MPS, ORA SIAMO ALLA FARSA: RIARRESTATO BALDASSARRI

Da LaStampa.it

È tornato in carcere Gianluca Baldassarri. La sua libertà è durata poco più di 24 ore e, di queste, cinque ieri le aveva trascorse davanti al gip del tribunale di Siena Ugo Bellini. Lo stesso giudice che venerdì, dopo aver fatto scadere i termini per l'interrogatorio, aveva dovuto firmare l'istanza di scarcerazione per vizio procedurale come chiesto il giorno prima dall'avvocato Filippo Dinacci.

I pm titolari dell'inchiesta su Mps erano corsi ai ripari con una nuova richiesta di custodia cautelare in carcere per l'ex responsabile dell'area finanza, senza neppure nascondere troppo la loro indignazione per l'errore di valutazione di Bellini convinto, forse, che i termini per l'interrogatorio dopo la conferma della custodia cautelare, da lui firmata l'8 marzo, fossero più lunghi dei 5 giorni previsti dal codice. Uscito dal carcere fiorentino di Sollicciano, ieri Baldassarri era stato costretto a presentarsi subito davanti al gip che, al termine dell'interrogatorio, si era riservato la decisione.

«Pericolo di fuga e inquinamento probatorio» le motivazioni dell'arresto di oggi a Milano dove Baldassarri era appena arrivato dopo aver trascorso la notte a Firenze. Le stesse accuse che sia il giudice lombardo che aveva accolto la richiesta di custodia in carcere il 16 febbraio, sia Bellini, l'8 marzo, avevano scritto nelle loro ordinanze. Accuse respinte anche ieri dall'avvocato Dinacci, all'uscita dal tribunale di Siena: «non ha mai cercato di fuggire all'estero né pensa di farlo in futuro».

I magistrati, però, il 14 febbraio lo fecero fermare dagli uomini del Nucleo di polizia valutaria della gdf perché Baldassarri avrebbe cercato di smobilizzare titoli per circa 1 milione di euro. Pochi giorni prima gli inquirenti gli avevano fatto sequestrare oltre 19 milioni e altri 3,6 milioni, a sua disposizione, vennero bloccati il 5 marzo.

Il responsabile dell'area finanza è l'unico tra i 15 indagati nei diversi filoni dell'inchiesta su Mps ad essere stato arrestato in questi mesi. Le accuse, per lui, vanno dall'associazione a delinquere al concorso in ostacolo alla vigilanza, alla truffa: sarebbe l'autore principale delle operazioni sui derivati, in particolare dell'accordo con banca Nomura, ma anche il capo della `banda del 5%´, la percentuale che si sarebbe fatto dare da chi voleva fare operazioni con Mps. Un uomo, scriveva il gip Bellini l'8 marzo, «che ha uso e dimestichezza con viaggi e relazioni internazionali, che all'estero possiede interessi, immobili, è in contatto con numerosissimi esponenti del mondo finanziario che gli possono fornire ospitalità, protezione». Il pericolo di fuga, poi, sarebbe stato dimostrato anche dagli oltre 34 mila euro in contanti «trovati dai finanzieri nascosti nei beauty case e tra gli indumenti» al momento dell'arresto.

Le sue responsabilità, inoltre, sarebbero state confermate da molte delle persone sentite dai pm, sia indagati sia solo come informate sui fatti. «Mi fidavo ciecamente di Baldassarri», disse tra l'altro l'ex dg del Monte Antonio Vigni. Lo stesso che nascose il contratto con Nomura nella sua cassaforte perché «Baldassarri mi disse che si trattava di un documento delicato». Vigni, insieme all'ex presidente Giuseppe Mussari, è indagato in concorso con Baldassarri. Lui stasera è tornato a San Vittore e nei prossimi giorni sarà riportato nel carcere fiorentino di Sollicciano.

 

Gianluca BaldassarriIL FERMO DI GIANLUCA BALDASSARRI jpegGIANLUCA BALDASSARRI jpeg

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO