1- NATALE TRISTE IN CASA MONTI. LA COLPA NON E' DELLO SPREAD E NEMMENO DEL CAVALIERE DI ARCORE CHE TIENE UN CAPPIO INTORNO AL COLLO DEL PREMIER SOGNANDO DI TORNARE AL POTERE, MA DEL FIGLIO GIOVANNI, 38 ANNI, CHE CON GRANDE SORPRESA DEI GENITORI E' STATO IMPROVVISAMENTE LICENZIATO DAI FRANCESI DI LACTALIS/PARMALAT 2- MAL DI PANSA PER L’ORSI SENZA MARONI: IN PRIMAVERA, MONTI DECIDERÀ IL DESTINO DELL’AD SPONSORIZZATO DA BOBO MARONI AL VERTICE DI FINMECCANICA. TUTTO DIPENDE DALLA SUA VOLONTÀ DI “CONCERTARE” LE DECISIONI (SULLA SCRIVANIA DI ORSI BRILLA IL DOSSIER DI UN FONDO USA CHE VUOLE UNA QUOTA IMPORTANTE DI DRS) CON PALAZZO CHIGI CHE HA IL SUO RIFERIMENTO NEL NUMERO DUE DEL GRUPPO, ALESSANDRO PANSA 3- IN UNICREDIT HANNO DECISO DI RENDERE LA VITA DIFFICILE A DAGOSPIA. QUANDO SUL SITO APPAIONO NOTIZIE "SENSIBILI" SULLA BANCA, SCATTA IMPROVVISAMENTE IL DIVIETO D'ACCESSO PER TUTTI I DIPENDENTI. QUESTA CENSURA IMPEDIRA' OGGI DI SAPERE CHE PAOLO FIORENTINO E IL MANAGER MISTERIOSO SOPRANNOMINATO "MINISTRO", HANNO DECISO DI AFFIDARE LA DIREZIONE DELLA RIVISTINA EAST (SPONSORIZZATA DA PIAZZA CORDUSIO) AL FIGLIO DELL'ECONOMISTA LUIGI SPAVENTA

1 - NATALE TRISTE IN CASA MONTI. IL FIGLIO GIOVANNI E' STATO IMPROVVISAMENTE LICENZIATO
Anche Mario Monti e la sua famiglia hanno dato un contributo al calo dei consumi di Natale. Pare infatti che la moglie Elsa, impegnata nel volontariato come presidente della Croce Rossa milanese, abbia preparato un cenone estremamente sobrio nell'appartamento che SuperMario ha comprato anni fa nella strada alberata che si trova nella zona Ovest di Milano (la stessa dove un tempo abitava Roberto Calvi).

Intorno alla tavola l'aria non era molto allegra anche se la scalata a Palazzo Chigi avrebbe dovuto riempire di gioia le stanze dove fino all'inizio di dicembre il Professore di Varese ha meditato e scritto i suoi articoli sulla crisi italiana. E quando si sono ritrovati a tavola per mangiare un piatto di wurstel e un panettoncino comprato su una bancarella di extracomunitari, a casa Monti e' scesa una grande tristezza. La colpa non e' dello spread e nemmeno del Cavaliere di Arcore che tiene un cappio intorno al collo del Premier sognando di tornare al potere, ma del figlio Giovanni, 38 anni, che con grande sorpresa dei genitori e' stato improvvisamente licenziato.

Fino a pochi giorni fa il giovanotto, che nel 2009 era stato assunto in Parmalat da Enrico Bondi, ricopriva la carica di responsabile per lo sviluppo del business, ma adesso - come spiega il quotidiano "MF" - e' stato gentilmente messo alla porta insieme ad altri tre top manager (Massimiliano Quaini, PierLuigi De Angelis e Manuela Mangiagalli direttore del personale).

A prendere la brutale decisione e' stato Yvon Guerin, il 46enne francese che nel luglio scorso e' stato nominato al vertice di Parmalat dopo l'acquisto del'azienda del latte da parte della famiglia Bessnier, i silenziosi patrons del formaggio transalpino che a dispetto delle cordate senza soldi messe in piedi dagli italiani come le Coop e Luchino di Montezemolo, si sono impossessati del vecchio impero di Calisto Tanzi e di Bondi.

Per Monti e la moglie Elsa e' un colpo durissimo, uno schiaffo che non fa giustizia delle referenze del figliolo che dopo la laurea alla Bocconi e due master alla Columbia University, ha lavorato in Goldman Sachs come papa' Mario, e si e' specializzato in Citigroup e Morgan Stanley.

