PIAZZA AFFARI TREMA (-2,8%) - MA NON SOLO PER LO SPREAD ALLE STELLE: PESSIMI BILANCI AFFONDANO UNICREDIT (-7%) E FINMECCANICA (-15,6%) - ORSI: “CON GUARGUAGLINI NULLA È CAMBIATO” - CALA IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO, MA NON LE SPESE - IL PARLAMENTO UE DICE NO ALLA FINANZA SPERICOLATA. MA DAL NOVEMBRE 2012 (NON C’È FRETTA?) - BANCHE ESTERE: “SE FALLISCE MONTI, È UN DISASTRO” - INDICE ZEW PEGGIO DEL PREVISTO - FONDAZIONE CASSAMARCA SI VENDICA DI GHIZZONI CHE NON LE DÀ IL DIVIDENDO - IL CANARO STELLA CONTRO AUDITEL E PUBLITALIA…


1 - BORSA MILANO PERDE 2,8%, CROLLA FINMECCANICA, UNICREDIT -7%...
Piazza Affari amplia ancora il ribasso iniziale zavorrata dai titoli bancari e da Finmeccanica in una giornata segnata nuovamente da forti tensioni sul debito italiano.

Sono molti i fattori che alimentano la sfiducia degli investitori, spiegano i trader: le tensioni politiche che gravano sul lavoro di Monti per la formazione di un governo di larghe intese, il ritorno di voci - non confermate - di una richiesta di finanziamento del Fmi all'Italia, l'allargamento degli spread sui rendimenti dei titoli di stato rispetto a quelli tedeschi per un numero sempre maggiore di paesi europei, risultati trimestrali deludenti.

"E' una giornata davvero brutta, su più fronti. In primo piano c'è la politica: se Monti non ce la facesse, si aprirebbero scenari inimmaginabili", dice un operatore cui fanno eco uguali considerazioni dell'associazione banche estere.

Intorno alle 12,50 l'indice Ftse Mib cede il 2,78% dopo scambi intorno a -3%, l'AllShare perde il 2,58%, mentre l'europeo FTSEurofirst 300 arretra dell'1,6%. Intanto lo spread tra Btp e Bund decennali è schizzato a 535 punti base da 495 della chiusura di ieri.

"Colpisce che oltre all'Italia si stiano allargando i differenziali con la Germania anche di Spagna, Francia, Belgio e Austria: è evidente la sfiducia nel sistema euro", proegue il trader che auspica che la Bce faccia da "garante di ultima istanza del debito della zona euro".

Non si arresta la caduta di FINMECCANICA, in calo del 15,6% dopo l'annuncio, prima dell'apertura di borsa, di risultati deboli e ricavi per l'intero 2011 inferiori alle previsioni fornite a luglio. "Davvero ogni giorno ha la sua pena: ieri Unicredit, oggi Finmeccanica con i suoi 750 milioni di oneri non ricorrenti: temo che la crisi sia diventata anche una occasione per fare un po' di repulisti sui bilanci", dice un trader.

Dopo il -6% di ieri, UNICREDIT cede oggi il 7% circa ancora sulla scia della perdita monstre registrata nel trimestre a causa delle svalutazioni. Gli analisti cominciano a ragionare anche sul piano industriale e alcuni mettono in evidenza gli obiettivi ambiziosi alla luce dello scenario macro difficile e i rischi di esecuzione.

Non va tanto meglio alle altre banche italiane, con POP MILANO in calo di oltre il 5%, come UBI, che ha diffuso la trimestrale prima dell'apertura di borsa. INTESA SP -3,2%, MPS -4% tra banche europee in calo del 3%. Si arrende alle vendite anche CAMPARI dopo il rimbalzo di inizio giornata emerge tra i ribassi il +0,8% di ANSALSO. Balzo tra i titoli a minore capitalizzazione MONDO HOME, affonda con -15% Prelios

2 - BORSE EUROPEE: AMPLIANO PERDITE, MILANO MAGLIA NERA...
(AGI) - Le borse europee ampliano le perdite con Milano che fa registrare l'andamento peggiore. A Londra l'indice Ftse 100 cede l'1,28%, a Parigi il Cac 40 il 2,03%, a Francoforte il Dax 30 il 2,07%. Milano, maglia nera. Giu' anche Madrid -1,81%, Lisbona -1,25% e Atene -4,25% .

3 - EUROZONA: +0,2% IL PIL NEL TERZO TRIMESTRE (STIMA FLASH)...
Radiocor - Nel terzo trimestre il pil nell'Eurozona e nella Ue e' aumentato dello 0,2% rispetto al secondo quando era salito sempre dello 0,2% in entrambe le aree. E' la stima flash di Eurostat. Rispetto al terzo trimestre 2010 il pil e' aumentato dell'1,4% nelle due zone dopo +1,6% nell'Eurozona e +1,7% nella Ue nel trimestre precedente.

