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PARTE LA CORSA DELLE NOMINE: MORETTI E DESCALZI AI GIARDINETTI. CORSA PER SOSTITUIRLI – SE CAIO VA IN FINMECCANICA ALLE POSTE PUNTA FABIO GALLIA (CDP) – LE FINTE SHORT LIST E IL PARAVENTO DELLE SOCIETA’ DI CACCIATORI DI TESTE – GENTILONI ALLA PROVA DEL FUOCO

 

MAURO MORETTIMAURO MORETTI

Massimo Sideri per il Corriere della Sera

 

Sta già prendendo forma la short list per la guida di Leonardo-Finmeccanica che i cacciatori di teste stanno elaborando per il ministero del Tesoro. Tra i nomi, allo stato attuale, ci sarebbero Francesco Caio, che guida le Poste Italiane, Roberto Scaramella, ex amministratore delegato della compagnia aerea Meridiana e ora alla guida del gruppo aerospaziale napoletano Ala, e Fabrizio Giulianini, ex Selex, la società confluita nella cosiddetta «one company» Leonardo.

 

Quindi un classico schema: il manager interno che potrebbe salire conoscendo bene la macchina, il manager di Stato già rodato e l' outsider. Quasi troppo perfetto. Altri curricula potrebbero essere vagliati in queste ore. Tutto è ancora molto in divenire. Alle assemblee per il rinnovo o meno delle nomine in realtà mancano due mesi.

ROBERTO SCARAMELLAROBERTO SCARAMELLA

 

E come sanno gli addetti ai lavori queste liste preparate dai cacciatori di teste sono talvolta un fatto formale: nel 2014 l' allora premier Matteo Renzi non ne tenne particolarmente conto. In poche parole la formazione preliminare di una possibile lista non vuole dire che non verrà confermato l' attuale amministratore delegato di Leonardo, Mauro Moretti.

 

Fabrizio Giulianini Fabrizio Giulianini

Il manager ex sindacalista è stato condannato in primo grado a sette anni di reclusione lo scorso 31 gennaio per l' incidente di Viareggio del 29 giugno 2009, uno dei più grandi disastri ferroviari degli ultimi cinquanta anni. Al tempo Moretti era l' amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. La sera stessa della sentenza il board della società aerospaziale si è riunito in via straordinaria per confermare a Moretti la piena fiducia e gli incarichi. La condanna di primo grado non rappresenta per gli esperti della società un ostacolo al rinnovo. Tra le proteste sono state registrate solo quelle del Movimento Cinque Stelle. Ma è chiaro che la partita delle nomine di governo sarà affare delle forze di maggioranza.

 

Scaroni Descalzi BisignaniScaroni Descalzi Bisignani

Il rinnovo degli incarichi di vertice nelle aziende pubbliche funziona come un domino: se si sposta un pezzo gli altri non possono rimanere inermi. Anche perché sullo sfondo c' è il caso Eni a rendere questa partita delle nomine di Stato, la prima del premier Paolo Gentiloni, particolarmente delicata.

 

CAIO FRANCESCO POSTECAIO FRANCESCO POSTE

La Procura di Milano ha chiesto una settimana fa il rinvio a giudizio per l' amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, per l' ex ad Paolo Scaroni e per altre 9 persone, tra cui anche Luigi Bisignani, la stessa Eni e Shell (queste ultime due indagate in base alle legge sulla responsabilità amministrativa degli enti) nell' ambito del procedimento con al centro l' accusa di corruzione internazionale per una presunta maxi-tangente da 1 miliardo e 92 milioni di dollari. Anche in questo caso l' azienda ha rinnovato la fiducia al manager in attesa della decisione del gup: «Nessuna condotta illecita».

FABIO GALLIA CLAUDIO COSTAMAGNAFABIO GALLIA CLAUDIO COSTAMAGNA

 

Tra i rumor di un possibile avvicendamento circola anche quello di un eventuale passaggio di Fabio Gallia, attuale ad di Cassa depositi e prestiti, alle Poste, nel caso in cui la scelta per Leonardo dovesse finire su Caio.

 

Tutte ipotesi. Per ora il Tesoro che controlla le aziende di Stato è ancora nella fase dei grattacapi. Da qui ad aprile ci saranno molte altre sorprese com' è facile immaginare, anche perché spesso le scelte avvengono sul filo di lana. Senza considerare che le nomine di Renzi nel 2014 erano state fatte con un elevato grado di discontinuità con il passato e non è così inusuale che queste poltrone vengano ricoperte dalle stesse persone anche per più mandati. Insomma, il valzer è partito ma è ben lontano dal mostrare come finirà.

 

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