MILANO MAGLIA NERA (-1,3%): IL BANCO ESPIRITO SANTO RECUPERA, MA POI ARRIVA YELLEN A DEPRIMERE I MERCATI: “POTREMO ALZARE I TASSI PRIMA DEL PREVISTO” - CONFALONIERI: L’ALLEANZA TRA TELECOM E TV È NELLE COSE

 

1.BORSA, ESPIRITO SANTO E YELLEN PESANO SU EUROPA, MILANO MAGLIA NERA

 (LaPresse/Finanza.com) - Seduta altalenante per l'azionario del vecchio continente nel giorno dell'elezione di Jean Claude Juncker al vertice della Commissione europea. Penalizzati nella prima parte dalle tensioni in arrivo dal Portogallo (-14,6% per il Banco Espirito Santo) e dagli aggiornamenti macroeconomici, nella seconda i listini hanno prima beneficiato delle indicazioni in arrivo dalle trimestrali di JPMorgan e Goldman Sachs e poi sono state nuovamente spinti al ribasso dalle dichiarazioni rese dalla presidente della Federal Reserve, Janet Yellen.

 

ricardo salgado erede della famiglia espirito santoricardo salgado erede della famiglia espirito santo

Indicazioni sopra le stime sono arrivate dai dati britannici relativi inflazione (+1,9%) e prezzi delle abitazioni (+10,5%) mentre ha deluso l'indice tedesco Zew che al settimo calo consecutivo è sceso a 27,1 punti. Dal fronte statunitense sotto le stime le vendite al dettaglio (-0,2%) e i prezzi delle importazioni (+0,1%) mentre l'indice che misura l'andamento del manifatturiero dell'area di New York ha stupito in positivo (25,6 punti). Da Washington la Yellen ha dichiarato che "se il mercato del lavoro dovesse continuare a migliorare a un tasso maggiore di quello stimato dal Federal open market committee (il braccio operativo della Fed, ndr) [à] l'incremento dei target sui federal funds potrebbe essere anticipato".

 

"Nonostante il discorso odierno, continuiamo a vedere un rialzo dei tassi della Banca centrale Usa entro il primo trimestre del 2015", ha detto Vincenzo Longo, Market Strategist di IG. Il Ftse100 di Londra e il Dax di Francoforte hanno rispettivamente chiuso in rosso dello 0,53 e dello 0,65 per cento a 6.710,45 e 9.719,41 punti.

 

banco espirito santobanco espirito santo

Perdite più consistenti per Cac40 di Parigi e Ibex di Madrid, scesi dell'1,03 e dell'1,23% a 4.305,31 e 10.475,9. Maglia nera per Milano con il Ftse Mib che ha evidenziato una contrazione dell'1,33% scendendo a 20.422,95 punti. A Piazza Affari in particolare evidenza il comparto bancario. Chiude a +1,4% il Banco Popolare, a 10,9 euro in scia della promozione annunciata dagli analisti di Morgan Stanley a 'equal weight'. Rosso per Popolare di Milano (-1,52% a 0,6175 euro) nonostante il colosso statunitense abbia alzato la valutazione a 'overweight' e per Mediobanca (-4,38% a 6,76 euro), bocciata a 'underweight'.

 

YANET YELLEN cover YANET YELLEN cover

Sempre in tema di giudizi, -0,74% per Tod's (87,15 euro) su cui Barclays ha ridotto il prezzo obiettivo da 94 a 87 euro e +4,26% di Yoox che si ferma a 19,1 euro grazie alla promozione di Kepler Cheuvreux a 'hold'. A giugno l'inflazione italiana ha evidenziato un incremento annuo dello 0,3% (+0,5% a maggio), confermando la stima preliminare. Lo ha reso noto l'Istat. E' il livello più basso da quasi cinque anni (ottobre 2009). Su base mensile l'indice segna un aumento dello 0,1%. Chiude la carrellata lo spread Btp-Bund, sceso a 164 punti base, l'1,6% in meno rispetto a ieri.

 

2.FED: YELLEN, POTREBBE ALZARE TASSI 'PRIMA DEL PREVISTO'

Radiocor - Negli Stati Uniti 'i tassi di interesse potrebbero salire prima del previsto e piu' rapidamente se il mercato del lavoro continua a migliorare piu' velocemente delle attese'. E' quanto contenuto nel discorso che Janet Yellen, governatore della Federal Reserve, sta leggendo di fronte ai membri della Commissione bancaria al Senato. Il numero uno della banca centrale americana ha aggiunto che la 'partecipazione della forza lavoro sembra piu' debole di quanto uno si aspetterebbe'.

