PIAZZA AFFARI -1,5% - MALE LE BANCHE, SPREAD IN SALITA A 371 - NUOVO MASSIMO DELLA BENZINA: 1,92 € - ANSALDO-BREDA VERSO IL GIAPPONE, E FINMECCANICA VOLA IN BORSA (+5%) - S.RAFFAELE, CHIESTO IL PROCESSO PER I CIELLINI DACCÒ, VALSECCHI E ALTRI 5 - CROLLA LA PRODUZIONE INDUSTRIALE, SALE L’INFLAZIONE - GENERALI: A MARZO TRADING DI MEDIOBANCA PER 850 MLN - FIAT PIANGE? VW RECORD: 2 MLN DI AUTO IN UN SOLO TRIMESTRE - FABIO GALLIA A CAPO DI BNP ITALIA - ECONOMIA IN SECONDA SERATA SU RAI2…


1 - BORSA MILANO: PERDE 1,54% CON BANCHE E FIAT,BENE ANSALDO STS
(ANSA) - Piazza Affari prosegue in deciso calo ma sopra i minimi del mattino, con il Ftse Mib in flessione dell'1,54%. Allunga ora Ansaldo Sts (+2,65%) sulle attese che mettono le ali anche a Finmeccanica (+4,74%) di una rapida cessione di AnsaldoBreda. Resta in luce Premafin (+7,14%), mentre più cauta Fonsai (+1,22%). Vendite su Unipol (-3,33%). Si confermano pesanti le banche, con Bpm (-4,14%), Banco Popolare (-3,89%), Unicredit (-3,22%) e Intesa (-3,19%). Giù Fiat (-2,90%) ed Exor (-2,66%). Dopo le fiammate dei giorni scorsi, ripiega Rcs (-6,81%).

Pramac è sospesa al ribasso con perdite del 19,95%. Nella notte la società ha annunciato perdite per il 2011 per 94,2 milioni di euro (erano di 12,2 milioni nel 2010), dopo accantonamenti e svalutazioni per 69,6 milioni. La capogruppo ha perdite per 112,6 milioni di euro con un patrimonio netto negativo per 70,6 milioni che ha spingo la società a convocare l'assemblea straordinaria per i provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile sul ripristino delle soglie minime di capitale.

2 - BORSA, SPREAD BTP-BUND SALE A 371 PUNTI BASE
(LaPresse) - E' in rialzo a 371 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni nella tarda mattinata di scambi. Il differenziale ha chiuso ieri a 362 punti. Il rendimento dei Btp decennali sul mercato secondario è al 5,46%.

3 - SAN RAFFAELE: CHIESTO PROCESSO PER DACCO', VALSECCHI E ALTRI
(ANSA) - La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di 7 persone, tra cui l'uomo d'affari Pierangelo Daccò, l'ex direttore amministrativo del San Raffaele Mario Valsecchi, e gli imprenditori Zammarchi, accusate a vario titolo di associazione per delinquere e bancarotta nell'ambito dell'inchiesta con al centro il dissesto finanziario del gruppo ospedaliero. L'udienza preliminare, come hanno riferito fonti legali, si aprirà il prossimo 26 aprile davanti al gup Maria Cristina Mannocci.

Nell'inchiesta, che i pm Luigi Orsi,Laura Pedio e Gaetano Ruta hanno chiuso con il deposito degli atti circa un mese fa, sono indagati, tra gli altri, anche Pierino e Giovanni Luca Zammarchi, i costruttori delle società fallite 'Metodo' e 'Diodoro', Andrea Bezzicheri, socio dei primi due, l'imprenditore vicentino Fernando Lora e il suo contabile Carlo Freschi. L'indagine avrebbe accertato un vero e proprio 'sistema San Raffaele', finalizzato alla creazione di fondi neri per decenni, per soddisfare, secondo l'accusa, le esigenze economiche personali del vecchio management o di chi gli 'ruotava attorno' e per pagamenti in nero, destinati forse - ma questo è un punto ancora da chiarire e c'é tutto un filone di indagini ancora aperto - anche al mondo della politica.

