PIAZZA AFFARI, TRAINATA DALLE BANCHE POPOLARI E DAI PETROLIFERI, SI RIPRENDE E GUADAGNA L’1%

1 - BORSA: POPOLARI E PETROLIFERI GUIDANO RIMBALZO MILANO, FTSE MIB +1%
Radiocor - Recupera terreno Piazza Affari dopo i cali registrati nelle ultime sedute grazie alle banche popolari e ai petroliferi. Il Ftse Mib sal e dell'1,06% e il Ftse All Share dell'1,06%, mettendo a segno la migliore performance continentale. Milano ha avuto un andamento migliore rispetto alle altre Borse del Vecchio Continente fin da questa mattina, ma con l'apertura di Wall Street, in rialzo, ha accentuato i guadagni.

Migliorano anche Parigi (-0,08%), Londra (-0,24%) e Francoforte (-1%). A trascinare il Ftse Mib sino soprattutto le banche popolari, premiate dai conti trimestrali e i petroliferi. Il Banco Popolare guadagna il 6,60%, Ubi Banca il 5,52% e Bper il 3,76%, nonostante quest'ultima abbia avuto una trimestrale deludente rispetto agli altri istituti cooperativi. Eni balza del 3,14%, sulla scia del rialzo del petrolio e dell'aumento del prezzo della benzina, cosi' come la partecipata Saipem (+2,41%).


2 - PARTERRE
Da "Il Sole 24 Ore"

L'Idi mette in sofferenza le banche
Castità, obbedienza, povertà. Sono le regole della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione, che tra le sue attività possiede l'ospedale romano l'Idi, l'Istituto dermopatico dell'Immacolata, importante centro dermatologico della capitale. Quello che ormai, tra gli addetti ai lavori della sanità, viene indicato come una sorta di nuovo «caso» San Raffaele.

La struttura è entrata in crisi ormai da oltre un anno e c'è in corso un'inchiesta per bancarotta fraudolenta che ha portato all'arresto dell'ex-Ad (in carica fino a fine 2011): quel padre Franco Decaminada, accusato nello scorso aprile di appropriazione indebita. La Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione in questi anni si è esposta verso il mondo bancario: per circa 300 milioni verso UniCredit e Ubi (che proprio ieri ha mandato in sofferenza un credito da 153 milioni), cedendo i crediti sanitari alle società di factoring delle banche che anticipavano all'Idi i soldi teoricamente dovuti dalla Regione Lazio. (C.Fe.)

Tronchetti brinda all'Opa su Camfin
Il primo cda di Camfin dopo l'avvio del riassetto della catena di controllo della Pirelli è in agenda domani. Di fatto il board, sul cui tavolo finaranno i conti trimestrali, è il primo dopo il divorzio tra Marco Tronchetti Provera e la famiglia Malacalza. Al posto dei partner genovesi, in veste di socio di controllo ci sarà Lauro Sessantuno, il veicolo attraverso cui Tronchetti Provera, Clessidra, Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno lanciato l'offerta, ancora in corso, su Camfin a 0,8 euro.

La newco, a cui fa capo il 61% di Camfin, può contare oggi su adesioni pari già all'8,65% del capitale. In questo modo la percentuale del controllo è a un soffio dal 70%, valore a cui si somma il pacchetto del 2,5% su cui è stato siglato un contratto di put & call con Massimo Moratti. In tutto dunque fa 72,5%. L'offerta scade il 13 settembre e spesso gli ultimi giorni sono anche i più ricchi di adesioni. I conti, dunque, si faranno solo a fine operazione.

Ma di fatto Tronchetti & alleati già domani possono brindare a una prima conquista: l'attuale soglia raggiunta dall'Opa è ben oltre quel 66% che serve per far passare in assemblea senza problemi operazioni di fusione. (Mar. Man.)

La Balena nella rete della polizia spagnola
La Balena di JP Morgan cade nella rete della polizia spagnola. Le autorità di Madrid hanno arrestato ieri Javier Martin-Artajo, uno dei due trader incriminati dalla procura di New York per lo scandalo della London Whale, le aggressive operazioni sui derivati che l'anno scorso hanno causato perdite per sei miliardi di dollari alla grande banca statunitense.

Ma Artajo, che è di nazionalità spagnola ed era responsabile del gruppo che aveva orchestrato le scommesse sul vredito aziendale, in realtà non si è affatto arreso. Si è recato volontariamente ad un commissariato di polizia di Madrid per farsi mettere la manette.

Intende infatti difendersi a spada tratta dalla Spagna: ha detto che le accuse contro di lui, quelle di aver nascosto le perdite, sono false e che si batterà contro qualunque richiesta americana di estradizione. È stato rilasciato, per ora, dalle autoritaà iberiche a condizione che rimanga nel Paese e compaia in tribunale ogni 15 giorni. (M. Val.)

I giovani tradiscono Abercrombie
Il comparto dell'abbigliamento, si sa, è un mercato volubile. Basta centrare o mancare la collezione giusta, per spedire i profitti in alto o farli cadere in picchiata nel breve periodo. Ad Abercrombie & Fitch, uno dei colossi dell'abbigliamento giovanile globale, ne sanno qualcosa, avendo sperimentato alterne fasi di euforia e di panico negli anni scorsi.

Ora la fase ha tutta l'aria di essere a dir poco negativa. Negli ultimi cinque giorni il titolo ha perso il 25% del suo valore, mentre da inizio anno il calo è del 23%. Colpa di una trimestrale che ha visto l'utile per azione cadere a 16 centesimi, ampiamente sotto le attese degli analisti, che avevano preventivato un risultato di 29 centesimi per azione.

La mutevolezza dei gusti dei teenager è una bestia difficile da domare, e il gruppo d'abbigliamento potrebbe farne davvero le spese. Certo è che le azioni Abercrombie sono spesso salite sulle montagne russe. Ma i margini di profitto elevati e il debito a zero fino ad ora hanno avuto la meglio.(R.Fi.)

 

GABRIELE BASILICO FOTOGRAFA CATTELAN IN PIAZZA AFFARI logo idiTRONCHETTI PROVERACLAUDIO SPOSITOJPMORGAN fitch ratings

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...