PIAZZA AFFARI IN RIALZO (+0,5%) - PIL: BANKITALIA RIDUCE LE STIME, -0,2 NEL 2013 - SCIOPERO DEI BENZINAI NEL WEEKEND DI ESODO (3-5 AGOSTO) - UE CONTRO MICROSOFT - PARMALAT: TANZI RESTA IN CARCERE - AUSTERITY MEDIASET: 400 MLN € DI RISPARMI - 4MILA EURO PER ESSERE ASSUNTI ALLA BNL, 3 ARRESTATI - RYANAIR CI RIPROVA CON AIR LINGUS - GENERALI ATTENDE GRECO E ARRIVA GIAPPONESE - LENOVO SORPASSERÀ HP - I CONTI DI SCARONI PER LA VENDITA SNAM - MARCEGAGLIA CONTROLLERA GABETTI…

- MILANO:SALE (+0,5%) CON ANSALDO E FERRAGAMO, UNIPOL KO
(ANSA) - Piazza Affari prosegue in leggero rialzo a metà seduta nonostante il taglio di Moody's sul rating di diverse società quotate, seguito alla riduzione del merito di credito sull'Italia. L'indice Ftse All Share sale dello 0,46% e il Ftse Mib dello 0,56%. Sul listino principale si mettono in luce Ansaldo Sts (+3,55%), Ferragamo (+2,63%) e Tenaris (+2,25%). Deboli le banche con Bpm (-1,7%) e Mps (-1,15%). Male anche Buzzi Unicem (-1,78%) e A2A (-1,30%).

Sui mercati europei, tutti positivi con l'eccezione di Londra, c'é attesa per il discorso del presidente della Fed, Ben Bernanke, al Congresso. Impregilo avanza dello 0,73% dopo la revoca del Cda da parte dell'assemblea. Tonfo delle azioni Unipol (-9,22% le ordinarie e -14,16% le privilegio) mentre volano le Fonsai ordinarie (+53%, il prezzo teorico), attualmente in asta di volatilità, e le risparmio (+70,4%). Non riescono a fare prezzo i quattro diritti degli aumenti di capitale, con ribassi teorici compresi tra il 30 e il 95%.

2 - PIL: BANKITALIA RIDUCE STIME, -0,2% NEL 2013, RIPRESA SOLO DA 2014
Radiocor - Una solida ripresa dell'economia italiana non arrivera' prima del 2014. La Banca d'Italia nel Bollettino Economico rivede al ribasso le sue stime di gennaio e indica, per la prima volta, un dato medio di Pil negativo anche nel 2013: -0,2%. Una flessione che seguira' la contrazione del 2% di quest'anno indicata pochi giorni fa dal Governatore Ignazio Visco. Lo scenario si basa su una previsione di spread BTp-Bund a 450 punti nel biennio. La revisione al ribasso riflette 'in larga parte un andamento meno favorevole della domanda interna'. Sulla flessione del Pil 2012 pesa 'per circa un decimo di punto' il terremoto dell'Emilia. A gennaio Bankitalia stimava -1,5% il Pil 2012 e crescita zero nel 2013.

3 - BTP: CANNATA, FORTE DOMANDA DA ESTERO IN ASTA 3 ANNI, 46% DA ITALIA
Radiocor - In occasione dell'ultima asta del BTp a 3 anni 'c'e' stata una consistente domanda degli investitori esteri'. Lo ha detto il direttore ge nerale del Debito Pubblico del ministero dell'Economia, Maria Cannata in un incontro con la stampa. Alla 'notevole partecipazione dall'estero' ha assorbito il 54% dei 3,5 miliardi collocati dal Tesoro, mentre il restante 46% e' finito nel portafoglio delle banche italiane.

4 - CARBURANTI, SCIOPERO GESTORI BENZINA DAL 3 AL 5 AGOSTO
(LaPresse) - In arrivo una serrata dei benzinai aderenti a Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio, da venerdì 3 a domenica 5 agosto, con la chiusura di tutti gli impianti di rifornimento carburanti, self service compresi, sia su rete ordinaria che autostradale, "sulla cui viabilità verrà adottata una specifica articolazione delle chiusure, integrata con le azioni in corso, che verrà comunicata in seguito". Lo comunicano le associazioni dei gestori in una nota.

