euro dollaro

L’EUROPA È L’UNICA SCONFITTA DELLA GUERRA – L’EURO DEBOLE È IL SINTOMO DELLA MALATTIA DI CUI SOFFRE IL CONTINENTE: RISCHIAMO DI ENTRARE IN RECESSIONE PRIMA DEGLI STATI UNITI A CAUSA DEL CARO ENERGIA. IL TUTTO MENTRE A PECHINO FESTEGGIANO IL SURPLUS COMMERCIALE DA RECORD: 97,4 MILIARDI…

Camilla Conti per “La Verità”

 

euro dollaro

Segnatevi questo numero: 0,9998. È il livello toccato ieri dall'euro che è sceso brevemente sotto quota un dollaro. Non succedeva da vent' anni, ovvero dal 2002, mentre il picco è stato nel 2008, quando un euro valeva 1,6 dollari (all'inizio di quest' anno ne valeva comunque 1,15).

 

In chiusura, ieri, la moneta unica ha poi recuperato ma resta debole anche per la pressione del dato di maggio dell'inflazione americana al 9,1% che ha messo a segno il più grande aumento su 12 mesi dal novembre 1981. Questo lascia intravedere una Federal reserve aggressiva e pronta ad alzare i tassi di un ulteriore 0,75% alla prossima riunione.

 

xi jinping

Cresce dunque la divergenza con la Bce, che questo mese dovrebbe aumentare il tasso di riferimento di 25 punti base per la prima volta ma si muove più timidamente della controparte statunitense.

 

L'Europa potrebbe entrare in recessione prima degli Stati Uniti a causa dell'aumento dei costi dell'energia, che pesa sulla crescita e sui margini delle imprese e questo rende il dollaro più attraente confermandone lo status di «bene rifugio». Il rafforzamento del biglietto verde non è infatti solo nei confronti dell'euro: lo Us dollar index, un indice del valore del dollaro statunitense in relazione a un paniere di valute straniere, è ai massimi degli ultimi vent' anni.

joe biden in israele

 

Francoforte «sta monitorando l'andamento dell'euro nella consapevolezza che la debolezza della moneta unica può ulteriormente alimentare l'inflazione, già a livelli record», ha detto ieri Francois Villeroy, membro del consiglio della Banca centrale intervistato da una radio francese. «L'euro debole è una buona notizia per le esportazioni - ha sottolineato - ma sfortunatamente aumenta anche un po' l'inflazione». Peccato che causa della strozzatura lungo le supply chain l'euro debole non apporterà un grande beneficio.

 

euro dollaro

Anzi. L'apprezzamento del biglietto verde accresce il costo delle materie prime quotate in dollari. Questo a sua volta si ripercuote negativamente sui mercati - come il nostro - che fanno affidamento sulle esportazioni di commodity e hanno bisogno di finanziamenti in dollari.

 

Non solo. Mentre l'euro «importa» inflazione e le nostre aziende faticano ad esportare perché non troviamo materie prime, la Cina fa il record del surplus commerciale. Le esportazioni cinesi sono aumentate a sorpresa a giugno quando le restrizioni sanitarie sono state revocate, mentre le importazioni hanno subito un forte rallentamento a causa dell'incertezza economica.

 

CHRISTINE LAGARDE

Secondo i dati ufficiali di China customs, il mese scorso le vendite all'estero del Dragone sono aumentate del 17,9% su base annua, mentre le attese erano per un rallentamento al 12,8%, dopo il rialzo del 16,9% a maggio. La minaccia di recessione negli Stati Uniti e in Europa, unita al rischio di una nuova ondata di diffusione del Covid, sta indebolendo anche la domanda di prodotti cinesi.

 

Per quanto riguarda le importazioni dalla Cina, a giugno hanno subito un forte rallentamento (+1% anno su anno), dopo essere aumentate del 4,1% il mese precedente. Gli analisti si aspettavano una frenata più moderata al 4 per cento. Le incertezze legate al coronavirus, che penalizzano l'attività e pesano sul reddito delle famiglie, stanno raffreddando i consumi e condizionando gli acquisti cinesi di prodotti esteri.

 

euro dollaro

Resta il fatto che a giugno, il surplus commerciale della Cina è aumentato notevolmente a 97,4 miliardi di dollari (97 miliardi di euro). A maggio si attestava a 78,7 miliardi di dollari, l'anno scorso a giugno erano 70 e nel 2020 «solo» 59. Il trend, insomma è chiaro. Così come è chiaro che l'euro è stato forte finché vantava un surplus forte nella bilancia dei pagamenti.

 

inflazione usa giugno 2022

Ora col caro energia sono stati compromessi i fondamentali della moneta unica. Il tutto mentre anche gli Usa hanno avviato il cosiddetto reshoring con politiche aggressive sia sul fronte delle materie prime sia su quella della produzione interna.

 

Tanto che a maggio (ancora non è stato comunicato il dato di giugno) la bilancia commerciale americana ha mostrato un disavanzo di 85,5 miliardi di dollari, in calo di 1,1 miliardi di dollari rispetto al passivo di 86,7 miliardi di dollari di aprile ma a febbraio di quest' anno era a quota 105.

 

Ecco gli effetti di una guerra che sta cambiando il volto della globalizzazione perché ormai non si combatte solo con i cannoni ma anche con i tassi e con le valute. In mezzo, ci siamo noi.

EURO DOLLARO 1

 

Se non bastasse, la Commissione Ue si appresta a rivedere ancora una volta al ribasso le stime sul Pil dell'Eurozona per il 2022 e il 2023. Nelle previsioni economiche che saranno presentate questa mattina la crescita dovrebbe subire una limatura di qualche decimale rispetto al 2,7% stimato a maggio. Per l'Italia il Pil scenderà dal 2,4% previsto a maggio, restando tuttavia sopra il 2 per cento. Cupe le prospettive per il 2023: nell'area euro la crescita dovrebbe subire un taglio di circa un punto percentuale dal 2,3% di maggio.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO