IL PIL USA NON TIRA E LE BORSE VANNO IN ROSSO: MILANO CEDE L’1,02% - L’ASTA FA IL BOT E LO SPREAD SCENDE SOTTO I 400 PUNTI - GIRO DI VALZER A TELCO (TELECOM ITALIA): MINUCCI LASCIA, REBECCHINI NUOVO PRESIDENTE - BCE: “LE BANCHE ITALIANE HANNO VENDUTO TITOLI STATO” - W ZAPATERO! SPAGNA CON 5,3 MLN DI DISOCCUPATI E TASSO AL 22,85% - MARPIONNE TROVA IL NOME PER LA MONOVOLUME: “500 LARGE” (COME SFRUTTARE UN MARCHIO FINO ALLO SFINIMENTO)…

1 - DELUDE IL PIL USA, WALL STREET E BORSE EUROPEE IN ROSSO...
(Reuters)
- Chiusura in ribasso per le Borse europee nell'ultima seduta della settimana. Al termine degli scambi gli indici Ftse Mib e Ftse It All Share di Piazza Affari cedono l'1,02 e lo 0,87% rispettivamente. In rosso anche Parigi (-1,14%), Francoforte (-0,44%), Madrid (-0,37%) e Londra (-0,92%). Prosegue in leggero calo anche Wall Street penalizzata dal dato del Pil statunitense del quarto trimestre 2011.

L'economia americana infatti è cresciuta del 2,8% nel quarto trimestre 2011, meno del 3% atteso dagli analisti. Per l'intero anno, il pil è cresciuto al ritmo dell'1,7%, in decisa frenata rispetto all'espansione del 3% registrata nel 2010. Il dato è parzialmente controbilanciato dalla fiducia dei consumatori salita a 75 punti in gennaio da 69,9 alla fine di dicembre. La performance è lievemente migliore delle attese (74,5) e rappresenta il quinto incremento consecutivo per l'indice.

Incerta la situazione dell'Eurozona
In Europa l'ottimismo per un rapido accordo sul debito della Grecia, come prospettato dal commissario europeo Olli Rehn, è compensato dall'aggravarsi della situazione del Portogallo con il rischio di un altro potenziale default nell'Eurozona e di altri oneri per le banche più esposte. Lo spread tra il decennale portoghese e il Bund tedesco vola oltre quota 1.300 punti per poi attestarsi a quota 1281 alla chiusura delle piazze europee. Record storico anche per i cds, derivati con quali ci si assicura contro l'insolvenza del paese, che toccano il picco di 1.458 punti.

Gli investitori scommettono sul fatto che Lisbona sarà costretta a chiedere altri aiuti internazionali, oltre ai 78 miliardi di euro già ricevuti, a causa del forte rallentamento del Pil. I rendimenti dei bond decennali portoghesi viaggiano sul 14,8% e i biennali al 16,5%. Si sta verificando insomma la temuta inversione della curva dei rendimenti con i titoli a breve termine che hanno tassi superiori rispetto quelli a lungo.

Spread in calo dopo l'asta
Prosegue intanto l'allentamento della pressione sui titoli italiani. Lo spread Btp-Bund è sceso sotto i 400 punti base dopo i buoni risultati dell'asta BoT a sei mesi per poi risalire a quota 405. Il rendimento dei decennali resta intorno alla soglia psicologica del 6 per cento.

Banche volatili a Piazza Affari
La piazza milanese è frenata dalle prese di beneficio sulle banche, che avevano corso molto ieri. Debole Unicredit (-4,5%), nell'ultimo giorno dell'aumento di capitale. Lo stesso accade per Banca Mps (-3,34%) dopo il balzo del 5% della vigilia. Ieri Francesco Gaetano Caltagirone, che è sceso sotto la soglia del 2% nel capitale dell'istituto di Rocca Salimbeni, si è dimesso dalla carica di consigliere e da vicepresidente. L'imprenditore romano, secondo indiscrezioni di stampa avrebbe fatto rotta su Unicredit raggiungendo una quota dell'1%, approfittando dell'aumento di capitale che si chiude oggi. In deciso calo anche Fiat (-4,26%) penalizzata dal cattivo andamento del settore auto in tutta Europa (l'indice settoriale Eurostoxx cede l'1,85%).

Borse asiatiche
Borsa di Tokyo piatta nell'ultima seduta settimanale. Prevale la cautela tra gli investitori prima dell'avvio della stagione delle trimestrali giapponesi e soprattutto in vista del Consiglio Europeo di lunedì. Il Nikkei ha archiviato la giornata con una perdita frazionale dello 0,09% a 8.841,22 punti, ma chiude la settimana con un progresso dello 0,9% e da inizio anno guadagna il 4,6%.