Tra i motivi alla base dello sciopero dei benzinai ci sono "accordi collettivi scaduti e non rinnovati, margini tagliati unilateralmente fino al 70%, licenziamenti forzati degli addetti alla distribuzione, rifiuto di adottare diverse tipologie contrattuali, discriminazioni sui prezzi che spingono fuori mercato migliaia di impianti senza possibilità di reazione, vendite autostradali totalmente cannibalizzate". Secondo le associazioni questi sono "solo alcuni dei comportamenti in aperta violazione delle leggi esistenti che l'industria petrolifera sta adottando sistematicamente, colpendo oltre 20.000 piccole imprese di gestione che occupano circa 120.000 persone e sostengono la sopravvivenza di altrettante famiglie".

5 - GERMANIA, INDICE ZEW CALA PER TERZO MESE DI FILA A LUGLIO A -19,6%
(LaPresse/AP) - L'indice tedesco Zew, che misura la fiducia degli investitori in Germania, è sceso per il terzo mese consecutivo in luglio a -19,6 punti dal precedente -16,9 di giugno. Il calo è peggiore delle attese degli analisti, che avevano previsto un incremento minimo a -15 punti.

6 - MICROSOFT: INCHIESTA FORMALE UE, NON RISPETTA IMPEGNI ANTITRUST
Radiocor - Il commissario Ue all'Antitrust, Joaquin Almunia, ha annunciato che la Commissione europea ha aperto un' 'inchiesta formale' contro Micr osoft perche' la societa' non ha rispettato gli impegni antitrust legati a Windows 7. Almunia ha detto che si tratta del primo caso di mancato rispetto degli impegni assunti con l'Antitrust. Se le conclusioni dell'inchiesta formale confermeranno la colpevolezza di Microsoft 'la punizione sara' seria', ha aggiunto Almunia che ha dato istruzione ai servizi della concorrenza Ue di procedere nell'inchiesta 'il piu' velocemente possibile'.

7 - PARMALAT: TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA, TANZI RESTA IN CARCERE
Radiocor - Il tribunale di sorveglianza di Bologna ha respinto l'istanza di concessione di arresti domiciliari a Calisto Tanzi. L'ex patron di Parmalat, agli arresti dal maggio 2011, rimarra' pertanto in carcere a Parma. L'ex imprenditore, 73 anni, in precarie condizioni di salute, e' tornato in carcere da una ventina di giorni dopo un ricovero ospedaliero di diverse settimane all'Ospedale Maggiore di Parma. Tanzi e' condannato in via definitiva a 8 anni per aggiotaggio ed ha inoltre una condanna in Appello a 17 anni e 10 mesi per il crack Parmalat e altri 9 anni, sempre in secondo grado, per Parmatour.

8 - MEDIASET: INASPRISCE MISURE ANTI-CRISI, RISPARMI PER 400 MLN IN 3 ANNI
Radiocor - Mediaset inasprisce le misure anti-crisi alla luce di un primo semestre difficile. Il gruppo di Cologno Monzese, secondo quanto risulta a Radiocor, ha rivisto il piano di risparmi triennali annunciato la scorsa estate che ammontava a 250 milioni e lo ha portato a complessivi 400 milioni. La revisione e' emersa ieri nel tavolo che si e' tenuto tra i rappresentanti dell'azienda e le sigle sindacali ed e' stata motivata con l'ulteriore peggioramento del quadro macroeconomico con impatti sulla raccolta pubblicitaria del gruppo che nei primi sei mesi e' calata del 10% circa.

Nei mesi scorsi, il vicepresidente esecutivo Pier Silvio Berlusconi aveva gia' fatto riferimento a ulteriori misure di risparmio, oltre al piano da 250 milioni, senza mai quantificarle: tali interventi, secondo l'imprenditore, erano da intendersi non come risposta alla crisi ma come aggiustamenti necessari per snellire la struttura Mediaset. L'incremento di 150 milioni del piano di risparmio comunque e' al di sopr a delle stime ipotizzate negli scenari degli analisti.

