L’OTTIMISMO SULLA SECONDA TRANCHE DI AIUTI ALLA GRECIA SPINGE LE BORSE EUROPEE: MILANO +0,73%, BENE ANCHE FIAT, FINMECCANICA E I TITOLI BANCARI (BANCO POPOLARE +2,5%), - SPREAD IN CALO A 360 PUNTI - L’EURO SI RAFFORZA CONTRO DOLLARO E YEN - LA CINA APRE I RUBINETTI DEL CREDITO AL FONDO MONETARIO INTERNAZIONE - SLITTA ANCORA IL SALVATAGGIO DI SEAT - LA FIDUCIA DI PISAPIA NELLE AGENZIE DI RATING …

1 - BORSE EUROPEE IN RIALZO...
Vito Lops per "Sole24Ore.com"

Le prospettive di un positivo esito dell'Eurogruppo sulla Grecia e l'apertura della Banca centrale cinese a politiche di stimolo monetario (attraverso il taglio delle riserve bancarie) spingono i listini del Vecchio Continente (segui l'andamento nel box a destra). A Piazza Affari sprint di Banco Popolare e Banca Pop Mi . Debole Luxottica Group.

Oggi intanto il premier Mario Montiincontra a Milano la comunità finanziaria. Nel pomeriggio a Bruxelles i ministri finanziari dell'Eurozona decideranno sul via libera al secondo salvataggio della Grecia. Salvataggio che secondo il Financial Times è salito a 136 miliardi, rispetto ai 130 inizialmente indicati. Secondo indiscrezioni gli ulteriori 6 miliardi di euro potrebbero arrivare dalla rinuncia delle banche centrali alle plusvalenze generatesi dal trading sui bond della Grecia.

Una spinta all'approvazione del secondo piano di aiuti finanziari alla Grecia è arrivata anche dagli Stati Uniti. In una nota il segretario al Tesoro UsaTimothy Geithner ha espresso il suo sostegno al piano e ha invitato l'Fmi a supportarlo. Cina e Giappone, d'altra parte, hanno espresso il loro impegno comune a rispondere congiuntamente a qualsiasi richiesta di finanziamento da parte del Fmi, che sta cercando di aumentare di oltre il doppio le sue risorse attuali nell'intento di aiutare gli Stati ad affrontare la crisi della zona euro

Acquisti sull'euro
L'ottimisimo sulla Grecia alimenta anche gli acquisti su euro e monete ad alto rendimento sulle piazze asiatiche, mentre il dollaro è salito ai massimi da sei mesi sullo yen. Dopo aver toccato 1,3238 dollari, il massimo da una settimana nei confronti della valuta americana, intorno alle 7,50 l'euro avanza dello 0,22% sul dollaro a 1,3211da 1,3182 della precedente chiusura. La divisa europea è in rialzo anche su yen a 105,06 da 104,92 dell'ultima chiusura.

Spread
Sul versante obbligazionario lo spread BTp-Bund è in leggero ribasso a quota 362 punti, in lieve flessione rispetto alla chiusura precedente a quota 365.

Focus Tokyo
Il listino nipponico ha inoltre beneficiato dell'indebolimento dello yen rispetto alle principali valute. Così l'indice Nikkei 225 è salito dell'1,08% a 9.485,09 punti, tra scambi intensi. Sono andate bene le azioni del settore auto e di quello tecnologico.

Giappone: record deficit commerciale
Intanto la bilancia commerciale del Giappone ha registrato un deficit record a gennaio, risentendo della fiammata delle importazioni di energia e di un calo delle esportazioni soprattutto di prodotti elettronici. Secondo i dati diffusi dal ministero delle Finanze, il saldo della bilancia commerciale é stato negativo per 1.475 miliardi di yen (14,75 miliardi di euro). A gennaio le importazioni sono salite del 9,8% su base annua a 5.985 miliardi di yen, mentre le esportazioni sono diminuite del 9,3% a 4.510 miliardi di yen.

2 - BORSA: AVVIO IN RIALZO IN ATTESA DECISIONE SULLA GRECIA, +0,7% MILANO...
Radiocor - Avvio in rialzo per le Borse europee in vista della cruciale riunione Eurogruppo sulla Grecia. Milano segna un progresso dello 0,73%. Vanno bene le azioni delle banche, con Banco Popolare che guida i rialzi (+2,5%). Sono ben impostate le Fiat Industrial (+1,1%) e le Finmeccanica (+1,14%). Fuori dal paniere principale, sono in evidenza le Seat (+8%), negli ultimi giorni utili per decidere il futuro della societa', sulla quale pende la spada di Damocle della Marzano.

