giampiero maioli giuseppe castagna banco bpm

MAIOLI NON VUOLE ACQUISIRE ALTRE BANCHE, VUOLE AVERE IL POTERE DI NON FARLE COMPRARE (AGLI ALTRI) – IL “BANCHIERE DEI FRANCESI” IN ITALIA È MOLTO ATTIVO: AD APRILE CREDIT AGRICOLE HA COMPRATO IL 10% DI BANCO BPM, RENDENDO QUASI IMPOSSIBILE PER LE ALTRE BANCHE UN’EVENTUALE OPERAZIONE – I RUMORS SULLA MANOVRA A TENAGLIA, TRAMITE “AMUNDI”, SU “ANIMA HOLDING”? A PARIGI SMENTISCONO TUTTO: LA PRIORITÀ NON È FARE NUOVE ACQUISIZIONI, MA LA BANCASSICURAZIONE…

Francesco Manacorda per “la Repubblica – Affari & Finanza”

 

giampiero maioli credit agricole

Ma dove vuole arrivare Giampiero Maioli? La domanda - spesso interessata - se la stanno facendo in molti tra quelli che guardano al percorso del banchiere che da dieci anni è il responsabile del Crédit Agricole in Italia.

 

L'ultima occasione per porsi l'interrogativo è stata la settimana scorsa, quando il Banco Bpm - ossia la preda che tanti sognano per creare un terzo polo bancario - è schizzato in Borsa sull'onda di un evento all'apparenza laterale: Amundi Asset Management, ossia il gestore che appartiene all'Agricole, ha comunicato a Consob di avere il 5,1% di Anima Holding, il gruppo di risparmio gestito di cui primo azionista è proprio il Banco Bpm con il 20,6%.

 

giuseppe castagna

E visto che meno di due mesi fa lo stesso Agricole si era posizionato con un 9,2% nel capitale di Banco Bpm, la Borsa si è infiammata pensando a una manovra di accerchiamento sulla banca milanese e su uno dei suoi asset più pregiati.

 

Un'idea smentita, però, da Amundi, che sostiene come il superamento della quota sensibile del 5% in Anima sia solo il risultato cumulato degli acquisti di alcuni suoi fondi; lo stesso Maioli, ancor prima che fosse resa nota l'operazione su Anima, aveva spiegato pubblicamente che oggi l'Agricole guarda in Italia alla bancassicurazione e non al risparmio gestito e che la quota presa in Banco Bpm serve proprio a questo scopo, oltre che a «tutelare la partnership con Agos», ossia il gruppo di credito al consumo di cui i francesi hanno il 39% e la banca milanese il 61%.

AMUNDI

 

Niente manovra a tenaglia sul Banco Bpm nonostante i numerosi intrecci, sostiene dunque l'Agricole ufficialmente. Ma in ogni caso quel 10% comprato ad aprile, che di fatto rende più difficile anche eventuali operazioni di altre banche su Banco Bpm, si aggiunge a una lunga serie di operazioni effettuate in Italia dal gruppo francese.

 

giampiero maioli

Tanto per restare agli ultimi, intensi, anni sotto la gestione di Maioli, l'Agricole in Italia ha comprato tre Casse di risparmio romagnole, nel giugno scorso ha lanciato un'Opa totalitaria sul Creval, godendo anche di qualche vantaggio fiscale, a settembre ha fatto un'operazione simile con Friuladria.

 

Direttamente dalla casa madre, poi, era stata gestita nel 2016 l'operazione Pioneer, che portò sotto la bandiera di Amundi il risparmio gestito di proprietà di Unicredit. Una sorta di bulldozer della finanza, insomma, che procede - anche grazie alla potenza del gruppo che ha alle spalle - con operazioni di acquisizione e con conti delle attività italiane sempre in attivo.

 

ANIMA HOLDING

Una "forza tranquilla", si potrebbe dire riprendendo un celebre slogan elettorale di Francois Mitterand, dove però l'aggettivo sta diventando meno rilevante rispetto al sostantivo. Del resto, il Crédit Agricole considera l'Italia il suo "secondo mercato domestico", con una quota di mercato nazionale di circa il 5%.

 

Anche il 22 giugno prossimo, quando i vertici del gruppo francese presenteranno a Parigi il loro piano industriale per il prossimo triennio, l'impegno sull'Italia verrà ribadito, sottolineando la presenza sul territorio e la vicinanza alle imprese.

creval credito valtellinese 7

 

Ma adesso la priorità per Maioli, più che eventuali nuove acquisizioni - e Banco Bpm intero sarebbe un boccone assai difficile da digerire, sia per i circa 4 miliardi che capitalizza, sia per la reazione politica che si innescherebbe e che potrebbe portare all'attivazione del "golden power" - sembra essere quella di estendere la rete sulla quale distribuire i prodotti delle fabbriche finanziarie della casa madre contando sulle economie di scala.

 

giuseppe castagna banco bpm

In quest' ottica, una scalata ad Anima avrebbe difficilmente senso: non c'è bisogno di avere una fabbrica di prodotti per il risparmio gestito in Italia, quanto appunto di estendere la rete di potenziali clienti a cui distribuire prodotti "Made in France" e già disponibili. Ecco allora la bancassicurazione, con la possibilità - o forse solo la speranza dei francesi - di entrare nel business di Banco Bpm.

 

BPM VITA

Il gruppo milanese ha posizioni di minoranza in due joint ventures con Cattolica e con i francesi di Covéa, sia nel ramo Vita sia in quello Danni, e in entrambi i casi ha la possibilità di rilevare il 100% delle società entro fine 2023. Al momento l'ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, ha sempre indicato che l'opzione preferita è quella di mantenere le attività assicurative all'interno del gruppo, sfruttando appunto la sua rete bancaria per vendere le polizze.

 

AMUNDI 1

Ma l'interesse di molti operatori - oltre all'Agricole sarebbero in lizza per un acquisto perlomeno Axa e Generali - lo spingerà probabilmente a un'asta che potrebbe portare a una trattativa in esclusiva già entro l'estate. Se le compagnie approdassero alla fine all'Agricole, i francesi potrebbero ritenersi soddisfatti; in caso contrario la loro partecipazione nel Banco Bpm resterebbe un grosso punto interrogativo: impegnare 400 milioni nel capitale del gruppo milanese solo per presidiare Agos pare un'opzione un po' costosa. Ma forse, in un momento in cui il risiko bancario potrebbe tornare a muoversi e avere al centro proprio Banco Bpm, un biglietto per non rischiare di perdere quel treno può anche valere un prezzo così elevato.

 

 

 

Articoli correlati

UN'ASSICURAZIONE PER IL FUTURO - TUTTI GLI OPERATORI BANCARI ORMAI SI MUOVONO SULLA

LE ASSICURAZIONI FANNO BANCO - BPM SI RICOMPRA BPM VITA DAI FRANCESI DI COVEA

 

 

GIAMPIERO MAIOLI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…