Valsecchi nei mesi scorsi, prima dell'arresto, aveva collaborato con gli inquirenti chiamando in causa l'ex vicepresidente del gruppo Mario Cal, suicidatosi nel luglio scorso. Il 'sistema' , per l'accusa, sarebbe andato avanti così: Zammarchi, Bezzicheri, Lora e Freschi, sovrafatturavano i costi a carico del San Raffaele e poi restituivano parte dell' importo maggiorato, pagato dall'ospedale per le forniture, "cash", ossia in buste di contanti, o tramite "bonifici" a Cal o a Valsecchi; poi Daccò e il suo 'braccio destro' Giancarlo Grenci prendevano quei contanti e facevano uscire i fondi neri, grazie a schermi societari su base internazionale. Daccò venne arrestato lo scorso 15 novembre per concorso nella bancarotta del San Raffaele e circa un mese dopo, il 13 dicembre, una nuova ordinanza per associazione per delinquere lo ha raggiunto in carcere, dove si trova tuttora.

4 - GENERALI: A MARZO TRADING DI MEDIOBANCA PER 850 MLN
(ANSA) - Mediobanca ha effettuato a marzo trading sulle azioni Generali per un controvalore superiore agli 850 milioni di euro con compravendite sul mercato, fuori mercato e l'esercizio di derivati. E' quanto emerge dalle comunicazioni periodiche sulle operazioni di internal dealing.

Il controvalore complessivo appare composto per quasi la metà da un'operazione di acquisto e vendita effettuata nella giornata del 19 marzo di due pacchetti identici (entrambi da 15,5 milioni di azioni) passati fuori mercato allo stesso prezzo (13,48 euro per azione), seguita all'indomani da analoga compravendita (5 milioni di pezzi) allo stesso valore unitario (13,45 euro). Altri 32,2 milioni di euro di controvalore sono stati movimentati a marzo in compravendite su opzioni Generali con diverse scadenze.

5 - FINMECCANICA, CESSIONE IN VISTA DI ANSALDOBREDA A HITACHI RAIL
Trend Online - Cresce l'interesse delle industrie giapponesi per i pezzi della ex-Ansaldo. Alcuni considerati veri e propri gioielli, come Ansaldo Sts attiva nel segnalamento ferroviario, altri meno appetibili come AnsaldoBreda. Le due società controllate da Finmeccanica sono oggetto delle attenzioni di Hitachi Rail e non solo. Anche China Southern Railway, Caf, Alstom, Siemens e General Electric avrebbero manifestato interesse secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore.

Hitachi Rail è tuttavia il gruppo che si trova nella fase più avanzata della trattativa e i suoi manager sarebbero pronti a recarsi in visita agli stabilimenti di AnsaldoBreda. Mediante aumento di capitale i giapponesi acquisterebbero il 50% della società costruttrice di treni (il 50% rimarrebbe a Finmeccanica) e otterrebbero anche una quota del 29 per cento di Ansaldo Sts. La restante parte del capitale del gruppo del segnalamento ferroviario sarebbe divisa tra mercato (42%), Finmeccanica e Cassa depositi e prestiti (29%). Nel frattempo un'altra operazione di acquisizione ha riguardato Ansaldo Sistemi, passata dalle mani del fondo Patriarch Partners ai giapponesi di Nidec (Francoforte: 878403 - notizie) per un prezzo che secondo le indiscrezioni riportate dai quotidiani si aggirerebbe intorno ai 380 milioni di euro.

6 - PIL: CADE LA PRODUZIONE INDUSTRIALE, ATTESA RECESSIONE SOPRA 1% IN 2012
Radiocor - La caduta della produzione industriale nei primi mesi del 2012 lascia presagire un calo del Pil italiano pari allo 0,6-0,7 per cento nel primo trimestre dell'anno e di oltre l'1% nel 2012. Questa l'indicazione che arriva dagli economisti interpellati da Radiocor, secondo cui l'andamento della produzione in febbraio, reso noto oggi dall'Istat (-0,7% su gennaio, -6,8% tendenziale), e' sostanzialmente in linea con le attese del mercato. A breve il Governo rendera' note le nuove stime sull'andamento dell'economia italiana nel 2012 che, nel Def, dovrebbero aggiornare al ribasso le previsioni sul Pil (-0,4% la stima di dicembre).