4 - GERMANIA: PEGGIORA A -55,2 INDICE ZEW NOVEMBRE...
Radiocor - L'indice tedesco Zew che misura le aspettative per l'andamento dell'economia per i sei mesi a venire e' sceso a novembre a -55,2 punti, con un calo di 6,0 punti a novembre. Si tratta del livello piu' basso dall'ottobre 2008. Gli analisti si aspettavano un calo piu' limitato a -52,8.

5 - BANCA D'ITALIA: A OTTOBRE CALA VALORE DEBITO PUBBLICO A 1883 MILIARDI...
(LaPresse) - Il valore del debito è diminuito per il secondo mese consecutivo portandosi a 1.883,7 miliardi. La diminuzione nominale del debito rispetto al mese precedente (15,8 miliardi), riflette soprattutto il decumulo delle attività del Tesoro presso la Banca d'Italia (-29,0 miliardi, a 15,6 miliardi) controbilanciato dal fabbisogno registrato in questo mese (13,2 miliardi). E' quanto emerge dal 'Supplemento al bollettino statistico finanza pubblica, fabbisogno e debito' pubblicato oggi dalla Banca d'Italia.

Il fabbisogno è rimasto sostanzialmente invariato rispetto a quello registrato nel corrispondente mese del 2010. Nei primi nove mesi del 2011 il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche al netto delle dismissioni mobiliari si è attestato a 63,7 miliardi, inferiore di 2,1 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2010. Escludendo le erogazioni in favore della Grecia e la quota di competenza dell'Italia dei prestiti erogati dall'Efsf, il fabbisogno nei primi nove mesi è diminuito di 5,2 miliardi. Il miglioramento è attribuibile principalmente all'aumento delle entrate fiscali (in particolare il gettito dell'IVA e i proventi delle accise sulle risorse energetiche), parzialmente controbilanciato dall'incremento della spesa per interessi.

6 - BORSE: OK EUROPARLAMENTO RESTRIZIONI SU SHORT SELLING E CDS...
Radiocor - L'Europarlamento ha votato a favore del regolamento sulle vendite allo scoperto e sui cds sul debito sovrano con 507 si', 25 no e 109 astensioni. Il regolamento, che prevede limiti alle transazioni speculative sul 'default' di un paese, sara' approvato in via definitiva dal Consiglio Ue per entrare in vigore tra un anno.

7 - GRECIA COLLOCA 1,3 MLD IN BOND A 13 SETTIMANE CON RENDIMENTI FERMI...
(LaPresse/AP) - La Grecia ha incassato 1,3 miliardi di euro vendendo buoni del Tesoro a 13 settimane. La domanda è stata pari a 2,94 volte l'offerta, mentre il tasso di interesse è leggermente salito al 4,63% rispetto al 4,61% di metà ottobre.

8 - FINMECCANICA: ORSI, NIENTE E' CAMBIATO CON GUARGUAGLINI, SUPPORTA PIANO...
Radiocor - Con il presidente Guarguaglini 'non e' cambiato niente'. 'Penso', anzi, 'credo che supporti il piano'. Cosi'' l'amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, ha risposto a un analista che chiedeva conto dei motivi per i quali il presidente della holding non avesse presieduto la riunione del cda di ieri che approvato i conti dei nove mesi e il nuovo piano del gruppo. Negli ultimi giorni, ci sono state diverse ricostruzioni di stampa che parlavano di forti contrasti fra i due top manager, anche alla luce dei cattivi risultati che il gruppo si apprestava a presentare e del deciso cambio di rotta strategico impresso da Orsi alla holding.

9 - GOVERNO: BANCHE ESTERE, SE FALLISCE MONTI E' UN DISASTRO...
(ASCA) - ''Se mai il tentativo di Mario Monti non dovesse avere successo l'atteggiamento della comunita' finanziaria internazionale nei confronti dell'Italia sarebbe un vero disastro''. L'avvertimento arriva da Guido Rosa, presidente dell'Associazione italiana Banche estere, che durante l'assemblea annuale dell'associazione non ha mancato di fare il punto sulla situazione politica nazionale esprimendo parole di apprezzamento nei confronti del presidente del Consiglio incaricato: ''Sono convinto - ha detto il presidente dell'Aibe - che il professor Monti possa farcela nell'enorme lavoro che l'attende perche' la speranza di crescita possa riaprirsi non solo sul contenimento del debito concordato, ma anche dalla rimozione di tutte le inadeguatezze pubbliche strutturali che frenano e che hanno retrocesso l'Italia in tutte le classifiche di considerazione''.

