ECCO CHI MORDE LA MELA - NONOSTANTE IL SORPASSO DELLA APPLE NEL MERCATO DEGLI SMARTPHONE A FINE 2011, SAMSUNG SI CONFERMA IL MARCHIO DI TECNOLOGIA PIÙ POTENTE AL MONDO - IL SUO FONDATORE NEL 2008 SI DIMISE PERCHÉ CONDANNATO PER CORRUZIONE DI POLITICI E GIUDICI COREANI - ORA LA SUA AZIENDA È UN QUINTO DEL PIL DELLA COREA DEL SUD ED È LEADER NEL SETTORE DEL TOUCHSCREEN (PRODUCE ANCHE LO SCHERMO DELL’IPHONE)...

1- TLC: APPLE SOFFIA PRIMATO NEGLI SMARTPHONES A SAMSUNG NEL IV TRIM 2011, I COREANI RESTANO COMUNQUE LEADER NELL'INTERO ANNO...
Radiocor
- Apple ha ripreso nel quarto trimestre la leadership mondiale nelle vendite di smartphone che gli era stata soffiata nel terzo trimestre da Samsung Electronics, ma la societa' coreana resta la numero uno nell'intero 2011. Così l'azienda di ricerca Strategy Analytics secondo cui "Apple ha superato nuovamente Samsung negli smartphone nel quarto trimestre 2011 con un volume di vendite in rialzo del 128% su base annuale", il che porta al 23,9% la quota di mercato del gruppo Usa rispetto al 23,5% di Samsung.

Malgrado questo sorpasso, aggiunge Strategy Analytics, Samsung resta numero uno al mondo nell'anno con 95 milioni di smartphone, con un rialzo del 278% dai 25 milioni venduti nel 2010, superando sia Apple sia l'ex leader Nokia, la cui quota di mercato e' precipitata dal 33% del 2010 al 15,8% nel 2011.


2- SAMSUNG SCHIACCIASASSI...
Alessandro Longo per "l'Espresso"

Il colosso coreano ha lo stesso carattere del suo leader: inarrestabile e di un'ambizione sfrenata. Il 2011 è stato l'anno di Samsung e il 2012 promette altrettanto. Così molti hanno dimenticato che il suo capo e maggiore azionista, Lee Kun-hee, 70 anni appena compiuti, figlio del fondatore, nel 2008 si era dovuto dimettere per un fondo segreto usato per corrompere politici e giudici coreani. Ed era stato pure condannato a tre anni, con sospensione della pena. Nel 2010 è tornato in sella al gigante come se niente fosse e da allora ha inanellato un crescendo di vittorie. Samsung ha appena superato Apple e il suo iPhone nelle vendite di cellulari smartphone.

È saldamente al primo posto nel mercato Tv e sta persino rubando quote ai rivali. La settimana scorsa ha annunciato 26 mila assunzioni (già ha 350 mila dipendenti). La sua divisione più nota, Samsung Electronics, ha raddoppiato i profitti (ad aprile-dicembre 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010). Nessuno quindi si è sorpreso quando, nei giorni scorsi, è circolata la voce che stesse per comprarsi Rim, l'azienda che ha inventato i cellulari Blackberry. Samsung ha smentito, ma molti analisti (quelli di Frost and Sullivan, per esempio) ancora considerano l'accordo plausibile.

Se gli addetti ai lavori l'hanno notato da tempo, il grande pubblico ancora non si è reso conto che Samsung sta conquistando tutto, forse perché l'ascesa è arrivata di colpo e in Occidente i coreani non hanno lo stesso richiamo d'immagine di Apple o di Google (anche se fanno molti più soldi: 220 miliardi di dollari di ricavi nel 2010, contro i 63 di Apple).
La storia comincia nel 1938, quando il ventottenne Lee ByungChull, esponente di una famiglia di latifondisti coreani, fonda una piccola azienda di commercio di nome Samsung, che subito si espande in altri settori, gettando le basi per il conglomerato tentacolare che è diventata Samsung: una trentina di divisioni, dall'elettronica di consumo alla telefonia, dalla farmaceutica alle assicurazioni, dall'edilizia alla pubblicità.