Perdono oltre il 4% le SS Lazio dopo la clamorosa sconfitta a Palermo. Sul fronte dei cambi l'euro si attesta a 1,3187 dollari (1,3155 dollari venerdi') e a 104,68 yen (104,359), mentre il dollaro-yen e' pari a 79,36. Il petrolio (wti) all'alba era in netto rialzo sui circuiti asiatici: era scambiato 121,1 dollari al barile, in progresso di 1,52 dollari sul valore di venerdi'.

3 - BORSA TOKYO: +1% NIKKEI SUL FINALE SOSTENUTO DA YEN DEBOLE...
Radiocor - Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo, sostenuta dalla notizia che la Cina ha deciso di alleggerire le restrizioni al credito. Il listino nipponico ha inoltre beneficiato dell'indebolimento dello yen rispetto alle principali valute. Cosi' l'indice Nikkei 225 e' salito dell'1,08% a 9.485,09 punti, tra scambi intensi. Sono andate bene le azioni del settore auto e di quello tecnologico.

4 -IL SALVATAGGIO DI SEAT SLITTA ANCORA...
S.Fi. per il "Sole 24 Ore" - Tutti sono ormai fiduciosi che il salvataggio di Seat sia cosa fatta. Ma per la fatidica e attesa fumata bianca, dopo mesi di trattative e braccio di ferro sul debito monstre della società delle Pagine Gialle, occorrerà ancora qualche giorno. Ci sarà infatti un ulteriore breve slittamento.

Alcuni creditori, chiamati a dare l'ok all'accordo di ristrutturazione del debito da 2,7 miliardi di euro, secondo quanto riferito ieri dall'agenzia Radiocor-Il Sole 24 Ore, hanno chiesto alla società un breve differimento delle scadenze fissate in modo da poter procedere formalmente all'approvazione. Per valutare l'ipotesi, è stato convocato nel pomeriggio di lunedì un cda di Seat. Dovrebbe essere, si spera, l'ultimo rinvio. Che l'umore sia cambiato, però, lo dimostra soprattutto il mercato secondario dove il debito di Seat quotato (bond Lighthouse, senior bond e debito bancario) ha recuperato posizioni.

5 - LE BANCHE NON VESTONO MISS SIXTY...
C.Fe. per il "Sole 24 Ore" - Una situazione complessa. È quella di Sixty, azienda dell'abbigliamento nota per i marchi Miss Sixty, Energie e Murphy&Nye colpita qualche mese fa dalla morte del fondatore, lo stilista Wichy Hassan. Il nodo è il debito, ostacolo che dopo mesi di trattative non riesce ad essere superato. Gli istituti sono esposti per 320 milioni ripartiti fra Banco Popolare (68 milioni), UniCredit (55,6 milioni), Bnp Paribas (33,8 milioni), Intesa Sanpaolo (30,1 milioni), Mps (21,5 milioni), Banca Marche (10,8 milioni), Banca Sella (14 milioni), Banca Agricola Commerciale (10,6 milioni) e con quote più piccole altre banche. Dopo la morte di Hassan, la società fa capo a Renato Rossi. Per ristrutturare il debito era stata ventilata anche una procedura tramite l'articolo 182 bis della legge fallimentare. Nel frattempo, l'azienda ha presentato il piano industriale 2012-2015 basato anche sulla partnership con il colosso cinese Trendy.

6 - LA FIDUCIA DI PISAPIA NELLE AGENZIE DI RATING...
Ch.C. per il "Sole 24 Ore" - Visto il bilancio in profondo rosso (anche se la transazioni sui derivati darà una mano) e la credibilità ai minimi storici delle agenzie di rating, c'era chi si aspettava dal Comune di Milano una decisione choc. Un po' come quella di Banca Ifis, che lo scorso dicembre ha interrotto, senza troppi giri di parole, il contratto con Fitch. Invece Palazzo Marino ha deciso di rinnovare la fiducia sia a Moody's, pagato circa 48mila euro per quest'anno, sia a Standard & Poor's, opzionata anche per il 2013 per complessivi 93mila euro. «L'accesso a forme alternative di finanziamento presuppone una maggiore visibilità degli enti locali per attrarre nuovi investimenti sul territorio», spiega il Comune e dunque «dotarsi di un merito di credito è un concreto ausilio». Insomma, a torto o a ragione, c'è ancora chi si fida delle sorelle del rating.

