PARTE LA CACCIA ALL’ULTIMO DEI LIGRESTI: LA PROCURA PRONTA A CHIEDERE L’ESTRADIZIONE PER PAOLO GIOACCHINO

Massimiliano Peggio per "La Stampa"

I pm torinesi che indagano su Fonsai stanno valutando le procedure per chiedere l'estradizione di Paolo Gioacchino Ligresti, il figlio dell'ingegnere di Paternò sfuggito all'arresto perché cittadino svizzero, residente da anni sulle colline che si specchiano sul lago di Lugano. Pur avendo affermato, tramite il suo avvocato, di «non aver mai avuto intenzione di fuggire» per la giustizia resta un ricercato.

È accusato anche lui, in qualità di ex vice presidente di Milano Assicurazioni e membro del consiglio di amministrazione di Fondiaria-Sai, di falso in bilancio aggravato in relazione al bilancio 2010 della compagnia assicurativa e aggiotaggio informativo. In queste ore gli inquirenti torinesi stanno riesaminando la documentazione dell'inchiesta in vista degli interrogatori fissati per la prossima settimana, per Jonella e Giulia Ligresti e per i tre ex manager del gruppo arrestati nei giorni scorsi.

Una montagna di atti, con intercettazioni, consulenze tecniche, verbali. L'inchiesta, coordinata dal pm Marco Gianoglio e sviluppata nei mesi scorsi dagli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Finanza, è particolarmente complessa.

Al centro dell'attenzione, il metodo matematico adottato per valutare le riserve monetarie per indennizzare i sinistri. Grazie alla manipolazione dei dati gli amministratori di Fonsai avrebbero alterato il bilancio 2010 e fornito al mercato una informazione errata sulla solidità della società.

«Qualora Fonsai avesse effettivamente rivalutato la riserva sinistri Rca per 517 milioni di euro in sede di approvazione di bilancio... - scrive il gip di Torino Silvia Salvadori nell'ordinanza di custodia cautelare che ha colpito i Ligresti e gli ex manager della compagnia - il risultato economico del 2010 sarebbe passato da una perdita di 928,861 milioni di euro a una perdita di 1.267,861 milioni, con una variazione pari al 36,5 per cento». Stessa cosa vale per Milano Assicurazioni.

La sottovalutazione sarebbe di 538 milioni. Perciò le cifre non corrette sono state sufficienti «ad alterare il prezzo degli strumenti finanziari e a manipolare il mercato, in un momento storico (cioè il 2011 ndr) in cui pressoché contestualmente veniva deliberato da Fonsai il primo aumento di capitale per 450 milioni». E ciò con grave danno agli investitori, soprattutto i piccoli risparmiatori.

A questa situazione avrebbero contribuito Salvatore Ligresti e i figli Jonella, Paolo, Giulia come «azionisti di riferimento della società emittente i titoli oggetto delle false informazioni... - scrive il gip - di cui gli stessi avevano piena contezza, come degli effetti della loro successiva comunicazione».

E artefici della «finanza creativa» sarebbero stati gli ex manager Fausto Marchionni, Antonio Talarico ed Emanuele Erbetta, in virtù «del rapporto fiduciario con gli azionisti di riferimento». Ieri Talarico, agli arresti domiciliari, si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell'interrogatorio di garanzia a Milano. «Scelta inevitabile - dice il suo legale, Guglielmo Giordanengo - visto che è già fissato l'interrogatorio a Torino».

 

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