LA MERKEL PARLA, LA BORSA SALE: MILANO (+0,6%), SEMPRE TRAINATA DA MEDIASET (+5,5%) - BENE LE BANCHE, UNICREDIT SU TUTTI - SALE ANCHE TOKIO, CHE ARRIVA AI MASSIMI DA TRE MESI (+0,8%), E LO SPREAD IN SPAGNA SCENDE SOTTO 500 - SE ANCHE INTESA CONSIGLIA DI COMPRARE UNICREDIT - MONTI: “NO AL TAGLIO DELLE TASSE, MA È SACROSANTO UN FISCO PIÙ LEGGERO” - FACEBOOK CROLLA, APPLE ALL’ASSALTO DELLA TV…

1 - BORSA: CONTINUA IL RALLY, A MILANO (+0,6%) VOLA ANCORA MEDIASET
Radiocor
- Le Borse europee si candidano a un'altra seduta positiva con Milano ancora una volta in prima linea. Se Francoforte (+0,1%) e Parigi (+0,2%) sembrano più timide, a Piazza Affari il Ftse Mib avanza dello 0,6% trainato da Mediaset (+5,5%) che continua nel rally di agosto. Bene anche le banche, favorite dal ridimensionamento degli spread sull'obbligazionario, con Mps (+2,5%), Bper (+2,4%), Mediobanca (+1,4%) in prima linea; avanza anche Autogrill (+1%) mentre A2A (-0,4%) e' vittima dei realizzi dopo che ieri aveva guadagnato quasi il 10%.

A spingere i listini, segnalano dalle sale operative, sono le rassicurazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel sul fatto che la Germania 'e' pronta a tutto per difendere la tenuta dell'euro' e la buona chiusura di Tokyo (+0,8% ai massimi da tre mesi). Sul mercato valutario l'euro si attesta a quota 1,236 sul dollaro e sale ancora contro lo yen conquistando quota 98,1. Il petrolio, invece, cede leggermente terreno col Wti (con consegna a settembre) che perde 37 centesimi a 95,23 dollari al barile.


2 - BORSA: TOKYO (+0,8%) AI MASSIMI DA TRE MESI CON MERKEL E YEN DEBOLE
Radiocor
- L'indebolimento dello yen contro le principali valute e le parole del cancelliere tedesco Angela Merkel, che ha dichiarato come la Germania 'sia pronta a qualsiasi cosa pur di garantire la tenuta dell'euro', spingono la Borsa di Tokyo con il Nikkei (+0,8% a 9165 punti) che chiude ai massimi da tre mesi. In rialzo anche il Topix, che alla fine registra +0,88% a 765 punti. In evidenza, sulla scia del calo della valuta domestica, i principali gruppi esportatori tra cui Hitachi e Toshiba.


3 - MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI
GOVERNO: Monti: niente taglio delle tasse. Il premier esclude per ora una riduzione dell'Irpef: 'Ma e' sacrosanto un fisco piu' leggero'. Borse in rialzo, giu' lo spread. La sola riduzione al 20% dell'aliquota piu' bassa costerebbe 15 miliardi, Bruxelles e Madrid in allarme e il Professore rassicura i partner 'La linea del rigore non cambia'. Il pareggio di bilancio esclude ogni intervento almeno fino al 2014, gli obiettivi da raggiungere promessi all'Unione Europea rendono ardui gli spazi di manovra.

L'industria: piu' tagli alla spesa per pagare meno: per Confindustria il peso delle imposte e' insostenibile anche se l'Ires e' stata alleggerita di tre punti. L'esecutivo punta a semplificare la burocrazia per le aziende, in una decreto anche le misure per l'agenda digitale. Non saranno accorpate le festivita', misura che era stata ipotizzata per accrescere il Pil. Il ministro Gnudi: tema delicato. (dai giornali) L'amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni: da gennaio parte la ripresa se governanti e imprese faranno convinti la loro parte, non investiamo in Bot ma in credito' (La Repubblica, pag. 9)

CRISI: Merkel fa scudo a Draghi. La Cancelliera tedesca gela le polemiche dei 'falchi' contro il presidente di Eurotower, accusato di fornire troppi aiuti agli Stati in crisi: il suo impegno e' il nostro impegno. 'No al rinvio per il piano di austerita' di Atene: la Grecia stia nei tempi'. Madrid e Milano, un giorno di fiducia. Rialzi del 4 e dell'1,87%. La Spagna accelera i soccorsi alle banche, ieri lo spread tra Bonos e Bund tedeschi sotto quota 500 punti, non accadeva da cinque mesi. La scalata degli ex maoisti nell'Olanda con la 'tripla A', il leader Roemer: basta fiscal compact e limiti al deficit. Al via la campagna elettorale per il voto del 12 settembre, lo stesso giorno della sentenza tedesca sul fondo salva-Stati (dai giornali).

