monte dei paschi di siena guido bastianini patrizia grieco

MONTE DEI PEGNI – MPS CHIUDE IL PRIMO SEMESTRE CON UNA PERDITA DI 1,09 MILIARDI! UN MACIGNO, SU CUI PESA LA GIGANTESCA RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI (3,8 MILIARDI) ARRIVATA DALLA FONDAZIONE, CHE RIVUOLE I SOLDI CHE HA SGANCIATO PER ANTONVENETA – ORA TROVARE UN PARTNER PER SIENA SARÀ ANCORA PIÙ DIFFICILE. E SIAMO SICURI CHE BASTERANNO I 700 MILIONI DI AUMENTO DI CAPITALE?

monte dei paschi di siena

1 - CONTI DISASTROSI: IN TRE MESI IL MONTEPASCHI PERDE 845 MILIONI

Da “Libero quotidiano”

 

Mps chiude il primo semestre con un nuova, pesante perdita: 1,09 miliardi a causa di un secondo trimestre in rosso per 845 milioni. Sul risultato incidono alcune componenti straordinari tra cui la gigantesca richiesta di risarcimento danni - 3,8 miliardi di euro - arrivata qualche giorno fa dalla Fondazione Mps.

 

GUIDO BASTIANINI

La perdita ha eroso il patrimonio e a questo punto i 700 milioni di aumento di capitale ipotizzati dopo l'operazione Amco potrebbero non bastare. «Siamo in costante contatto con la Bce e non possiamo rivelare nulla» ha detto l'amministratore delegato Guido Bastianini, parlando della possibile emissione di un bond subordinato già quest' anno.

 

La difficoltà per lo Stato di sottoscrivere un aumento di capitale, che rischia di far aumentare anzichè diminuire la sua quota, rende preferibile la strada degli strumenti ibridi, comunque non semplici da piazzare e costosi in termini di cedola. L'alleggerimento delle sofferenze accompagnato da un rafforzamento patrimoniale, è però una strada obbligata per portare Mps all'altare, operazione di cui si sta occupando l'onnipresente Mediobanca.

 

monte dei paschi di siena

Trovare un partner per Siena non sarà facile anche perchè accanto alla vendita degli npl - che ripulirà il bilancio occorrerà individuare il modo di liberare Siena dalla montagna di rischi legali in bilancio, una buona parte dei quali arrivano da vecchi soci che chiedono di essere risarciti per i tanti miliardi bruciati in Borsa dagli scandali che hanno scosso il Monte.

 

La richiesta più clamorosa, che fa lievitare a 10 miliardi il totale delle richieste è appena arrivata: 3,8 miliardi chiesti dalla Fondazione Mps, cui va peraltro imputata la scelta dei vertici della banca che con le loro scelte gestionali ne hanno distrutto il patrimonio. «Sono soddisfatto dell'iniziativa intrapresa, che avevo caldeggiato da qualche tempo» ha commentato il sindaco di Siena Luigi De Mossi. Intanto Mps ha raggiunto un accordo con i sindacati per 500 uscite volontarie accompagnate da 250 assunzioni. Ai dipendenti è andato il ringraziamento di Bastianini per l'impegno durante la crisi.

 

roberto gualtieri

2 - MPS, LA FONDAZIONE RIVUOLE I SOLDI DELL'ACQUISIZIONE DI ANTONVENETA

Gianluca Paolucci per “la Stampa”

 

Una perdita netta che supera il miliardo di euro nel primo semestre, la Bce che chiede un rafforzamento patrimoniale per approvare l'operazione di cessione dei crediti deteriorati, la Fondazione Mps che chiede 3,8 miliardi di euro.

 

MONTE DEI PASCHI

Non un bel periodo per Monte dei Paschi e per chi sperava che i guai peggiori per la banca fossero alle spalle. Iniziamo dalla fine: il 31 luglio scorso a Rocca Salimbeni è arrivata una lettera di diffida con richiesta dei danni. Tanti: 3,8 miliardi di euro. La maggior parte dei soldi sono relativi all'aumento di capitale per Antonveneta, con la Fondazione che nel 2008 aveva ancora il 50% del capitale e che per partecipare all'aumento - e sottoscrizione del famigerato Fresh - si svenò letteralmente.

guido Bastianini

 

La lettera della fondazione è per ora solo un avviso delle intenzioni future. Ma si aggiunge a un altro miliardo di richieste stragiudiziali e 5,2 miliardi di cause già avviate. Che porta il totale dei rischi legali a 10 miliardi di euro. Dei 5,2 miliardi di cause già avviate, per la banca 2,1 miliardi hanno un rischio di soccombenza classificato come probabile».

 

Gli accantonamenti finora effettuati sono pari a soli 500 milioni, mentre per le altre cagorie (1,7 miliardi classificati come «possibili» e il resto indicato con un rischio remoto) non è stato effettuato nessun accantonamento. L'altro punto è il rafforzamento di capitale.

fondazione mps

 

L'operazione con Amco ripulirà le sofferenze fino far diventare Mps una delle migliori italiane. Ma assorbe capitale, con il Cet1 su base transitoria che scenderà all'11,5% e di un Cet1 «a regime» al 9,7%, ha spiegato ieri l'ad Guido Bastianini.

 

Il calcolo contenuto nel comunicato che annunciava l'operazione Amco era fatto sui paramentri patrimoniali al 31/12/2019 e da allora le cose non sono migliorate. Il Cet1 è sceso al 13,4% dal 14,7% di fine anno nel trimestre. Siamo ancora sopra i limiti richiesti dallo Srep (8,8%) ma non abbastanza, post cessione dei crediti, per rassicurare i regolatori.

monte-dei-paschi-di-siena-sede

 

Per il momento aiuta la garanzia pubblica sui nuovi prestiti, ma non basta. Così nel decreto Agosto, che dovrebbe arrivare oggi al Consiglio dei ministri, è previsto 1,5 miliardi destinati al rafforzamento di società sotto controllo pubblico. I 700 milioni ipotizzati finora potrebbero non essere abbastanza, Mps ha confermato di avere allo studio un «piano sul capitale, con la potenziale emissione di strumenti di debito subordinato».

 

Mentre l'Ad Guido Bastianini - di fatto al suo debutto pubblico - ha aggiunto che «al momento siamo in costante contatto con la Bce e non possiamo rivelare nulla». Infine, i conti. Il rosso dei sei mesi è di 1,09 miliardi di euro, a causa di un secondo trimestre in rosso per 845 milioni.

MONTE DEI PASCHI

 

Sul risultato incidono alcune componenti straordinarie, come la svalutazione delle attività fiscali differite (dta) per 476 milioni e 357 milioni di nuovi accantonamenti al fondo rischi e oneri. Rocca Salimbeni sconta anche gli effetti della crisi scatenata dal coronavirus, con 300 milioni di rettifiche aggiuntive su crediti, che portano il totale del semestre a 519 milioni, il doppio del 2019.

 

Una situazione che complica un quadro già difficile per tutto il settore bancario e a maggior ragione per un istituto la cui attività deve sopportare le pesanti limitazioni imposte dalla Ue. Ne è una prova la dinamica dei ricavi, scesi dell'8,4% a 1,45 miliardi.

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)