 

janet yellen janet yellen

Inoltre, Yellen ha spiegato che 'significativa debolezza resta nel mercato del lavoro cosi' come visto dal rallentamento della crescita dei salari'. Il successore di Ben Bernanke ha dichiarato che 'l'inflazione si e' mossa al rialzo nei mesi recenti ma resta sotto il target del 2% della Fed'. 'L'economia americana continua a migliorare ma la ripresa non e' ancora completata', ha ooservato Yellen parlando della congiuntura statunitense. Yellen ha detto di aspettarsi una ripresa della crescita nel secondo trimestre del 2014 dopo un'inattesa contrazione del Pil nei primi tre mesi dell'anno.

 

Ma, osservano gli analisti, le sue parole sembrano contenere una maggiore cautela rispetto a quanto dichiarato in passato. 'Un numero di indicatori recenti su produzione e spesa suggeriscono che la crescita e' rimbalzata nel secondo trimestre, ma questo richiede un monitoraggio attento'. Quanto testimonio' lo scorso 7 maggio al Joint Economic Committee del Congresso Usa, Yellen si limito' a dire che 'molti dei recenti indicatori suggeriscono che la ripresa in spese e produzione e' gia' in corso'.

 

3 cristiano ronaldo testimonial del banco espirito santo3 cristiano ronaldo testimonial del banco espirito santo

3.BANCO ESPIRITO SANTO BEN CAPITALIZZATO PER NUOVO AD, TITOLO ANNULLA CALO

 (Reuters) - A parere del nuovo amministratore delegato Vitor Bento il Banco Espirito Santo, maggior istituto di credito portoghese quotato, ha una capitalizzazione sufficiente e deve ritrovare la fiducia degli investitori.

 

Sulla scia delle dichiarazioni del manager, incaricato soltanto ieri, il titolo riduce significativamente il ribasso e poco dopo le 15 italiane recupera l'intero 20% di calo di questa mattina. Contribuisce a una maggiore propensione al rischio anche la confortante lettura delle ultime trimestrali di bancari Usa del calibro di Jp Morgan e Goldman Sachs.

"Quello che posso dirvi è che Bes è un'istituzione ben capitalizzata, che fa parte dell'economia reale" dice il nuovo AD allo staff.

 

"In questa fase, la mia priorità è che Bes recuperi la fiducia degli investitori" aggiunge.

Radiocor - L'Europarlamento ha votato a favore di Jean Claude Juncker presidente della nuova Comm issione europea. Hanno votato a favore 422 deputati, contro 250. Era sufficiente una maggioranza di 376 voti su 751 deputati. Hanno partecipato al voto 729 deputati.

 

GOLDMAN SACHS GOLDMAN SACHS

4.GOLDMAN SACHS: 2,04MLD $ UTILE II TRIM, RICAVI 9,13MLD, SOPRA ATTESE

Radiocor - Goldman Sachs, una delle 'big' bancarie statunitensi, ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 2,04 miliardi di dollari, pari a un utile per azione di 4,10 dollari. Quest'ultimo dato e' superiore alle attese che erano di 3,04-3,07 dollari per azione dopo 4,02 dollari nel primo trimestre e 3,70 dollari un anno prima. I ricavi nel trimestre si sono situati a 9,13 miliardi contro 7,98 miliardi nelle attese e 9,33 miliardi nel primo trimestre.

 

5.JP MORGAN: UTILE 5,99 MLD DLR IN II TRIMESTRE, SOPRA ATTESE

Radiocor - Jp Morgan ha chiuso il secondo trimestre del 2014 con un utile netto di 5,99 miliardi di dollari. I ricavi sono stati pari a 25,3 miliardi e l'utile per azione a 1,46 dollari. I risultati sono superiori ai valori attesi dagli analisti, che vedevano utili per 5,4 miliardi (1,29 dollari per azione) e ricavi a 23,7 miliardi. Il risultato netto e' comunque in calo rispetto ai 6,5 miliardi (1,60 dollari per azione) registrati nello stesso periodo del 2013. In discesa del 2% i ricavi. Sui conti pesano 500 milioni di spese legali, che hanno avuto un impatto negativo di 13 centesimi per azione a livello di utile.

jp morganjp morgan

 

'Nonostante le continue turbolenze sui mercati a livello di settore, la societa' a continuato a registrare risultati solidi', ha commentato l'a.d. Jamie Dimon. 'Verso la fine del secondo trimestre - ha aggiunto - abbiamo visto segnali incoraggianti nelle nostre attivita' e qualche miglioramento dell'attivita' del mercato. Anche se e' troppo presto per dire che questa tendenza continuera', abbiamo fiducia sulla crescita a lungo termine dell'economia', ha concluso Dimon.

