renzi juncker

MALA TEMPORA PER PADOAN: A BRUXELLES LO ASPETTANO CON I FORCONI - LA SOLIDARIETA’ PELOSA DELLA MERKEL - SE CONVINCE LA COMMISSIONE A CHIUDERE UN OCCHIO SUI CONTI SBALLATI DI RENZI, POI SE NE DOVRA’ OCCUPARE IL FONDO SALVASTATI A GUIDA TEDESCA. DALLA PADELLA ALLA BRACE

 

 

Federico Fubini per il Corriere della Sera

 

DombrovskisDombrovskis

Le lettere non erano tutto, ma forse solo la parte dedicata al pubblico: quella in cui entrambe le parti in causa cercano di provare alla platea la propria determinazione. Lo scambio epistolare dei giorni scorsi dei commissari europei Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici con il ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan, non ha risolto niente e potrebbe aver radicalizzato le posizioni. La sua conseguenza però è che ora sui dettagli del prossimo bilancio dell' Italia è ufficialmente aperto un confronto fra Roma e Bruxelles.

 

pier carlo padoan, pierre moscovici e michel sapin 4193e149pier carlo padoan, pierre moscovici e michel sapin 4193e149

Oggi che si riunisce l' Eurogruppo dei ministri finanziari, quindi Padoan, Moscovici, Dombrovskis e le loro squadre avranno occasione di parlarne, anche perché sanno che nessuna decisione è già stata presa sull' Italia.

 

La Commissione Ue aspetta in questi giorni nuove informazioni dal Tesoro, nella speranza che lascino intravedere un piccolo movimento per sollevare tutti da un disagio ormai evidente. Quella sul bilancio italiano, vista da Bruxelles, ormai è una partita sulla credibilità delle istituzioni dell' area euro di fronte al Paese che oggi preoccupa più di qualunque altro.

 

RENZI JUNCKERRENZI JUNCKER

Mai come su questa legge di Stabilità dell' Italia per il 2017 era apparso chiaro che nel sistema di vigilanza sui bilanci pubblici dell' area euro si è consumato uno slittamento. Le nuove regole disegnate nel 2012, quelle del Fiscal compact, hanno spostato una dose di potere dalle riunioni mensili dei ministri finanziari dei 19 Paesi (Eurogruppo e Ecofin) verso un organismo sovranazionale come la Commissione Ue. Adesso per un governo è più difficile rovesciare nell' Eurogruppo la proposta di una procedura a proprio carico, come riuscì a Francia e Germania nel 2003 con l' aiuto dell' Italia.

 

Se nelle prossime settimane Dombrovkis e Moscovici suggerissero formalmente all' Ecofin di approvare una procedura di deficit eccessivo contro il governo di Roma, per Padoan sarebbe quasi impossibile impedirla. In base alle vecchie regole, sarebbe bastato riunire una minoranza di blocco di Paesi affini per impedire che la proposta della Commissione Ue passasse. Adesso invece per rovesciare un' iniziativa del genere serve una maggioranza fra i ministri finanziari dell' area euro. E mobilitare nell' Eurogruppo una vasta coalizione di ministri disposti a graziare l' Italia è praticamente impossibile.

 

il palazzo della commissione europea a bruxelles il palazzo della commissione europea a bruxelles

 

Questa innovazione sta producendo conseguenze che adesso si respirano nei corridoi di Bruxelles. Poiché la Commissione è diventata a un tempo procuratore e quasi giudice di ultima istanza sulle violazioni nella finanza pubblica, anche il fuoco dei conflitti si è spostato dai ministri finanziari dei 19 Paesi all' interno stesso dell' organismo di Bruxelles. Ciò genera una stress politico proprio all' interno della Commissione, ogni volta che un bilancio appare fuori dalle regole. Oggi è il caso dell' Italia.

 

Il governo di Matteo Renzi sei mesi fa si era impegnato a erodere lo zoccolo di fondo del disavanzo nel bilancio statale, benché solo di poco; invece la legge di Stabilità appena varata può solo farlo crescere, anche eliminando dai calcoli gli effetti negativi della crescita debole, i costi non ricorrenti o le spese per emergenze eccezionali come i terremoti. I tecnici di Bruxelles sono di fronte a un caso di violazione delle regole molto difficile da dissimulare.

juncker merkeljuncker merkel

 

Se nulla cambierà, è dunque quasi inevitabile che la direzione generale Economia e finanza della Commissione Ue segnali alle istanze politiche dell' organismo - i commissari e il presidente Jean-Claude Juncker - che occorre proporre all' Eurogruppo di aprire la procedura sull' Italia per deficit eccessivo. Poi però il collegio dei commissari dovrebbe approvare (a maggioranza) di sottoporre all' Eurogruppo un caso del genere.

 

SCHAUBLESCHAUBLE

È qui che il confronto potrebbe diventare molto politico. Nei mesi scorsi, sotto la guida di Juncker, il collegio dei commissari per esempio ha di fatto azzerato le multe a carico di Spagna e Portogallo proposte dalle istanze tecniche della Commissione dopo una prolungata violazione delle regole sul deficit in entrambi i Paesi. All' epoca fu la Germania a fare pressione sui commissari Ue per evitare sanzioni sul governo di Madrid, alleato politico di Berlino.

 

Klaus ReglingKlaus Regling

Il caso dell' Italia è più complesso. La cancelliera tedesca Angela Merkel è disposta ad aiutare Renzi in vista del referendum, anche concedendo spazio sui conti pubblici. Ma Juncker e i suoi temono già la prossima mossa del ministro delle finanze di Berlino Wolfgang Schaeuble, se prendessero troppo alla lettera gli inviti di Merkel all' indulgenza: sottrarre i poteri di vigilanza sui conti alla Commissione Ue, per manifesta debolezza, per spostarli verso un organismo tecnico a guida tedesca come il fondo salvataggi Esm.

 

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…