PIRELLI SMENTISCE L’ARRIVO DI UN SOCIO CINESE. MA GLI ACCORDI CON CLESSIDRA GLI ATTRIBUISCONO LA FACOLTÀ DI TROVARE UN NUOVO AZIONISTA

1. PIRELLI: VOCI ARRIVO SOCIO CINESE, SOCIETÀ SMENTISCE
(ANSA) - Pirelli smentisce le voci di un ingresso di un socio cinese, riportate tra l' altro da Dagospia. L' ipotesi non è stata peraltro considerata in borsa dove il titolo ha chiuso in calo dello 0,59% a 11,82 euro. Non ha, alla fine, avuto impatto sul mercato nemmeno l' intervista alla tedesca Faz nella quale Marco Tronchetti Provera ha segnalato un possibile passo indietro anche dall' azionariato nel 2017.

E' infatti noto da giugno scorso che gli accordi con Clessidra gli attribuiscono la facoltà di trovare un acquirente per la quota del 26% detenuta da Lauro 61 in Pirelli. Da allora è aumentata in prospettiva la contendibilità di Pirelli, elemento apprezzato dal mercato che ha già avuto modo di reagire in modo positivo anche agli obiettivi del piano industriale annunciato a novembre. Dal 5 novembre, data precedente la presentazione del piano, a oggi il titolo ha guadagnato il 15 per cento.


2. PIOGGIA DI MULTE CONSOB. IL TOTALE ARRIVA A 32 MILIONI
Francesco Spini per "La Stampa"

Pioggia di sanzioni dalla Consob nel 2013. Il conto - stilato in occasione della primo bilancio provvisorio dell'attività svolta nell'anno appena concluso - ha infatti raggiunto quota 32,6 milioni contro i 9,26 milioni del 2012. Sono stati portati a termine 142 procedimenti sanzionatori, 135 dei quali sono sfociati nell'adozione di provvedimenti sanzionatori.

Nell'ambito dell'attività di vigilanza le richieste di informazioni da fornire al mercato sono state 202 contro le 119 del 2012. 698 sono state le richieste inoltrate alle società di fornire spiegazioni alla stessa authority (nel 2012 erano state 529 ). Trentasei ispezioni sono state concluse (31 nel 2012) e 31 quelle avviate (36 nel 2012). I provvedimenti interdittivi hanno raggiunto 20 persone (14 nel 2012) e il valore dei beni confiscati è stato di 1,8 mln di euro (5,89 mln di euro nel 2012).

La Commissione ha inoltre approvato il bilancio di previsione per il 2014. «La riduzione delle spese - spiega Consob nella newsletter - è in linea con la razionalizzazione dei costi già effettuata nell'ultimo biennio, che aveva portato ad una riduzione della spesa programmata per il 2013 di 4,03 milioni di euro rispetto al 2012 e ad una riduzione di 6,53 milioni di euro per il 2012 rispetto al 2011.

Complessivamente il bilancio di previsione per il 2014 evidenzia rispetto al 2011 una contrazione delle uscite pari a 11,45 mln di euro (-8,6%)». Quanto alle entrate contributive, che ora ricadono integralmente sul mercato, il gettito previsto dal regime contributivo per il 2014 passa dai 99,16 milioni di euro del 2013 ai 101,33 milioni previsti per il 2014.


3. SALINI: CI SERVE UN PRESTITO O RICORREREMO ALL'ARBITRATO
Luca Fornovo per "La Stampa"

Continua il braccio di ferro sui costi extra del canale di Panama tra il consorzio, guidato, dall'italiana Impregilo e la spagnola Sacyr, e l'Autorità del Canale. Stavolta a scendere in campo è il costruttore Pietro Salini, amministratore delegato di Salini Impregilo che lancia un ultimatum. L'autorità di Panama, spiega Salini, deve riconoscere una somma da 1 miliardo di dollari, in aggiunta al prezzo originario, oppure concedere un finanziamento di 500 milioni oltre al consolidamento degli anticipi.

Solo così, avverte Salini, i lavori saranno completati entro il 2015. Se nessuna di queste strade verrà seguita, si ricorrerà a un arbitrato internazionale, che ha sede a Miami allungando sine die i tempi per il completamento dell'opera. «Inoltre - aggiunge il costruttore romano - Panama non avrà il suo nuovo canale, né i ricavi derivanti dalla sua operatività, che valgono a regime 6,5 miliardi di dollari l'anno» mentre i ricavi iniziali sono stimati intorno ai 2,5 miliardi.

Ma dura è anche la replica dell'Autorità del Canale che minaccia di mettere in atto un piano B e affidare la realizzazione del nuovo canale di Panama ad altre imprese: circola il nome del colosso Usa Bechtel che nel 2009 era uscito sconfitto dalla gara d'appalto. Il costo iniziale della commessa affidata al consorzio internazionale era di circa 3,1 miliardi di dollari, mentre i costi aggiuntivi e imprevisti sono stati stimati in 1,6 miliardi.

 

 

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