
NON SERVE UN ECONOMISTA GENIALE PER CAPIRE IL PERCHÉ LE AUTO NON SI VENDONO PIÙ: SONO DIVENTATE UN LUSSO PER POCHI - DAL 2013 A OGGI I PREZZI MEDI DELLE MACCHINE SONO AUMENTATI DEL 52%, PASSANDO DA 19 MILA EURO A 30 MILA - COME FA UNA FAMIGLIA CON UN REDDITO MEDIO DI 38 MILA EURO AD ACQUISTARE UN NUOVO VEICOLO PAGANDO LE BOLLETTE E FACENDO LA SPESA? - RISULTATO: CRESCE DEL 5% LA PERCENTUALE DI PERSONE CHE NON HA INTENZIONE DI ACQUISTARE UN'AUTO NUOVA (DAL 57% AL 62%)
Estratto dell'articolo di Maurizio Bertera per www.corriere.it
vendite di auto tesla e byd nel regno unito
Nessuno può negare che l’auto non sia centrale per la mobilità degli italiani: 8 su 10 non vi rinunciano ma i prezzi elevati frenano i nuovi acquisti e spingono i consumatori ad attendere. Dal 2013 i prezzi medi delle auto sono aumentati del 52% (a fronte di aumento del reddito familiare nazionale del 29%).
È quanto emerge dall’indagine annuale sulla mobilità degli italiani condotta da Aniasa (l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità) e Bain & Company.
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Lo studio registra un forte salto in avanti dell’auto come mezzo di spostamento ricorrente (dal 72% delle risposte nel 2023 all’80% del 2024, era al 69% delle preferenze nel 2020). Resta stabile il trasporto pubblico locale, utilizzato in maniera ricorrente da quasi un italiano su 2 (48%), mentre segnano un calo le altre forme di mobilità per uso occasionale, come scooter, vehicle sharing, monopattino e taxi.
Non fa notizia che gli italiani, pur usando di più l’auto, non ne comprino una nuova, preferendo l’usato o il ‘fine vita’ dell’attuale. Secondo lo studio, la quota dei consumatori che nel 2024 non ha neanche considerato l’acquisto di un’auto nuova è salita di ben 5 punti percentuali in un solo anno (dal 57% del 2023 al 62% del 2024), «a conferma del senso di disorientamento creato dalle normative nazionali ed europee e dall’aumento dei prezzi», si legge in una nota ufficiale.
Risultato? Contrazione del mercato e aumento dell’età media del parco circolante.L’aumento elevato dei prezzi e la forte instabilità economica legata al contesto globale allontanano quindi il consumatore da un bene costoso come l’auto: quasi 2 italiani su 3 hanno annullato o posticipato l’acquisto in attesa di un calo dei prezzi (32% del campione) o per problemi di reddito (33%). [...]
Impressiona soprattutto che dal 2013 a oggi il prezzo medio di un’auto in Italia è aumentato del 52% (da 19mila a 30mila euro), mentre nello stesso lasso temporale i redditi familiari sono cresciuti solo del 29% (da 29mila a 38mila euro). «Il disaccoppiamento nel tasso di crescita di questi due valori è iniziato nel 2020, fino a quel momento prezzi e redditi segnavano aumenti molto simili, mediamente del 12%-14%», spiegano all’ANSA.
«L’incremento dei costi e l’incertezza economica stanno ridefinendo le priorità di consumo: non è l’interesse per la mobilità privata a diminuire, ma la possibilità reale di accedere a un’auto nuova. Si rafforza così una nuova normalità fatta di veicoli mantenuti più a lungo, attenzione al prezzo e apertura a soluzioni non tradizionali, come l’usato o il noleggio. È fondamentale che il settore sappia rispondere a queste esigenze in modo flessibile» è il commento di Gianluca Di Loreto, partner e responsabile italiano automotive di Bain & Company.
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