 

6.ALITALIA: STOP CORTE DEI CONTI A GIUDIZIO SU EX MANAGER, PAROLA ALLA CASSAZIONE

Radiocor - Nei giorni decisivi della trattativa Alitalia-Etihad, torna in ballo la gestione degli ex amministratori della compagnia, tra i quali Giancarlo Cimoli e Francesco Mengozzi. Oggi all'udienza davanti alla Corte dei Conti i legali degli ex manager hanno chiesto, e ottenuto, la sospensione del giudizio davanti alla magistratura contabile, in attesa della decisione sui precedenti ricorsi presentati alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione sulla competenza.

 

ind16 gianc cimoliind16 gianc cimoli

Gli ex amministratori sostengono infatti che 'le societa' per azioni, anche se a partecipazione pubblica, sono soggette al codice civile, e dunque, non e' competente la Corte dei Conti', spiega a Radiocor Angelo Piazza, difensore di uno degli manager. Dal canto suo, la Procura Regionale della Corte dei Conti, guidata da Raffaele De Dominicis, ha fatto controricorso alla Corte di Cassazione, sostenendo la propria competenza. La Procura della Corte dei Conti aveva chie sto, per danno erariale, circa due miliardi di risarcimento a 16 ex amministratori che avevano operato nel periodo 2002-2012.

 

7.MEDIASET: CONFALONIERI, ALLEANZE TELECOM-BROADCASTER SONO NELLE COSE

FEDELE CONFALONIERI E ANNA MARIA TARANTOLA FEDELE CONFALONIERI E ANNA MARIA TARANTOLA

Radiocor - 'Seguendo lo sviluppo della tecnologia, ha senso avere rapporti con i telefonici'. Lo ha detto il pre sidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, rispondendo, in audizione alla commissione trasporti della Camera, a una domanda sulla possibilita' di alleanze con Telecom e sulle future strategie di Mediaset: 'Che ci sia possibilita' di fare alleanze telecom-broadcaster - ha proseguito Confalonieri - e' nelle cose'.

 

8.ZALESKI: CLESSIDRA ESCE DA METALCAM CEDENDO A COCCHI IL 42%

Radiocor - Il fondo Clessidra ha ceduto il 42% di Metalcam, azienda siderurgica di Breno che fa capo per il 48% alla Carlo Tassara, all'amministratore delegato Mario Cocchi, storico braccio destro del finanziere franco-polacco Romain Zaleski. L'operazione - secondo quanto apprende Radiocor - e' stata effettuata attraverso la cessione da parte di Clessidra dei veicoli societari Lauro Sedici Spa e Lauro Diciotto spa.

 

Romain ZaleskiRomain Zaleski

In conseguenza all'uscita della societa' di investimenti guidata da Claudio Sposito, Gregorio Gitti ha rassegnato le sue dimissioni dalla presidenza del consiglio di amministrazione dell'azienda di Breno, attiva nella produzione di forgiati a disegno in acciai di alta qualita' destinati ai settori dell'oil & gas, energetico, navale e meccanico con un fatturato consolidato di 120 milioni di euro e stabilimenti a Breno (Bs), Cortenova (Lc) e Hilchenbach (Francoforte - Germania). Il 10% residuo del capitale e' detenuto dai dipendenti.

 

9.BANCA DEL FUCINO: DA CASSA DELLA NOBILTA' ROMANA A PRIVATE BANK -INTERVISTA

Gerardo Graziola per Radiocor - Banca del Fucino punta a trasformarsi in una private bank. La nuova missione dell'istituto controllato dalla famiglia Torlonia la racconta, in un colloquio con Il Sole 24 Ore Radiocor, il direttore generale Giuseppe Di Paola. E qui c'e' la seconda novita': e' la prima intervista concessa dalla banca dalla fondazione: 1923. Di Paola, manager con esperienze nel gruppo SanPaolo, da oltre dieci anni guida quella che e' la piu' antica banca privata romana e una delle ultime banche a controllo familiare presenti in Italia.

