e i B787 - si ottimizzano anche i costi operativi e di manutenzione.

FABIO LAZZERINI

 

Per i collegamenti corti e medi verranno usati gli Airbus visto che i tempi di transizione verso i Boeing 737 sarebbero troppo lunghi. Per ogni A320 la nuova Alitalia potrebbe sborsare circa 39,3 milioni di euro (contro un prezzo di listino di 91 milioni), se invece optasse per la versione «neo» degli A320 - più moderni ed efficienti - allora il costo salirebbe a 44,5 milioni. Il nuovo vertice aziendale vuole approfittare della particolare congiuntura per poi potersi trovare pronto alla ripartenza.

Carsten Spohr (ad Lufthansa) con Joerg Eberhart (Air Dolomiti)Lufthansa scioperoangela merkel con aereo lufthansa in mano

 

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...