wanda ferragamo

PARTITA BENE, FINITA MALE - LA BORSA DI MILANO CHIUDE A -0,6% CON SPREAD A 304 DOPO UNA PARTENZA BRILLANTE E UN DIFFERENZIALE IN CALO A 289. CALANO OVVIAMENTE LE BANCHE, CRESCE FCA DOPO L'ANNUNCIO DELLA VENDITA DI MAGNETI MARELLI (+3% DOPO AVER TOCCATO OLTRE +6%) - BOOM PER FERRAGAMO DOPO LA MORTE DELLA PRESIDENTE ONORARIA WANDA FERRAGAMO, VEDOVA DEL FONDATORE, CHE HA RIACCESO LE SPECULAZIONI SU UNA CESSIONE

 

Cheo Condina per www.ilsole24ore.com

 

WANDA FERRAGAMO

Non regge il rimbalzo di Piazza Affari dopo che Moody's, nonostante il taglio del rating a Baa3, ha mantenuto l'outlook italiano stabile con lo spread che archivia la seduta sopra quota 300, per la precisione a 303 punti. A Milano, l'Ftse Mib chiude debole (-0,6%, sotto quota 19mila e ai minimi da marzo 2017) come le altre piazze continentali mentre Wall Street viaggia sotto la parità. In giornata, il Governo italiano ha risposto alla Commissione Ue tenendo ferma la propria posizione sulla manovra che ha come target un deficit/pil al 2,4%. In Borsa arretrano in particolare i titoli del comparto bancario, con Bper (-3,6%), Banco Bpm (-3,1%) e Banca Generali (-2,5%) nel giorno in cui ha annunciato un'offerta vincolante per il 100% di Nextam Partners.

 

WANDA E SALVATORE FERRAGAMO

Giù anche i petroliferi - il Wti cede lo 0,5% a 68,96 dollari al barile - con Saipem (-2,2%) che domani approverà i conti dei nove mesi. Brillano invece le utility, guidate da Italgas (+1,6%), ma soprattutto Fiat Chrysler Automobiles(+3%) dopo la cessione di Magneti Marelli a Kkr per oltre 6 miliardi di euro e Salvatore Ferragamo, che strappa del 7,4% dopo la scomparsa del presidente onorario Wanda Ferragamo che ha riacceso le speculazioni su una possibile cessione della società. Sul mercato valutario, l'euro/dollaro si indebolisce e, dopo essere arrivato a sfiorare 1,155, archivia la seduta a 1,146 (da 1,1492 di venerdì sera); l'euro/yen scende a 129,3 mentre il dollaro/yen vale 112,8. La matricola Piovan guadagna il 4,7%.

 

La mossa di Moody's già scontata dalle Borse

Agnese Renzi con Signora Ferragamo

 

La decisione di Moody's - osservano gli analisti di Mps Capital Services - «era già ampiamente prezzata dal mercato che, questa mattina, apre con tassi in deciso ribasso festeggiando lo scampato pericolo del passaggio in “outlook negativo” e la decisione dell’agenzia di rating di mantenere l’outlook stabile. Un outlook negativo avrebbe infatti dato verosimilmente impulso ad un’ulteriore ondata di vendite da parte di quei soggetti istituzionali che per mandato, prospetto o regolamento, non possono detenere titoli “speculative grade” e che si sarebbero visti costretti ad anticipare il possibile ulteriore taglio del merito di credito. Ora la parola passa a S&P». L'agenzia Usa rilascerà venerdì il proprio giudizio sul rating italiano.

 

Fca sfiora 14 euro, vendita Marelli oltre le previsioni

046 ;nerio alessandroi;leonardo ferragamo dsc1330

La vendita di Magneti Marelli riporta Fiat Chrysler a quota 14 euro in Borsa dopo che venerdì le azioni del gruppo auto, a seguito di tre cali consecutivi, avevano toccato i minimi da oltre un anno. Prima dell'apertura delle negoziazioni, il gruppo ha confermato le indiscrezioni del week end annunciando di aver siglato un accordo definitivo per cedere Magneti Marelli a Calsonic Kansei, gruppo giapponese della componentistica, per 6,2 miliardi di euro. Secondo Bloomberg, il consensus degli analisti finanziari che coprono il titolo Fca stimava l'operazione tra i 4 e i 5 miliardi di euro.