Secondo il presidente dell'associazione che rappresenta gli istituti di credito nazionali operanti in Italia, ''i fondamentali sono ancora sostanzialmente sani'', e il problema tutto italiano e' quello di riforme strutturali troppo spesso annunciate ma mai realizzate: ''C'e' una diffusa percezione - ha osservato Rosa - che sia tutto il sistema pubblico italiano a non reggere piu' adeguatamente alle sfide competitive, indipendentemente dal succedersi dei governi''.

Ed e' proprio per questo, ha insistito ancora il presidente dell'Aibe, che ''nessun operatore finanziario rischia di avventurarsi in Italia per la mancanza di certezze su fisco, giustizia, burocrazia e strutture pubblico amministrative''. E' necessario percio', a giudizio delle banche estere, ''un profondo cambiamento degli apparati pubblici perche' funzionino e non siano solo ridimensionati, per il loro costo troppo pesante per il sistema''.

10 - UNICREDIT: F.CASSAMARCA, STOP A EROGAZIONI FINO A RITORNO CEDOLA...
Radiocor - Stop ad ogni ulteriore erogazione fino a quando Unicredit non tornera' a distribuire i dividendi. E' la decisione presa dalla Fondazione Cassamarca, titolare di circa lo 0,7% dell'istituto di credito, all'indomani dell'annuncio dell'aumento da 7,5 miliardi e della decisione di non distribuire dividendi sul 2011.

Il consiglio di indirizzo e il cda dell'Ente trevigiano hanno stabilito di 'non procedere ad alcuna ulteriore erogazione' confermando solo gli impegni per l'Universita' di Treviso e i Teatri. Le altre misure di austerity per Cassamarca prevedono la riduzione del 20% del gettone di presenza a consiglieri, presidente e segretario generale e l'alienazione degli immobili mediante conferimento a un nuovo Fondo immobiliare proprio o a uno gia' esistente. Per quanto riguarda l'adesione alla ricapitalizzazione di Unicredit, la Fondazione comunica di 'studiare l'ammontare della partecipazione' all'aumento.

11 - STELLA (TELECOM ITALIA MEDIA): IL MERCATO PUBBLICITARIO DEVE CAMBIARE...
(LaPresse) - "È lecito pensare che cambieranno soprattutto le condizioni del mercato pubblicitario, in particolare in termini di ripartizione delle quote della raccolta". È l'opinione di Giovanni Stella, amministratore delegato di Telecom Italia Media, riguardo ai cambiamenti che influenzeranno il mercato pubblicitario in Italia. "Non è possibile mantenere un sistema come l'attuale - riferisce in un'intervista a Milano Finanza - in cui Mediaset con poco più del 30% di share detiene quasi il 63% della torta pubblicitaria televisiva".

"Mi auguro che verranno presi accorgimenti nei meccanismi di rilevazione degli ascolti - aggiunge Stella - in modo da poter meglio regolare il flusso degli investimenti, al fine di rendere più libero e moderno il settore. Nessuno dovrà più godere di vantaggi economici già in partenza". secondo Stella, la rilevazione degli ascolti necessita di aggiornamenti che prendano in considerazione anche il mondo del web.

"Il sistema di rilevazione dell'Auditel, è vecchio - afferma - credo sia arrivato il momento di sollevare la questione". L'Ad di Telecom Italia Media nota che "Il nostro è un mercato da sempre considerato appetibile dai broadcaster esteri. È strano che finora nessuno operatore straniero, tranne Sky Italia, sia riuscito a entrarci e ad avere successo. Operiamo sin dalla partenza in un mercato, come dire, problematico".

12 - CREDIT SUISSE ASSORBIRÀ CLARIDEN LEU, SALTANO 550 POSTI DI LAVORO...
(LaPresse/AP) - Credit Suisse ha fatto sapere che intende assorbire totalmente nel gruppo l'unità di private banking Clariden Leu, il cui brand scomparirà. L'operazione di integrazione comporterà una perdita di 550 posti di lavoro, che rientra nella riduzione della forza lavoro del 3% annunciata lo scorso primo novembre. Secondo la banca, la riorganizzazione dovrebbe consentire un risparmio di 200 milioni di franchi all'anno.

 

 

borsa cattelan pp Giuseppe Orsi PIERFRANCESCO GUARGUAGLINI Ghizzoni e Nicastro LUIGI GRILLO IGNAZIO VISCO resize PARLAMENTO EUROPEOMARIO MONTI MEDAGLIASede Unicredit piazza Cordusio Giovanni StellaCREDIT SUISSE

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…