9 - ROMA, ANCHE 4MILA EURO PER ESSERE ASSUNTI IN BANCA, 3 ARRESTI
(LaPresse) - Finti concorsi in banca: una truffa milionaria ai danni di oltre mille ragazzi è stata scoperta dalla polizia di Roma che ha arrestato tre donne accusate di associazione a delinquere, truffa e ricettazione. Le tre avevano messo in piedi un'organizzazione che, con finti colloqui, finti test e finti attestati, promettevano scorciatoie per entrare nella Bnl. I ragazzi, provienienti da tutta Italia, e procacciati con il passaparola, versavano dai 1.500 ai 4mila euro. I colloqui venivano fatti a gruppi di venti, trenta persone negli alberghi del centro di Roma.

Dopo era la volta di test psicoattitudinali, di cultura generale e di economia. I ragazzi pagavano e rimanevano in attesa. Ma i tempi si allungavano e per giustificare i ritardi, le tre donne adducevano svariati motivi: non in ultimo davano la colpa al governo Monti e dei suoi tagli. Delle tre donne, una è finita in carcere e due ai domiciliari. Si tratta di una dipendente della Bnl, di 41 anni, di una pensionata della banca, sessantenne e della propietaria di un atelier, che vanta numerosi agganci con i poteri economici e politici romani.

Il bonifico da parte dei candidati neolaureati avveniva prima di partecipare alla prova. Le indagini sono partire da alcune segnalazioni. Ad insospettirsi sono stati anche gli stessi responsabili dell'ufficio legale della banca che in un forum avevano notato le lamentele di alcuni giovani per i ritardi nelle assunzioni. Al momento sono tre i procacciatori d'affari denunciati, tra cui il titolare di una scuola guida, ma proseguono le indagini per accertare se la rete sia più ampio. A casa delle arrestate sono stati sequestrati circa 7mila euro in contanti e faldoni con i curricula dei candidati.

10 - MUTUI: CRIF, CROLLATE DEL 42% LE RICHIESTE DEI MUTI IN GIUGNO
Radiocor - La domanda di mutui ipotecari in giugno e' crollata del 42% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. E' quanto rivela il barometro Crif, precisando che nel primo semestre e' stato accusato un ribasso del 44%. Il quadro congiunturale ancora fragile, secondo gli esperti, continua a riflettersi pesantemente sul credito alle famiglie italiane.

11 - RYANAIR: CI RIPROVA CON AER LINGUS, OFFRE 694 MLN EURO
(ANSA) - Ryanair ha presentato una nuova offerta da 694 milioni di euro per Aer Lingus, dopo che già un mese fa si era fatta avanti ma il cda della compagnia irlandese aveva rifiutato l'offerta. Ryanair, che già detiene il 29,8% di Aer Lingus, ha annunciato oggi - riferisce Bloomberg - di voler acquistare la quota restante per 1,30 euro ad azione in contanti, con un premio del 38% rispetto alla chiusura del 19 giugno, il giorno prima il rifiuto della precedente offerta.

"In sei anni da società pubblica Aer Lingus non è riuscita a creare valore", ha osservato in una lettera allegata al documento di offerta il ceo di Ryanair Michael O'Leary. Secondo la compagnia no frills le possibilità di superare i paletti antitrust sono state migliorate dalle fusioni tra altre compagnie aeree europee. O'Leary si è impegnato ad aiutare Aer Lingus a far crescere il totale annuo dei passeggeri a 14 milioni dagli attuali 9,5 milioni, e ha detto che la sua compagnia investirà nell'espansione dei voli transatlantici. I regolatori europei avevano già bloccato un'offerta di Ryanair per Aer Lingus nel 2007, sostenendo che l'acquisizione avrebbe consentito alla compagnia low cost di essere più forte su 35 rotte e di controllare l'80% del mercato irlandese. Ryanair ha detto di attendersi un'approvazione all'offerta entro il 13 settembre.

12 - GOLDMAN SACHS: -11% A 962 MLN DLR UTILE II TRIMESTRE, SOPRA ATTESE
Radiocor - Goldman Sachs ha chiuso il secondo trimestre del 2012 con un utile netto di 962 milioni, in calo dell'11% rispetto allo stesso periodo d el 2011. L'utile per azione si e' attestato a 1,78 dollari, ben superiore agli 1,17 dollari attesi dagli analisti. I proventi sono scesi del 9% a 6,6 miliardi. Sul fronte patrimoniale, il tier 1 sulla base delle regole di Basilea 1 e' del 15%, mentre il Tier 1 common ratio e' del 13,1%.