ILVA: vertice con i ministri. 'Piu' fondi e aiuti europei'. La mediazione: recepiremo le indicazioni dei giudice. Da Passera e Clini un piano su riqualificazione del porto, nuova autorizzazione ambientale e fondi Ue, no al decreto d'urgenza. Monti: una partita cruciale per lo stabilimento e per tutto il settore siderurgico. Con lo stop va in crisi l'intera filiera meccanica (dai giornali).

WINDJET: cassa integrazione straordinaria per 504 dipendenti (dai giornali)

FACEBOOK: liberi di vendere, Facebook crolla. Nuovo minimo storico, titolo sotto 20 dollari nel primo giorno senza lock-up. A tre mesi dalla quotazione il titolo ha ceduto il 48% del suo valore, ed e' boom di opzioni ribassiste. E in Germania tornano i timori per la privacy (dai giornali)

MEDIASET: il titolo vola, in Borsa passa il 4,5%. In una seduta guadagno del 10%, le voci sul socio arabo. Il recupero dopo il calo della pubblicita' annunciato in occasione dei conti del primo semestre: nell'arco di un mese, escludendo il crollo post-semestrale, il rialzo totalizza un 28% (dai giornali).

SCANDALO LIBOR: pugno duro in Usa la procura convoca sette grandi banche. Allarme di S&P: l'inchiesta pesera' sugli utili degli istituti inglesi. L'iniziativa partita dagli Stati di New York e del Connecticut con la richiesta di documentazione (dai giornali)

CAMFIN: Banche pronte al convertibile. Intesa e Unicredit scrivono al vertice e si dicono pronte a collaborare all'emissione. Anche gli altri istituti esposti si rendono disponibili. Possibile la scissione Gpi che richiederebbe oltre un anno, la societa' non e' a rischio stallo gestionale. Il titolo della finanziaria guadagna il 3,9%, il 29 agosto il Cda per ricomporre lo scontro Tronchetti- Malacalza (dai giornali)

MPS: Profumo: Fondazione Mps ridurra' la quota nella banca. Il presidente spiega che l'ente 'non puo' avere tutti i suoi beni investiti nel singolo asset'. 'Con l'aumento della redditivita' - conclude - torneremo a erogare dividendi' (dai giornali)

SEAT-PAGINE GIALLE: da Londra l'ok per il riassetto. La Corte inglese omologa l'accordo con i creditori 'senior'. Risolto il nodo con le banche, l'operazione verso la chiusura definitiva entro l'autunno. Il piano di riorganizzazione prevede ora la conversione in azioni dei bond Lighthouse e il riscadenzamento del debito bancario (dai giornali).

IKEA: il gruppo punta un miliardo di euro nel settore alberghiero in Europa. Cento alberghi a basso costo, prima apertura in Germania nel 2013 (dai giornali)

AUTO: Opel in crisi, l'azienda tratta con i sindacati per la cassa integrazione (dai giornali). Fiat Serbia , parte l'export ma Belgrado non paga 60 milioni (Il Messaggero, pag 17). Lamborghini corre piu' della crisi, Winkelmann: crescita a due cifre. Il presidente e ad: 'Mercato volatile, strategia globale' (da Qn/Il Giorno/Il Resto del Carlino/La Nazione, pag. 25).

FINCANTIERI: varata nuova supernave da crociera. E' la piu' grande al mondo, il gruppo pubblico consolida la leadership mondiale nel settore (dai giornali).


