RENZI HA FATTO I COMPITINI: LA PADRONA MERKEL APPROVA IL “JOBS ACT” - BORSE IN ROSSO CON WALL STREET, MILANO -0,6% - FMI: CONTI ITALIANI IN PEGGIORAMENTO

 

 

1.BORSA: CHIUDE IN CALO CON WALL STRET (-0,6%), NUOVO SCIVOLONE PER WDF

Radiocor - I listini europei hanno chiuso in rosso risentendo dell'avvio debole delle contrattazioni a Wall Street. Parigi e Francoforte hanno ceduto un punto percentuale mentre Londra ha contenuto le perdite all'interno del mezzo punto percentuale. A Milano il Ftse Mib ha ceduto lo 0,64% e il Ftse All Share lo 0,74%. A limitare le perdite sono stati alcuni titoli bancari come Bpm (+1,33%) e Mps (+1,2%). Bene anche Azimut (+1,3%) che ha approfittato dei dati sulla raccolta a settembre chiuso con un valore positivo per 284 milioni di euro.

WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE

 

Flessione pesante, invece, per Wdf (-4,49%) che prosegue il periodo negativo dopo aver fatto luce sui contratti d'affitto negli aeroporti spagnoli che stanno penalizzando le quotazioni da venerdi'. Oggi sul titolo e' arrivata anche la bocciatura di Goldman Sachs che ha tagliato il giudizio sul titolo a 'neutral' con prezzo obiettivo a 8,6 euro. Per quanto riguarda il mercato del cambi, l'euro scambia a 1,2681 dollari (1,2629 dollari) e a 137,37 (136,658) mentre il biglietto verde vale 108,39 (108,195). Il petrolio Wti scivola dell'1,72% a 88,63 dollari al barile.

 

2.DDL LAVORO: MERKEL, BENE ITALIA CON JOBS ACT, 'PASSO IMPORTANTE'

matteo renzi angela merkelmatteo renzi angela merkel

Radiocor - Sul fronte dell'occupazione si devono 'eliminare le barriere' presenti nel mercato del lavoro e l'Ita lia sta cercando di fare questo con il Jobs Act e dunque 'sta facendo un passo importante da questo punto di vista'. Cosi' la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, prendendo la parola dopo il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso della Conferenza Ue sull'occupazione, secondo quanto riferito da alcune fonti.

 

3.FMI: ALZA LE STIME SUL DEFICIT E IL DEBITO DELL'ITALIA

Radiocor - Il Fondo monetario internazionale peggiora le stime sul deficit italiano. Stando alle tabelle contenute al Fiscal Monitor, il deficit italiano si portera' al 3% del Prodotto interno lordo nel 2014 e scendera' al 2,3% nel 2015, dopo il 3% dell'anno scorso. Rispetto ai calcoli dell'istituto forniti ad aprile, i due dati sono stati peggiorati rispettivamente dello 0,3% e dello 0,5%. Le proiezioni del Fondo 'incorporano' le nuove politiche fiscali annunciate dal governo di Matteo Renzi cosi' come descritte nel 'Documento di Economia e Finanza' (Def), aggiustate in modo tale da tenere conto dei diversi outlook di crescita e dell'impatto stimato delle misure. Anche l'impatto fiscale degli incentivi sui redditi personali e' incluso.

CHRISTINE LAGARDE CHRISTINE LAGARDE

 

Dopo il 2014, il Fondo prevede una convergenza verso un bilancio strutturale in linea con le regole fiscali dell'Italia, che 'implicano misure correttive in vari anni ma ancora non identifi cate'. Il Fondo monetario rivede al rialzo anche le sue stime sul debito pubblico: per il 2014 il dato e' visto al 136,7% del Pil, in aumento del 2,2% rispetto alle stime del Fondo contenute nel Fiscal Monitor dell'aprile scorso. Per il 2015 e' atteso a quota 136,4%, un +3,3% in piu' rispetto a sei mesi fa. Le due previsioni si confrontano con il 127% visto nel 2012 e il 132,5% del 2013.