Dati macroeconomici
In Giappone le deflazione persiste e per il terzo anno consecutivo, i prezzi al consumo hanno accusato un calo confermandosi come una delle preoccupazioni storiche e principali per la politica monetaria della Banca centrale. Nell'intero 2011 i prezzi al consumo "core" (esclusi i cibi freschi ed inclusa l'energia) - hanno accusato una contrazione dello 0,3% con una flessione tendenziale a dicembre dello 0,1%. Ma un timido segnale positivo in un contesto macrioeconomico difficile è arrivato dalle vendite al dettaglio hanno messo a segno un incremento su base annua del 2,5%.

2 - TELECOM ITALIA, TELCO: MINUCCI LASCIA, REBECCHINI NUOVO PRESIDENTE...
(LaPresse)
- Aldo Minucci si è dimesso oggi da consigliere e presidente di Telco "a seguito dei nuovi impegni professionali connessi alla recente nomina a presidente dell'Ania". E' quanto si legge in una nota della holding che controlla il 22,4% di Telecom Italia. Nel corso dello stesso consiglio di amministrazione la società ha "preso atto delle dimissioni" di Minucci, ha cooptato Massimo Perona e ha nominato presidente il consigliere Clemente Rebecchini.

3 - BCE: BANCHE ITALIANE HANNO RIDOTTO POSIZIONI IN TITOLI STATO...
Reuters
- In dicembre le banche italiane hanno visto un aumento del valore del loro portafogli in titoli di Stato, pur riducendo la loro posizione netta grazue a vendite maggiori degli acquisti. Secondo dati della Bce, resi noti oggi, il valore delle loro posizioni in ntitoli di stato è aumentato in dicembre di 4,2 miliardi, rispetto al mese precedente, portando il totale a 251,6 miliardi di euro.

Invece il flusso di titoli di Stato delle banche italiane è sceso di 2,3 miliardi di euro, mostrando che le banche hanno registrato più vendite che acquisti.
Le banche tedesche e francesi hanno ridotto di quasi il 4% le loro posizioni in titoli di Stato in dicembre, rispettivamente a 294,8 miliardi e a 215,4 miliardi.
Invece le banche spagnole hanno aumentato le loro posizioni in titoli di stato di 27 miliardi nel mese di dicembre, portando l'ammontare a 204,3 miliardi, indicano i dati della Bce. I prossimi dati, relativi al mese di gennaio, verranno resi noti il 27 febbraio.

4 - ORO: FIXING IN RIALZO A 1726 DOLLARI L'ONCIA...
Finanza.com
- Il fixing pomeridiano dell'oro si è attestato a 1726 dollari l'oncia, in rialzo rispetto alla rilevazione mattutina.

6 - MARCHIONNE TROVA IL NOME PER «L0»: SARÀ 500 LARGE...
B.Car. per il "Corriere della Sera"
- La Panda ha lasciato la rampa di lancio ed è ormai pronto il nuovo progetto del Lingotto, nome in codice finora «L0». Non è una monovolume come molti sostengono, è la sorella maggiore della 500, nasce con lo stesso spirito, l'identica filosofia, l'inconfondibile design e si colloca a cavallo dei segmenti B e C (le sue misure superano di poco i 4 metri), progettata per essere a disposizione di tutta la famiglia. Si chiamerà 500, seguita da un segno per essere identificata all'interno della gamma.

L'ipotesi più concreta vede una consonante, è facile pensare ad una "L", sigla già utilizzata per la piccola city car negli anni 60, in quel caso significava «lusso», in questo potrebbe voler dire «large». Grande, dunque, nelle dimensioni esterne (utilizza il pianale della Punto, verrà prodotta in Serbia, nello stabilimento di Kragujevac, capace di 250 mila unità all'anno), ma con le caratteristiche di una city car. Gli interni saranno definiti da un'abitabilità modulabile, sarà la nuova utilitaria «trasversale», idonea per le funzioni di una classica berlina media.

Le prime immagini verranno rilasciate all'inizio di febbraio e la vettura, dopo il debutto al salone di Ginevra a marzo, verrà presentata alla stampa il 4 luglio, il giorno del compleanno della 500. È una costante dal 2007, il 4 luglio il Lingotto presenta le novità della gamma: prima la berlina, poi la versione Abarth, quindi la cabrio, nelle diverse motorizzazioni, fino alla TwinAir.