13 - BARCLAYS, GOVERNATORE BANK OF ENGLAND: NON CI FU ALLARME LIBOR DA USA
(LaPresse/AP) - Le autorità statunitensi non mostrarono prove di manipolazione dell'indice Libor nel 2008. Lo ha detto il governatore della Bank of England, Mervyn King, alla commissione della Camera dei Comuni britannica, spiegando che durante la crisi di quattro anni fa ci furono effettivamente preoccupazioni sull'innalzamento del Libor, che aveva sollevato dubbi sullo stato di salute delle banche, ma questo non aveva provocato timori di una manipolazione o condotta errata. Michael Fallon, un membro della commissione, ha chiesto a King perché Timothy Geithner, all'epoca presidente dell Fed, gli propose allora "procedure volte a impedire errori accidentali o deliberati". Alla questione il governatore ha risposto così: "Questo non vuol dire che ci fu prova di un resoconto manipolato. Né la Fed né altri ci hanno inviato alcuna prova di errori".

14 - GENERALI ATTENDE GRECO E ARRIVA GIAPPONESE
Carlotta Scozzari per Finanza & Mercati - Tutto è pronto a Trieste per l'arrivo, il primo agosto, del nuovo amministratore delegato, Mario Greco. Colui che, a inizio giugno, ha raccolto il difficile testimone di Giovanni Perissinotto, «silurato» da un asse tra i principali azionisti del Leone. Secondo quanto risulta a F&M, a raggiungere il quartier generale di Trieste sarebbe già stata la segretaria di Greco, Anna Maria Giapponese, così da rendere un po' più agevole l'insediamento del manager ex Zurich, che tra l'altro proprio il primo agosto dovrà affrontare un non semplice cda, quello per l'approvazione dei numeri del primo semestre.

È chiaro che l'andamento finanziario dei primi sei mesi dell'anno in corso non potrà essergli imputato, ma si tratta in ogni caso di un appuntamento importante, non fosse altro perché da lì si potrà far partire l'era Greco. Numerose le indiscrezioni che, fin dalla designazione del manager al vertice del gruppo triestino, lo hanno accompagnato. Qualcuno sostiene che, nell'ottica di tagliare i costi, il neo arrivato possa optare per un accorpamento dei marchi, proprio come già fatto, anni fa, in Ras. Tra l'altro, alle Generali, Greco incontrerà altri due manager ex Ras: il country manager del Leone per l'Italia, Paolo Vagnone, e Marco Marello, dirigente di Generali Business Solutions.

Secondo rumor, Greco sarebbe poi molto vicino ad Alessandro Santoliquido, attuale direttore generale di Sara Assicurazioni, che tuttavia figurerebbe anche nella rosa di papabili per la guida della Grande Unipol. Intanto, il mercato comincia a guardare ai numeri delle Generali. Secondo Bloomberg, la media degli analisti vede l'utile netto adjusted del secondo trimestre a 432,5 milioni, mentre secondo ipotesi il margine di solvibilità, nonostante l'ampliamento dello spread e grazie ai benefici della cessione di Migdal, potrebbe viaggiare intorno al 130 per cento. Intanto, secondo rumor, per la cessione di Bsi, ci sarebbe in pole position la svizzera Julius Baer.

15 - LENOVO RE DEI PC IL GRUPPO CINESE SORPASSERÀ HP
Giampaolo Visetti per "la Repubblica" - Il gruppo cinese Lenovo si appresta a sorpassare l'americana Hewlett-Packard e a diventare il primo produttore mondiale di personal computer. Il passaggio delle consegne è previsto entro l'anno e segna una data storica nel confronto tecnologico tra le prime due potenze del pianeta. Quando Lenovo otterrà il primato del mercato, per la prima volta una società cinese sarà giunta in testa al settore tecnologico globale. Fino ad oggi la Cina è cresciuta grazie al basso costo della manodopera e alle esportazioni di prodotti a basso contenuto di ricerca. La conquista del mercato dei pc conferma la rapida avanzata di Pechino anche nella scienza, nella ricerca e nella tecnologia.

La rimonta di Lenovo su Hp è stata possibile grazie ad un mix di prezzi concorrenziali, di acquisizioni all'estero e di espansione dell'immenso mercato interno. Il marchio cinese è diventato il numero due mondiale l'autunno scorso, superando Dell e Acer. Tra aprile e giugno 2012 ha conquistato il 14,9% delle vendite globali, rispetto al 15.5% di Hp. Gli analisti sostengono però che oggi il gap tra i due colossi si è ridotto allo 0,2% e le proiezioni di mercato confermano l'imminenza del sorpasso.

Solo una brusca frenata nei consumi di pc, legata alla crisi, potrebbe rinviare il cambio di classifica. Evento per altro già verificatosi nel 2011: la cinese Huawei, gigante delle telecomunicazioni, stava per sorpassare la svedese Ericsson, ma il calo del settore ha stoppato all'ultimo istante l'ennesimo primato di Pechino. Difficile prevedere lo stesso destino per Lenovo, diventata famosa nel 2005 per lo storico acquisto di Ibm. Lo scorso anno i cinesi hanno comprato la tedesca Medion e hanno chiuso una joint venture con i giapponesi di Nec. Di qui il calo dei margini di profitto, all'1,4% rispetto al 7,4% di Hp, ma pure la spinta al vertice del settore pc, che continua a registrare la massima espansione globale.

16 - I CONTI DI SCARONI PER LA VENDITA DELLA SNAM
F.Ch. per il "Corriere della Sera" - La vendita di Snam? Sarà «dolorosa», ma frutterà all'Eni 17-18 miliardi. I conti li ha fatti l'amministratore delegato del Cane a sei zampe, durante l'assemblea per l'annullamento di azioni proprie e l'approvazione di un nuovo buy back. «Eni - ha detto Paolo Scaroni - uscirà da questa operazione finanziariamente molto più solida. Tra deconsolidamento del debito e incasso dalla vendita di azioni, porteremo a casa 17-18 miliardi.

Con un debito di 27 miliardi, portiamo il nostro indebitamento a un livello basso, come quello dei nostri concorrenti». I conti si spiegano così. L'Eni cederà entro fine anno il 30% meno un'azione alla Cassa depositi e prestiti. Al gruppo rimane da vendere sul mercato il 22,53 per cento. Da questa cessione, Scaroni ha detto ieri di contare su ricavi per circa 3-3,3 miliardi, visto che Snam capitalizza in Borsa sui 14 miliardi. L'Eni non soltanto incassa denaro fresco, ma deconsolida la sua quota di debito Snam, che ammonta complessivamente a 10-11 miliardi.

Chiusa l'operazione, nel 2013, l'Eni si ritroverà con un debito ridotto da 27 a 10 miliardi e con una leva finanziaria scesa dal 46 al 20 per cento. «C'è molto interesse - ha detto Scaroni a proposito della cessione sul mercato -. Ci sono pretendenti di due tipi, chi vuole comprare le azioni e chi, come alcuni fondi specializzati in infrastrutture, chiede anche un ruolo di governance». Quella di Snam, ha aggiunto Scaroni, è stata una cessione «dolorosa perché è un'azienda che rappresenta la nostra storia». Per la cronaca, con l'annullamento delle azioni proprie approvata ieri dall'Eni, la Cdp salirà al 33,4 per cento.

17 - IL GRUPPO MARCEGAGLIA VERSO IL CONTROLLO DI GABETTI
F.Ch. per il "Corriere della Sera" - Il gruppo Marcegaglia diventerà azionista di controllo di Gabetti Property Solutions. Questo l'esito che avrà sull'azionariato l'aumento di capitale del gruppo immobiliare. Marcegaglia spa si è impegnata ieri a sottoscrivere l'aumento riservato per 22 milioni e a farsi garante del successivo aumento in opzione per altri 6 milioni. Acosta, la società di Giancarlo Giordano che ha presentato con Marcegaglia un'offerta vincolante, si è impegnata per l'aumento riservato per 4 milioni.

Marcegaglia avrà la maggioranza delle azioni con diritto di voto di Gabetti, divenendone socio di controllo. L'aumento è previsto entro il 31 luglio, data entro cui è atteso l'accordo di risanamento con le banche. Marcegaglia ha oggi il 14,18% di Gabetti, Acosta il 20 per cento. Un'altra quota rilevante è in mano al presidente Elio Gabetti (6,8%) mentre Unicredit detiene il 2,9%. L'efficacia dell'impegno delle due famiglie è subordinato all'ok delle banche e all'assenza di obbligo di Opa.

 

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