Banca del FucinoBanca del Fucino

 

Banca del Fucino punta a gestire portafogli di famiglia dai 500mila euro in su. L'Istituto ha sempre chiuso i bilanci in utile ed espone un buon coefficiente patrimoniale, pari a 9,50 per cento. Alla presidenza onoraria c'e' il principe Don Alessandro Torlonia, che dopo sessant'anni ha lasciato la carica di presidente al nipote, Alessandro Poma Murialdo. L'anziano principe, temutissimo in banca per la su a proverbiale severita', ha avuto intense frequentazioni in Vaticano e oggi Banca del Fucino e' l'ultima banca italiana ad avere un canale aperto con lo Ior, dopo l'interruzione dei rapporti delle altre banche italiane con l'istituzione finanziaria d'Oltretevere.

 

10.SCOTTI FINANZIARIA: DOPO 20ANNI CHIUDE LIQUIDAZIONE, C'E' TESORETTO DA 22MLN

Radiocor - Dopo vent'anni si avvia a chiudere la liquidazione della Scotti Finanziaria, l'ex Eurogest che fece crac negli anni Ottanta. Il liquidatore Franco Lo Baido ha depositato il bilancio di liquidazione. Dalla relazione sulla gestione consultata da Radiocor, spunta un tesoretto: un patrimonio netto a fine 2013 positivo per 22,2 milioni. 'E' ragionevole ritenere - si legge - che alla chiusura della liquidazione il patrimonio finale risulti in linea' con quello al dicembre scorso.

 

Ci sara' quindi la distribuzione di un saldo attivo ai soci. Il crack Eurogest mando' in fumo centinaia di miliardi di lire e coinvolse oltre 16mila risparmiatori molti dei quali hanno ancora in mano i titoli della societa'. Scotti Finanziaria evito' il fallimento grazie ai finanziamenti dell'azionista Credit Lyonnais che sono stati 'a tassi zero' dal gennaio del 1994. Finanziamenti che hanno consentito - scrive il liquidatore - di abbattere gli o neri finanziari 'che altrimenti avrebbero reso praticamente impossibile la distribuzione agli azionisti di un saldo attivo della liquidazione'.

 

Claudio De Vincenti con moglie Claudio De Vincenti con moglie

11.TAP: DE VINCENTI, FAVOREVOLI A SOCI ITALIANI; GASDOTTO STRATEGICO - INTERVISTA

Andrea Salomone per Radiocor - Il progetto della Trans Adriatic Pipeline, che a partire dal 2019 dovrebbe portare in Italia il gas proveniente dall'Azerbaijan, e' 'strategico per il nostro Paese e per l'intera Europa' e il Governo guarderebbe con 'molto favore' all'eventuale ingresso di soci italiani nella compagine azionaria. Lo dichiara, in una intervista a Radiocor il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, che proprio ieri ha incontrato il presidente azero Ilham Aliyev in visita in Italia. 'Gli incontri che abbiamo avuto confermano il rilievo che i due Paesi danno al progetto Tap, che poi e' lo stesso rilievo che da' l'Unione europea.

 

Le prospettive del progetto rimangono molto forti', assicura il viceministro, che non e' preoccupato dal quasi certo ritiro dei francesi di Total e dei tedeschi di E.on, azionisti di Tap con quote rispettivamente del 10% e del 9%. Il rimaneggiamento della compagine azionaria potrebbe liberare spazio per l'ingresso di uno o piu' operatori italiani (in passato anche Enel non aveva escluso l'ipotesi)?: 'Questo potrebbe essere positivo - osserva De Vincenti - ma non e' che finora l'assenza di operatori italiani abbia creato problemi.

gasdotto tap gasdotto tap

 

Il Tap e' un progetto 'merchant' che le imprese autofinanziano, non ci sono risorse pubbliche; certamente noi saremmo molto favorevoli a che le imprese italiane nei loro progetti di investimento prevedano anche pipeline di tipo 'merchant' internazionali, ma questo fa parte di scelte imprenditoriali, l'importante per il nostro Paese e' che il gas del Mar Caspio arrivi in Italia, poi se il consorzio che lo importa comprende anche imprese italiane questo puo' essere un bene, se e' utile alle imprese italiane'.

 

 

Ultimi Dagoreport

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....