LIGRESTOS ALL’ANGOLO - CON QUALCHE LUSTRO DI RITARDO, LA CONSOB SI È SVEGLIATA: UNIPOL NON DOVRÀ FARE L’OPA SU FONSAI E PREMAFIN, MA SOLO SE DAL CONTRATTO SPARIRÀ IL PARACADUTE CONGEGNATO DA MEDIOBANCA: LA MANLEVA SULLE FUTURE AZIONI GIUDIZIARIE CONTRO I LIGRESTI, LA FAMIGLIA CHE HA PORTATO NEL BARATRO IL GRUPPO - RESTA IN BALLO LA MILANO ASSICURAZIONI: SE SARÀ IMPOSTA L’OPA, LE COOP BOLOGNESI POTREBBERO SFILARSI - ISVAP E BANCHE CREDITRICI VOGLIONO L’ACCORDO COI BOLOGNESI, E LE CHANCE DI ARPE E MENEGUZZO SI RIDUCONO AL LUMICINO…

1- CONSOB E ISVAP ACCERCHIANO I LIGRESTI
Francesco Spini per "la Stampa"

Ligresti sotto assedio, praticamente all'angolo. Dopo le banche e le «minacce» di escussione del pegno, ecco le authority. La Consob, anzitutto, che ha concesso l'esenzione dall'Opa su Fonsai e pure su Premafin a patto che la famiglia rinunci ai benefici a lei più cari: la manleva e il recesso. E quindi - nel più classico degli accerchiamenti - s'è mossa pure l'Isvap.

Il «controllore» delle assicurazioni ha convocato a Roma i vertici di Fondiaria-Sai come pure quelli di Premafin. A loro l'istituto di vigilanza guidato da Giancarlo Giannini avrebbe rappresentato con durezza l'urgenza di stringere sull'unico salvataggio sul tavolo, il piano di Unipol. E alle due società avrebbe dato tempo fino a venerdì 25 per arrivare a un dunque e stilare una tabella di marcia definitiva per l'avvicinamento a Bologna, cominciando con l'approvazione definitiva dei concambi.

L'ad di Fonsai, Emanuele Erbetta, ha negato espresse minacce di commissariamento da parte dell'Isvap: «No, assolutamente», ha assicurato uscendo dalla riunione durata oltre tre ore. Il manager ha pure negato che i sindaci abbiano richiesto il ricorso al commissario, scenario peraltro evocato dal collegio nel recente passato. Anche Giulia Ligresti, presidente di Premafin, reduce da altre tre ore e mezza con l'authority, ha sdrammatizzato: «Siamo sereni, è stato un incontro costruttivo».

Il pressing dell'Isvap è giunto dopo che in campo c'era già la decisione della Commissione per le società e la Borsa. La quale ha deciso che sì, Unipol avrà l'esenzione dall'Opa obbligatoria su Fonsai e pure su Premafin. A patto però che i Ligresti si mettano l'anima in pace: non dovranno avere alcun premio. Perché Bologna eviti di dover lanciare un'offerta sulla holding «gli azionisti» di quest'ultima leggasi la famiglia di Paternò dovranno dire addio alla manleva, ossia a quegli impegni sottoscritti con Ugf «finalizzati a tenere indenni gli stessi dai rischi di responsabilità sociale assunti in conseguenza delle cariche ricoperte nel gruppo Premafin».

In più Consob «si riserva di ritenere non applicabile l'esenzione» qualora i Ligresti «esercitino il diritto di recesso in dipendenza della fusione di Premafin in Fonsai». L'autorità ha deciso poi che non c'è obbligo d'Opa su Fonsai. Nè dopo l'acquisto della maggioranza di Premafin post aumento da parte di Unipol né in seguito alla fusione a quattro, in quest'ultimo caso «a condizione» però che l'Isvap «la ritenga parte integrante del soddisfacimento delle richieste da essa formulate».

Caso a parte per Milano Assicurazioni. Ci vorrà l'Opa «a cascata» dopo l'aumento Premafin riservato a Unipol? L'authority guidata da Giuseppe Vegas ha sospeso il giudizio «in presenza di un quadro informativo incompleto». Vuole attendere che i concambi siano deliberati da tutte le società in campo, Unipol compresa. Solo dopo valuterà se Milano sia o meno asset prevalente di Fonsai, decidendo di conseguenza.

Reazioni, poche per ora. Unipol «formulerà le proprie valutazioni ed assumerà eventuali opportune deliberazioni» quando - probabilmente oggi - avrà in mano le motivazioni della decisione di Consob. Lo stesso farà la famiglia Ligresti, descritta da più parti divisa al proprio interno. Ma, a valle dell'ennesimo rinvio di ieri, quest'oggi si riunirà il cda di Premafin per cercare di mettere il sigillo sui concambi e inviare a Bologna la relativa proposta. Insieme dovranno mettere mano all'accordo originario, eliminando la manleva.

Di fronte all'incertezza sull'Opa sulla Milano e sulle modifiche del contratto, la speculazione si è scatenata: di lì il+30% delle Premafin e il +8% delle Fonsai e delle Milano in Borsa. Aumentano le chance di Sator e Palladio? Difficile, con le banche pronte a mettersi di traverso sul debito Premafin. Così a chi in serata chiedeva se fosse preoccupato sulla riuscita dell'operazione con Unipol, Salvatore Ligresti rispondeva così, con un sonoro «ma va'...».


2- FONSAI: VERSO RIAPERTURA TAVOLO NEGOZIALE PREMAFIN-UNIPOL

(ANSA) - Uno degli sbocchi naturali della decisione della Consob sarà la riapertura di un tavolo tra Premafin e Unipol per apportare le modifiche al contratto siglato a febbraio che concedeva ai Ligresti e ai loro amministratori la manleva. E' quanto si apprende da ambienti vicini alle società del gruppo Ligresti che precisano come al momento non ci siano stati contatti con i bolognesi. Il vero nodo, viene fatto notare, è comunque quello dell'opa sulla Milano che, qualora fosse stata imposta dalla Consob, avrebbe probabilmente fatto saltare l'operazione con Bologna.

Sul tema, invece, la Commissione ha preso tempo chiedendo ulteriori chiarimenti. In ogni caso domani il cda di Premafin dovrà deliberare sui concambi. Al momento si lavora per superare lo stallo generato dalle diverse valutazioni di Fonsai e delle holding sui pesi nel maxi-polo con Unipol.

 

 

ALBERTO NAGELSalvatore LigrestiEmanuele ErbettaGiulia Ligrestigiuseppe vegasMATTEO ARPE ROBERTO MENEGUZZO

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