7 - INFLAZIONE: ISTAT, +0,5% A MARZO, +3,3% TENDENZIALE
Radiocor - A marzo l'inflazione misurata dall'indice Nic con tabacchi e' salita dello 0,5% congiunturale e del 3,3% tendenziale. Lo conferma Istat, dopo le stime di ffuse a fine marzo. L'inflazione di fondo, al netto di beni energetici e alimentari freschi sale al 2,3% dal 2,2% di febbraio, mentre al netto dei soli energetici scende al 2,2%. Per effetto soprattutto dei rialzi congiunturali dei beni energetici non regolamentati, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza registrano un forte aumento su base mensile (+0,6%) e il tasso di crescita tendenziale sale al 4,6% dal 4,5% di febbraio.

8 - INDUSTRIA: ISTAT, PRODUZIONE -0,7% A FEBBRAIO, -6,8% TENDENZIALE
Radiocor - La produzione industriale e' scesa a febbraio dello 0,7% su mese (indice destagionalizzato a 84,7) e del 6,8% su anno, il dato peggiore dall a fine del 2009. Lo comunica l'Istat. Nella media dei primi due mesi dell'anno la produzione e' scesa del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a febbraio 2012, una crescita tendenziale per il solo comparto dell'energia (+3,3%) mentre diminuiscono in modo significativo i beni intermedi (-10,6%) e i beni di consumo (-9,6%) mentre segnano un calo piu' contenuto i beni strumentali (-1,5%).

9 - CARBURANTI, ANCORA RIALZI BENZINA CHE TOCCA 1,917 EURO AL LITRO
(LaPresse) - Nuovo massimo per il prezzo della benzina, a 1,917 euro al litro nei gestori a marchio Q8 (+0,5 centesimi). Secondo il quotidiano online Staffetta Quotidiana, registrano aumenti alla pompa anche Esso (+0,5 centesimi a 1,908 euro al litro) e Tamoil (+0,6 centesimi a 1,905 euro). Il prezzo medio per un litro di verde si attesta a 1,904 euro. Ritocco al ribasso, invece, per il gasolio nei gestori a marchio Tamoil (-0,6 centesimi a 1,769 euro).

10 - VOLKSWAGEN:RECORD VENDITE GRUPPO, +9,6% PRIMO TRIMESTRE 2012
(ANSA) - Nuovo record di vendite per il gruppo Volkswagen, che nel primo trimestre del 2012 ha piazzato complessivamente sul mercato 2,16 milioni di auto, il 9,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2011. Lo ha reso noto la casa automobilistica. Con questo risultato i marchi del gruppo di Wolfsburg hanno superato per la prima volta nella storia i 2 milioni di vetture vendute in un solo trimestre. Solo a marzo la crescita è stata pari al 12,5% annuo, raggiungendo il numero record di 862.700 auto vendute, mai così tante in un mese. "Gli sviluppi del gruppo Volkswagen nel primo trimestre sono stati molto positivi. In America del nord, Cina e anche in Russia abbiamo registrato di nuovo un'ottima performance", ha detto il membro della presidenza del settore vendite Christian Klingler.

11 - GALLIA A CAPO DI BNP PARIBAS PER L'ITALIA...
Dal "Corriere della Sera" - Fabio Gallia sarà il responsabile del gruppo Bnp Paribas per l'Italia. Gallia sommerà da maggio il nuovo incarico a quelli di amministratore delegato della Bnl, banca che fa capo al gruppo francese, e di presidente di Findomestic, la controllata per il credito al consumo. Il gruppo francese è presente in Italia dal '67, è tra i primi 5 gruppi bancari con 19 mila addetti.

12 - LA «MATRICOLA» CUCINELLI VA AVANTI, PARTE L'OFFERTA...
A.Jac. per il "Corriere della Sera" - Tutto è pronto per la volata finale di Cucinelli in Piazza Affari. Ieri la Consob, si legge in una nota, ha dato l'ok al prospetto: prende il via lunedì 16 aprile l'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione che porterà l'«azienda sociale» di Solomeo (Perugia) in Borsa.

