BINARI ROVENTI - NTV VS TRENITALIA: L’ITALIA INTRONATA SPERIMENTA UN PO’ DI COMPETIZIONE SUI TRENI: I PREZZI SCENDONO E LA QUALITA’ SALE - LA PARTITA CHE CONTA E’ SULLA ROMA-MILANO - IN UN ANNO IL PREZZO DI UN BIGLIETTO MEDIO DI TRENITALIA E’ PASSATO DA 91 A 63 EURO (NTV E’ A QUOTA 55) - I TRENI COME GLI AEREI: PRIMA PRENOTI IL BIGLIETTO E MENO PAGHI - MA COME E’ TRENDY IL VAGONE! 6 MILIONI DI PASSEGGERI IN PIU’ NEL 2012…

Paola Pilati per L'Espresso

‘'Abbiamo fatto scendere la tariffe del 30 per cento». Giuseppe Sciarrone, ex manager delle Ferrovie dello Stato e oggi alla guida del suo concorrente, la Ntv di Montezemolo e soci, non ha dubbi. La via italiana alla competizione sui binari non è solo diventata un modello a livello europeo, tanto da attirare l'invidia persino dei francesi, soci di Ntv, ma che in casa loro subiscono il modello monocratico delle Sncf, la compagnia nazionale dei treni: no, da noi in cinque mesi la competizione ha fatto molto di più.

Ha rivoluzionato tutta la strategia commerciale del servizio ferroviario. Riscrivendola dalle basi, dalle regole, dai fondamentali. Con un effetto di sfida sui prezzi che il passeggero è già in grado di toccare con mano, e di misurare con il portafoglio: rispetto a un anno fa, dice Sciarrone, il calo medio del biglietto è del 30 per cento. E poiché un anno fa Ntv non era ancora partita, questo vuol dire che Trenitalia è stata costretta a tagliare, per ribattere agli affondi del nuovo arrivato colpo su colpo.

Che la disfida potesse includere anche quelli sotto la cintura, forse era prevedibile. Prima i veleni sul fatto che i test dei treni dei nuovi entranti sulla rete (gestita da Rfi, partecipata di Fs) fossero ritardati ad arte. Poi la crisi di nervi per la barriera che nella stazione romana di Ostiense, base di Ntv, impediva il passaggio dalla sala d'aspetto ai binari, finita con un manifesto di protesta sulla stampa. Per non parlare dello spaesamento del viaggiatore che si inoltra nella stazione di Tiburtina, altra base romana di Ntv, come in una cattedrale vuota, senza un giornalaio o un bar: e anch'essa è gestita da una società Fs, Grandi Stazioni.

E si poteva anche immaginare che la temperatura polemica si impennasse, tra due tipi assertivi e fumantini come Mauro Moretti, capo del gruppo pubblico, e Luca Cordero di Montezemolo, presidente e azionista di quello privato. Infatti le frecciate non si sono fatte attendere. Come la polemica su chi ha il treno più veloce: «Tra Roma e Milano possiamo tagliare il traguardo in due ore e 20 minuti, anche due ore e 15 non stop», si è vantato a metà settembre a Berlino Sciarrone, nel bel mezzo della più importante vetrina internazionale del settore;

«Non è vero», si è rannuvolato Moretti, che poco più in là presentava il suo nuovo treno Frecciarossa 1000 che promette proprio in due ore e 20 il collegamento tra Roma Termini e Milano Centrale, e che vuole bruciare Italo con un'ora 59 tra Tiburtina e Milano Rogoredo. Insomma, ogni occasione è stata buona per reciproche azioni di disturbo.
Quel che viceversa non si arrivava a prevedere era un effetto così vistoso e rapido sui prezzi.

A settembre del 2011 la tariffa più bassa delle Ferrovie per andare da Roma a Milano era di 51 euro. Oggi è scesa a 49 euro, ma affiancata da un ventaglio di prezzi super economici, da 39 fino a 9 euro (questi ultimi in verità rari, ma ci sono davvero), che fino all'arrivo della concorrenza nessuno si sognava. «Mettiamo in promozione un milione di posti al mese», dichiara Gianfranco Battisti, direttore della divisione passeggeri e alta velocità di Trenitalia.

Vuol dire che più o meno la metà dei biglietti totali sono scontati. Con tre aggiornamenti successivi (a settembre dell'anno scorso, a febbraio di quest'anno e poi a giugno) la società di Moretti si è mossa di fatto per prendere in contropiede e poi sfidare l'offerta lanciata da Italo, che sul Roma-Milano vende le sue poltrone dai 55 euro (se si è fortunati a questo prezzo si può viaggiare anche in Prima) ai 35. Complessivamente, abbiamo stimato che da un prezzo medio di 91 euro praticato un anno fa su quel tragitto da Trenitalia, oggi la compagnia di Moretti è scesa a 63 euro medi (vedi tabella a pagina 146), lo stesso livello medio delle offerte tariffarie di Italo.

