pietro salini

“C’È UN FABBISOGNO DI PERSONALE DI CIRCA 100MILA UNITÀ” - L’ALLARME DELL’AD DI “WEBUILD”, PIETRO SALINI: “L’ITALIA STA VIVENDO UN MOMENTO UNICO, MA LA VERA SFIDA È REALIZZARE LE OPERE NEI TEMPI PROGRAMMATI. I FONDI DEL PNRR SIANO L’OCCASIONE PER SPINGERE SULLA FORMAZIONE DI FIGURE SPECIALIZZATE CHE MANCANO NEL NOSTRO SETTORE” - INGEGNERI, SALDATORI, OPERAI TUTTI I TECNICI CHE MANCANO

Infrastrutture sostenibili- un bene comune - l'evento di intesa sanpaolo

1 - INFRASTRUTTURE BUCO DI 100MILA ADDETTI UNA MINA PER IL PNRR

Jacopo Orsini per "il Messaggero"

 

Dotare l'Italia di un patrimonio infrastrutturale moderno e sostenibile sfruttando al meglio l'occasione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). E in questo modo contribuire a rimettere in moto il Paese e a renderlo più competitivo e attrattivo per gli investimenti.

 

pietro salini

Il Recovery plan messo a punto dal governo di Mario Draghi si concentra ampiamente sul rilancio degli investimenti pubblici e sulla necessità di riequilibrare i divari territoriali del Paese, soprattutto fra Nord e Sud. Per confrontarsi sulle riforme più urgenti per favorire la crescita e su come agevolare la cooperazione tra pubblico e privato, ieri a Roma Intesa Sanpaolo ha messo intorno a un tavolo istituzioni, enti pubblici, imprese e mondo della finanza. «Infrastrutture sostenibili: un bene comune», il titolo dell'incontro.

Infrastrutture sostenibili- un bene comune - l'evento di intesa sanpaolo

 

LA FORMAZIONE

«L'Italia sta vivendo un momento unico, con il Pnrr e i piani di ripresa collegati. Ma la vera sfida è realizzare le opere nei tempi programmati», ha sottolineato Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, gruppo specializzato nel campo delle grandi infrastrutture.

 

«I fondi del Pnrr siano anche occasione per spingere sulla formazione di figure professionali specializzate che mancano nel nostro settore», ha poi osservato Salini, aggiungendo che per la realizzazione delle opere incluse nel Recovery plan italiano «si stima un fabbisogno di personale di circa 100 mila unità. Di queste, 26 mila sono figure specializzate difficili da reperire sul mercato in questa fase di rilancio».

Luigi Ferraris

 

Nel settore delle costruzioni poi, sempre secondo Salini, c'è da superare un altro ostacolo: la «paura della firma». «Il primo problema che abbiamo in questo paese è che c'è questa paura della firma: nel nostro settore non ci sono funzionari pubblici che si assumano questa responsabilità», ha sostenuto il numero uno di Webuild.

 

Sulla difficoltà di trovare figure specializzate si è soffermato anche l'amministratore delegato delle Fs, Luigi Ferraris. «Il tema dei tecnici e degli ingegneri è molto importante», ha detto il manager.

 

Infrastrutture sostenibili- un bene comune - l'evento di intesa sanpaolo

«Adesso dobbiamo lavorare sulla capitalizzazione delle competenze», ha continuato il capo delle Ferrovie, che dovrà gestire una grossa fetta degli investimenti del Pnrr (quasi 25 sono i miliardi del piano destinati alle infrastrutture ferroviarie). «Prevediamo che nei prossimi 10 anni dovremmo lavorare come Fs su ritmi di investimento di 10-12 miliardi l'anno.

 

È un grosso salto, dentro questi investimenti non ci sono solo le opere ma treni, tecnologia, manutenzione; è una grande sfida che anche in casa nostra presuppone una accelerazione e lo sviluppo delle competenze», ha affermato Ferraris. Il numero uno delle Poste, Matteo Del Fante, si è concentrato invece sul tema della produttività.

opere pubbliche 2

 

«È vero che abbiamo un gap di 36 punti negli investimenti, ma abbiamo un gap ancora più grande di produttività», ha notato. Renato Ravanelli, amministratore delegato di F2i, gestore di fondi infrastrutturali con attività per 6 miliardi, ha insistito invece sulla dimensione degli operatori. «Il paese ha bisogno di infrastrutture efficienti, il sistema è ancora fragile perché dal lato dell'offerta i gestori di infrastrutture sono frammentati - ha rilevato -. È importante avere una dimensione di scala per avere infrastrutture sicure, efficienti e moderne».

 

LE DISUGUAGLIANZE

renato ravanelli 1

«Non possiamo più parlare solo di infrastrutture: o sono sostenibili o non sono», ha avvertito il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, spiegando che transizione ecologica, sviluppo economico e riduzione delle disuguaglianze vanno di pari passo.

 

Un terreno su cui si giocherà la riuscita della sfida del Pnrr sarà anche il Mezzogiorno, cui viene destinato il 40% delle risorse. La ministra per il Sud Mara Carfagna ha messo in evidenza che il piano rappresenta un «cambio di paradigma». «Stiamo costruendo le condizioni per fare del Mezzogiorno nei prossimi 5-10 anni un habitat naturale favorevole all'attività di impresa». Un'area che potrà finalmente contare su «una rete logistica efficiente e moderna e uno Stato alleato».

 

«Solo attraverso un patrimonio infrastrutturale moderno, sicuro e connesso potremo ambire al progresso sociale e alla crescita sostenibile e duratura di tutto il Paese, e in particolare al rilancio del Mezzogiorno», sono state le parole di Gaetano Miccichè, chairman della divisione Imi Cib di Intesa Sanpaolo.

pietro salini

 

«L'Italia sta mostrando incoraggianti segnali di ripresa - ha proseguito Mauro Micillo, chief della divisione Imi Cib di Intesa Sanpaolo - e il rinnovato interesse per investimenti nel nostro Paese da parte dei principali operatori industriali e finanziari internazionali testimonia le enormi potenzialità che il nostro ricchissimo tessuto imprenditoriale può esprimere».

 

Luigi Ferraris

2 - INGEGNERI, SALDATORI, OPERAI TUTTI I TECNICI CHE MANCANO

Francesco Bisozzi per "il Messaggero"

 

Come avere una Ferrari, ma con il serbatoio vuoto. Risultano scoperti oltre centomila posti nel settore delle grandi infrastrutture, cruciale in ottica Pnrr. La lista delle figure professionali di cui sono sprovviste le imprese edili è lunga: si va dagli ingegneri ambientali, strategici nell'ambito degli interventi per la sostenibilità che verranno calati a terra con le risorse europee, ai responsabili dei cantieri, senza i quali non potranno vedere la luce nuove infrastrutture.

 

I BUCHI

A tirare le somme è il gruppo Webuild, la ex Salini Impregilo, colosso del comparto: da indagini condotte dalla multinazionale guidata da Pietro Salini emerge che servono 3mila figure di staff specializzato, 23mila operai specializzati e più di 70mila operai generici per accelerare le costruzioni e permettere la realizzazione delle opere previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

 

opere pubbliche 7

Più nel dettaglio, mancano all'appello ingegneri, project manager, contabili, esperti in gestione delle risorse umane, responsabili della gestione di cantieri, autotrasportatori, operatori addetti alle Tbm (le tunnel boring machine o talpe meccaniche). E poi: minatori, carpentieri, saldatori, addetti agli impianti elettrici e meccanici.

 

Pesano i tanti anni di fermo dei lavori nel settore delle costruzioni. Ora per sopperire alla grave carenza di figure qualificate le aziende del settore chiedono di mettere a punto appositi percorsi di formazione.

 

ingegneri industriali

Il gruppo Webuild, con 27 cantieri operativi in Italia, propone per esempio di puntare su formazione, reskilling e upskilling di giovani disoccupati e inoccupati. Non solo. Sarà necessario mettere in pista anche percorsi di formazione dedicati al settore delle costruzioni negli istituti professionali e nelle università, anche attraverso specifiche partnership con le imprese.

 

Poi andranno utilizzate nuove leve per attrarre la manodopera specializzata dall'estero o quella presente sul territorio nazionale ma che attualmente è impiegata in altri settori. Per quanto riguarda i soli operai specializzati, le imprese cercano oggi esperti di scavi, di impianti elettrici e meccanici e delle attività di cantiere. Mancano minatori, escavatoristi, jumbisti, lancisti, palisti, pompisti.

 

LA CLASSIFICA

enrico giovannini cernobbio

E ancora: canneggiatori, carpentieri, saldatori, operatori di mezzi di cantiere. Infine non si trovano capisquadra piazzali, operatori di nastro, addetti ai cunicoli. Preoccupato anche Gabriele Buia, presidente dell'Ance, l'associazione nazionale dei costruttori edili. «Grazie alle opportunità offerte dal Pnrr, dal Superbonus e da una ripresa del mercato immobiliare si potrebbe tornare ai livelli occupazionali registrati prima della crisi.

 

Oggi però per realizzare il Pnrr e soddisfare le richieste provenienti dal privato mancano nel complesso, secondo i nostri calcoli, circa 265mila lavoratori, tra ingegneri, project manager, responsabili della gestione di cantieri, autotrasportatori e operai», spiega il presidente dell'Ance.

enrico giovannini

 

Che aggiunge: «Per gli operai specializzati nelle costruzioni la difficoltà di reperimento raggiunge quasi il 60 per cento. Bisogna puntare su un pacchetto di misure per favorire le assunzioni e la formazione dei giovani». Insomma, la carenza di manodopera, sommata alle difficoltà che derivano dal maggiore costo delle materie prime, rischiano di trasformare una grande opportunità di crescita in un'occasione mancata.

 

Per soddisfare il fabbisogno occupazionale del settore edile si punta anche sul maggiore coinvolgimento dei centri per l'impiego: programmi nazionali di reskilling dedicati al settore delle costruzioni e al reintegro nel mondo del lavoro delle risorse disoccupate consentirebbero di smaltire per esempio lo stock di percettori di prestazioni di sostegno al reddito considerati attivabili.

 

opere pubbliche 3

Ma vanno calati a terra anche specifici finanziamenti per imprese, istituti professionali e università per l'erogazione di formazione specifica. Infine le aziende premono per una semplificazione burocratica che faciliti l'ingresso di lavoratori specializzati provenienti dai paesi extra-Ue.

pietro salini a restartopere pubbliche 4opere pubbliche 5opere pubbliche 1

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…