 

4.FMI: ITALIA FATICA A CRESCERE, DEBITO PUBBLICO FRENA, SERVONO RIFORME

Radiocor - In Italia il debito pubblico e' 'molto alto' nel contesto dell'Area euro e 'abbiamo una situaz ione in cui il Paese fa fatica a crescere', un fatto quest'ultimo che va avanti da 'molti anni'. Lo ha detto Vitor Gaspar, direttore del dipartimento Affari fiscali del Fondo monetario internazionale, durante la conferenza di presentazione del rapporto Fiscal Monitor. Secondo l'esperto, 'c'e' bisogno di riforme strutturali complessive' che includano misure riguardanti la pubblica amministrazione, il funzionamento del sistema giudiziario, il mercato del lavoro, i prodotti e le privatizzazioni. La strategia dell'Italia, ha concluso, 'deve comprenderle tutte e puo' essere valutata solo nel suo insieme'.

DEBITO PUBBLICO 
DEBITO PUBBLICO

 

5.TAP: AL VIA A FINE MESE CONFERENZA SERVIZI MISE PER AUTORIZZAZIONE

Radiocor - Dovrebbe essere convocata a fine ottobre, al massimo i primi di novembre, la prima riunione della con ferenza dei servizi sul Tap, al termine del quale il ministero dello Sviluppo economico emettera' l'autorizzazione unica per il gasdotto destinato a trasportare il gas dall'Azerbaigian, attraversando Grecia, Albania e Mar Adriatico per approdare in Puglia, sulla costa salentina. E' attesa per domani, a quanto apprende Radiocor, la pubblicazione dell'avviso per la convocazione della conferenza dei servizi e poi dovranno passare 20 giorni per i termini di notifica; a quel punto ci sara' la prima riunione. Il ministero dello Sviluppo economico, che sostiene il progetto, punta a tempi rapidi ma gli enti locali, Regione Puglia in primis annunciano battaglia.

 

gasdotto tap gasdotto tap

6.RCS: SCOTT JOVANE, ANCORA CRESCITA IN ULTIMI TRIMESTRI, SEGNALI POSITIVI DA SPAGNA

Radiocor - 'Abbiamo un piano che prevede una crescita in termini di risultato operativo anno su anno; cosi' abbiamo fatto nei primi trimestri e questo e' l'impegno che abbiamo di trimestre in trimestre; non abbiamo motivi di pensare che non succeda anche nei prossimi due trimestri'. Cosi' l'amministratore delegato di Rcs MediaGroup, Pietro Scott Jovane, interpellato a margine di un incontro con gli studenti alla Luiss, sull'andamento dei conti del terzo trimestre.

SCOTT JOVANE A BAGNAIA SCOTT JOVANE A BAGNAIA

 

Scott Jovane ha parlato di un mercato italiano difficile e di 'qualche segnale positivo' dalla Spagna. Sulla possibilita' di una seconda tranche dell'aumento di capitale, il numero uno di Rcs ha replicato: 'Non la vediamo all'orizzonte come non la vedevamo all'orizzonte da lungo tempo'.

 

7.TELECOM: NAGEL, ESCLUDO CONTATTI CON SOCI PER PATTO

Radiocor - 'Escludo' contatti con altri soci Telecom Italia, come Vivendi o altri, per dar vita a un mini-patto o a un nuovo accordo tra soci. E' questa la posizione dell'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, espressa a margine della presentazione della biblioteca storica di Mediobanca. Mediobanca resta venditore in Telecom? 'Si'', ha replicato Nagel. L'istituto allo scioglimento di Telco avra' l'1,6% diretto di Telecom. 'Non parlo piu' di Telecom' ha detto invece il presidente delle Generali Gabriele Galateri interpellato sull'ipotesi di un mini-patto.

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