Il collocamento, che terminerà il 27 aprile, ha per oggetto un massimo di 20.400.000 azioni ordinarie, corrispondenti al 30% del capitale sociale, rivolta per un 10% a un pubblico di piccoli risparmiatori italiani e per la parte restante a investitori istituzionali nazionali ed esteri. È prevista anche un'opzione greenshoe riservata ai coordinatori dell'offerta (BofA Merrill Lynch e Mediobanca) per altri 2 milioni di titoli: in caso di esercizio integrale della greenshoe, il flottante salirebbe al 33%.

«Sta per iniziare un nuovo ciclo come azienda quotata - commenta il re del cachemire - . Spero che questo possa rendere l'impresa ancora più internazionale e aperta al mondo e quindi al dibattito anche con persone che non sempre la pensano come noi. E immaginiamo che possa essere sostenuta da numerosi nuovi investitori, soci e custodi, che possano farla forse vivere un altro mezzo secolo».

13 - A PIAZZA AFFARI SI COMPRA ANCHE L'INDICE DELLA PAURA...
G. Mar. per il "Corriere della Sera" - In Piazza Affari si potrà comprare (o vendere) anche l'indice della paura. Da lunedì 16 aprile, infatti, sul listino italiano arriva un Etf targato Lyxor (Société Générale) che segue l'andamento del Vix, il termometro della volatilità mondiale. In questi giorni sui mercati si è rifatto vivo il nervosismo, quel meccanismo che li fa muovere in modo frenetico, con frequenti sbalzi al rialzo e al ribasso. Ieri, per esempio, la giornata milanese si è trascinata con un -2% fino all'ora di pranzo, per poi concludersi con un segno positivo.

Un vero e proprio valzer, che segnala incertezza, indecisione, iper reattività degli investitori a tutte le notizie, negative o positive. Il ballo del rischio si misura con il Vix, un indice costruito sull'S&P500, il paniere delle azioni più rappresentative di Wall Street. Un barometro che esiste da qualche decina di anni e che ha accompagnato lo sviluppo delle tecniche di analisi e di gestione che vogliono tenere a bada il rischio.

Oppure salirci sopra. Quando tutto è tranquillo e i mercati hanno un andamento lineare, il Vix viaggia sotto quota 20. Se l'ansia sale può balzare a 30-40, nei giorni più bui dopo il fallimento di Lehman Brothers nell'autunno del 2008 lo si è visto schizzare oltre 80. Investire sulla volatilità è un'operazione molto sofisticata: acquistare quote del nuovo Etf (che replica l'andamento dei future costruiti sul Vix) significa mettere nel portafoglio quella che gli addetti ai lavori chiamano hidden asset class, vale a dire un convitato di pietra, sempre incombente sull'andamento delle quotazioni e dei rendimenti. Piccoli risparmiatori e professionisti possono quindi «vaccinare» il portafoglio dall'improvviso risveglio del rischio con questo strumento. Oppure utilizzarlo in modo speculativo. A loro rischio e pericolo.

14 - I NUMERI DELL'ECONOMIA DEBUTTANO IN TV...
A.Jac. per il "Corriere della Sera" - Parlare di economia ma anche di temi sociali in tv e addirittura in seconda serata, non è una cosa semplice: per di più, un programma one man show che si racconta attraverso grafici e numeri è un'impresa. A raccogliere la sfida Marco Cobianchi, giornalista economico di «Panorama», che ha ideato e (ne sarà il conduttore) «Num3r1», otto puntate (di un'ora circa) su Rai2 a partire da martedì 17 aprile, ambientate in una fabbrica dismessa.

In scena solo lui e, in primo piano, un grafico tridimensionale trasparente con l'autore che dall'interno muove gli andamenti per approfondire le cifre lungo le assi. Un esempio? La prima trasmissione analizza il finanziamento pubblico ai partiti e la spesa pubblica dal 1861 a oggi. Immaginate un pallino rosso che si muove lungo una linea ascendente per dimostrare che dal 1960 a oggi la spesa pubblica ha sempre superato gli introiti fiscali. Nessun dibattito, nessun politico invitato. «Solo numeri ufficiali per sfatare luoghi comuni, senza risse tra politici di colore politico diverso né sindacalisti» spiega il giornalista. I temi? Dalla lentezza della giustizia alla corruzione della Pubblica amministrazione, dal business della mafia ai consumi delle famiglie.

 

 

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