Ai famigliari che chiedevano lumi sul futuro del ragazzo, Monti si e' rabbuiato piu' del solito e ha rilasciato un gelido "no comment":

2 - MAL DI PANSA PER ORSI
Con un jet privato decollato da Ciampino alla vigilia di Natale, Giuseppe Orsi, il nuovo comandante supremo di Finmeccanica, e' partito per Istanbul dove ha trascorso il Natale. Prima di andarsene ha fatto un salto al quartier generale di Selex per gli auguri ai dirigenti che ha invitato a voltare pagina e a lasciarsi alle spalle le vicende che hanno travagliato la societa' fino alle dimissioni della czarina, Marina Grossi, la seconda moglie di Guarguaglini che insieme al marito ha lottato disperatamente per non lasciare la carica.

Sulle rive del Bosforo per Orsi e' il momento di raccogliere le idee e di prepararsi alle battaglie del nuovo anno dove molti lo aspettano al varco. Non c'e' solo da dimenticare l'annus horribilis del Gruppo che a causa delle vicende interne e' minacciato dalla concorrenza dei gruppi stranieri, ma anche da capire dove lo portera' il vento delle privatizzazioni che tira verso uno "spezzatino" delle diverse societa' .

In ballo c'e' prima di altre l'americana DRS, il colosso della difesa USA comprato dal Guargua a peso d'oro, e a piazza Monte Grappa sanno che alcuni fondi americani (tra questi Blackrock gia' azionista con poco meno del 2%) non fanno mistero di voler mettere le mani su almeno una parte di questo gioiello di famiglia.

Per l'ingegnere piacentino il problema di fondo resta comunque la politica; non quella del precedente governo che con Giulietto Tremonti e il placet dell'UDC lo ha piazzato sulla plancia di comando, ma quella piu' sottile e ancora indecifrabile di Monti e del Ministero dell'Economia che il Professore di Varese ha messo nelle mani del pallido Vittorio Grilli.

E qui sorgono in Orsi alcuni interrogativi inquietanti perche' non e' un mistero che il viceministro (fautore delle privatizzazioni fin dal 1992) considera suo interlocutore primario Alessandro Pansa, il numero 2 di Finmeccanica, che il Tesoro ha voluto inserire anche nel Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica. I rapporti tra i due sono ispirati dal rispetto reciproco anche se hanno alla spalle una cultura diversa: industriale per Orsi, finanziaria per Pansa che a 49 anni si ritrova con un curriculum da bocconiano "doc".

Nulla fa presagire a uno scontro tra i due manager, ma Orsi vuole scacciare le voci che corrono sula provvisorieta' della sua poltrona dove le gambe della Lega di Maroni sono venute meno.

Per rimettere in piedi il Gruppo ad Orsi non resta che rimboccarsi le maniche e portare fieno in cascina. Nei giorni scorsi Finmeccanica ha perso una gara milionaria per gli elicotteri giapponesi, ma adesso le speranze sono rivolte all'India dove tra un paio di settimane si decidera' una commessa di oltre 3 miliardi di euro.

In caso di successo le sue quotazioni risaliranno e per curare la sua immagine non ci sara' bisogno di richiamare in servizio un vecchio collaboratore di Fabiano Fabiani che i giornalisti conoscono bene sopratutto per le sue barzellette napoletane.

3 - GALATERI PER SEMPRE
Avviso ai Naviganti N.1 "Si avvisano i Signori naviganti che il 2011 e' stato un anno particolarmente fortunato per Gabriele Galateri di Genola, discendente di una nobile famiglia piemontese, che nel 1977 e' entrato insieme alla moglie Evelina Christillin alla corte ricca e abbronzata degli Agnelli.

Oltre alla carica di presidente delle Generali ,assunta in aprile dopo le dimissioni "spintanee" di Cesaroni Geronzi,il buon Galateri e' stato nominato alla viglia di Natale al vertice di Iit, l'Istituto italiano di tecnologia di Genova dove ha preso il posto del pallido Vittorio Grilli".

4 - UNICREDIT VERSUS DAGOSPIA
Avviso ai Naviganti N.2 " Si avvisano i Signori naviganti che In Unicredit hanno deciso di rendere la vita difficile a quel sito disgraziato di Dagospia. Sembra infatti che quando sul sito appaiono notizie "sensibili" sulla banca, scatti improvvisamente il divieto d'accesso per tutti i dipendenti.

Questa censura, infantile e fastidiosa, impedira' oggi di sapere che Paolo Fiorentino e il manager misterioso soprannominato "ministro", hanno deciso di affidare la direzione della rivistina EAST (sponsorizzata da Piazza Cordusio) al figlio dell'economista Luigi Spaventa".

 

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