4 - SE ANCHE INTESA CONSIGLIA DI COMPRARE UNICREDIT
Da "Il Sole 24 Ore"
- In prima fila tra i consigli per gli acquisti di Banca Imi resta UniCredit. Il giudizio della merchant bank di Intesa Sanpaolo è stato confermato ieri: a 48 ore dall'emissione da parte di Piazza Cordusio di un covered bond da 750 milioni con scadenza a 5 anni e 290 punti base oltre il midswap, Imi ha confermato la raccomandazione «buy» sul titolo UniCredit, con il target price di 3,37 euro.

La domanda, giunta da una platea di 113 investitori, ha superato i 2 miliardi e ha consentito alla banca di emettere l'obbligazione a un rendimento inferiore di 97,5 punti base al Btp di pari scadenza. L'emissione - nonostante il clima ferragostano - può considerarsi chiusa con successo, al punto che in molti credono che altre banche, italiane ma anche spagnole, possano seguirne l'esempio: un motivo in più, ritengono gli analisti di Banca Imi, per credere in Piazza Cordusio, proprio nel giorno in cui il titolo dopo un mese e mezzo è tornato al di sopra della soglia dei 3 euro. (Ma.Fe.)

5- LO SCHEMA PONZI APPRODA AL COLLEGE
Da "Il Sole 24 Ore"
- Che il football americano fosse un business nessuno aveva dubbi. Il Super Bowl, la finale del campionato, è l'evento pubblicitario dell'anno, le squadre sono tra quelle di maggior valore nello sport, giocatori e allenatori tra i più pagati. Ma che partite associate alle prodezze fisiche potessero finire al centro di un "colpo" finanziario alla Madoff pochi lo sospettavano: è quanto accaduto nella vicenda di un celebre allenatore universitario, Jim Donnan, già entrato nella Hall of Fame e diventato commentatore Tv.

La Sec l'ha "pizzicato" per aver giocato a uno schema Ponzi che l'ha trasformato nel Madoff del football. Una truffa da 80 milioni di dollari ai danni di cento atleti e colleghi: servendosi del suo prestigio prometteva rendimenti dal 50% al 380% in cambio di investimenti nella sua societa', Glc Limited, specializzata nella compravendita di avanzi di magazzino. Peccato che solo 12 milioni siano stati investiti. Più che avanzi di magazzino, roba da avanzo di galera. (R. Fi.)

6- APPLE SULLA STRADA DEL MONDO TELEVISIVO
Da "Il Sole 24 Ore"
- Apple parte all'assalto della Tv: non siamo alla novità attesa da molti, una nuova tecnologia e un servizio che rivoluzioni radicalmente il piccolo schermo, come in passato ha fatto con musica, telefonini e tablet, ma è comunque il principale passo compiuto dall'azienda di Cupertino. Ha intavolato trattative con le società di sistemi via cavo americane perché gli utenti possano comprare e utilizzare una sua "scatola nera" per accedere e gestire la programmazione.

La scelta, però, rappresenta una novità anche per Apple: un approccio particolarmente conciliatorio per un'azienda abituata ad attaccare sull'innovazione. L'ipotesi era finora che cercasse di competere apertamente con gli operatori via cavo, offrendo contenuti e servizi agli americani. Forse il negoziato è un segno che la stessa Apple sente oggi sul collo le pressione d'una crescente concorrenza e la necessità di forgiare alleanze. Di percorrere, insomma, la strada di una rivoluzione strisciante piuttosto che roboante. (M.Val.)

7- IL CRACK MF GLOBAL SENZA SANZIONI PENALI
Un altro scandalo nell'alta finanza americana si avvia a conclusione senza incriminazioni. Il crack di MF Global, il broker guidato dall'ex presidente di Goldman Sachs Jon Corzine, dopo 10 mesi di indagini non dovrebbe portare ad accuse penali nei confronti dei vertici della società. Di recente, non senza polemiche, anche Goldman era stata "assolta" dal Dipartimento della Giustizia da sospetti di truffa in transazioni sui mutui. Nel caso di MF Global gli inquirenti sarebbero convinti che il tracollo, in seguito a perdite su scommesse sul debito europeo, è stato causato da caos e carenza di controlli interni, non da volontà di truffa.

La confusione avrebbe inizialmente fatto sparire un miliardo di dollari di fondi dei clienti, per legge separati da quelli del gruppo. Corzine incontrerà il mese prossimo i procuratori, un'indicazione che non dovrebbero scattare accuse. Sanzioni anzitutto pecuniarie restano però tuttora possibili. (M. Val.)

 

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