La seconda azienda al mondo per numero di brevetti depositati. La prima, nell'information technology, per ricavi. In patria è una potenza assoluta: fa un quinto del prodotto interno lordo della Corea del Sud ed è monopolista in molti settori. In Occidente invece è rimasta a lungo dietro le quinte. Ma ha raggiunto presto le vette nella filiera: già da molti anni è ai primi posti tra i fornitori di memorie, chip, schermi lcd. Per dirne una: sono di Samsung gli schermi touch che hanno reso famoso l'iPhone. Ma anche quelli degli ultimi cellulari Nokia. La svolta è negli ultimi anni, con un'accelerazione nel 2011.

"Dal 2005 al 2011 ha raddoppiato la propria quota di mercato nelle tv, dove ora è al 18 per cento, battendo marchi come Sony, Sharp e Philips", dice Randy Lawson, analista di iSuppli, osservatorio sull' elettronica di consumo. "Nel 2011 è diventato il principale venditore di smartphone, superando Apple. E prevediamo che nel 2012 accrescerà ancora la quota. Pensiamo che supererà persino Nokia per numero di cellulari venduti", dice Francisco Jeronimo, analista di Idc, istituto di analisi di mercato. In Europa e in Italia Samsung ha già scavalcato Nokia.

Grazie a una straordinaria intuizione di alcuni anni fa: "Che il mondo dell'elettronica di consumo stava diventando tutt'uno con quello della tecnologia evoluta. E richiedeva maggiore intelligenza interna, componenti più innovativi, connessioni a internet", dice Andrea Rangone, a capo degli Osservatori Ict del Politecnico di Milano. "Quando nei cellulari e nelle tivù sono diventati importanti gli schermi hi-tech e i microprocessori, Samsung si è trovata a cavallo, visto che era già leader di questi componenti, come fornitrice", aggiunge.

"Samsung ha sfruttato il vantaggio che le veniva dal possedere fabbriche di pannelli Lcd per diventare leader nella vendita di televisori", conferma Lawson. "Ha capito, per esempio, che il futuro per il mercato di massa erano le tivù Lcd, mentre Sony all'inizio puntava sul plasma", aggiunge. Per i cellulari, a trainare Samsung è stato il boom dei touch screen, grazie all'iPhone. Ma anche l'arrivo sul mercato di Google, con il proprio sistema Android (per smartphone e tablet). "Samsung ha puntato subito tantissimo su Android. Risultato: ormai questo sistema nell'immaginario dei consumatori fa tutt'uno con il marchio coreano. È il solo vero antagonista dell'iPhone", dice Rangone. È così che senza mai ideare un prodotto ad alto tasso di creatività, Samsung ha fatto man bassa.

Ma davvero il colosso coreano non fa mai un passo falso? Qualche preoccupazione all'orizzonte, in realtà, c'è. "Sulle tv ora si apre la sfida con Lg, per la leadership nella prossima frontiera tecnologica: l'altissima definizione e gli schermi Oled, che visualizzano colori ultra realistici", dice Lawson. "Ma forse i veri pericoli arriveranno dal mercato cellulare", aggiunge. L'osservatorio Strategy Analytics non crede che Samsung soppianterà Nokia sul mercato globale, perché è ancora debole nei paesi emergenti. Nokia peraltro ora è passata al contrattacco sugli smartphone, con nuovi prodotti frutto dell'alleanza con Microsoft. Tra Apple e Samsung è guerra totale: si denunciano a vicenda per violazione di brevetti nel mercato cellulari.

"Apple sta già pensando di sostituire Samsung come fornitrice di schermi", dice Jeronimo, "ma non è facile trovare un'azienda in grado di garantire quei volumi di produzione". Prima o poi però potrebbe riuscirci e l'azienda coreana perderebbe un cliente importante. Ma la strategia del colosso è ormai nota: di fronte alle prime avvisaglie di pericolo, raddoppia la potenza di fuoco.

E così ha appena annunciato per il 2012 un piano di investimenti di 41 miliardi di dollari. Una scommessa per distruggere gli avversari, che invece stanno riducendo gli investimenti (Lg ha previsto un calo di 3 miliardi nel 2012). Samsung può permettersi di spingere sull'acceleratore andando in controtendenza: a consentirglielo è l'eccezionale flusso di cassa che deriva dalle sue ramificazioni.

 

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