Naturalmente nel quartier generale di piazza della Crocerossa giurano che le loro strategie non dipendono da Ntv: «Avremmo fatto lo stesso da soli, per stimolare la domanda in tempo di crisi», è il mantra degli uomini di Moretti. Ma si fa fatica a pensare che cambiamenti tanto radicali siano davvero "business as usual". Prendiamo l'allestimento dei treni: che senso avrebbe paragonare i centimetri di profondità del sedile (55 per entrambi), lo spazio per le gambe (106 per Fs, 83 per Italo), il numero di uscite (4 per i Frecciarossa, due per Italo) come puntualmente si fa se non ci fosse uno stretto monitoraggio delle mosse del concorrente?

Italo ha i sedili a correre, come un pullman? Frecciarossa vanta invece i suoi posti nei salottini "vis à vis". Uno lancia l'area relax? L'altro risponde con quella del silenzio. Ed è un tripudio di pelle rosso fiamma nelle carrozze business di entrambi i treni, un lusso che ricorda l'aeronautica dei tempi d'oro, inimmaginabile solo un anno fa sui binari.
Ma la vera grande novità introdotta quest'anno dai due concorrenti si chiama algoritmo. E cioè la formula matematica - ognuno ha la sua secondo la sua strategia commerciale - attraverso la quale si può attribuire a ogni treno, anzi a ogni posto, il suo prezzo in relazione alla legge della domanda e dell'offerta.

Scordatevi le tariffe: non esistono più, e hanno mandato al macero i libroni con cui i vecchi ferrovieri ricavavano, in base ai chilometri, il prezzo. Come non ci sono più le "classi": ci sono, invece, i livelli di servizio, dal "no frills" all'executive. Ma ciò che i viaggiatori trovano quando devono acquistare è un sistema in continuo movimento, proprio come quello utilizzato dalle compagnie aeree, in cui si può cercare l'affare e strappare con un po' di fortuna il biglietto più conveniente.

Quasi una lotteria. Basta avere presenti poche ma basilari leggi commerciali: viene premiato chi compra in anticipo, e mano a mano che il treno si riempie, il prezzo sale. Quello che oggi trovo a 50, domani può costarne 80. A cosa serve tutto questo? Non solo a far felice il cliente, che cerca l'affare (stanno infatti aumentando le prenotazioni rispetto agli acquisti last minute).

Serve anche per massimizzare l'incasso e far quadrare i conti. Un treno dell'alta velocità, infatti, trova il break even, il punto di equilibrio tra costi e ricavi, se è pieno almeno a metà. Il nuovo Frecciarossa ha 573 posti, Italo solo 454, insieme a una struttura di costi più vantaggiosa (il suo costo del lavoro è del 40 per cento più leggero, dall'inizio del prossimo anno il nuovo contratto firmato a Trenitalia permetterà di ridurre la distanza).

Stimolare la domanda oltre la metà dei posti, quindi, diventa una battaglia quotidiana per arrivare all'utile. L'algoritmo consente proprio di tarare l'offerta commerciale da una settimana all'altra, mentre prima c'era bisogno almeno di un mese per "reagire" agli umori del mercato.

«Man mano che il data base si arricchisce con le abitudini dei nostri viaggiatori», dice Giuseppe Bonollo, direttore marketing di Ntv, «possiamo immaginare nuove offerte». Un esempio? L'uso del passaparola informatico per generare cassa. Visto che il sabato e la domenica le vendite languivano, quelli di Ntv hanno lanciato "la notte bianca" sul proprio social network (200 mila iscritti): con un codice riservato si poteva acquistare con uno sconto del 20 per cento un biglietto utilizzabile da due a otto giorni dopo. Ed è stato un successo.

Alla fine i concorrenti si metteranno d'accordo, prevedono i pessimisti. Nell'attesa di verificare la profezia, il treno non è mai stato così trendy: in cinque mesi d'attività Ntv ha conquistato un milione di passeggeri, con una proiezione quindi di 2 milioni di viaggiatori l'anno, e senza togliere niente a Trenitalia, che anzi è a sua volta aumentata: rispetto ai 21 milioni di passeggeri del 2011, chiuderà l'anno con 25 milioni. In totale, rispetto a quando c'era un solo operatore, la ferrovie hanno allargato il loro bacino di 6 milioni di persone. Ed è già un successo.

 

 

italo frecciarossa MAURO MORETTI ALLA PRESENTAZIONE DEL FRECCIAROSSA AL MEETING DI RIMINI DELLA VALLE E MONTEZEMOLO ALCUNI DEI SOCI DEL GRUPPO NTV - TRA I QUALI DELLA VALLE, PASSERA, MONTEZEMOLOITALO NTVITALO IL TRENO DI NTV Freccia RossaFreccia Rossaberlusconi MORETTI freccia rossa

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!