 

La cessione di Magneti Marelli, e' il commento di Equita Sim,«rende più solida la struttura finanziaria (a fine 2018

mike manley john elkann

cassa netta per 8-9 miliardi), permettendo a Fca di affrontare con più serenità anche un contesto macro in peggioramento». Per Mediobanca Securities, l'operazione, oltre a essere superiori alle previsioni in termini di valore economico, rende Fca un target di maggiore appeal in caso di combinazione con altri gruppi auto e aumenta la sua cassa disponibile che potrebbe vedere una posizione netta di cassa di 8,5 miliardi di euro a fine anno.

 

 

Spread sotto 300 punti, poi risale

Parziale recupero per i BTp sul mercato secondario telematico Mts. I mercati, dopo il taglio del rating sovrano dell'Italia da parte di Moody's di venerdì sera, apprezzano gli aspetti positivi legati al giudizio dell'agenzia di valutazione finanziaria: il fatto che il taglio di un 'gradino' abbia mantenuto il debito italiano nell'area investment grade e la prospettiva del giudizio 'stabile'. Il differenziale di rendimento tra il titolo italiano decennale benchmark (IT005340929) e il titolo tedesco di pari durata è sceso fino a 287 punti base dai 315 punti base del finale di venerdì, per poi riavvicinare quota 300 e poi chiudere a 303 punti.

 

«Il mercato obbligazionario italiano è molto ampio, uno dei maggiori a livello mondiale e di conseguenza rappresenta un elemento significativo degli indici obbligazionari mondiali mainstream usati dai fondi come benchmark di performance - sottolinea Sandra Holdsworth, head of rates di Kames Capital - Se le agenzie di rating dovessero tagliare il merito di credito dell'Italia a causa di questa legge di bilancio, dovremmo aspettarci una maggiore volatilità. Qualsiasi segnale di un possibile taglio al di sotto del livello Investment grade causerebbe forti deflusso e quindi rendimenti più alti.

Magneti Marelli logo

 

Questa dinamica inizierebbe non appena si palesassero le prime anticipazioni della rimozione delle obbligazioni italiane dai benchmark. Il lavoro del Tesoro diventerebbe quindi ancora più difficile in un contesto in cui la Bce sta riducendo il QE con la prospettiva di interrompere nuovi acquisti a partire dal 2019. Una parte del vasto debito pubblico italiano necessita di rifinanziamento ogni anno. Le stime indicano emissioni lorde tra i 220 e i 250 miliardi nel 2019 e questi sono un bel po' di titoli da piazzare in un mercato in cui i compratori sono sempre di meno».

 

Euro/dollaro sotto 1,15. Petrolio in rialzo

Sul mercato valutario, l'euro, dopo essersi spinto fino a 1,1550 dollari, è tornato sulla soglia degli 1,15 per poi attestarsi sotto questo livello. Sale il petrolio: il focus resta sulle tensioni geopolitiche legate al caso del giornalista saudita ucciso Jamal Khashoggi.

 

Borsa Shanghai a +4% su misure per imprese, Tokyo positiva

spread

Piazze cinesi in forte rialzo con Shanghai che balza di oltre il 4 per cento, migliore seduta da 2 anni. Le rassicurazioni delle autorità cinesi sul sostegno al settore privato, nel week-end ha parlato anche il presidente Xi Jinping, e nuovi dettagli sul previsto taglio delle imposte sui redditi, hanno messo benzina al mercato e spinto in particolare i titoli finanziari sia a Shanghai che a Shenzhen. Seduta dai due volti per la Borsa di Tokyo. Il listino apre la settimana in netto ribasso, per le preoccupazioni legate alle possibili tensioni geopolitiche tra gli Usa e l'Arabia Saudita sul caso del giornalista Khashoggi, per poi recuperare grazie al traino delle piazze cinesi in rialzo. Alla chiusura l'indice Nikkei dei 225 titoli guida ha quindi recuperato una perdita iniziale di circa un punto percentuale, chiudendo a 22.614,82 punti, in rialzo di 82,7 punti pari a un progresso dello 0,37 per cento.

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…