7 - COBRA PERDE LA «CODA» PER RISANARSI...
S.Fi. per il "Sole 24 Ore" - È da alcuni mesi che Cobra vola sull'ottovolante a Piazza Affari. Da novembre il titolo della Pmi che produce allarmi per auto era caduto per poi infiammarsi ai primi di gennaio, cadere di nuovo e infine involarsi in una corsa che l'ha portato in due settimane a balzare del 100%, da 0,3 a 0,6 euro. Dietro c'era molta speculazione, amplificata dalla scarsa liquidità del titolo per un'azienda finita in difficoltà.

Ieri Cobra è di nuovo salita a razzo (+23%), ma almeno stavolta dietro al maxi-rally c'è un buon motivo: il nuovo ad Mario Rossetti ha impresso una svolta. Cobra ha venduto al fondo blu la divisione sistemi elettronici, per un controvalore di 5 milioni di euro. Un incasso minimale ma che permette di liberarsi di un asset in perdita e, soprattutto, di deconsolidare 20 milioni di debiti, dimezzando l'esposizione. Cobra ha due business: Rossetti si sbarazza della parte di hardware per concentrarsi sui servizi. Insomma il cobra perde la coda per conservare la testa.

8 - MORNING NOTE...
Radiocor

- Milano: incontro con la comunita' finanziaria del presidente del Consiglio, Mario Monti, sull'agenda economica del Governo in programma per il 2012.

- Milano: incontro Comitato per la Corporate Governance per la presentazione del 'nuovo Codice di Autodisciplina'. Partecipano, tra gli altri, Gabriele Galateri di Genola, presidente Comitato per la Corporate Governance; Raffaele Jerusalmi, a.d. Borsa Italiana; Piergaetano Marchetti, esperto del Comitato per la Corporate Governance; Luigi Abete, presidente Assonime; Emma Marcegaglia, presidente Confindustria; Aldo Minucci, presidente Ania; Giuseppe Mussari, presidente Abi; Domenico Siniscalco, presidente Assogestioni; Massimo Tononi, presidente Borsa Italiana; Giuseppe Vegas, presidente Consob.

- Roma: il direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, interviene ad un convegno sull'economia italiana ed europea.

- Bruxelles: riunione Eurogruppo sulla Grecia.

FISCO: taglio tasse, Monti accelera. Il taglio della prima aliquota al 20% (dai giornali). Contanti senza limiti per i turisti. Per gli acquisti degli stranieri sara' obbligatoria la fotocopia del passaporto (Il Sole 24 Ore del lunedi', pagina 1-5)

LAVORO: la Cgil frena sull'intesa. Oggi nuovo vertice (dai giornali). 'I licenziamenti non sono la priorita'. Puntiamo sugli ammortizzatori', intervista a Matteo Colaninno (La Repubblica, pagina 6)

GRECIA: oggi riunione dell'Eurogruppo (dai giornali)

PETROLIO: L'Iran sospende le vendite a Francia e Gran Bretagna (dai giornali)

GERMANIA: Angela Merkel da' il via libera alla nomina di Joachim Gauk a nuovo presidente della Germania (dai giornali)

GIUSTIZIA: i tribunali tagliano 400mila cause. Tra un mese il via alla seconda fase della mediazione civile (Il Sole 24 Ore del lunedi', pagina 1,2,3)

VALENTINO: 'Ci vogliono tutti. Ma e' presto', parla l'amministratore delegato Stefano Sassi (CorrierEconomia, pagina 1-8)

FONDIARIA-SAI: una partita riaperta (all'estero). Gli interessi di Axa, Allianz e Munich. Dopo Palladio il Nordest vuole tornare a contare (CorrierEeconomia, pagina 1,2,3,4,5). L'ultima battaglia della Galassia del Nord (Repubblica Affari e Finanza, pagina 1,2,3)

CREDITO: 'Il governo smuova le banche, aziende stremate'. Intervista a Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio (Il Secolo XIX, pagina 7)

MPS: Venerabile ma vulnerabile (Financial Times, pagina 5)

AUTOMOTIVE: Lex column sul settore pneumatici, da Michelin a Pirelli (Financial Times, pagina 12)

 

GreciaCINAborsa TokyomontiTIMOTHY GEITHNERSpreadSeat Pagine GialleWICHY HASSANmiss sixtyGIULIANO PISAPIA

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…