LA STECCA DEL 5% E IL CRAC DI BANCA MARCHE - UNO DEI SINDACI REVISORI DELL'ISTITUTO CHIEDEVA UNA MAZZETTA PER SBLOCCARE PRESTITI A CHI NON NE AVEVA DIRITTO: COSÌ LA BANCA HA ACCUMULATO 4,7 MILIARDI DI CREDITI DETERIORATI

Giorgio Meletti per il “Fatto Quotidiano

 

Dietro la sistematica distruzione del sistema bancario italiano ci sono storie a cui la fantasia di un romanziere non arriverebbe. Ecco un esempio.

 

Un paio d' anni fa - mentre esplode il crac di Banca Marche -un agricoltore di Urbino, Andrea Busetto Vicari, va a pranzo in un agriturismo della zona e raccoglie lo sfogo del titolare. Commentando lo stato penoso della banca, messa sul lastrico dalla gestione di Massimo Bianconi (direttore generale dal 2004 al 2012), l' uomo racconta che per ottenere un prestito di 300 mila euro ha dovuto dare il 5 per cento a un misterioso intermediario. Il giorno dopo Busetto Vicari racconta tutto alla Finanza di Pesaro.

massimo bianconi michele ambrosini banca marchemassimo bianconi michele ambrosini banca marche

 

 Le Fiamme Gialle convocano il ristoratore, Amato Falconi, che conferma. "È arrivato un signore in Porsche, che sapeva delle mie difficoltà a ottenere il mutuo, e mi ha fatto la sua proposta.

 

Dopo un paio di mesi mi chiamano dalla filiale di Casinina di Banca Marche e mi dicono che il mio mutuo è stato sbloccato. Il 30 gennaio 2007 ho ricevuto i 300 mila euro e una telefonata del signore della Porsche.

 

Il giorno dopo ho prelevato 15 mila euro in contanti, li ho messi in una busta e glieli ho consegnati". Falconi riferisce che anche sua sorella aveva ricevutolo stesso trattamento per un mutuo di 500 mila euro e anche un suo collega per un milione. Tre mutui, 90 mila euro in nero per l' efficiente mediatore in Porsche.

 

Falconi, non frequentando l' alta società pesarese, non ha capito che il signor 5 per cento con Porsche era Franco D' Angelo, uno dei più importanti commercialisti di Pesaro ma soprattutto sindaco revisore della Banca Marche. Gli ispettori di Bankitalia - che da due anni spulciano le carte della banca per capire come sia stato possibile affossarla in pochi anni accumulando 4,7 miliardi di crediti deteriorati su un totale di 18 miliardi - hanno scoperto che il metodo era sistematico.

 

lauro costa massimo bianconi banca marchelauro costa massimo bianconi banca marche

Sono state rilevate centinaia di coincidenze tra erogazione del prestito e prelievo in contanti di un cifra attorno al 5 per cento. Luca Terrinoni, ispettore della Banca d' Italia che collabora con le procure di Ancona e Roma per le indagini, attraverso l' agguerrito sito Cronache Maceratesi, lancia un appello del tipo "chi sa parli": "Dietro queste vicende si celano drammi personali e familiari e chi collabora con la giustizia non deve aver paura. Invito la società a denunciare".

 

Nelle Marche domina l' indifferenza. La storia è stata raccontata sul Resto del Carlino da Roberto Damiani. Nessuno si è scandalizzato né sorpreso. D' Angelo èindagato ma non intimorito: "Sono fatti destinati a prescriversi, non mi sembra che questa inchiesta abbia un grande sprint", taglia corto il suo legale Francesco Coli, "a livello di indagini non è stato fatto quasi niente".

 

L' ottimismo dell' avvocato di D' Angelo non sorprende.

L' inchiesta su Banca Marche, che pure vede 37 indagati capitanati da Bianconi, per reati che vanno dall' associazione a delinquere all' appropriazione indebita, dal falso in bilancio alla corruzione tra privati, ha avuto un percorso difficile.

banca marchebanca marche

 

Il procuratore capo di Ancona, Elisabetta Melotti, in questi due anni ha dovuto combattere soprattutto contro i ricorsi avversi alla sua nomina del collega Alberto Cisterna, che si ritiene più meritevole del posto. Dal 9 aprile scorso, dopo sospensioni e riammissioni, Melotti è stata fatta fuori, e la procura di Ancona-vittima di una guerra insensata tra Csm e Tar del Lazio - da allora non ha capo.

 

Intanto D' Angelo continua a svolgere le sue funzioni da eterno notabile: tesoriere del Rotary Club, revisore dei conti nei maggiori gruppi industriali della zona, come Scavo lini e Berloni, ma anche nella municipalizzata Pesaro Parcheggi e, soprattutto, nel gioiello della buona società pesarese, il Rossini Opera Festival, di cui è presidente il giovane sindaco Matteo Ricci, vicepresidente nazionale del Pd nonché indefesso frequentatore di talk show dove - con l' entusiasmo del bersaniano pentito - predica il verbo renziano.

 

banca marche banca marche

I commissari che da due anni le fanno la respirazione bocca a bocca hanno detto che "quello di Banca Marche è il maggiore disastro bancario italiano dopo quelli di Roberto Calvi e Michele Sindona". I sindacati hanno protestato giudicando "offensivo" l' accostamento ed è stata l' unica reazione registrata. Eppure il Fondo interbancario di garanzia sui depositi (cioè le altre banche italiane) dovrà a breve ricapitalizzare Banca Marche con almeno 1,2 miliardi di euro per evitare la bancarotta.

 

MAURO COSTA MAURO COSTA

Nel frattempo gli stessi commissari hanno chiesto danni per 185 milioni alla Price Waterhouse Coopers pera ver certificato i bilanci dal 2008 al 2012 senza accorgersi di niente, e 31 milioni ai vari amministratori dell' era Bianconi. Bankitalia ha inflitto sanzioni per oltre 4 milioni di euro ai vertici di Banca Marche (tra i quali Bianconi per 387 mila euro e D' Angelo per 129 mila euro). La Consob ha multato gli stessi per 420 mila euro (60 mila la parte di Bianconi, 20 mila per D' Angelo). E qui c' è la comica finale.

 

Consob multa gli amministratori di Banca Marche per non aver dato notizia - nel prospetto informativo per l' aumento dica pitale da 180 milioni lanciato a inizio 2012 - della lettera che avevano appena ricevuto dalla Banca d' Italia, nella quale il governatore Ignazio Visco aveva espressamente parlato di "scadimento della qualità del portafoglio" e di "rilevante esposizione ai rischi creditizi e finanziari", esortando il consiglio d' amministrazione a sostituire Bianconi.

 

Banca Marche index Banca Marche index

Quindi è andata così: Banca Marche chiede 180 milioni al mercato nascondendo la diagnosi infausta di Bankitalia, la Consob (a cui Bankitalia tiene nascoste le sue lettere) autorizza l' aumento di capitale, Bankitalia non fiata (la vigilanza forse non legge i Prospetti), e gli azionisti di Banca Marche buttano via 180 milioni senza che nessuno li fermi.

 

Però dopo tre anni (a cose fatte, anzi sfatte) Consob e Bankitalia multano gli amministratori e la magistratura li indaga per "ostacolo alla vigilanza". Se questa storia non è un' eccezione (e sappiamo che non lo è) per il futuro del sistema bancario c' è da avere paura.

logo banca marche logo banca marche

 

Twitter@giorgiomeletti.

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”