7 - GOOGLE CAMBIA LE REGOLE SULLA PRIVACY, DA 60 A UN'UNICA NORMATIVA...
Giu.Fer. per il "
Corriere della Sera" - Sono tempi di semplificazioni per tutti. Mentre il governo guidato da Mario Monti si prepara a varare il decreto che promette di facilitare la nostra vita, cancellando qualcosa come 430 mila norme, anche Google annuncia una piccola rivoluzione. Il gruppo di Mountain View taglierà 60 norme diverse sulla privacy in tutti i servizi offerti a marchio Google, da Gmail a Picasa, da YouTube alla motore di ricerca, per sostituirle con una normativa unica, più breve e di più facile comprensione.

Le nuove norme riguardano più prodotti e più funzioni. L'obiettivo dichiarato è infatti di creare «un'esperienza d'uso meravigliosamente semplice e intuitiva per tutti i servizi di Google», spiega la società. «One policy, one Google experience» è lo slogan scelto per annunciare la svolta, che diventerà effettiva dal prossimo 1 marzo. La semplificazione parte dal linguaggio: Google ha riscritto i termini delle condizioni per renderle più comprensibili, riducendo le ripetizioni e il linguaggio legale. La protezione, insiste il motore di ricerca, non è cambiata, ma diventerà più facile navigare tra i vari servizi.

Per convincere i suoi utenti Google ha perfino previsto uno spazio di domande e risposte frequenti. Dove il gruppo, ad esempio, rassicura che non venderà le nostre informazioni personali a terze parti. E interessante notare però che, rispetto all'inglese, la versione in italiano inviata ieri agli utenti di Gmail dimentica di tradurre la parte che ci aiuta a capire come Google usa i nostri dati personali. In realtà l'informazione è solo più nascosta: è l'ultima tra le domande frequenti. Se volete saperne di più, fatevi un giro all'indirizzo http://www.google.com/goodtoknow. Buono a sapersi.

8 - ENEL: BOND RETAIL DA 1,5 FINO A 3MLD, LANCIO ATTESO IL 6 FEBBRAIO...
Radiocor -
Anche un martello puo' infrangersi contro una lampadina bene avvitata: 'E' sulla solidita' che ruota il futuro'. Sull'onda di questa nuova campagna pubblicitaria corporate, ideata da Saatchi & Saatchi e che parte domani, Enel si prepara a tornare sul mercato con una emissione obbligazionaria destinata ai risparmiatori. L'offerta, come risulta a Radiocor, parte da 1,5 miliardi ed e' elevabile fino a tre miliardi di euro.

Fissato il calendario di massima: entro il 3 febbraio e' atteso il via libera della Consob e, se le condizioni di mercato si confermeranno favorevoli, l'offerta dei bond del gruppo elettrico partira' il 6 febbraio per concludersi il 24 dello stesso mese, salvo chiusura anticipata. Le obbligazioni, della durata di 6 anni, saranno offerte in due tranche, a tasso fisso e a tasso variabile; i titoli saranno quotati sul Mot. Il taglio minimo sara' di duemila euro corrispondenti a due obbligazioni da mille euro nominali ciascuna.

Il rendimento dipendera' dal successo dell'offerta ma e' atteso dal mercato in linea con analoghi collocamenti, attorno al 5-6%. Enel, che quest'anno festeggia i 50 anni, ha peraltro appena schivato la riduz ione del rating: S&P, che aveva portato a BBB+ il giudizio sulla Repubblica Italiana, ha confermato la 'A-' per il gruppo elettrico, che si attesta cosi' un gradino sopra il rating sovrano del Paese.

Scopo dell'emissione e' allungare la maturita' del debito riducendo ulteriormente la parte di esposizione verso le banche e sostituendola con quella verso gli obbligazionisti. Bnp Paribas, Banca Imi e Unicredit sono i capofila del collocamento e insieme a Mps, Banco Popolare e Banca Akros formano il sindacato di garanzia del collocamento.

9 - SPAGNA: 5,3 MLN DI DISOCCUPATI E TASSO AL 22,85%, E' RECORD DAL 1995...
Da "
Corriere della Sera" - Disoccupazione ai massimi da 17 anni in Spagna. A fine 2011 il numero dei senza lavoro si avvicina ai 5,3 milioni per un tasso di disoccupazione del 22,85%, livello record dal primo trimestre 1995. Secondo l'istituto nazionale di statistica Ine, nell'ultimo trimestre dello scorso anno gli spagnoli disoccupati si attestavano a 5,273 milioni in crescita rispetto ai 4,978 milioni del trimestre precedente quando il tasso era del 21,52%. Resta allarmante la situazione per gli under 25: oltre la meta', il 51,4%, e' senza impiego rispetto al 45,8% registrato dalle statistiche a settembre.

 

FIAT CINQUECENTOBARACK OBAMAolli rehnALDO MINUCCIMARIO DRAGHI SERGIO MARCHIONNE CON LA BARBAZAPATEROMariano Rajoy

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